Sono stato tradito, nel passato. Ed adesso?

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Che non è affatto una cazzata, sicuramente lo è per te, ma non estenderlo a tutti.
Tesoro mio, di amici che si pregiano di aver messo la testa a posto ne conosco tanti. Era tutta gente che non aspettava nient'altro che avere la scusa del matrimonio per lamentarsi e farsi crescere le pantofole. Ma le pantofole erano già lì da prima. Nessuno cambia, soprattutto invecchiando.
 

Diletta

Utente di lunga data
Tesoro mio, di amici che si pregiano di aver messo la testa a posto ne conosco tanti. Era tutta gente che non aspettava nient'altro che avere la scusa del matrimonio per lamentarsi e farsi crescere le pantofole. Ma le pantofole erano già lì da prima. Nessuno cambia, soprattutto invecchiando.
Ok, così mi può andar bene :rolleyes:
 

Lostris

Utente Ludica
Per la verità non mi sembra di aver scritto che una persona deve essere grata delle delusioni che arrivano fra capo e collo, ma se lo hai inteso, probabilmente non mi sono spiegata come avrei desiderato :)

Riprovo, seprando di avere maggiore successo.

Quello che intendevo è che quando certe situazioni vengono svelate non si può pensare di tornare al "prima".
Si deve andare avanti. Non c'è scelta a riguardo.

E tenendo conto di questo, tanto vale guardare la situazione con il ventaglio aperto il più possibile.
Non l'hai esplicitamente scritto in quell'intervento, anche se a dirti la verità tra le righe traspare.
L'avevi scritto, parlando in generale, e appena ritrovo il post te lo segnalo.

Ma non è questo il punto, a me va anche bene pensarla così. Siamo il prodotto, tra le altre cose, di ciò che ci capita, e ha senso "fare pace" anche con il male che ci accade.

A tempo debito.


Quanto alla cosa preziosa data in mano, lo ribadisco.

Ho tradito tacendo, il più delle volte. E ho avuto tempo e modo di dirmi parecchie cose a riguardo nel frattempo.

Mi ricordo che quello che mi raccontavo all'inizio era che non volevo far soffrire l'altro.

Mi permetteva di sentirmi meno cattiva e stronza, di aggirare un dato di fatto.
Ossia che stavo mentendo intenzionalmente.
Il mio silenzio (taccio nonostante me per tutelare lui) mi redimeva, almeno un po', ai miei occhi. Mi stavo sacrificando almeno un po', ovviavo al mio egoismo o almeno lo bilanciavo con una forma della protezione.

Che i cazzi miei poi avessero delle motivazioni importanti per me, era sacrosanto.
Ma raccontandomi che tacevo, mi tenevo il segreto, per non far soffrire, mi sentivo meglio..la mia immagine di me ai miei occhi ne usciva un po' migliore. :)

E' stato un buon paravento per un bel po' di tempo, in diverse storie.

Col mio ex in particolare...il racconto di me a me si è lentamente ripulito.

Qualcosa, in quel racconto di bontà riparatoria, non mi quadrava.
Qualcosa strideva in quella narrazione di una me che per certi versi si sacrificava al mantenimento del segreto per proteggerlo da un dolore di cui lui non aveva responsabilità.

Quello che strideva era che guardare me che infliggeva dolore non consensuale all'altro non mi piaceva. Guardarmi senza nessun velo intendo.
Non mi piaceva quella me, senza fiocchetti alleggerenti.
E mi sono pure resa conto che usavo una idea di protezione di lui per proteggere prima di tutto me da me.

Per non riconoscermi interamente. Quella che ero.

E con lui, che era stato un motivo di "redenzione" per me...era pesante la cosa.
Con lui credevo che avrei riparato a quel che era venuto prima.

La realtà, che non volevo guardare, era che io stavo mentendo. E che ero semplicemente egoista nel farlo.
Era facile eh.
Evitare il dolore a lui, avrebbe evitato anche a me di scoprirmi prima che ai suoi occhi, ai miei.

Non gliel'ho detto eh. Lui non se ne è nemmeno accorto.

