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trilobita

Utente di lunga data
Ma l'intento l'hai deciso tu.
Tu dici?
In effetti è così,magari voleva solo convincerla a comprare un paio di scarpe al suo negozio....
Sono così abituato alla malafede che vedo cattive intenzioni dappertutto,anche dove palesemente non ci sono.
In quel caso basterà che la moglie compri queste benedette scarpe e così finiranno le proposte d'acquisto tramite sms o telefonata...
 

stany

Utente di lunga data
Tu dici?
In effetti è così,magari voleva solo convincerla a comprare un paio di scarpe al suo negozio....
Sono così abituato alla malafede che vedo cattive intenzioni dappertutto,anche dove palesemente non ci sono.
In quel caso basterà che la moglie compri queste benedette scarpe e così finiranno le proposte d'acquisto tramite sms o telefonata...
Dissacrante,sarcastica, lapidaria,definitiva......
 

ologramma

Utente di lunga data
Pensa che io leggevo Stephen King e Asimov....

Ed essendo stata nuotatrice agonista, coi maschi mi ci allenavo...ma ho sempre apprezzato i bei cui e le menti resistenti alla fatica.
Oltre che curiose di quel che non si vede
.
se per cui intendo cu.i e dato che frequento anche io la piscina se ne vedono di bei fondoschiena femminili , ma nache tu non devi essere maluccio dato che chi fa o faceva agonistica ha un bel profilo per fendere l'acqua , ricordo che ad altri compagni di corsia se ne facevano di commenti pensa a quelle con un profilo , delle curve intendo , quando facevano rana gli dicevo. complimenti il tuo fisico sembra che voli in acqua :p, era sottinteso che io invece pensavo ai un c..o che è un amore:p
 

twinpeaks

Utente di lunga data
Una relazione clandestina piace anche perchè disegna un luogo, simile a una scena teatrale, dove le azioni provocano forti emozioni ma non hanno conseguenze pratiche. Come in teatro, appunto, dove spari e nessuno muore, muori e poi ti rialzi e vai al bar, e per restare in tema, ti innamori e non devi dare una risposta all'esigenza, tua o dell'altro o di entrambi, di trasformare il tuo sentimento in una vita in comune.
La fine della clandestinità cambia tutto: spari e il colpito muore, muori e resti morto, ti innamori e devi dare una risposta all'esigenza, tua o dell'altro o di entrambi, di trasformare il tuo sentimento in una vita in comune.

Dal racconto di [MENTION=7035]francoff[/MENTION] sembra (ripeto sembra) di capire che le cose siano andate più o meno così. La relazione di sua moglie è stata lunga, il legame non superficiale. A lungo andare, tra i due amanti ha cominciato a emergere il tema: usciamo dalla scena teatrale, trasformiamo la nostra relazione clandestina in una vita in comune. Probabile che a premere sia stato l'uomo (del quale non si sa, o forse mi è sfuggito, se abbia famiglia). Non si sa che reazione abbia avuto la donna. Si sa solo che non ha troncato la relazione appena se ne è cominciato a parlare. Da un canto perchè è sempre lusinghiero sentirsi voluti per intero, dall'altro perchè la relazione, appunto, non era superficiale. Ma lei ha figli, e un legame profondo con il marito, e quindi, senza dire immediatamente e chiaramente di no, ha esitato o rinviato nell'indefinito il momento della verità.

Una volta scoperta (senza sapere di essere stata colta in flagrante) non ha mentito, non ha minimizzato. Ha solo evitato di entrare nei dettagli, cosa naturale e inevitabile, sia per proteggere se stessa sia per proteggere il marito: non si può (e non si deve) parlare a cuore aperto del proprio tradimento al tradito. Questa è una manifestazione di serietà e rispetto (rispetto per se stessa e per il marito) rara. Il problema della serietà e del rispetto è che sono belle qualità a doppio taglio: la donna seria e rispettosa dei sentimenti che prova e che provoca lo sarà sia nei riguardi del marito, sia nei riguardi dell'amante; e quindi non le riuscirà facile troncare di netto la relazione con l'amante.

