Non c’è via d’uscita...

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Te che hai cucinato di buono? :carneval: :cool:
:D:D

da me vige la co-costruzione del pranzo di Natale.

Innanzitutto chi ama cucinare ha il comando della situazione. Perchè il natale ha da essere innanzitutto piacere di fare cose che piacciono.
Ergo decide la linea del menù anche in accordo con le abilità dei partecipanti.
E poi ci si distribuisce la preparazione.

Quindi ognuno contribuisce cucinando qualcosa che poi si condivide tutti insieme.

Io quest'anno ho cucinato una torta salata :rolleyes:...e questo la dice lunga riguardo le mie abilità culinarie :rotfl::rotfl:
 
Ultima modifica:

Skorpio

Utente di lunga data
:D:D

da me vige la co-costruzione del pranzo di Natale.

Innanzitutto chi ama cucinare ha il comando della situazione. Perchè il natale ha da essere innanzitutto piacere di fare cose che piacciono.
Ergo decide la linea del menù anche in accordo con le abilità dei partecipanti.
E poi ci si distribuisce la preparazione.

Quindi ognuno contribuisce cucinando qualcosa che poi si condivide tutti insieme.

Io quest'anno ho cucinato una torta salata :rolleyes:...e questo la dice lunga riguardo le mie abilità culinarie :rotfl::rotfl:
Eh ma.. il porta e condividi è molto democratico, e secondo me anche in sintonia col clima natalizio.

Nessun culo da immolare .. ognuno mette il suo fare.. mi piace :)
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Eh ma.. il porta e condividi è molto democratico, e secondo me anche in sintonia col clima natalizio.

Nessun culo da immolare .. ognuno mette il suo fare.. mi piace :)
Sì, piace anche a me.

E ci si tutela anche. :rotfl:

Credo che se dovessi cucinare un intero pranzo, arriverei idrofoba al pranzo. E sono molto democratica anche nella distribuzione di idrofobia :D:D

Poi dipende...a mia sorella piace molto cucinare. Quindi toglierle il farlo è farle un dispiacere.
G. uguale.

Io penso che le occasioni di incontro debbano essere prima di tutto piacere. (salvo abbiano fini diversi dal semplice incontrarsi, ma allora non è natale).
E che dipenda dal convogliare le esigenze di tutti cercando che tutti facciano ciò che più li rende sereni fare.

I culi immolati....io li lascerei per altri contesti...dove anche l'immolare il culo è piacere per i coinvolti... :D
 

Skorpio

Utente di lunga data
Sì, piace anche a me.

E ci si tutela anche. :rotfl:

Credo che se dovessi cucinare un intero pranzo, arriverei idrofoba al pranzo. E sono molto democratica anche nella distribuzione di idrofobia :D:D

Poi dipende...a mia sorella piace molto cucinare. Quindi toglierle il farlo è farle un dispiacere.
G. uguale.

Io penso che le occasioni di incontro debbano essere prima di tutto piacere. (salvo abbiano fini diversi dal semplice incontrarsi, ma allora non è natale).
E che dipenda dal convogliare le esigenze di tutti cercando che tutti facciano ciò che più li rende sereni fare.

I culi immolati....io li lascerei per altri contesti...dove anche l'immolare il culo è piacere per i coinvolti... :D
Ah sì certo.. :D

Il mio "pensiero" natalizio di vicinanza era in effetti rivolto ai culi immolati "loro malgrado" :)
 

