Ma mica l'ho scritto io di essere sbalordita eh

Nike ha scritto che mai avrebbe immaginato che il suo perfetto marito potesse essere attraversato da quei pensieri.
A me non sbalordisce, anzi, mi preoccuperei e molto anche se non fosse attratto da un bel culo.
Mica lo valuto sul fatto che sa apprezzare i bei culi.
Lo valuto su come li sceglie. Anche perchè ha scelto pure il mio, secondo quel criterio di valutazione.
E proprio per quello "pretendo" che condivida con me.
E per pretendere intendo non che lo obbligo, ma che se non lo fa perchè pensa in quel modo di assecondare immagini varie di maschio, non è l'uomo che voglio accanto.
Ovviamente per poterlo fare, non solo non mi sbalordisco del fatto che li apprezzi, ma anzi, lo considero un qualcosa di auspicabile. Tenendo poi conto del fatto che li apprezzo pure io.
Pensa che invece io, per quanto maldestro, stronzo e se me lo facesse G. in una situazione di dolore lo appendo per gli alluci e poi lo frusto, nella situazione di nike l'ho letto come un tentativo del marito di tener coerenza con quei bisogni che NON LE HA MAI RIVELATO. Tanto che lei si stupisce del fatto che li abbia.
Il marito è evidentemente uno che non sa gestire le cose.
Se lo sapesse fare, non si sarebbe messo in una situazione di questo genere che risulta essere grottesca.
E trovo grottesco che stia facendo tutti questi giochetti per uscirne con ancora illesa l'immagine di lui agli occhi della moglie.
Trovo comunque particolare che lei gli dia corda. Nel mantenere intatta l'immagine. Fortunamente dentro qualcosa le suona che così non ne esce. E io le auguro di ascoltare quel qualcosa e non quell'altro qualcosa che la spinge a cercare nella zoccola la fonte di tutti i mali, l'arca del diavolo.
Capisco la paura. Ma a questo punto, il danno è fatto.
Tanto vale tirarci fuori il più possibile.
E sarebbe lui, che ha fatto esplodere il banco, a dover prendere in mano la situazione.
Questa sarebbe l'altra cosa che pretenderei.
Anche perchè da traditrice è quello che ho sempre fatto, fra l'altro.
Quindi pretendo per me lo stesso trattamento che concedo all'altro.
D'accordo con te che parlarne è una scelta. Valutabile su molteplici fattori.
Io, per la mia esperienza, la metto come base.
Proprio per aver sperimentato che per me, e ribadisco per me, tener via dei bisogni per soddisfarne altri e magari cercare poi fuori soddisfazione, non mi appaga.
Mi spiego?
Capisco però anche la prospettiva di chi dice "guarda un po', questi miei bisogni non sono conciliabili qui dentro. Quindi me li soddisfo fuori. E non perchè sono brutt* e catttiv*. Ma perchè quel che c'è dentro è di valore. Ma è di altrettanto valore quello di cui ho bisogno io. E provo a tenere insieme capra e cavoli. Anche e soprattutto facendomi carico del dolore che potrei causare.".
Quel fare bene il male cui ogni tanto accenno.
Ribadisco che a me non interessa colpevolizzare nessuno.
Ma non mi sembra poi così libera una relazione in cui un uomo, ma anche unua donna, non può esprimere libero apprezzamento per l'altro genere pena la devastazione dell'immagine di perfezione del compagno/a.
Che è una cosa ben diversa dal mettere filtri tra bocca e cazzo o figa.
E su questo una ragionata ce la farei. In particolare in una situazione come quella di una esplosione, dove tutto è comunque maceria.
Certo è che il marito di nike sta facendo un giochetto del cazzo. Ma se lo fa, è perchè le basi per farlo ci sono.
E nike è lì con lui che decide di scagliarsi contro le zoccole invece di guardare il marito dritto negli occhi.
Che sia chiaro, però, la mia non è una prospettiva di colpe. E' una prospettiva di piani di realtà.