E' tutto comprensibile, insomma, solo che non è tollerabile per il marito, che, persona seria e intelligente anch'egli, capisce ma com'è naturale non accetta e non può accettare.

Mi pare che se la moglie vuole restare accanto al marito, la prima cosa da farsi è troncare di netto con l'amante, la seconda accettare un lungo periodo di carestia sentimentale nella sua vita matrimoniale, perchè le cose non saranno mai più come prima. Non saranno mai più come prima neanche se invece decidesse di lasciare il marito per vivere con l'amante, perchè la nuova vita in comune sarà costruita sulle rovine della precedente, e da come si comporta oggi la moglie, per lei il nuovo gioco non varrebbe la precedente candela. L'esito più verisimile è anzi che la moglie perda o rifiuti entrambi, marito e amante.

Quanto al marito, penso sappia che sul piano dei sentimenti, tra lui e sua moglie non sarà mai più come prima; il rapporto intimo puà anche diventare più maturo e sincero, ma come prima non sarà mai più. Fa benissimo a rifiutare la gara "chi ami di più" con l'amante, perchè i due sentimenti non sono commensurabili (in ciascuno ci sono dimensioni che nell'altro è impossibile che ci siano). Manifestare la sua disponibilità a un riavvicinamento è tutto quel che può fare. In bocca al lupo.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Una relazione clandestina piace anche perchè disegna un luogo, simile a una scena teatrale, dove le azioni provocano forti emozioni ma non hanno conseguenze pratiche. Come in teatro, appunto, dove spari e nessuno muore, muori e poi ti rialzi e vai al bar, e per restare in tema, ti innamori e non devi dare una risposta all'esigenza, tua o dell'altro o di entrambi, di trasformare il tuo sentimento in una vita in comune.
La fine della clandestinità cambia tutto: spari e il colpito muore, muori e resti morto, ti innamori e devi dare una risposta all'esigenza, tua o dell'altro o di entrambi, di trasformare il tuo sentimento in una vita in comune.

Dal racconto di [MENTION=7035]francoff[/MENTION] sembra (ripeto sembra) di capire che le cose siano andate più o meno così. La relazione di sua moglie è stata lunga, il legame non superficiale. A lungo andare, tra i due amanti ha cominciato a emergere il tema: usciamo dalla scena teatrale, trasformiamo la nostra relazione clandestina in una vita in comune. Probabile che a premere sia stato l'uomo (del quale non si sa, o forse mi è sfuggito, se abbia famiglia). Non si sa che reazione abbia avuto la donna. Si sa solo che non ha troncato la relazione appena se ne è cominciato a parlare. Da un canto perchè è sempre lusinghiero sentirsi voluti per intero, dall'altro perchè la relazione, appunto, non era superficiale. Ma lei ha figli, e un legame profondo con il marito, e quindi, senza dire immediatamente e chiaramente di no, ha esitato o rinviato nell'indefinito il momento della verità.

Una volta scoperta (senza sapere di essere stata colta in flagrante) non ha mentito, non ha minimizzato. Ha solo evitato di entrare nei dettagli, cosa naturale e inevitabile, sia per proteggere se stessa sia per proteggere il marito: non si può (e non si deve) parlare a cuore aperto del proprio tradimento al tradito. Questa è una manifestazione di serietà e rispetto (rispetto per se stessa e per il marito) rara. Il problema della serietà e del rispetto è che sono belle qualità a doppio taglio: la donna seria e rispettosa dei sentimenti che prova e che provoca lo sarà sia nei riguardi del marito, sia nei riguardi dell'amante; e quindi non le riuscirà facile troncare di netto la relazione con l'amante.

E' tutto comprensibile, insomma, solo che non è tollerabile per il marito, che, persona seria e intelligente anch'egli, capisce ma com'è naturale non accetta e non può accettare.

