Quanto pesa

Foglia

utente viva e vegeta
Si vede che sei un avvocato anche in bagno :facepalm::mexican:
Ma noi ragioniamo sempre in modo influenzato affettivamente. Basta saperlo. Non vedo perché pretendere una oggettività che non esiste. È come pretendere di non fare proiezioni. Si fanno. La cosa importante è cercare di essere consapevoli delle proprie coloriture affettive.
Non so.

Davvero non e' mai possibile la neutralità, quando hai - non dico un affetto - ma una "semplice" simpatia?

Io faccio che ci dormo un po' su :)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non so.

Davvero non e' mai possibile la neutralità, quando hai - non dico un affetto - ma una "semplice" simpatia?

Io faccio che ci dormo un po' su :)
Ci può essere neutralità di comportamento. Non penso proprio neutralità di ragionamento.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Si. Che mi dicesti ti voglio bene lo ricordo.... :)E forse in parte ricordo l'mp. Se non sbaglio, ti parlavo della mia situazione a casa. Ma ho veramente ricordi vaghi, del contesto.

Ok. Era un ti voglio bene di incoraggiamento, diciamo..

Sappi solo che quel TI VOGLIO BENE di allora, io lo pagai CASH :rotfl: :rotfl:

E su questo non ho altro da dire
(Cit. Forrest Gump)
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Non so.

Davvero non e' mai possibile la neutralità, quando hai - non dico un affetto - ma una "semplice" simpatia?

Io faccio che ci dormo un po' su :)
A maggior ragione non ha senso la domanda posta in apertura di questo thread se prima non definisci quando un estraneo é estraneo.
 

Foglia

utente viva e vegeta
A maggior ragione non ha senso la domanda posta in apertura di questo thread se prima non definisci quando un estraneo é estraneo.
Ah beh. Io ne stavo facendo un discorso più su termini generali, oltre al discorso estraneità allora dobbiamo anche fare un discorso sugli affetti, o sulle simpatie. Perché tutto ha una "graduazione". Estranea per me è anche la panettiera sotto casa con cui scambio due parole di cortesia ogni giorno. Eppure di faccia la conosco. Diciamo che per mancare l'estraneità devono coesistere due requisiti: la conoscenza personale, e una confidenza che ti porta a mettere la tua, di faccia, nel contesto in cui racconti qualcosa di te.

Anche la simpatia, o l'affetto (che ben si può provare anche per estranei) e' graduato. Proprio esempio concreto: tu mi stai simpatico, ma la simpatia che ho per te non è paragonabile a quella che provo per una persona amica che mi conosce da anni, e che da anni persino mi sopporta :D. Poi cio' non esclude che anche una simpatia forumistica porti a "voler bene", nel senso comunque di augurarsi le meglio cose per quella persona. Ma non è la stessa cosa. Di qui che, contestualizziamo pure, mi domando in che modo una simpatia forumistica, che spesso magari chiamiamo amicizia un po' impropriamente, sia idonea ad alterare la propria (non dico neutralità, perché ci ho riflettuto e non siamo mai neutri), ma la propria obiettività. Intendiamoci: al di fuori di ipotesi in cui (anche utilisticariamente) ci si da' di gomito per sostenere una tesi (si.... Sbagliatissimo, ma capita), io credo che in questi casi la simpatia, che pure c'è, resti estranea alla obiettività. Che non dovrebbe mancare mai, pure se i fatti ci dicono che spesso non siamo obiettivi, quando ci toccano gli affetti più cari. E meno che meno quando toccano noi. Non so se è chiaro.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Ah beh. Io ne stavo facendo un discorso più su termini generali, oltre al discorso estraneità allora dobbiamo anche fare un discorso sugli affetti, o sulle simpatie. Perché tutto ha una "graduazione". Estranea per me è anche la panettiera sotto casa con cui scambio due parole di cortesia ogni giorno. Eppure di faccia la conosco. Diciamo che per mancare l'estraneità devono coesistere due requisiti: la conoscenza personale, e una confidenza che ti porta a mettere la tua, di faccia, nel contesto in cui racconti qualcosa di te.

