A me sembra lampante che in una situazione già compromessa e con l’occasione di potersi chiarire e di riequilibrare il rapporto si sia deciso di peggiorare la situazione convinti di pareggiare passando invece dalla parte del torto
Poi se sembra evidente solo a me pazienza
Io credo che il loro rapporto non fosse “sano” da prima e sicuramente compromesso in qualche modo
Lui ha dato modo a lei di tornare in una posizione di potere e io la rabbia di lei che probabilmente continua ad alimentare la capisco
In certe situazioni è l’unica cosa che ti permette di avrre stima di tè stessa dopo che l’altro ha tentato (anche involontariamente) di azzerarla. Ora lei sta pensando a recuperare questa stima e fiducia in se stessa
Non penso che sia la cosa giusta ma capisco molto bene il suo sentire o quello che per me è il suo sentire
Io penso che sia molto comodo fare cazzate e poi aspettarsi che dall'altra parte resti la lucidità che permette di non farne.
E lo dico da traditrice.
Se io tradisco, non è che poi faccio "OOOOHHHHHH...ANATEMA!!" se dall'altra parte, in risposta mi arriva un calcio nel culo eh.
In particolare se tradisco la prima cosa che faccio, da beccata, non è fare la divina che suggerisce all'altro "senti tesoro mio, cosa vuoi che sia...sono passati dieci anni sono stata brava in questi dieci anni (e sono stata brava perchè lo dico quindi taci e cuccia) che cosa hai da rompermi i coglioni? Mettitela via e tira dritto. Non hai diritto di parola".
Se neghi la parola, se neghi il dolore....arriva l'agito. E se non lo sai prevedere, secondo me, è la conferma che sei deficiente (nel senso di mancante di prospettiva, di umiltà, di responsabilità e capacità di assunzione delle proprie azioni).
E quando l'agito arriva, sei corresponsabile.
MA capisco che nella posizione di divinità, questo non sia ammissibile.
E capisco anche l'adorante che si ritrova prostrato a chieder perdono alla divinità a cui ha avuto l'ardore di obiettare "ma...mi scusi, mia divina...sa...prenderlo in culo non era nelle mie aspettative e mi ha fatto male".
Trovo sia presuntuoso e arrogante nascondersi dietro la escort quando c'è tutto il teatro che è stato montato in questi anni.
Con le chicche delle bugie furbizzime in ufficio a cui lui, ovviamente, per divina decisione di lei doveva sottostare.
Fra l'altro faccio notare, che se le stesse esternazioni di lei le avesse fatte un lui sarebbe parso molto chiaramente come quell'aggressività fosse da rifiutare.
Ma siccome è una donna ad essere vessatoria ed aggressiva, il collegamento alla violenza di genere non lo si fa.
E, da donna che conosce la violenza, questa cosa mi fa letteralmente imbestialire.
Che alle donne siano permesse cose che sono le stesse della violenza maschile, ma con lo sconto dell'essere donne (e quindi fondamentalmente esseri inferiori che una vera e propria violenza e vessazione non la sanno attuare...come eterne bambinette da comprendere...)
Se random fosse una donna?
Che viene spedita in castigo in mansarda?
Che viene trattata come una minus habens, aggredita e vessata dalle esigenza del divino di turno?
Anche a lei si sarebbe detto "ma sei una stronza, hai provato a riprenderti posizione?"
Che cosa si sarebbe detto di un uomo che fottendosene del dolore della sua donna ci avesse camminato sopra ridendo e sbeffeggiando?
E non dirmi della escort. Di maschi che sono puttane, è pieno e la differenza è il pagamento. Il soldo.
Ma il contenuto della prestazione è lo stesso.
E se da donna non mi rendo conto di avere a che fare con una puttana, perchè io stessa sono chiusa nella morale perbenista per cui la puttana è tale solo per il soldo (ma soprattutto per il genere di appartenenza), e non per il pagamento...beh. Il problema è mio.
Non di chi almeno paga con chiarezza.