Mi pare che se la moglie vuole restare accanto al marito, la prima cosa da farsi è troncare di netto con l'amante, la seconda accettare un lungo periodo di carestia sentimentale nella sua vita matrimoniale, perchè le cose non saranno mai più come prima. Non saranno mai più come prima neanche se invece decidesse di lasciare il marito per vivere con l'amante, perchè la nuova vita in comune sarà costruita sulle rovine della precedente, e da come si comporta oggi la moglie, per lei il nuovo gioco non varrebbe la precedente candela. L'esito più verisimile è anzi che la moglie perda o rifiuti entrambi, marito e amante.

Quanto al marito, penso sappia che sul piano dei sentimenti, tra lui e sua moglie non sarà mai più come prima; il rapporto intimo puà anche diventare più maturo e sincero, ma come prima non sarà mai più. Fa benissimo a rifiutare la gara "chi ami di più" con l'amante, perchè i due sentimenti non sono commensurabili (in ciascuno ci sono dimensioni che nell'altro è impossibile che ci siano). Manifestare la sua disponibilità a un riavvicinamento è tutto quel che può fare. In bocca al lupo.
Post illuminante
 

Divì

Utente senza meta
Una relazione clandestina piace anche perchè disegna un luogo, simile a una scena teatrale, dove le azioni provocano forti emozioni ma non hanno conseguenze pratiche. Come in teatro, appunto, dove spari e nessuno muore, muori e poi ti rialzi e vai al bar, e per restare in tema, ti innamori e non devi dare una risposta all'esigenza, tua o dell'altro o di entrambi, di trasformare il tuo sentimento in una vita in comune.
La fine della clandestinità cambia tutto: spari e il colpito muore, muori e resti morto, ti innamori e devi dare una risposta all'esigenza, tua o dell'altro o di entrambi, di trasformare il tuo sentimento in una vita in comune.

Dal racconto di [MENTION=7035]francoff[/MENTION] sembra (ripeto sembra) di capire che le cose siano andate più o meno così. La relazione di sua moglie è stata lunga, il legame non superficiale. A lungo andare, tra i due amanti ha cominciato a emergere il tema: usciamo dalla scena teatrale, trasformiamo la nostra relazione clandestina in una vita in comune. Probabile che a premere sia stato l'uomo (del quale non si sa, o forse mi è sfuggito, se abbia famiglia). Non si sa che reazione abbia avuto la donna. Si sa solo che non ha troncato la relazione appena se ne è cominciato a parlare. Da un canto perchè è sempre lusinghiero sentirsi voluti per intero, dall'altro perchè la relazione, appunto, non era superficiale. Ma lei ha figli, e un legame profondo con il marito, e quindi, senza dire immediatamente e chiaramente di no, ha esitato o rinviato nell'indefinito il momento della verità.

Una volta scoperta (senza sapere di essere stata colta in flagrante) non ha mentito, non ha minimizzato. Ha solo evitato di entrare nei dettagli, cosa naturale e inevitabile, sia per proteggere se stessa sia per proteggere il marito: non si può (e non si deve) parlare a cuore aperto del proprio tradimento al tradito. Questa è una manifestazione di serietà e rispetto (rispetto per se stessa e per il marito) rara. Il problema della serietà e del rispetto è che sono belle qualità a doppio taglio: la donna seria e rispettosa dei sentimenti che prova e che provoca lo sarà sia nei riguardi del marito, sia nei riguardi dell'amante; e quindi non le riuscirà facile troncare di netto la relazione con l'amante.

E' tutto comprensibile, insomma, solo che non è tollerabile per il marito, che, persona seria e intelligente anch'egli, capisce ma com'è naturale non accetta e non può accettare.