Ma io lo sapevo.
E la realtà è che tacevo per una economia globale di me e della relazione.
Egoismo e calcolo. Semplicemente.

Stronza? Ipocrita? Mentitrice? Calcolatrice?
Esatto. Anche quello.

Avevo semplicemente messo sul piatto della bilancia i diversi aspetti. E avevo scelto di far pendere la bilancia dalla parte del calcolo.

Il suo dolore, veniva dopo.

Veniva dopo il dire la verità a me. E il mostrare a me, e poi anche a lui, Chi ero per davvero.
Veniva dopo il calcolo riguardo una certa pace nella relazione. (lui non sapeva, non si accorgeva. Avrei potuto continuare quanto volevo. Tenendo conto che non mi sentivo minimamente in colpa ed ero già scesa a patti da qualche anno col fatto che sono una egoista e che se devo scegliere fra me e qualcun altro, io scelgo me.)
Veniva dopo la mia pace nella relazione. Che dire avrebbe significato affrontare chiarimenti, musi lunghi, discussioni, spiegazioni etc etc. E detto sinceramente...non ne avevo la minima voglia.

dopo queste cosette veniva il suo dolore.

Sai @Lostris, uno dei motivi per cui non avevo la minima remora a tradirlo, era che ad un certo punto mi sono detta, senza il paravento di lui, tutta una serie di verità su di me. E mi sono guardata nelle mie brutture e nelle mie mostruosità. Cercando di non farmi troppi sconti. E comunque me ne faccio eh...non pochi.

Tacere un tradimento, da traditore, diciamocelo, è un calcolo di interesse.
Primariamente.
Poi viene tutto il resto. L'amore per il partner ufficiale, o il legame affettivo, il volergli evitare dolore (che è poi evitare di vedere riflesso nel suo dolore le conseguenze di nostre azioni e di nostri dolori), il voler mantenere un equilibrio e un benessere emotivo condiviso magari faticosamente raggiunto dopo anni.

Dire, senza pensare a tutto questo, se da un lato è oggettivamente uno scaricare addosso all'altro il peso delle conseguenze di una nostra azione, chiedendo chissà cosa (assoluzione, punizione, boh) dall'altro è anche rimettere nelle mani dell'altro un potere non indifferente. Lasciando all'altro anche uno spazio di manovra non da poco.

Questo è prezioso. Qualunque sia lo scopo finale.

Non so se sto riuscendo a spiegare meglio la mia prospettiva a riguardo.

Ora come ora, ma ho 40 anni, ho vissuto non poco, e ho avuto modo di fare molteplici tentativi di mediazione fra me e l'immagine di me, sostengo che se dovessi tradire, non parlerei.
Ma non mi racconterei più che è una forma di protezione. perchè sarebbe mentirmi. E la menzogna a me avrebbe conseguenze ben peggiori di quella a chiunque altro. Sarei infedele a me stessa. Perderei la mia Pace.

La realtà sarebbe che farei un calcolo per tenere insieme diverse variabili, materiali, emotive, relazionali.
Ai miei occhi sarei comunque quella che si para il culo tacendo. E non ho vergogna di me stessa a dirmelo.
E non cerco neanche più una forma di giustizia a riguardo.

Non sarebbe il tradimento in sè ad essere il male. Ad essere male sarebbe la montagna di menzogne.
Ma adesso come adesso il male lo farei bene. Senza raccontarmi storie. Bene per me.
E più lo faccio bene, più il mio interesse è tutelato.

Non terrei il silenzio nonostante me, come mi raccontavo. Terrei il silenzio PER me.
Per tutelare me in una situazione a cui, nonostante ci possano essere mancanze, desidero permanere.

Ipocrita? Sì. So di poter essere ipocrita e di poter reggere la mia immagine di persona ipocrita senza fiocchetti addolcenti.
Stronza? Sì. E idem per l'immagine di me a riguardo. Idem per mentitrice e tutto il resto.

Credo che adesso, sarei una traditrice migliore di quanto lo sia stata in passato.

