Sensi di colpa

Piperita

Sognatrice
Quello che dici è tipico appunto dei ragazzi che idealizzano l'ammore sul piano estetico. Diverso per un adulto , il quale ancorché innamorato di Brad o di Angiolina si relaziona possibilmente con una persona che corrisponda, anche solo inconsciamente, ai propri ideali estetici. Ma poi c'è la chimica degli odori,la condivisione iniziale di interessi,passioni, stili di vita: cioè tutto quello che permette alla coppia inizialmente, appunto di divenire coppia. All'inizio molto spesso si escludono gli altri dalla relazione per renderla esclusiva ed approfondire , godendo della frequentazione, per verificare in modo intensivo le compatibilità. Poi è chiaro che se uno ama la campagna e l'altro la detesta e non andrebbe mai ad abitarci, oppure uno la domenica va in montagna e l'altro dai parenti, allora capiamo che queste incompatibilità, fatti salvi gli spazi personali, a lungo andare compromettono il rapporto.
Sai che c'è? Partiamo da punti di vista diversi. Io considero che spesso il partner si sceglie da ragazzi e "dovrebbe" accompagnarci per tutta la vita, mentre tu consideri la scelta del partner fatta da adulti.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io vivo di sensi di colpa, altrimenti non sarei qua e farei la mia vita serenamente come mi piace.
Riguardo alla storia del giovane, sembra che il padre lo volesse premiare per aver detto la verità, come quando si fa con i bambini. Per i genitori di ultima generazione e non solo, i figli non crescono mai
Non si premia neanche un bambino per aver detto la verità se ha fatto qualcosa di grave.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Quel padre non ci ha capito un cappero per me, era così stordito che ha fatto un gesto come un altro, come per dare un senso di normalità a quello che stava vivendo.

Nel mio piccolo anch'io quando ho scoperto il tradimento, ho avuto l'impressione di vivere in una specie di "mondo irreale"... abbiamo portato i bambini al circo, parlato di cose normali e.. non so che altro. Due giorni dopo, mi faceva schifo anche solo trovarmelo in casa, e ero lì per lì per fare ogni due secondi una crisi isterica.

Io convinvo con i sensi di colpa. Come direbbe Baglioni " è un po' che mi sento così giù di corda
che chiedo scusa anche se acciacco una merda"
Lo capisco. Ma vuol sempre dire che (e non è sorprendente visto quello che ha fatto il figlio) che la normalità e non saper reggere i disagi del figlio e reagire sempre e comunque usualmente lenendoli e accontentandolo.
Mi sembra quasi impossibile che un genitore non si renda conto che in questo modo alimenta il senso di assoluta inefficacia nel figlio e la conseguente disistima.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quel padre non ci ha capito un cappero per me, era così stordito che ha fatto un gesto come un altro, come per dare un senso di normalità a quello che stava vivendo.

Nel mio piccolo anch'io quando ho scoperto il tradimento, ho avuto l'impressione di vivere in una specie di "mondo irreale"... abbiamo portato i bambini al circo, parlato di cose normali e.. non so che altro. Due giorni dopo, mi faceva schifo anche solo trovarmelo in casa, e ero lì per lì per fare ogni due secondi una crisi isterica.

Io convinvo con i sensi di colpa. Come direbbe Baglioni " è un po' che mi sento così giù di corda
che chiedo scusa anche se acciacco una merda"
Lo capisco benissimo. L'ho provato anch'io. Ma essere una famiglia che si occupa dei figli è una normalità sana.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Capisco il tuo punto di vista, per innamorarsi si deve essere predisposti a farlo, ma mi chiedo...se una persona si innamora evidentemente ha del posto libero nel proprio cuore e non succede dall'oggi al domani.
Invece di chiederti perchè non si è fermata prima , io mi chiederei cosa le mancava che ha dovuto innamorarsi ?
Il riconoscimento di parti di sé.
 

stany

Utente di lunga data
Sai che c'è? Partiamo da punti di vista diversi. Io considero che spesso il partner si sceglie da ragazzi e "dovrebbe" accompagnarci per tutta la vita, mentre tu consideri la scelta del partner fatta da adulti.
Sei giovane,eh?
Ne ho viste di cose, che voi umani....
 