Mi pare che se la moglie vuole restare accanto al marito, la prima cosa da farsi è troncare di netto con l'amante, la seconda accettare un lungo periodo di carestia sentimentale nella sua vita matrimoniale, perchè le cose non saranno mai più come prima. Non saranno mai più come prima neanche se invece decidesse di lasciare il marito per vivere con l'amante, perchè la nuova vita in comune sarà costruita sulle rovine della precedente, e da come si comporta oggi la moglie, per lei il nuovo gioco non varrebbe la precedente candela. L'esito più verisimile è anzi che la moglie perda o rifiuti entrambi, marito e amante.

Quanto al marito, penso sappia che sul piano dei sentimenti, tra lui e sua moglie non sarà mai più come prima; il rapporto intimo puà anche diventare più maturo e sincero, ma come prima non sarà mai più. Fa benissimo a rifiutare la gara "chi ami di più" con l'amante, perchè i due sentimenti non sono commensurabili (in ciascuno ci sono dimensioni che nell'altro è impossibile che ci siano). Manifestare la sua disponibilità a un riavvicinamento è tutto quel che può fare. In bocca al lupo.
Grazie. Mi viene da rileggere la mia vicenda e le reazioni di mio marito e mie alla luce do questo tuo intervento. E prendo atto che siamo stati fallaci entrambi.
 

trilobita

Utente di lunga data
Una relazione clandestina piace anche perchè disegna un luogo, simile a una scena teatrale, dove le azioni provocano forti emozioni ma non hanno conseguenze pratiche. Come in teatro, appunto, dove spari e nessuno muore, muori e poi ti rialzi e vai al bar, e per restare in tema, ti innamori e non devi dare una risposta all'esigenza, tua o dell'altro o di entrambi, di trasformare il tuo sentimento in una vita in comune.
La fine della clandestinità cambia tutto: spari e il colpito muore, muori e resti morto, ti innamori e devi dare una risposta all'esigenza, tua o dell'altro o di entrambi, di trasformare il tuo sentimento in una vita in comune.

Dal racconto di [MENTION=7035]francoff[/MENTION] sembra (ripeto sembra) di capire che le cose siano andate più o meno così. La relazione di sua moglie è stata lunga, il legame non superficiale. A lungo andare, tra i due amanti ha cominciato a emergere il tema: usciamo dalla scena teatrale, trasformiamo la nostra relazione clandestina in una vita in comune. Probabile che a premere sia stato l'uomo (del quale non si sa, o forse mi è sfuggito, se abbia famiglia). Non si sa che reazione abbia avuto la donna. Si sa solo che non ha troncato la relazione appena se ne è cominciato a parlare. Da un canto perchè è sempre lusinghiero sentirsi voluti per intero, dall'altro perchè la relazione, appunto, non era superficiale. Ma lei ha figli, e un legame profondo con il marito, e quindi, senza dire immediatamente e chiaramente di no, ha esitato o rinviato nell'indefinito il momento della verità.

Una volta scoperta (senza sapere di essere stata colta in flagrante) non ha mentito, non ha minimizzato. Ha solo evitato di entrare nei dettagli, cosa naturale e inevitabile, sia per proteggere se stessa sia per proteggere il marito: non si può (e non si deve) parlare a cuore aperto del proprio tradimento al tradito. Questa è una manifestazione di serietà e rispetto (rispetto per se stessa e per il marito) rara. Il problema della serietà e del rispetto è che sono belle qualità a doppio taglio: la donna seria e rispettosa dei sentimenti che prova e che provoca lo sarà sia nei riguardi del marito, sia nei riguardi dell'amante; e quindi non le riuscirà facile troncare di netto la relazione con l'amante.

E' tutto comprensibile, insomma, solo che non è tollerabile per il marito, che, persona seria e intelligente anch'egli, capisce ma com'è naturale non accetta e non può accettare.

Mi pare che se la moglie vuole restare accanto al marito, la prima cosa da farsi è troncare di netto con l'amante, la seconda accettare un lungo periodo di carestia sentimentale nella sua vita matrimoniale, perchè le cose non saranno mai più come prima. Non saranno mai più come prima neanche se invece decidesse di lasciare il marito per vivere con l'amante, perchè la nuova vita in comune sarà costruita sulle rovine della precedente, e da come si comporta oggi la moglie, per lei il nuovo gioco non varrebbe la precedente candela. L'esito più verisimile è anzi che la moglie perda o rifiuti entrambi, marito e amante.