Quindi il mio discorso non è rivolto a chi riceve il tradimento.

Se non nei termini di "guarda, in un modo o nell'altro i fatti sono che questa ti ha tradito. Poteva benissimo tacere. Ma per un motivo o per l'altro, ha deciso di consegnarti in mano il potere di anche prenderla a calci nel culo. O di vendicarti su di lei fino a quando lei regge. O quel che ti viene in mente e che dipende solo dal grado di tolleranza di lei"

I motivi di lei...buh...li sa solo lei.
Ma lui adesso, per quanto stia soffrendo, ha in mano il potere di decidere liberamente per se stesso.

E decidere liberamente non è indolore. In nessuna situazione.

Mi spiego?

EDIT: anche lei adesso è libera. Perlomeno non ha segreti da sostenere. Poi vedrà cosa farsene di questo spiraglio di libertà.
Magari le servirà per ingabbiarsi ancora di più. Buh...chi lo sa.
Guarda che a me è ben chiaro.
Il mio silenzio non lo ammanto di nessun alone di santitá... ci mancherebbe.

Non voglio ripulirmi.. La mia coscienza me la tengo sporca. Oramai mi ci sono affezionata.

Io sono stata zitta per tutelare il rapporto.
Perché volevo crederci.. perché ci credevo ancora. IO. Mi sembra ovvio.

Poi che le conseguenze del mio tacere siano state anche il non far soffrire il mio compagno è un fatto. E non me ne dispiaccio di certo.

..se metto su un piatto i pro e i contro.. taccio tutta la vita.
E per come sono fatta io semplicemente una confessione non la concepisco.

D'altronde ognuno agisce in base a quello che complessivamente ritiene più "giusto" senza che ci sia davvero un giusto o uno sbagliato in assoluto, almeno il più delle volte...
 

Skorpio

Utente di lunga data
Io i miei motivi li saprei :)

Ma quelli di questa ragazza non li so.
Posso fare ipotesi, ma sarebbero ipotesi che discendo da me.
Dalle mie esperienze. Dal mio vissuto. Dal mio percorso fino ad ora.

Sta a loro due provare a svelarli.
Non è neanche detto che ci riusciranno.

Che in ogni caso l'assoluta trasparenza è una tensione e non un raggiungimento.

Ma penso che se la medaglia non la si guarda tutta (lei ha scaricato su di lui/lei si è mostrata a lui) ci si leva proprio la possibilità di buttarci un occhio.

Cosa che magari non servirà a tenere insieme questa relazione.
Ma siccome la vita è lunga, io sono convinta che questi siano apprendimenti importanti da mettersi in valigia.

Il potere, per come la vedo io, fin tanto che è giocato e non messo in mezzo, resta comunque un qualcosa che toglie alla relazione.
E anche questa è una tensione.
Perchè mettere il potere in mezzo...è un percorso lungo, faticoso, doloroso, triste anche a volte, meraviglioso ed eccitante...è uno di quei percorsi che si fanno non tanto per arrivare alla fine, ma per il viaggio in sè.

[FONT=&quot]"...Itaca ti ha dato il bel viaggio, [/FONT]
[FONT=&quot]senza di lei mai ti saresti messo [/FONT]
[FONT=&quot]in viaggio: che cos'altro ti aspetti?[/FONT]

[FONT=&quot]E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso. [/FONT]
[FONT=&quot]Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso [/FONT]
[FONT=&quot]già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare..."

[/FONT]
(cit. C. Kavafis)

E anche questa è una di quelle cose che secondo me è una decisione, prima individuale e poi di coppia.

Dipende solo da loro, in fondo, misurare sulla bilancia del ne vale la pena, cosa fare del loro futuro.
Cosa possono tollerare e cosa no, cosa li arricchisce e cosa no.
Su cosa possono trovare il compromesso e su cosa no.