spleen

utente ?
Sì, piace anche a me. E ci si tutela anche. :rotfl: Credo che se dovessi cucinare un intero pranzo, arriverei idrofoba al pranzo. E sono molto democratica anche nella distribuzione di idrofobia :D:D Poi dipende...a mia sorella piace molto cucinare. Quindi toglierle il farlo è farle un dispiacere. G. uguale. Io penso che le occasioni di incontro debbano essere prima di tutto piacere. (salvo abbiano fini diversi dal semplice incontrarsi, ma allora non è natale). E che dipenda dal convogliare le esigenze di tutti cercando che tutti facciano ciò che più li rende sereni fare. I culi immolati....io li lascerei per altri contesti...dove anche l'immolare il culo è piacere per i coinvolti... :D
Sulla poetica/dialettica del Natale potrebbero spendersi molti ragionamentii, la constatazione più palese che mi viene da fare è quella della conservazione del "rito" anche per chi è secolarizzato, anzi proprio sul rito si basa buona parte della dialettica consumistia o meno del natale, da Mitra in poi e tanto per riallacciarmi al tuo interessantissimo ragionamento sul solstizio e sui simboli della rinascita. La domanda senza risposta che mi pongo spesso è il perchè nella natura umana sia insito così spesso il concetto di rinascita, di tirare una riga e di rimettersi in sesto nei buoni propositi (o almeno quelli che consideriamo tali) per poi ritrovarsi l'otto di gennaio sempre a dover constatare che è dura. Mi consolo e mi limito ad osservare che in questi giorni a essere immolato si presta molto bene il culatello. :)
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Perché, nel giochino della manipolazione c'è un banco che vince?
Dipende sempre dal gioco che si sta giocando.

C'è stato un tempo in cui per me la manipolazione era una forma del potere e mi piaceva molto.
Fatta da me ovviamente :p

Poi mi sono accorta che manipolare non è una forma nè del potere nè dell'intelligenza, ma semplicemente una affermazione di paura.

Adesso sto imparando che quando entra il consenso e la condivisione, quando il potere è nel mezzo per Volere e Forza di entrambi, il banco scompare e vincono i giocatori. :)

In questo caso, perdono entrambi.

Lui manipola lei per ottenere un qualcosa che vuole solo in parte. E lei uguale.
In casi in cui la posta in gioco è solo materiale, io credo decada ogni vincita. Banco e giocatori.
Credo decada anche il piacere individuale ed autoreferenziale del potere illusorio.

Quel che resta a me sembra molto poco.
Ma ovviamente io valuto secondo i miei parametri e secondo il mio vissuto.

Quindi quel che per me è poco per altri è molto.
Quel che per me è molto per altri è misero.

Il fulcro per me resta sempre la consapevolezza di chi si è e di ciò che si desidera, il tutto messo sulla bilancia del ne vale la pena. E misurato sul benessere che se ne può trarre. E per benessere mi riferisco ad ogni cosa, da quelle materiali fino ad arrivare a quelle più spirituali.

Che poi può essere riassunto nel potersi guardare dritti negli occhi allo specchio senza aver perso lo sguardo amorevole su se stessi e su chi si decide di tenersi vicino.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sulla poetica/dialettica del Natale potrebbero spendersi molti ragionamentii, la constatazione più palese che mi viene da fare è quella della conservazione del "rito" anche per chi è secolarizzato, anzi proprio sul rito si basa buona parte della dialettica consumistia o meno del natale, da Mitra in poi e tanto per riallacciarmi al tuo interessantissimo ragionamento sul solstizio e sui simboli della rinascita. La domanda senza risposta che mi pongo spesso è il perchè nella natura umana sia insito così spesso il concetto di rinascita, di tirare una riga e di rimettersi in sesto nei buoni propositi (o almeno quelli che consideriamo tali) per poi ritrovarsi l'otto di gennaio sempre a dover constatare che è dura. Mi consolo e mi limito ad osservare che in questi giorni a essere immolato si presta molto bene il culatello. :)
Io penso che non possa esistere rinascita senza una morte.

E fino a quando la Morte viene tenuta fuori, come è possibile una rinascita?

Per morire serve lasciare il conosciuto e addentrarsi in quei posti che fanno paura, dolore, e sbigottimento.
Serve lasciare la certezza e affidarsi all'incertezza.

E per arrivare lì serve essere in pace.

I propositi servono, secondo me, a sedare la mancanza di pace. Il senso di incompletezza che non si vuole però abbandonare. Perchè fa male. E fa paura.