Quanto al marito, penso sappia che sul piano dei sentimenti, tra lui e sua moglie non sarà mai più come prima; il rapporto intimo puà anche diventare più maturo e sincero, ma come prima non sarà mai più. Fa benissimo a rifiutare la gara "chi ami di più" con l'amante, perchè i due sentimenti non sono commensurabili (in ciascuno ci sono dimensioni che nell'altro è impossibile che ci siano). Manifestare la sua disponibilità a un riavvicinamento è tutto quel che può fare. In bocca al lupo.
D'accordo al 100%
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum

Divì

Utente senza meta
A me , è come se 2gg fa , mi si fosse messo in off il cuore .
È la delusione? Per me è subentrata quando ho capito che non mi avrebbe lasciato, ma che la domanda "perché?" non avrebbe mai trovato una piena soddisfazione.

Anche il bel post di [MENTION=7008]twinpeaks[/MENTION] dice COME, invero in modo egregio, e non PERCHÉ.....

Quello non lo sapremo mai perché - come dice Brunetta - è impossibile conoscere ciò che l'altro ha davvero nel cuore.
 

Piperita

Sognatrice
Una relazione clandestina piace anche perchè disegna un luogo, simile a una scena teatrale, dove le azioni provocano forti emozioni ma non hanno conseguenze pratiche. Come in teatro, appunto, dove spari e nessuno muore, muori e poi ti rialzi e vai al bar, e per restare in tema, ti innamori e non devi dare una risposta all'esigenza, tua o dell'altro o di entrambi, di trasformare il tuo sentimento in una vita in comune.
La fine della clandestinità cambia tutto: spari e il colpito muore, muori e resti morto, ti innamori e devi dare una risposta all'esigenza, tua o dell'altro o di entrambi, di trasformare il tuo sentimento in una vita in comune.
Interessante.
In effetti una relazione extra è bella perché tale, altrimenti diventa quotidianità e se una persona ha già una sua quotidianità accettabile, chi glielo fa fare di ricominciare da capo per poi ritrovarsi allo stesso punto?
 

twinpeaks

Utente di lunga data
A me , è come se 2gg fa , mi si fosse messo in off il cuore .
Forse perchè ti sei accorto che tra te e tua moglie, non è più questione di emozioni ma di decisioni e volontà. In altre parole, che viene in primo piano la realtà degli atti e delle conseguenze degli atti, suoi e tuoi. Effettivamente è così. Le decisioni che prenderete, consapevolmente o meno, avranno molte e rilevanti conseguenze per tutti i coinvolti, e non vi è possibile prenderle in base a "come sentite" la situazione, dovete prenderle in base a "come è" la situazione. Entrare in contatto diretto con la realtà è sempre un colpo violento. in bocca al lupo.
 

twinpeaks

Utente di lunga data
È la delusione? Per me è subentrata quando ho capito che non mi avrebbe lasciato, ma che la domanda "perché?" non avrebbe mai trovato una piena soddisfazione.

Anche il bel post di @twinpeaks dice COME, invero in modo egregio, e non PERCHÉ.....

Quello non lo sapremo mai perché - come dice Brunetta - è impossibile conoscere ciò che l'altro ha davvero nel cuore.
Il perchè, entro limiti più o meno ristretti, può capirlo il traditore, può capirlo un terzo, è praticamente impossibile che possa capirlo la persona che lo desidera di più, cioè il tradito. Per capire bisogna mettersi nei panni della persona da capire, vedere e sentire con i suoi occhi e i suoi sensi, pensare con la sua mente, emozionarsi con i suoi sentimenti, cioè, per un tradito, torturarsi orribilmente.
 