Lei, di base....non ha un grande futuro come traditrice :D
Forse sarebbe meglio si dedichi ad altro. Secondo me, ovviamente.
Sono certo tu lo sapresti i motivi.. :rotfl:

Ma appunto lei ha detto che non sa spiegarsi il perché lo fece... (Così ha riportato il nostro amico)

E oggi coinvolgo TE su un FATTO che per attore ebbe ME è un'altra persona, buttandoti dentro a posteriori..

E senza sapere il perché lo feci.

Né saper spiegare il perché oggi ti dico questo, se non con un "voglio tu sappia il FATTO, prima di sposarci e far famiglia".

Un fatto senza motivazione spiegata, che andrebbero benissimo le più semplici, eh?

Era bono
Era dotato
Era sfacciato
Era tatuato
Era brizzolato

Nulla....

E che potere ho io??... (Mi/ti richiedo)
 

Lostris

Utente Ludica
finché non ci vanno di mezzo i figli secondo me si campa di caso per caso
Ma anche quando ci vanno di mezzo, secondo me.

Perché i figli ci stanno, in mezzo alla coppia. Bene o male che vada, è inevitabile.

E io non credo allo stare insieme per i figli.
Credo nel fare sacrifici per loro, tutti quelli possibili, ma penso anche che il tutelare la propria persona sia dovuto, e che per un figlio crescere in mezzo ad una coppia che non funziona nonostante gli sforzi sia peggio che crescere con genitori separati, ma più sereni.

E lo dico da figlia che ha provato entrambe le situazioni. Certo lo dico ora...
 

JON

Utente di lunga data
Ciao :):)

Prego.
(anche se, se posso essere sincera, non ho ben capito per cosa...se ti va, me lo spiegheresti?...so essere mooolto lenta di comprendonio :eek::carneval:)

Quanto ai papironi...sappi che sto lavorando sulla sintesi...ma non è esattamente una di quelle cose che mi riesce meglio :p:D

OT: sono contenta di rileggerti!
Grazie per il resoconto di un fatto tratto con occhio biografico e imparziale, perché utile e significativo.
Pur contenendo dei punti non condivisibili, naturalmente, riempie comunque il bisogno di comunicativa di chi può trovarsi dall'altra parte della barricata che, altrimenti, sarebbe tagliato fuori dalle sue stesse considerazioni. In sostanza un racconto che rende le barricate stesse inutili e predispone alla comprensione.

Credimi, mi ritrovo qui quando posso e ormai sempre più di rado, ma come ti ho lasciata ti ritrovo.:D Purtroppo, è ufficiale, la sintesi non ti appartiene.:D:D In questo caso però hai delle attenuanti, certi argomenti hanno bisogno di essere esaustivi quando rivolti agli eventuali destinatari, quindi ben venga l'ennesimo papirone.

Il piacere è reciproco.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Non l'hai esplicitamente scritto in quell'intervento, anche se a dirti la verità tra le righe traspare.
L'avevi scritto, parlando in generale, e appena ritrovo il post te lo segnalo.

Ma non è questo il punto, a me va anche bene pensarla così. Siamo il prodotto, tra le altre cose, di ciò che ci capita, e ha senso "fare pace" anche con il male che ci accade.

A tempo debito.




Guarda che a me è ben chiaro.
Il mio silenzio non lo ammanto di nessun alone di santitá... ci mancherebbe.

Non voglio ripulirmi.. La mia coscienza me la tengo sporca. Oramai mi ci sono affezionata.

Io sono stata zitta per tutelare il rapporto.
Perché volevo crederci.. perché ci credevo ancora. IO. Mi sembra ovvio.

Poi che le conseguenze del mio tacere siano state anche il non far soffrire il mio compagno è un fatto. E non me ne dispiaccio di certo.

..se metto su un piatto i pro e i contro.. taccio tutta la vita.
E per come sono fatta io semplicemente una confessione non la concepisco.

D'altronde ognuno agisce in base a quello che complessivamente ritiene più "giusto" senza che ci sia davvero un giusto o uno sbagliato in assoluto, almeno il più delle volte...

Se trovi il post lo leggo volentieri!

Una cosa che penso è che il dolore, sia l'altra faccia del piacere. E che uno senza l'altro non possano esistere.