Come diceva qualcuno "la strada per l'inferno, è lastricata di buone intenzioni" :)

Al natale, io continuo a preferire Mitra.
Non tanto per una scelta di dei...quanto per una questione di prospettive sulla Vita e sulla Morte.
E per una questione di Appartenenza.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si che ci sono! Eccome se ci sono.
Ma anche per cose piccole

Guarda.. penso proprio a questi giorni di Natale e a quanti uomini possono essersene letteralmente fottuti di pensare alla moglie rinchiusa ai fornelli 48 ore per preparare cene di magro e pranzi di natale anche per il SUO numeroso parentado affamato.

Ma ... perché indagare più di tanto sull'entusiasmo di chi si è fatta un culo come un paiolo per mettere a tavola mucchi di gente..?

Certo che lo ha fatto volentieri, ma sì che lo ha fatto volentieri.. :cool:

Buon Natale :)
Già.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ah sì certo.. :D

Il mio "pensiero" natalizio di vicinanza era in effetti rivolto ai culi immolati "loro malgrado" :)
Eh già...:)

Anche se sto iniziando a pensare che sia un "loro malgrado" non esente da responsabilità personali e anche da una qualche forma di piacere nell'immolazione...

siamo bestie che anche nei comportamenti più disfunzionali trovano un vantaggio, magari invisibile dall'esterno.

Se non c'è vantaggio, foss'anche solo mantenersi nella confort zone, smettiamo quel comportamento.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Eh già...:)

Anche se sto iniziando a pensare che sia un "loro malgrado" non esente da responsabilità personali e anche da una qualche forma di piacere nell'immolazione...

siamo bestie che anche nei comportamenti più disfunzionali trovano un vantaggio, magari invisibile dall'esterno.

Se non c'è vantaggio, foss'anche solo mantenersi nella confort zone, smettiamo quel comportamento.
Questo è importante.
Il tradito traduce “vuole stare con me” in mi ama, ha scelto me. Invece significa solo che ha scelto il meglio per sé. È il più delle volte ha scelto il meglio economicamente.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
:D:D...io e la sintesi...due rette parallele :carneval:

Comunque, quello che volevo sottolineare riguarda invece i bisogni.

Il bisogno non è lo scopare in giro.

Il bisogno è condividere lo sguardo sul mondo all'interno della coppia.

Se lo sguardo di uno o dell'altro provoca risposte di disprezzo e rifiuto, quello sguardo semplicemente verrà trattenuto e non esplicitato.
Chi me lo fa fare di passare nel disprezzo?
Un po' va bene...ma poi anche basta.
Mi rassegno e taccio. O me ne vado. O entrambe le cose se voglio salvare capra e cavoli.

Ma non esprimere ed esplicitare quello sguardo, e i desideri che porta con sè, significa allontanarsi uno dall'altro.
E non avvicinarsi.

Per paradosso, questo uomo, nell'esprimere il fatto che si scoperebbe questa o quella è semplicemente sincero.

Poi io credo che il suo obiettivo non sia esattamente la sincerità. Ma è una deduzione quindi resta appesa lì.

Ma quell'espressione maldestra, calata in un momento veramente pessimo, è forse l'unica espressione sincera di tutta la marea di boiate che sta raccontando.

Trovo ci sia molta solitudine in un uomo (o in una donna) che se ne esce alla sua donna (o uomo), quella/o a cui ha promesso che passerà la vita con lei, "TU NON PUOI CAPIRE". Mettiamo via per un attimo la questione "perchè sei donna (o uomo)", che è un difendersi dietro lo stereotipo della donna (o uomo).

MA in quel "TU NON PUOI CAPIRE" c'è l'espressione del fatto che lui tutta una serie di cose se le smazza da solo non perchè ha scelto di stare solo.
Ma perchè ritiene, a giusto o a ragione poco conta, che la sua controparte non gli possa stare vicino.

Se come donna mi venisse data una risposta del genere, ci resterei veramente male.
Sarebbe il segno che non siamo vicini. E che la vicinanza che io credevo ci fosse, non esiste.

L'altra sarebbe veramente ininfluente rispetto ad una affermazione di solitudine di questo tipo.

Anche perchè se era solo lui, lo ero pure io.

E il problema sarebbe allora...ma come cazzo abbiamo fatto ad arrivare qui?????

Cosa c'è di vero e cosa no?

