Senti...
Solo nel grassetto ci sono una carriolata di giudizi su di te.
Sulla tua adeguatezza e sul tuo andare o non andare bene.
E ci può anche stare, è un buon approccio quello di mettersi in discussione e cercare di capire chi si è.
Mettersi a confronto con quello che ci circonda.
E' un buon approccio quando non diventa un "darsi addosso" mettendosi nelle mani del mondo per farsi dare la risposta.
Prima di tutto perchè il mondo quella risposta non te la può dare.
Ti darà ogni volta una diversa prospettiva, una diversa visione delle sfaccettature che ti compongono.
Rimetterti a quelle prospettive, per forza di cose incomplete e assolutamente soggettive, non porta benessere.
Porta a diventare una banderuola in balia del vento.
E più il vento è forte , più la banderuola gira.
Il vento forte, in questo caso, sono le emozioni, positive o negative poco importa, che dall'esterno ti entrano e attivano i tuoi movimenti interiori.
Probabilmente è uno dei motivi per cui gli stronzi (e ti ripeto, quelli sono mica stronzi, sono giullaretti) ti attirano.
Con loro la probabilità di attivazione è alta. Mettono in discussione molte cose, anche perchè sono talmente poco presenti e chiari che giocano sul filo del rasoio del rifiuto di te.
(MA è un problema loro, tienilo bene in mente, quello di non sapere proprio o non saper dire in modo chiaro quello che vogliono. E tu non hai nessun tipo di responsabilità a riguardo. Non farti carico delle loro lacune, come fai, mettendo in discussione te stessa).
Non so cosa scateni in te il rifiuto di te. Lo dovrai capire tu, se vuoi.
Ma fino a che rimani in balia dell'accettazione/rifiuto altrui, girerai come una banderuola sentendoti insicura, inadeguata, insufficiente alternativamente a bella attraente voluta.
In quel girare però succede di dimenticarsi una delle cose più importanti che riguarda le emozioni.
Ossia che sono Tue.
Non dipendono dagli altri.
Dipende invece da te dare un valore alle tue emozioni e PRETENDERE che siano trattate secondo quel valore.
Poi lo potrai cambiare, aumentare o abbassare, non è questo il punto, il punto è che quel valore lo stabilisci Tu.
E lo stabilisci tu non in modo astratto, dicendoti "io valgo, oh yeah!"
Lo stabilisci tu esponendoti nel mondo PER COME SEI e imparando a non vergognarti di te.
Vuoi scrivere?
Scrivi.
Vuoi dire scopiamo?
Dillo.
Vuoi dire mi stai trattando male?
Dillo.
Allenati a non aver paura di quello che senti quando sei in relazione con qualcuno.
Ad esporre quello che senti.
E a non metterlo in discussione col primo che passa.
Non tutti hanno il diritto di poterti dire qualcosa. Su di te.
Solo chi si dimostra degno lo può fare.
E sei tu l'unica che può valutare chi è davvero degno di te, tanto da poter anche solo pensare di dirti e toccarti.
E quell'essere degno lo può dimostrare solo se tu sai cosa vuoi PER TE.
Ti chiedevo come vuoi essere trattata.
Non mi hai ancora risposto.
E non importa se non rispondi a me.
Ma io penso sia una domanda cruciale per te.
Per non finire a dipendere dalle decisioni su come trattarti che vengono da gente più o meno conosciuta.
Per non sentirti in balia di quello che l'altro fa o non fa.
Sto riuscendo a spiegarmi?
Smettila di interrogarti su di lui. Sugli stronzi o non stronzi.
Interrogati su di te.
Su cosa vuoi per te.
Su quali compromessi sei disposta a validare e quali no.
Perchè in fondo il senso è che tu ti possa sempre e comunque guardare allo specchio sentendoti fiera e fedele a te.
....vedrai che quando ti vedrai in quel modo, senza vergogne, gli stronzi che incontri neanche ti sfioreranno, e magari ti divertirai tu a giocare con loro.
Per ora, se fossi in te, metterei da parte il fare la stronza. Esponiti invece, senza pietà. Senza farti menate sul fatto che disturbi o meno, che sei adeguata o meno. Metti alla prova chi ti sta di fronte. E valutalo.
Se non sai valutare, non riesci neanche lasciarti valutare.
E ogni valutazione esterna diventa solo o una conferma o una disconferma, ma senza la tua partecipazione finisci per essere il contenitore delle menate e dei problemi altrui.