Quindi forse filtra una sorta di gratitudine al dolore, quello utile. Che permette, se lo si accetta, di migliorare.
E il dolore è utile quando lo si rende utile. Se no resta semplicemente dolore.

E il dolore non lo si sceglie. Spesso è imposto, raramente si ricerca con intenzione il dolore.
Il dolore per il dolore intendo.

Il dolore per il piacere, invece, è una ricerca più o meno consciamente diffusa. A mio parere, ma questo è OT.

Non penso si possa scegliere il tempo del dolore, non penso nemmeno si possa evitare il dolore.
Non pensa esista un tempo debito per il dolore.

(e tutto questo lo penso pure per il piacere. )

Di mio penso che il tempo debito sia il tempo in cui le cose accadono.
Possono fare cagare, si può anche pensare di poterle negare e rifiutare, evitare. Ma sono illusioni di controllo.

Il dolore a tempo debito riguarda il dolore scelto per il piacere...e non è questo il caso :D

Non so se mi spiego.

Quanto alla confessione, come ho più volte scritto, io non ho detto. E neppure ora direi, dopo.

Perchè al dopo non ci arrivo per sbaglio. Al dopo ci sono arrivata passando dal prima.
E so, anche per esperienza, che passare da quel prima, ossia dall'intenzionalità del tradimento comporta tutta una serie di conseguenze. E di posizioni mie, nella relazione.

Ma questa è la mia posizione. Che discende da me. Dalle mie esperienze.
E io non penso possa fare testo in generale.

Vedo anche però ii rovescio della medaglia.
Nel mio tacere c'è il mantenere il silenzio all'altro di una parte di me.
E non solo durante il tradimento, ma anche dopo.

Non è il tradimento che taccio. E' la me che tradisce che taccio. Che nascondo.
E tacendo decido di negarla, definitivamente all'altro.

E capisco che per qualcuno invece questo non sia sostenibile.
Ognuno per i suoi motivi.
Magari c'è qualcuno che ha bisogno di essere punito. O di essere abbandonato. Non lo so io questo.
Magari c'è qualcuno che ha bisogno di essere visto interamente e non riesce a portare avanti la relazione tenendosi nascosto all'altro.

Sono facce della stessa medaglia: la confessione, termine che a me non è mai piaciuto, e probabilmente è uno dei motivi per cui non ho mai avuto sensi di colpa o altre necessità di svelamento a posteriori, ha la funzione di svelarsi. Non è semplicemente un ripulirsi. Per quanto stia passando questo da un po' di anni.
La confessione aveva ed ha il fine di ristabilire un patto di sincerità e onestà che si era rotto.
E' un sacramento di guarigione, per usare le parole di papa Francesco. E di riconciliazione.

E trovo molto interessante il ricorrere di questo termine quando si parla di tradimento.
Perchè parla di qualcosa che è radicato in ognuno di noi, in quanto nati e cresciuti in terra cristiana. Volenti o dolenti.

Quindi io non la concepisco PER ME.
Ma capisco che per qualcuno invece sia un passaggio.

Per la concezione che ho io del tradimento, fra l'altro, se mi si venisse a dire che mi si è tradita vorrei più che altro capire da dove è partita la questione.
Vorrei che la si rimettesse nella relazione e la si contestualizzasse.

I motivi di cui si parlava con skorpio.

SE decidi di parlare con me, beh, come minimo pretendo che i motivi ti siano chiari e che tu me li sappia spiegare.

E che non sti fermi a cagate del tipi, non ho saputo resistere, l'ammore, la curiosità e tutte le cagate che riguardano il desiderio che supera la volontà e l'ammore. Lì mi offenderei per davvero.
Ma mica per il tradimento. Perchè sei un coglione. E io ancora di più che non me ne sono accorta prima.

MA non per il tradimento. E neanche per la confessione.
Lo ribadisco.

Ma perchè se decidi di parlare, e quindi farmi male, allora ti assumi la responsabilità del dolore che mi stai infliggendo e me lo rendi comprensibile spiegandomi e mostrandomi chi sei. Ti assumi la responsabilità di quel che mi stai infliggendo.


