Non tutte le persone sono curiose.
Anzi, direi che ben poche lo sono.
E non tutte possono trarre deduzioni senza fare esperienza o sono capaci di comprendere chi sono.
E nella vita comunque si cambia.
Ci sono situazioni che possono essere adeguate al periodo che si sta vivendo.
Gusti che val la pena di provare in certi fasi della vita, e altri che ci possono bastare per tutto il resto della nostra esistenza.
Siamo sempre in divenire.
L'ascolto di sé ci dà ogni giorno un'immagine in mutamento.
Non può essere solo questo che ci fa scegliere nella vita.
Anni fa ero in vacanza in Africa, in uno di quei posti dove non c'è niente.
Non un negozio, una pubblicità, un qualsiasi veicolo di propaganda commerciale.
Quando sono tornato alla civiltà, la nostra, ho sentito e provato l'aggressività delle eccessive proposte a cui siamo tutti sottoposti con attacchi di ansia.
Non riuscivo più a stare bene, mi sentivo costantemente inadeguato, frastornato.
Ho compreso il peso delle proposte a cui venivo sottoposto senza esserne consapevole.
Sempre anni fa nelle gelaterie i gusti erano pochi ma il gelato era una festa lo stesso.
Adesso i gusti sono tanti e l'unico vantaggio, in termini di soddisfazione, è solo di perdere più tempo per scegliere.
Sono contemporaneamente d'accordo e no
E questa forse riesco anche a scriverla sinteticamente...
A due anni circa avevo deciso che sapevo nuotare. Camminavamo sulla battigia coi miei genitori e i miei zii. Ho detto loro che io sapevo nuotare. Mi raccontano che l'ho ripetuto una o due volte, e che loro mi avevano distrattamente risposto qualcosa per farmi stare zitta.
Beh...io mi sono stufata. Ho preso e senza più dire niente a nessuno mi sono buttata in acqua.
Mi ha ripescata mio papà mentre annaspavo in mezzo alle onde.
Era una cosa come dicembre.
Ecco...ho cambiato pelle, a volte mi sembra di aver vissuto più di una vita, a volte mi sembra quasi di poter contare le vite che ho vissuto fino ad ora in questa vita.
Eppure la bambina che si è lanciata in mare, sono ancora io.
Trasformata. In mille modi. Ma sono ancora quella bambina. L'essenza è quella.
E la riconosco nelle diverse me che ho vestito in questi anni.
La curiosità, per me, è in fondo andare a cercare quell'essenza anche nel mondo...sapendo benissimo che sono io a portarcela...
Non sono i bisogni profondi a cambiare, sono le espressioni di quei bisogni a essere mano a mano diverse in rapporto con il mondo e anche in rapporto con l'immagine di noi stessi che abbiamo e lanciamo fuori di noi.
Non so se mi spiego...
dubito che la curiosità non sia caratteristica della nostra specie, saremmo ancora a tentar di accendere il fuoco con la pietra focaia...penso che spesso e volentieri non sia nutrita, coltivata e liberata... e quindi resti lesa, annichilita, ingabbiata.
Nel rapporto col mondo, e con le esperienze, fondamentalmente io penso si decida cosa fare di quell'essenza, e il mondo a sua volta la lavora...circolarmente...