Orbis Tertius
Utente di lunga data
La verità esiste ma è inconoscibile.
Può solo essere approssimata.
Perdonate la digressione.
Può solo essere approssimata.
Perdonate la digressione.
non mia è proprio una sua valutazione, mio marit parla poco ma se parla dice quel che pensa senza troppe infrastrutture e nel modo più chiaro possibile (cosa che proprio apprezzo)...vedere questo non stare al tuo passo come un minus suo è una tua valutazione.Da parte sua potrebbe essere solo modo di affrontare le cose in ottica differente.Questo lo dico, perchè a me viene fatto notare in questi termini.E ti dirò con varie sfacettature mi viene detto, se non fossi critica con me stessa, lo avrei interpretato come un forte potere nelle mie mani.
E vabbè mi provocate ....La verità esiste ma è inconoscibile.
Può solo essere approssimata.
Perdonate la digressione.
molto filosofico oggi? ^-^La verità esiste ma è inconoscibile.
Può solo essere approssimata.
Perdonate la digressione.
delegare a te il ruolo forte , perchè più comodo. E il tuo ego ne esce più rafforzatonon mia è proprio una sua valutazione, mio marit parla poco ma se parla dice quel che pensa senza troppe infrastrutture e nel modo più chiaro possibile (cosa che proprio apprezzo)...
e quali dovrebbero essere queste ottiche che suggerisci?
no fumo nell'aria:rotfl:molto filosofico oggi? ^-^
ci stadelegare a te il ruolo forte , perchè più comodo. E il tuo ego ne esce più rafforzato
La verità non la conoscerò mai perché distorta dal passare del tempo e dal momento emozionale/traumatico che mio marito sta vivendo ed ha vissuto.E vabbè mi provocate ....
Non è la verità ad essere soggettiva, perché essa dipende dai fatti. Al limite, come osservi tu, è asintotica e conoscibile per approssimazione.
Ciò che è veramente soggettiva è la rappresentazione del mondo che ci facciamo sulla base del mix dato da sensi, vissuto, esperienze e capacità individuali di capire cosa ci succede.
E questa rappresentazione è tutto ciò che siamo in grado di conoscere spacciandola a noi stessi e ahimè agli altri come la realtà.
Il guaio è che appunto la realtà è un assioma. E non si può nemmeno sapere se esiste davvero. Cit. Schopenhauer![]()
Nessuno ti nega il diritto di cercarla. Ma tu chiedi a LUI di dirtela. E potrebbe non conoscerla affatto oppure avere un vissuto molto diverso dal tuo, incomprensibile per te se non a prezzo di dolorose ricostruzioni mnemoniche e inutili (tue) assunzioni di responsabilità in quel che è accaduto per SUA scelta. Ti ho già detto: parti TU dall'ipotesi peggiore per te e vedi cosa puoi tollerare. Al limite sarà meglio di come ti immagini.La verità non la conoscerò mai perché distorta dal passare del tempo e dal momento emozionale/traumatico che mio marito sta vivendo ed ha vissuto.
Confronto le cose che mi racconta con il mio vissuto in quel periodo, le sue reazioni, il suo mood nei miei confronti del periodo in cui è successa tutta questa grande schifezza.
Una mia cara amica psicologa mi dice sempre che spesso i ricordi vengono ricostruiti e non sempre corrispondono alla realtà: si riprogrammano dando, a volte, una versione distorta di quello che realmente è accaduto.
Il fatto certo è il tradimento, la verità spesso è dimenticata o distorta (forse per non farmi del male) ma la domanda alla quale vorrei avere una risposta certa è: “perchè mi hai fatto questo?” Credo di avere il diritto di sapere questo è VOGLIO la verità..
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Non mi sembra di aver detto qualcosa di diverso.E vabbè mi provocate ....
Non è la verità ad essere soggettiva, perché essa dipende dai fatti. Al limite, come osservi tu, è asintotica e conoscibile per approssimazione.
Ciò che è veramente soggettiva è la rappresentazione del mondo che ci facciamo sulla base del mix dato da sensi, vissuto, esperienze e capacità individuali di capire cosa ci succede.
E questa rappresentazione è tutto ciò che siamo in grado di conoscere spacciandola a noi stessi e ahimè agli altri come la realtà.