D'altra parte, nel momento in cui ci si mette in una relazione, è scontato che non ci si darà solo piacere. MA anche dolore.
Che sia ben chiaro e che sia intenzionale da parte di entrambi l'impegno a fare in modo che sia il piacere sia il dolore siano utili.

Mi spiego?
 

kikko64

Utente Incasinato
Ed io ho chiesto tutto, tutti i particolari. Perché chiamatemi anche fesso, ma se devo capire se posso curare una ferita, devo sapere dove è la ferita, quanto è profonda, quanto fa male.

E ripeto la sua versione: l'ha fatto senza nemmeno rendersi conto, sostiene che vedeva all'epoca la nostra relazione come una storia tra ragazzi e non un piano di vita, non aveva mai avuto altro uomo nella sua vita.
E l'ha detto adesso perché invece vede adesso un piano di vita e non vuole che io la veda per ciò che non è, e vuole che sia tutto sincero tra di noi se veramente dobbiamo mettere su famiglia.

E ripeto anche il mio problema: ho l'autostima a pezzi, e non so se è vero che chi ho davanti adesso è diversa dalla persona di 4 anni fa come sostiene lei.

Personalmente, io non mi sento diverso da com'ero 4 anni fa. Quindi non riesco a credere che lei lo sia.

Per la cronaca, ho 28 anni e lei 25.
Ho cominciato a leggere distrattamente ... quando sono arrivato qui la frase in grassetto mi ha colpito.

Personalmente, io mi sento diverso da com'ero ieri ... figurati da com'ero 4 anni fa, 10 anni fa ... 30 anni fa ...
Tutti cambiamo, in continuazione, anche semplicemente per adattarci alle circostanze ... cambiamo per sopravvivere ... "solo i morti e gli stupidi non cambiano mai (idea)" (cit. Albert Eistein)

Non lo so, ma questo tipo di affermazioni mi danno sempre l'idea di trovarmi davanti una persona, in questo caso tu Giovanni, che in qualche modo si sente "superiore" ... si mette su un piedistallo e certa della propria "rettitudine morale", indossa la toga da giudice ed emette la sua sentenza ... perché mi pare che tu Giovanni la tua sentenza l'abbia già emessa e qui stai solo cercando una "giuria" che la avvalli ...

La traditrice è stata condannata ... senza appello ...
e qualcuno ha anche cominciato a lapidarla ...
alcuni per il tradimento ... altri per la sincerità ... altri per entrambe le "colpe" ...

Mi viene in mente una frase pronunciata in un frangente simile da Uno che sulla natura umana la sapeva lunga:
"Chi è senza peccato scagli la prima pietra ..."

Siamo esseri umani e come tali commettiamo degli errori ... tutti indistintamente ... ma proprio perché siamo umani e conosciamo i nostri limiti, dovremmo anche essere capaci di ... perdonare.
 

GiovanniRossi

Utente di lunga data
Veramente lo dicevo mettendomi nei panni della fidanzata di Giovanni: è lui che ha spesso rimarcato il fatto che le donne che incontra gli "fanno molto sangue"...
Il motivo di ciò può essere che, sotto sotto, abbia ancora molta voglia di godersi la giovinezza in quel preciso senso, ma che, per sua impostazione e codice morale, se lo impedisca (e voglio precisare che per questo lo ritengo una bella persona e che ha tutta la mia stima).
Il fatto è che è notorio che quello che non si è fatto prima (quando era il tempo giusto per farlo) spesso lo si voglia fare dopo...e questo è un problema, per davvero, morale o non morale personale.
Ovviamente era un iperbole che mi fanno sangue tutte le donne.
Però non sono assessuato...
Ma non ho nessuna intenzione di provare. Ho solo paura di avere adesso meno remore.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sono certo tu lo sapresti i motivi.. :rotfl:

Ma appunto lei ha detto che non sa spiegarsi il perché lo fece... (Così ha riportato il nostro amico)

E oggi coinvolgo TE su un FATTO che per attore ebbe ME è un'altra persona, buttandoti dentro a posteriori..