Diletta

Utente di lunga data
Non era rivolto a te il pensare che nelle domande implicitamente ci sia una componente morbosa , naturalmente , ma a chi...sicuramente se le pone, anche legittimamente, stante che la motivazione dell' insoddisfazione sessuale sia una delle prime cause del tradimento (come direbbe Trilobita: un leitmotif)

Io invece sto pensando al motivo principe del tradimento per una donna.
Se tua moglie ti avesse parlato del suo bisogno di riprovare quelle famose emozioni che altro non sono che il sentirsi corteggiata e desiderata come succede all'inizio di una storia, cosa avresti potuto fare tu per colmare questo suo desiderio?
Nulla, ti saresti trovato spiazzato e avvilito perché sai bene che queste emozioni non si ricreano nel matrimonio, o comunque non con quell'efficacia.
Questo per dirti che comunicare certe mancanze non porta a nulla, se non frustrazione in chi le ascolta.
E' meglio tenersele per sé e trovare da noi dei sistemi alternativi.
Quali?
Secondo me, nel matrimonio bisogna essere tanto intelligenti da crearsi tutto un mondo di interessi e passioni da cui attingere le emozioni che ci colorano la vita, interessi comuni e non, e l'intelligenza più alta è in chi ha capito che le emozioni che può dare un partner diverso sono effimere e sostituibili con altre del tutto inoffensive.

O ho detto una cavolata?
 

Diletta

Utente di lunga data
Sai che c'è? Partiamo da punti di vista diversi. Io considero che spesso il partner si sceglie da ragazzi e "dovrebbe" accompagnarci per tutta la vita, mentre tu consideri la scelta del partner fatta da adulti.

Ma se dici ciò ai tuoi figli non ti guardano come se venissi da un'altra galassia? :confused:
A me sì, quindi evito accuratamente, anche perché penso che non sia sano quel percorso, specie oggigiorno.
 
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Skorpio

Utente di lunga data
Io invece sto pensando al motivo principe del tradimento per una donna.
Se tua moglie ti avesse parlato del suo bisogno di riprovare quelle famose emozioni che altro non sono che il sentirsi corteggiata e desiderata come succede all'inizio di una storia, cosa avresti potuto fare tu per colmare questo suo desiderio?
Nulla, ti saresti trovato spiazzato e avvilito perché sai bene che queste emozioni non si ricreano nel matrimonio, o comunque non con quell'efficacia.
Questo per dirti che comunicare certe mancanze non porta a nulla, se non frustrazione in chi le ascolta.
Sono d'accordissimo.

Sei impotente.

Sei fuori ruolo.

Se matura quel bisogno sei fuori gioco.

Che lo segua o che lo reprima.

Sei fuori fa quel desiderio, semplicemente perché sei "dentro" a un altro desiderio.

Non si può star contemporaneamente in cima a un monte e in mezzo al mare
 

stany

Utente di lunga data
Io invece sto pensando al motivo principe del tradimento per una donna.
Se tua moglie ti avesse parlato del suo bisogno di riprovare quelle famose emozioni che altro non sono che il sentirsi corteggiata e desiderata come succede all'inizio di una storia, cosa avresti potuto fare tu per colmare questo suo desiderio?
Nulla, ti saresti trovato spiazzato e avvilito perché sai bene che queste emozioni non si ricreano nel matrimonio, o comunque non con quell'efficacia.
Questo per dirti che comunicare certe mancanze non porta a nulla, se non frustrazione in chi le ascolta.
E' meglio tenersele per sé e trovare da noi dei sistemi alternativi.
Quali?
Secondo me, nel matrimonio bisogna essere tanto intelligenti da crearsi tutto un mondo di interessi e passioni da cui attingere le emozioni che ci colorano la vita, interessi comuni e non, e l'intelligenza più alta è in chi ha capito che le emozioni che può dare un partner diverso sono effimere e sostituibili con altre del tutto inoffensive.

O ho detto una cavolata?
Dici:

l'intelligenza più alta è in chi ha capito che le emozioni che può dare un partner diverso sono effimere e sostituibili con altre del tutto inoffensive.

O ho detto una cavolata?

Certo che se le emozioni le ritrovi all'interno non dovresti cercarle fuori; col rischio di disperdere il patrimonio"della società": sarebbe un investimento che ricapitalizza l'unione.....ma tant'è; questo richiederebbe una consapevolezza,una maturità ed equilibrio non comuni e a tutti dati.
Più semplicemente il quotidiano ammazza e, sempre parafrasando il concetto di società,come pare sia successo nel mio caso, l'altro socio si lamentava della mia latitanza nel condurre le scelte dei tempi dedicati alla relazione; una sorta di egoismo inconsapevole (il mio) che negli anni avrebbe compromesso la coppia. E si può tutto inquadrare in un contesto in cui avere figli in età non più verde, senza supporto pratico da parte di mamme,suocere ecc..diventa defaticante ,stressante e ,si confronta con la necessità di cura ,proprio di questi ultimi soggetti che data l'età,ancorché non possano aiutare fisicamente i figli (nipoti) , richiedono la dedizione che solo un figlio/a può dare.
 