Anche la simpatia, o l'affetto (che ben si può provare anche per estranei) e' graduato. Proprio esempio concreto: tu mi stai simpatico, ma la simpatia che ho per te non è paragonabile a quella che provo per una persona amica che mi conosce da anni, e che da anni persino mi sopporta :D. Poi cio' non esclude che anche una simpatia forumistica porti a "voler bene", nel senso comunque di augurarsi le meglio cose per quella persona. Ma non è la stessa cosa. Di qui che, contestualizziamo pure, mi domando in che modo una simpatia forumistica, che spesso magari chiamiamo amicizia un po' impropriamente, sia idonea ad alterare la propria (non dico neutralità, perché ci ho riflettuto e non siamo mai neutri), ma la propria obiettività. Intendiamoci: al di fuori di ipotesi in cui (anche utilisticariamente) ci si da' di gomito per sostenere una tesi (si.... Sbagliatissimo, ma capita), io credo che in questi casi la simpatia, che pure c'è, resti estranea alla obiettività. Che non dovrebbe mancare mai, pure se i fatti ci dicono che spesso non siamo obiettivi, quando ci toccano gli affetti più cari. E meno che meno quando toccano noi. Non so se è chiaro.
Io penso che tu dovresti essere preparata professionalmente a separare i fatti dalle persone. Poi è naturale che più si conosce una persona più si ha consapevolezza delle ragioni che attenuano i fatti.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Io penso che tu dovresti essere preparata professionalmente a separare i fatti dalle persone. Poi è naturale che più si conosce una persona più si ha consapevolezza delle ragioni che attenuano i fatti.
Senz'altro nel mio lavoro più si riesce ad essere terzi meglio e'. Poi capita di poter essere emotivamente coinvolti. Quando questo coinvolgimento supera certe soglie, passo l'incarico a un collega.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Senz'altro nel mio lavoro più si riesce ad essere terzi meglio e'. Poi capita di poter essere emotivamente coinvolti. Quando questo coinvolgimento supera certe soglie, passo l'incarico a un collega.
Come i medici che non curano i parenti o gli insegnanti che non hanno il figlio in classe.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Senz'altro nel mio lavoro più si riesce ad essere terzi meglio e'. Poi capita di poter essere emotivamente coinvolti. Quando questo coinvolgimento supera certe soglie, passo l'incarico a un collega.
Quello che intendevo è che è la consapevolezza di non essere oggettivi che è per me centrale.
Dicevo in altro thread che è naturale essere ben disposti nei confronti del noto e diffidenti nei confronti del non noto, ma se lo si sa si può tenere a bada l'impulsiva tendenza a reagire in modo irrazionale.

Quello che è per me più grave, intendo in me, è la tendenza ad aspettarmi benevolenza in base alla conoscenza. Ne ricavo enormi delusioni a cui non mi sono ancora abituata.
 
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Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Ah beh. Io ne stavo facendo un discorso più su termini generali, oltre al discorso estraneità allora dobbiamo anche fare un discorso sugli affetti, o sulle simpatie. Perché tutto ha una "graduazione". Estranea per me è anche la panettiera sotto casa con cui scambio due parole di cortesia ogni giorno. Eppure di faccia la conosco. Diciamo che per mancare l'estraneità devono coesistere due requisiti: la conoscenza personale, e una confidenza che ti porta a mettere la tua, di faccia, nel contesto in cui racconti qualcosa di te.

Anche la simpatia, o l'affetto (che ben si può provare anche per estranei) e' graduato. Proprio esempio concreto: tu mi stai simpatico, ma la simpatia che ho per te non è paragonabile a quella che provo per una persona amica che mi conosce da anni, e che da anni persino mi sopporta :D. Poi cio' non esclude che anche una simpatia forumistica porti a "voler bene", nel senso comunque di augurarsi le meglio cose per quella persona. Ma non è la stessa cosa. Di qui che, contestualizziamo pure, mi domando in che modo una simpatia forumistica, che spesso magari chiamiamo amicizia un po' impropriamente, sia idonea ad alterare la propria (non dico neutralità, perché ci ho riflettuto e non siamo mai neutri), ma la propria obiettività. Intendiamoci: al di fuori di ipotesi in cui (anche utilisticariamente) ci si da' di gomito per sostenere una tesi (si.... Sbagliatissimo, ma capita), io credo che in questi casi la simpatia, che pure c'è, resti estranea alla obiettività. Che non dovrebbe mancare mai, pure se i fatti ci dicono che spesso non siamo obiettivi, quando ci toccano gli affetti più cari. E meno che meno quando toccano noi. Non so se è chiaro.
Guarda, essere o no persone di cuore sta per l'appunto al buon cuore delle persone. Io la vedo in modo molto più politico. O condominiale se preferisci. Un motivo per cui ci si dà di gomito e perché si teme di restare isolati. Dall'altra parte te lo ricorderai sono stato bannato per non aver voluto rivelare il nome di chi aveva fatto certe informazioni. È un gioco di potere alla fine. avessi avuto il gruppetto dalla mia, mentre dall'altra parte c'era il branco dei cani che si davano di gomito 24/7, non mi avrebbe bannato nessuno. soprattutto con un amministratore che se ne sbatte i coglioni come quello dell'altra parte.
Poi è come in politica. Ci sono i due o tre caporioni cinici che spostano le pedine cercando di convincerli della bontà delle loro tesi, un buono strato intermedio di ignavi al centro e alla base della piramide gli Yes Man che ci credono davvero. Il tutto ovviamente in nome della ambitissima carica di presidente dell'assemblea condominiale.
 