E senza sapere il perché lo feci.

Né saper spiegare il perché oggi ti dico questo, se non con un "voglio tu sappia il FATTO, prima di sposarci e far famiglia".

Un fatto senza motivazione spiegata, che andrebbero benissimo le più semplici, eh?

Era bono
Era dotato
Era sfacciato
Era tatuato
Era brizzolato

Nulla....

E che potere ho io??... (Mi/ti richiedo)
Hai il potere, come scrivevo nell'altro post a lostris di valutare chi hai davanti.

Anche di valutare che sei un coglione, non perchè mi hai tradito, ma perchè me lo sei venuto a raccontare senza sapere che cosa raccontarmi.
Che significa che non solo non sapevi cosa facevi allora, ma non lo sai neppure adesso.
E vorrei verificare questa cosa io.

Sei o non sei una persona che sa quel che fa?
E siccome non pretendo la perfezione, cambierei la domanda in "sei una persona che ha il desiderio di cercare le motivazioni a quel che fa?"

E questo sì, sarebbe un qualcosa su cui io valuterei l'altro. E attentamente.
Questo è uno dei pilastri di una relazione secondo me.

Quindi resterei lì a guardarlo mentre dopo aver fatto la figura del pirla che parla per dar aria alla bocca confidando in una qualche mia forma di bontà, mettendo in gioco qualcosa di molto prezioso, prima di tutto per se stesso, prova a tirarsi insieme.

Mi spiego?
 

GiovanniRossi

Utente di lunga data
Ho cominciato a leggere distrattamente ... quando sono arrivato qui la frase in grassetto mi ha colpito.

Personalmente, io mi sento diverso da com'ero ieri ... figurati da com'ero 4 anni fa, 10 anni fa ... 30 anni fa ...
Tutti cambiamo, in continuazione, anche semplicemente per adattarci alle circostanze ... cambiamo per sopravvivere ... "solo i morti e gli stupidi non cambiano mai (idea)" (cit. Albert Eistein)

Non lo so, ma questo tipo di affermazioni mi danno sempre l'idea di trovarmi davanti una persona, in questo caso tu Giovanni, che in qualche modo si sente "superiore" ... si mette su un piedistallo e certa della propria "rettitudine morale", indossa la toga da giudice ed emette la sua sentenza ... perché mi pare che tu Giovanni la tua sentenza l'abbia già emessa e qui stai solo cercando una "giuria" che la avvalli ...

La traditrice è stata condannata ... senza appello ...
e qualcuno ha anche cominciato a lapidarla ...
alcuni per il tradimento ... altri per la sincerità ... altri per entrambe le "colpe" ...

Mi viene in mente una frase pronunciata in un frangente simile da Uno che sulla natura umana la sapeva lunga:
"Chi è senza peccato scagli la prima pietra ..."

Siamo esseri umani e come tali commettiamo degli errori ... tutti indistintamente ... ma proprio perché siamo umani e conosciamo i nostri limiti, dovremmo anche essere capaci di ... perdonare.
Quale sarebbe a tuo dire la sentenza che ho dunque emesso? Per capire se ciò che traspare dai miei messaggi è anche ciò che stavo pensando finora...
 

Skorpio

Utente di lunga data
Hai il potere, come scrivevo nell'altro post a lostris di valutare chi hai davanti.

Anche di valutare che sei un coglione, non perchè mi hai tradito, ma perchè me lo sei venuto a raccontare senza sapere che cosa raccontarmi.
Che significa che non solo non sapevi cosa facevi allora, ma non lo sai neppure adesso.
E vorrei verificare questa cosa io.

Sei o non sei una persona che sa quel che fa?
E siccome non pretendo la perfezione, cambierei la domanda in "sei una persona che ha il desiderio di cercare le motivazioni a quel che fa?"

E questo sì, sarebbe un qualcosa su cui io valuterei l'altro. E attentamente.
Questo è uno dei pilastri di una relazione secondo me.