Divì

Utente senza meta
Il perchè, entro limiti più o meno ristretti, può capirlo il traditore, può capirlo un terzo, è praticamente impossibile che possa capirlo la persona che lo desidera di più, cioè il tradito. Per capire bisogna mettersi nei panni della persona da capire, vedere e sentire con i suoi occhi e i suoi sensi, pensare con la sua mente, emozionarsi con i suoi sentimenti, cioè, per un tradito, torturarsi orribilmente.
Concordo. Sempre fregati, quindi :)
 

francoff

Utente di lunga data
È la delusione? Per me è subentrata quando ho capito che non mi avrebbe lasciato, ma che la domanda "perché?" non avrebbe mai trovato una piena soddisfazione.

Anche il bel post di [MENTION=7008]twinpeaks[/MENTION] dice COME, invero in modo egregio, e non PERCHÉ.....

Quello non lo sapremo mai perché - come dice Brunetta - è impossibile conoscere ciò che l'altro ha davvero nel cuore.
Delusione disincanto stanchezza perdita dell innocenza ( ho citato ipazia ) tutto questo assieme . Poi L essere qui , lontano in un posto con lingua diversa paesaggi diversi profumi diversi .... non c è nulla che me la ricordi ...
 

trilobita

Utente di lunga data
Forse perchè ti sei accorto che tra te e tua moglie, non è più questione di emozioni ma di decisioni e volontà. In altre parole, che viene in primo piano la realtà degli atti e delle conseguenze degli atti, suoi e tuoi. Effettivamente è così. Le decisioni che prenderete, consapevolmente o meno, avranno molte e rilevanti conseguenze per tutti i coinvolti, e non vi è possibile prenderle in base a "come sentite" la situazione, dovete prenderle in base a "come è" la situazione. Entrare in contatto diretto con la realtà è sempre un colpo violento. in bocca al lupo.
Nella mia esperienza,tra l'altro,questo è il periodo più brutto,finché non si arriva ad una vera decisione definitiva,non si riesce ad avere un briciolo di serenità,la tensione e le sensazioni negative sono sempre a mille.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Delusione disincanto stanchezza perdita dell innocenza ( ho citato ipazia ) tutto questo assieme . Poi L essere qui , lontano in un posto con lingua diversa paesaggi diversi profumi diversi .... non c è nulla che me la ricordi ...
perdere l'innocenza è vedere che il mondo non è cambiato di una virgola, tutto prosegue come se niente fosse, ma lo sguardo con cui si guarda al mondo è diverso e anche il mondo è di conseguenza diverso. E si è "diversi".

E' straniante. E distorsivo.

Come non avere un posto in cui appoggiarsi e riposare.
Un assaggio della solitudine profonda.

Annichilisce per certi versi. Ma anche sferza e risveglia.

Eppure, attraversare quel dolore, avvicinarsi al proprio essere soli è anche un avvicinarsi a se stessi

Una cosa che dicevo spesso a G., è che è un po' come trovarsi a finis terrae...serve una valigia leggera per proseguire il viaggio.
E ricordare che certe soglie non si può che attraversarle da soli.
Nessuno può seguirci lì.

Si può poi decidere se raccontare o meno...ma il passo attraverso la soglia è in solitudine.
E anche questo è onore di se stessi. Nutrire la fierezza di sè.

Non aver fretta @francoff...quando si straccia il velo, serve che gli occhi si abituino a vedere di nuovo e in modo nuovo...anche al buio.

Scendere agli inferi, la caduta dell'innocenza, non è evocare segrete e e oscurità malvagia, è anche scendere nel profondo, dentro di sè. Un viaggio verticale verso il basso, e le spirali che stai sentendo alleviano la discesa, a volte può servire per scoprire anche le radici.
Che sono sempre sottoterra, in attesa di venir riportate alla luce e, se commestibili, mangiate, assimilate.

Fidati di te e delle tuo istinto...in un modo o nell'altro, ogni cosa prenderà il suo posto. :)
 
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