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Diletta

Utente di lunga data
Dici:

l'intelligenza più alta è in chi ha capito che le emozioni che può dare un partner diverso sono effimere e sostituibili con altre del tutto inoffensive.

O ho detto una cavolata?

Certo che se le emozioni le ritrovi all'interno non dovresti cercarle fuori; col rischio di disperdere il patrimonio"della società": sarebbe un investimento che ricapitalizza l'unione.....ma tant'è; questo richiederebbe una consapevolezza,una maturità ed equilibrio non comuni e a tutti dati.
Più semplicemente il quotidiano ammazza e, sempre parafrasando il concetto di società,come pare sia successo nel mio caso, l'altro socio si lamentava della mia latitanza nel condurre le scelte dei tempi dedicati alla relazione; una sorta di egoismo inconsapevole (il mio) che negli anni avrebbe compromesso la coppia. E si può tutto inquadrare in un contesto in cui avere figli in età non più verde, senza supporto pratico da parte di mamme,suocere ecc..diventa defaticante ,stressante e ,si confronta con la necessità di cura ,proprio di questi ultimi soggetti che data l'età,ancorché non possano aiutare fisicamente i figli (nipoti) , richiedono la dedizione che solo un figlio/a può dare.

Certo che ammazza e proprio perché ne siamo consapevoli dovremmo fare esercizio di maturità e intelligenza per contrastare il quotidiano.
Bisogna inventarci qualcosa che ce lo renda piacevole, e possibilmente senza effetti collaterali.
Io sono sicura che si può.
Noi umani abbiamo tante risorse, e sfruttiamole allora.
 

stany

Utente di lunga data
Certo che ammazza e proprio perché ne siamo consapevoli dovremmo fare esercizio di maturità e intelligenza per contrastare il quotidiano.
Bisogna inventarci qualcosa che ce lo renda piacevole, e possibilmente senza effetti collaterali.
Io sono sicura che si può.
Noi umani abbiamo tante risorse, e sfruttiamole allora.
Certo,ma non siamo ai tempi di mia nonna (era del 1897), epoca in cui la povertà e la durezza della vita (non per tutti) agivano da collante insieme col dogma religioso (dove recepito) e le famiglie sopravvivevano con sopportazione ,non essendo distolte da modelli e feticci inculcati dalla nostra epoca "moderna" e mediati dagli strumenti informatici che assieme tanti danni stanno facendo.
Anche se,per inciso, quella mia monna, ebbe una figlia a ventitré anni da un uomo che non la sposò, poi, quattro anni dopo un altro figlio (mio padre) da un matrimonio che durò meno di un anno. Poi, da separata dovette accollarsi i figli come potette, anche facendosi aiutare da una sorella....Quindi mi pare di poter dire che la storia sia sempre la stessa con le dovute diversificazioni riconducibili alle diverse epoche storiche della modernità dell'uomo. Solo che cento anni fa una separazione era una eccezione mentre oggi, la si dà quasi per scontata.
 

stany

Utente di lunga data
ti​
Certo,ma non siamo ai tempi di mia nonna (era del 1897), epoca in cui la povertà e la durezza della vita (non per tutti) agivano da collante insieme col dogma religioso (dove recepito) e le famiglie sopravvivevano con sopportazione ,non essendo distolte da modelli e feticci inculcati dalla nostra epoca "moderna" e mediati dagli strumenti informatici che assieme tanti danni stanno facendo.
Anche se,per inciso, quella mia nonna, ebbe una figlia a ventitré anni da un uomo che non la sposò, poi, quattro anni dopo un altro figlio (mio padre) da un matrimonio che durò meno di un anno. Poi, da separata dovette accollarsi i figli come potette, anche facendosi aiutare da una sorella....Quindi mi pare di poter dire che la storia sia sempre la stessa con le dovute diversificazioni riconducibili alle diverse epoche storiche della modernità dell'uomo. Solo che cento anni fa una separazione era una eccezione mentre oggi, la si dà quasi per scontata.
Volevo dire che la nostra volontà oggi come oggi ,sia sottoposta immensamente più di ieri a bombardamenti derivanti dalla possibilità (apparente) di poter accedere,attraverso la scorciatoia mediatica supportata dall'immagine pubblicitaria,alla realizzazione personale,al benessere ed alla felicità , in funzione dei quali, un sacrificio non corroborato in tempi brevi dai risultati, ci spinge , senza ripensamenti,al cambiamento costante.
 
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