Il guaio è che appunto la realtà è un assioma. E non si può nemmeno sapere se esiste davvero. Cit. Schopenhauer![]()
Infatti ho detto che hai ragioneNon mi sembra di aver detto qualcosa di diverso.
Aggiungo che, invece, la menzogna è riconoscibilissima.
Le menzogne sono dotate di una irreparabile incoerenza interna, sono contraddittorie con fatti evidenti.
Hanno bisogno di altre menzogne per potersi reggere.
Se sei un minimo buon detective, le sbugiardi subito.
Per questo se qualcuno secondo te mente, devi farlo parlare, porgli domande sulle circostanze di quello che non ti convince.
E' divertente vederli annaspare, vederli in difficoltà, cadere in contraddizione.
![]()
Grazie per avermi accostato a Schopenhauer allora...Infatti ho detto che hai ragione![]()
Il mio intervento voleva rafforzare e precisare il tuo
Commosso saluto, ringrazio e quoto.E vabbè mi provocate ....
Non è la verità ad essere soggettiva, perché essa dipende dai fatti. Al limite, come osservi tu, è asintotica e conoscibile per approssimazione.
Ciò che è veramente soggettiva è la rappresentazione del mondo che ci facciamo sulla base del mix dato da sensi, vissuto, esperienze e capacità individuali di capire cosa ci succede.
E questa rappresentazione è tutto ciò che siamo in grado di conoscere spacciandola a noi stessi e ahimè agli altri come la realtà.
Il guaio è che appunto la realtà è un assioma. E non si può nemmeno sapere se esiste davvero. Cit. Schopenhauer![]()
Assolutamente vero per la questione dei ricordi.La verità non la conoscerò mai perché distorta dal passare del tempo e dal momento emozionale/traumatico che mio marito sta vivendo ed ha vissuto.
Confronto le cose che mi racconta con il mio vissuto in quel periodo, le sue reazioni, il suo mood nei miei confronti del periodo in cui è successa tutta questa grande schifezza.
Una mia cara amica psicologa mi dice sempre che spesso i ricordi vengono ricostruiti e non sempre corrispondono alla realtà: si riprogrammano dando, a volte, una versione distorta di quello che realmente è accaduto.
Il fatto certo è il tradimento, la verità spesso è dimenticata o distorta (forse per non farmi del male) ma la domanda alla quale vorrei avere una risposta certa è: “perchè mi hai fatto questo?” Credo di avere il diritto di sapere questo è VOGLIO la verità..
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Ci possono essere degli errori ma sono compremsibilmente tali.Mi dite come si fa a contraddire di non essere stati in un determinato posto in uno specifico giorno pur avendo la prova inconfutabile data dalla posizione maps/localizzazione del telefonino ed altri dati sicuri forniti da varie App (non coordinate fra loro) che testimoniano tutte la stessa cosa?
Ditemelo voi perché non credo in una congiura dell’elettronica a fornire dati erronei proprio in alcuni momenti specifici...
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a me googlemap segna in una posizione di almeno tre km da quella dove sonoMi dite come si fa a contraddire di non essere stati in un determinato posto in uno specifico giorno pur avendo la prova inconfutabile data dalla posizione maps/localizzazione del telefonino ed altri dati sicuri forniti da varie App (non coordinate fra loro) che testimoniano tutte la stessa cosa?
Ditemelo voi perché non credo in una congiura dell’elettronica a fornire dati erronei proprio in alcuni momenti specifici...
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Purtroppo l’unico modo per sapere la verità è indagare al di fuori dei soggetti.Mah, per come la vedo io la verità sui fatti è una sola e quindi non è soggettiva.
Nike ha bisogno di chiarirsi le idee perché continua ad avere dubbi sullo "storico", su come si sono svolti effettivamente i fatti, era per questo obiettivo che consigliavo di rivolgersi alla tipa.
Meglio sarebbe se avesse una versione esaustiva dal marito per poi confrontarla con l'altra.
Meglio ancora sarebbe riuscire a metterci sopra una enorme pietra e ricominciare, idea però molto irrealistica, anzi, diciamo proprio una utopia!
Eccheccevò? :rotfl: :rotfl: :rotfl:Come fai a considerare amica una con cui vai a letto?