Appunto, se hai un serbatoio di benzina che cola da tutte le parti inutile che ti incazzi col fiammifero
Sì e no.
Incazzarsi ha una sua logica, nessuno di noi è così asceta da accettare un inganno senza reagire.
Dopodiché però occorre ragionare sulla questione, in termini che siano produttivi.
La vita è una sola. Sia per chi ha tradito, sia per chi ha subito il tradimento.
Anni dietro a un qualcosa che è finito, che è mutato, che è diventato altro accumulando rancore e frustrazione sono anni buttati.
Sul motore: se io sto, per dire, con una che scopa male o non lo fa più, mi caga poco, guarda solo la tv e programmi demenziali, non riesce a reggere una conversazione per più di due minuti, ho già pronte tutte una serie di giustificazioni da sfoderare al momento opportuno. Ma devo anche io essere scevro da condizionamenti morali o ambientali, che mi permettano di mentire senza accumulare sensi di colpa per esempio o rischiare di essere colto sul fatto dopo poco.
Essere a contatto con altre persone che hanno tradito senza avere conseguenze può influenzare molto il nostro atteggiamento nei riguardi del tradimento, vivere in una grande città può favorire l'anonimato.
Tutto questo e anche altro sono inutili però se non hai una persona davanti a te che ti fa sangue.
Io penso che nella condizione di traditori in potenza siano in tanti, poi, per motivi magari di opportunità e di possibilità concreta di gestirle, pochi arrivino a tradire.
Se colei che ti fa sangue sta a due ore da te e il tuo lavoro ha orari uguali ogni giorno, ti riuscirà difficile inventare scuse per vederla. E via così, finché non arriva un giorno quell'opportunità per cui puoi dire che vale veramente la pena di avere una relazione extraconiugale.