Mi spiego?

Poi c'è la parte di gioco di potere. E il disprezzo e il rifiuto sono un coltello senza manico.
E sono ingredienti che permettono i ricatti e i giochetti di questo uomo.

Che, secondo me, conoscendo la sua donna, gioca le sue pedine per tenere una posizione.

Con me per esempio non funzionerebbe il giochetto "non sapevo quello che facevo, un bicchiere di vino e il mio cazzo era nella bocca di quest'altra senza che io ne avessi coscienza".

Credo che rotolerei dal ridere di fronte ad una affermazione del genere. E' una palese cazzata.

Come rotolerei di fronte ad affermazioni del tipo "mi voleva incastrare facendosi mettere incinta".

E tutto il resto che nike ha raccontato.

SE lui racconta queste cose, pensando che possano funzionare, significa che ha gli elementi per pensare di potersela giocare così.

E la lama del disprezzo taglia esattamente qui. Lui se la gioca sul disprezzo della sua donna per altre donne.

Che tipo di sincerità è questa?
Che tipo di amore è questo?

A me pare vomito emozionale.

Dove è la condivisione di chi si è?

E se non posso condividere chi sono per davvero con la persona che ho scelto di avere vicino, che cazzo ci sto a fare?
In termini emotivi.

Poi ci possono essere tutte le questioni materiali.
Ma sono su un altro piano.

EDIT: aggiungo, per amore di chiarezza, che il mio discorso non riguarda il dare colpe. O il trovare giustificazioni.
Lui avrebbe potuto parlare, invece di passare all'agito. HA fatto una scelta. MA anche lei ha fatto e sta facendo le sue scelte.

E tutte le scelte sono o funzionali o disfunzionali.
E sono di chi le compie.
al solito quotone..
aggiungo che secondo me, spesso ci si accorge di non conoscere chi abbiamo accanto, non so nemmeno se possa bastare il dialogo, se non e' sincero e se tende a celare piu' che svelare.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Eh già...:)

Anche se sto iniziando a pensare che sia un "loro malgrado" non esente da responsabilità personali e anche da una qualche forma di piacere nell'immolazione...

siamo bestie che anche nei comportamenti più disfunzionali trovano un vantaggio, magari invisibile dall'esterno.

Se non c'è vantaggio, foss'anche solo mantenersi nella confort zone, smettiamo quel comportamento.
Ma di sicuro che c'è, c'è eccome

Ma.. essendo non totalmente chiaro neppure al soggetto avvantaggiato, diventa possibile un domani "rivenderlo" alla bisogna come "sacrificio" in nome di un qualcosa che nel frattempo si è rotto.

Capito mi hai? :) (Direbbero a Sciàsciari (SS).. :cool: )
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Neanche io sono indulgente.

Ma sono pure stronza e quell'uomo non si alzerebbe dalla sedia fino a quando non mi ha spiegato per filo e per segno ogni singolo passaggio.

Regge? Bene.
Non regge? Sta seduto uguale.

Quando poi sono soddisfatta io, deciderò cosa farne.

Di me però. Non di lui.

Detto questo io però non ho la sensazione che questo voglia di tutto e di più. Io credo che voglia semplicemente mantenere lo status che aveva prima del disastro. Riportare indietro la lancetta del tempo, cancellando. E il miglior modo per cancellare è mettere fuori dal recinto e trovare un nemico comune contro cui allearsi.

Ho pure la sensazione che sia solo l'esplicitazione di una impostazione implicita che ha percorso la relazione.
Adesso è solo esplicitata.

Solo che il disastro non è la causa del disastro.
LA causa è la risultanza di tutto quello che è venuto prima del disastro che p in fondo solo un agito.

Perchè poi, a guardarci bene il disastro è l'sms. Ossia l'ingresso fraudolento di un'esterna in uno spazio che si credeva protetto. E su questo si punta l'attenzione. Se non ci fosse stato l'sms....chi potrebbe dirlo :rolleyes:

E non è questione di prendersi colpe.
E' questione di capire come una storia che è partita parlando di amore è finita a cercare le puttane per sostenere l'amore.

Questo lo trovo triste.