Quindi resterei lì a guardarlo mentre dopo aver fatto la figura del pirla che parla per dar aria alla bocca confidando in una qualche mia forma di bontà, mettendo in gioco qualcosa di molto prezioso, prima di tutto per se stesso, prova a tirarsi insieme.

Mi spiego?
Ora si :)

E sono d'accordo :)
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Grazie per il resoconto di un fatto tratto con occhio biografico e imparziale, perché utile e significativo.
Pur contenendo dei punti non condivisibili, naturalmente, riempie comunque il bisogno di comunicativa di chi può trovarsi dall'altra parte della barricata che, altrimenti, sarebbe tagliato fuori dalle sue stesse considerazioni. In sostanza un racconto che rende le barricate stesse inutili e predispone alla comprensione.

Credimi, mi ritrovo qui quando posso e ormai sempre più di rado, ma come ti ho lasciata ti ritrovo.:D Purtroppo, è ufficiale, la sintesi non ti appartiene.:D:D In questo caso però hai delle attenuanti, certi argomenti hanno bisogno di essere esaustivi quando rivolti agli eventuali destinatari, quindi ben venga l'ennesimo papirone.

Il piacere è reciproco.
Il grassetto è un complimento graditissimo!

E sono io a ringraziare te.

Sì, direi che possiamo darlo per ufficiale...sono prolissa :D:D

Beh...spero che un passaggio, seppur rado tu lo continui a fare.
Per quanto, come dicevi, sia naturale il non totale accordo, gli spunti che offri sono interessanti :)


(e io ne ricordo ancora qualcuno, che mi avevi rivolto, azzeccatissimo e che mi è servito)
 

insane

Utente di lunga data
Ecco, tanto per dirne una io sta cosa che tradire ci sta a vent'anni perché hai vent'anni non la capisco. Ci sta se ci sta, altrimenti ci inventiamo quella cazzata che uno quando si sposa mette la testa a posto.
Ma beato te che a vent'anni eri gia' onnisciente . Io a quell'eta', e anche qualche anno dopo, ho fatto tante di quelle cazzate, e non solo in ambito sentimentale, che mi stupisco di non essere finito in carcere.

(non e' stupore, e' che non mi hanno beccato a fare le stronzate)
 
Ultima modifica:

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Sperando che l'Amico/a non sparga in giro il verbo.
Ma da quello che ho capito la tipa ha scelto di Trasgredire con un Amico che sicuramente si sarà vantato della conquista e automaticamente già tutto sapevano. Che senso ha confidarsi con gente che già sa i tuoi altarini ???
Forse Lei avrà avuto paura che prima o poi il ragazzo sarebbe venuto a conoscenza della scappatella?
Tanto che si era sparsa la voce ??
dici che lei temmesse la non riservatezza dell'amico? Ci sta.:cooldue:
 

GiovanniRossi

Utente di lunga data
dici che lei temmesse la non riservatezza dell'amico? Ci sta.:cooldue:
Da un lato lo dubito, perché colleghi di università, ma appartenenti a "gruppi di amici separati" che non sono mai andati più di tanto d'accordo. Dall'altro forse lo spero io. Sinceramente se non avevo saputo niente fin'ora, dubito che avrei potuto scoprirlo "da una spifferata" adesso che abito a migliaia di km di distanza da quelle persone...
 

kikko64

Utente Incasinato
Quale sarebbe a tuo dire la sentenza che ho dunque emesso? Per capire se ciò che traspare dai miei messaggi è anche ciò che stavo pensando finora...
da un tuo post :

La cosa più agghiacciante è che abbiamo avuto periodi di crisi, come è normale che sia, ma la cosa è successa in un momento tranquillissimo della mia relazione, e non ho avuto nessun sospetto, neanche lontanamente. Non è questione di fiducia, perché non mi posso fidare, quanto penso questione di consapevolezza di vivere affianco ad una persona che mi ha tradito. E ho troppa paura che chi nasce quadrato non muore tondo...
Non mi pare che Tu le stia dando tante chances ... ma posso benissimo aver capito male io
 
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