Skorpio

Utente di lunga data

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Che discussione che mi sono perso, non era ancora entrato sul forum. Una meraviglia....
Ho iniziato a leggere mi sto sentendo come uno sano che guarda le Paralimpiadi.
Il famoso tanto decantato effetto Grande Fratello.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Mi sono vista a distanza di tempo. Ovviamente nel merito di quella discussione non entro più, dico solo che all'esito della mia riflessione ebbi la conferma di sentirmi estranea ad un certo tipo di aggressività. Davvero. Me lo dico pure adesso rilaggendomi. Eviterei (ma questo lo dico a mente fredda, e cioè a distanza di tempo, perché a caldo io scatto) ogni discorso sulla buona fede/mala fede, che c'entra assai poco con quel che "tange" e quel che non dovrebbe tangere.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Mi sono vista a distanza di tempo. Ovviamente nel merito di quella discussione non entro più, dico solo che all'esito della mia riflessione ebbi la conferma di sentirmi estranea ad un certo tipo di aggressività. Davvero. Me lo dico pure adesso rilaggendomi. Eviterei (ma questo lo dico a mente fredda, e cioè a distanza di tempo, perché a caldo io scatto) ogni discorso sulla buona fede/mala fede, che c'entra assai poco con quel che "tange" e quel che non dovrebbe tangere.
Ma queste sono infatti ottime occasioni di riscontro interno

Assieme al riscontro che evidentemente chi sente nell'altro cose (bene o meno bene che senta) le usa per ..(offendere, distanziare, insultare, etc...) O le offre serenamente per...

E anche questo, per quanto MI riguarda, è un BEL momento di riscontro dell'altro
 
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Foglia

utente viva e vegeta
Ma queste sono infatti ottime occasioni di riscontro interno

Assieme al riscontro che evidentemente chi sente nell'altro cose (bene o meno bene che senta) le usa per ..(offendere, distanziare, insultare, etc...) O le offre serenamente per...

E anche questo, per quanto MI riguarda, è un BEL momento di riscontro dell'altro
Si.

Si e no. Diciamo che a volte può semplicemente evidenziare i limiti della comunicazione scritta. Tenuto conto che scriviamo in un forum e che di certo (parlo per me) non è che sto a "calibrare" ogni singola parola, quando scrivo. Sicché posso benissimo essere fraintesa, come posso fraintendere. Cosa che con la comunicazione verbale, più immediata ma anche più facile da capire e da chiarire, accade di meno. Comunque.... Passivo aggressiva non mi appartiene, ne' ora ne' allora. La mia aggressività e' abbastanza diretta, anche quando la maschero in botte e risposta all'apparenza neutri. Con yul non ero aggressiva, cio' non di meno posso essere stata percepita tale. Sarò mica la sola, a fraintendere gli altri :D. Poi guarda.... Lo so che è sbagliato, ma io non riesco a prescindere dagli intenti che percepisco negli altri. E' un mio limite, anche perche' magari sbaglio proprio. Sicché mi può essere rimarcata esattamente la stessa cosa.... Se l'intento lo vedo "tranquillo" sono decisamente più tranquilla anch'io. Poi se del caso mi metto in discussione anche se dall'altra parte vedo (a torto o a ragione.... Non importa) un intento non propriamente neutrale. E' sbagliato eh. Ma se tu mi avessi detto le stesse cose (pure che sono una stronza :D) per il gusto di deridermi.... Certo a caldo avresti avuto una reazione differente. Ripeto è un mio limite: so bene che le intenzioni dell'altro non spostano eventualmente il problema. Se un problema c'è. Sarei ipocrita a negare questo lato di me.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Si.