Anche se in fondo una delle funzioni delle prostitute è stata secolarmente esattamente questa.
Con tutto quel che ne discende in termini di libertà di espressione dei desideri maschili e femminili.
bocca di rosa
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum

spleen

utente ?
Io penso che non possa esistere rinascita senza una morte. E fino a quando la Morte viene tenuta fuori, come è possibile una rinascita? Per morire serve lasciare il conosciuto e addentrarsi in quei posti che fanno paura, dolore, e sbigottimento. Serve lasciare la certezza e affidarsi all'incertezza. E per arrivare lì serve essere in pace. I propositi servono, secondo me, a sedare la mancanza di pace. Il senso di incompletezza che non si vuole però abbandonare. Perchè fa male. E fa paura. Come diceva qualcuno "la strada per l'inferno, è lastricata di buone intenzioni" :) Al natale, io continuo a preferire Mitra. Non tanto per una scelta di dei...quanto per una questione di prospettive sulla Vita e sulla Morte. E per una questione di Appartenenza.
Sai che c'è, secondo me il contrasto maggiore noi lo si vive tra lo spirito dei tempi che ci vorrebbe bellisimi, vincenti, "adatti" e la nostra consapevolezza che è impossibile. La natura contadditoria di un messaggio reiterato e continuamente rilanciato "che è tutto qui" e la consapevolezza interiore che non è bastante. (Ma è una teoria mia, senza pretesa di universalità). Sembra assurdo ma mi viene in mente Moana Pozzi che parlando di tutti gli uomini che la inseguivano e corteggiavano fuori dal set e a cui spesso lei "concedeva" dicevano che in fondo si accontentavano di poco, di un po' di sesso, di un po' di fama, un po' di potere su una donna, di "cosette" insomma.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Questo è importante.
Il tradito traduce “vuole stare con me” in mi ama, ha scelto me. Invece significa solo che ha scelto il meglio per sé. È il più delle volte ha scelto il meglio economicamente.
Io credo sia importante più che altro dire a se stessi cosa si sta facendo della propria vita.

E alla propria vita.

Che a me, ipotetico, può anche andar bene di immolarmi.

Ma se cerco benessere, allora il piacere di quell'immolarmi ha da essere un "mi immolo perchè io voglio immolarmi".
Ossia uno scegliere il meglio per sè.

Questo però comporta guardarsi allo specchio e dirsi la verità.
Su chi si è.
E su chi si vuole accanto.

E pesare bene i piatti sulla bilancia del ne vale la pena.

E immolarsi raccontandosi che lo si sta facendo per qualcun altro, a mio parere, non è una via intelligente sul lungo periodo.

Non a caso, neanche l'immolazione a dio, è per Dio.
E' per quel che Dio rende vivo e vitale dentro chi gli è devoto.
 

spleen

utente ?
Io credo sia importante più che altro dire a se stessi cosa si sta facendo della propria vita. E alla propria vita. Che a me, ipotetico, può anche andar bene di immolarmi. Ma se cerco benessere, allora il piacere di quell'immolarmi ha da essere un "mi immolo perchè io voglio immolarmi". Ossia uno scegliere il meglio per sè. Questo però comporta guardarsi allo specchio e dirsi la verità. Su chi si è. E su chi si vuole accanto. E pesare bene i piatti sulla bilancia del ne vale la pena. E immolarsi raccontandosi che lo si sta facendo per qualcun altro, a mio parere, non è una via intelligente sul lungo periodo. Non a caso, neanche l'immolazione a dio, è per Dio. E' per quel che Dio rende vivo e vitale dentro chi gli è devoto.
La difficoltà non è decidere di immolarsi in effetti, ci sono fior di integralisti che lo fanno. Non credo però che sia gente che si sa guardare bene allo specchio, figuriamoci poi riuscire a dirsi la verità davanti a quello. (Per quanto il concetto di verità......) :))
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Prego, ma.. a te non ci pensavo proprio.. in realtà :rotfl:

Però è anche vero che penso tu sia particolarmente brava a portare il dolore con il sorriso.. :)
stancante pero' :)
 
Top