L'errore è pensare la relazione extraconiugale antagonista a quella coniugale.
Non si tradisce perché manca qualcosa nella relazione coniugale e lo si cerca fuori.
Lo si fa, generalmente, perché manca qualcosa a chi tradisce e lo trova in quella relazione.
Ma quasi sempre chi tradisce non ha alcuna intenzione di lasciare il coniuge.
Difatti chi lascia è quasi sempre chi viene tradito perché trova intollerabile la situazione che si viene a creare a tradimento scoperto.
Cosa manca, allora?
Dipende, ma spesso manca la passione, la novità, l'emozione, l'adrenalina, l'innamoramento, tutte cose che in una coppia consolidata da anni non ci sono più e che neppure è sensato pretendere.
Chiunque con un minimo di esperienza sa che l'innamoramento ha una scadenza e che lascia sempre il posto a un sentimento molto meno coinvolgente a livello emozionale ma più importante che definiamo amore, che è tipico delle coppie durature.
Ma non a tutti quanti l'assenza della parte più emozionante del rapporto - le cosiddette farfalle nello stomaco - può essere compensata da una relazione stabile.
O perlomeno, non in tutte le fasi della vita.
Magari l'arrivo dei figli compensa per un po', ma la morte dei genitori riporta alla luce questa mancanza, ci riporta a contatto con la paura della vecchiaia, della morte, e quella stabilità raggiunta comincia a essere semplice attesa di qualcosa che ci fa paura.
E' una nuova adolescenza, ma qui non si tratta più di paura di crescere, di diventare adulti, ma di invecchiare e morire, affrontando un corpo che cambia ancora e avvertiamo in peggio.
E se non è questa, sono altre ragioni che acuiscono il bisogno di un livello di vita che sia pura emozione, egoismo, spazio privato, vacanza dai problemi e dagli impegni.
Tutte cose che non trovi nella coppia, ma che non la sostituiscono.
La relazione extra è un di più, importante ma solo finché dura la relazione di coppia ufficiale.
Difatti spesso termina quando chi tradisce capisce "realmente" e finalmente i rischi che sta correndo, e smette di giocare.
Ma ovviamente, non è detto che quando questo avviene non sia troppo tardi.
Perché tradito e traditore a quel punto sono divenuti inaspettatamente antagonisti.
Non è un caso che statisticamente siano state non poche qui le donne inclini a forme depressive o ansiose a tradire, almeno nei racconti dei compagni, sono quelle che maggiormente avvertono il peso delle situazioni stabili, dove con difficoltà arrivano a individuare le positività, ponendo piuttosto in primo piano la negatività che le coinvolge e trovando nel tradimento una soluzione al loro disagio.
Ovviamente a breve termine, perché poi tutto diventa nuovamente fonte di stress. quando le farfalle nello stomaco vengono a mancare.
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