Si e no. Diciamo che a volte può semplicemente evidenziare i limiti della comunicazione scritta. Tenuto conto che scriviamo in un forum e che di certo (parlo per me) non è che sto a "calibrare" ogni singola parola, quando scrivo. Sicché posso benissimo essere fraintesa, come posso fraintendere. Cosa che con la comunicazione verbale, più immediata ma anche più facile da capire e da chiarire, accade di meno. Comunque.... Passivo aggressiva non mi appartiene, ne' ora ne' allora. La mia aggressività e' abbastanza diretta, anche quando la maschero in botte e risposta all'apparenza neutri. Con yul non ero aggressiva, cio' non di meno posso essere stata percepita tale. Sarò mica la sola, a fraintendere gli altri :D. Poi guarda.... Lo so che è sbagliato, ma io non riesco a prescindere dagli intenti che percepisco negli altri. E' un mio limite, anche perche' magari sbaglio proprio. Sicché mi può essere rimarcata esattamente la stessa cosa.... Se l'intento lo vedo "tranquillo" sono decisamente più tranquilla anch'io. Poi se del caso mi metto in discussione anche se dall'altra parte vedo (a torto o a ragione.... Non importa) un intento non propriamente neutrale. E' sbagliato eh. Ma se tu mi avessi detto le stesse cose (pure che sono una stronza :D) per il gusto di deridermi.... Certo a caldo avresti avuto una reazione differente. Ripeto è un mio limite: so bene che le intenzioni dell'altro non spostano eventualmente il problema. Se un problema c'è. Sarei ipocrita a negare questo lato di me.
Io credo succeda anche nella comunicazione classica, sai??...

E comunque si, dire le stesse cose per deriderti (che attenzione, sarebbe un MIO bisogno) avrebbe fatto effetto diverso.

Le sensazioni sono Fallaci x natura

L'uso che se ne fa è invece tutt'altro che casuale, per me

Il problema è quando una sensazione diventa PREGIUDIZIO

Che può essere anche pregiudizio positivo, mica che no
 

Foglia

utente viva e vegeta
Io credo succeda anche nella comunicazione classica, sai??...

E comunque si, dire le stesse cose per deriderti (che attenzione, sarebbe un MIO bisogno) avrebbe fatto effetto diverso.

Le sensazioni sono Fallaci x natura

L'uso che se ne fa è invece tutt'altro che casuale, per me

Il problema è quando una sensazione diventa PREGIUDIZIO

Che può essere anche pregiudizio positivo, mica che no
Succede anche verbalmente, ma è più facile (non ci sono solo le parole nella comunicazione verbale... C'è tutta una mimica spesso eloquente più delle parole) che capiti dietro uno schermo. Pregiudizi dici? Mi sa che nel contesto che dici tu sono già ricollegabili ad una persona piuttosto che ad un intento. Comunque si, mi e' più difficile accettare un consiglio o un monito se ritengo "inattendibile" (magari solo su uno specifico campo, eh) chi me lo da'. Come il contrario. Ma questo credo sia abbastanza scontato. Qui forse dovrebbe subentrare la propria autostima per farti capire che magari in se' il monito e' anche buono, in ipotesi.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Io credo succeda anche nella comunicazione classica, sai??...

E comunque si, dire le stesse cose per deriderti (che attenzione, sarebbe un MIO bisogno) avrebbe fatto effetto diverso.

Le sensazioni sono Fallaci x natura

L'uso che se ne fa è invece tutt'altro che casuale, per me

Il problema è quando una sensazione diventa PREGIUDIZIO

Che può essere anche pregiudizio positivo, mica che no
Sensazioni?

Non sono infallibili, ma neanche poi così tanto fallaci. Magari parziali.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Succede anche verbalmente, ma è più facile (non ci sono solo le parole nella comunicazione verbale... C'è tutta una mimica spesso eloquente più delle parole) che capiti dietro uno schermo. Pregiudizi dici? Mi sa che nel contesto che dici tu sono già ricollegabili ad una persona piuttosto che ad un intento. Comunque si, mi e' più difficile accettare un consiglio o un monito se ritengo "inattendibile" (magari solo su uno specifico campo, eh) chi me lo da'. Come il contrario. Ma questo credo sia abbastanza scontato. Qui forse dovrebbe subentrare la propria autostima per farti capire che magari in se' il monito e' anche buono, in ipotesi.
Beh io non do consigli.

E nemmeno "indirizzi" (scancellati, vattene, vieni qui, torna la).

Io so che x me sono solo modi per assumersi potere sull'altro. Perché per ME in passato, quando facevo così, lo sono stati, e ne ho piena coscienza

Se uno mi chiede lui un consiglio glielo do senza problemi.

Vanno anche distinte le offese che sono solo "mascherate" da consiglio"

Es: curati che ne ha bisogno!

Ma qui direi che siamo abbastanza sullo scolastico.. :rotfl:
 
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