Il mio sguardo era puntato su di lui. E di lui stavo parlando. Non di lei.
Forse c'è una sovrapposizione fra "responsabilità" (e di conseguenza corresponsabilità) e maternage.
Un individuo che si rapporta con un altro individuo avendo a sua disposizione 10 anni di esperienze in più (e non sono per niente pochi) usufruendo della freschezza dei 10 anni di meno è responsabile delle sue azioni in quel rapportarsi. Ed è corresponsabile in quel rapporto dell'evoluzione del rapporto stesso. Tenendo conto che ha 10 anni di competenze in più. E' un rapporto asimmetrico. Foss'anche soltanto per accumulo di esperienze nel tempo.
Questo non significa "maternage".
Responsabilità non significa che siccome io sono più vecchi* ti tratto come un imbecille da proteggere perchè pover* se no tu che fai...
Responsabilità significa che uso le mie esperienze, e le competenze che ne derivano, per trarre per me un vantaggio tale da arrecare il meno danno possibile a te.
Responsabilità significa che non uso quello che ho imparato nelle mie esperienze per manipolarti sfruttando il fatto che tu ne hai meno di me.
Responsabilità significa consapevolezza di essere parte di un tessuto sociale e essere consapevoli che quello che io faccio ha una ricaduta anche sul tessuto sociale.
E questo per quanto riguarda lui. Il mio sguardo è su di lui. Lei non è neanche inclusa, se non nel senso di CONCEDERSI DI CHIEDERE prova di quelle esperienze e chiedere che oltre al ti amo di sti cazzi quelle esperienze vengano scambiate e rese ricchezza.
Mi spiego?
Se non si sa chiedere questo...cosa vuoi chiedere?
Sarà che sono stata fortunata nella mia vita. E ho trovato galantuomini.
Il mio amante 40enne quando io ero una 19enne. Che mi ha insegnato e ha messo al mio servizio le sue esperienze. Assumendosi la responsabilità di avere a che fare con una ragazzina rispetto a lui.
Mi ha scopata. E un gran tanto anche.
Ma non ha dimenticato che io avevo 19 anni.
E ha portato rispetto alla mia inesperienza.
Non usandola e basta, anche se mi chiamava carne fresca senza il minimo ritegno.
E ha portato rispetto a se stesso, prima ancora.
Non dimenticandosi che ero un dono. Nella mia freschezza e nella mia giovinezza. Ne ha avuto cura.
E mi ha lasciato in eredità strumenti per aver cura di me. Nelle scelte che stavo facendo. Mi ha sostenuta e consigliata anche.
Questa è responsabilità e consapevolezza delle differenze.
E non l'ipocrisia per cui "siamo tutti uguali".
Se io adesso mi scopassi un 30enne, avrei cura del fatto che è un 30enne.
E me lo potrei rivoltare come un calzino.
Questo non significa che gli farei da mamma.
Significa che non userei i dislivelli, le asimmetrie di conoscenza fra noi, per approfittare della situazione che potrei avere con lui.
Mi spiego?
Potrei elencartene un sacco di uomini che avrebbero potuto tranquillamente approfittare della differenza di età con me. E che invece hanno avuto cura e responsabilità.
Consapevoli del fatto che io ero un passaggio per loro.
Consapevoli che non ero una proprietà. Un qualcosa da legare senza consenso e senza parità, senza simmetria.
Consapevoli del fatto che avrebbero lasciato in me eredità di loro.
Questa è la responsabilità a cui mi riferisco. Che è direttamente legata al senso di corresponsabilità del vivere sociale, dell'essere tutti parte di una stessa società.
Spero di essere riuscita a chiarire.
Il punto del mio discorso non è la difesa a lei. Imparerà. O si prenderà mazzate. Così funziona.
Il punto del mio discorso è il senso di responsabilità di un "esperto" vs un "inesperto".
E la mancanza di considerazione di questo.
In lui e anche in lei.
Il tutto sotto la solita bandiera dell'amore che ci rende tutti vicini vicini...
Questo non è neppure in grado di viversi lo scopare liberamente senza cavalcare gli immaginari di una giovane donna, sapendo benissimo dove andare a ficcare il dito.
E non per intelligenza. O particolare acume.
Ma perchè in 10 anni ha semplicemente avuto più tempo per ficcare dita. Sbagliare e correggere il tiro. E crearti mappe mentali.
La responsabilità a cui mi riferisco è quella che riguarda il decidere se usare quelle mappe per fottere e manipolare oppure per godere.
Per dirla con una metafora, se io so nuotare bene, non mi prendo uno che fa il cane stentato e me lo porto a largo dicendogli che ci penso io.
Gli insegno a nuotare. Prima.
E' anche più divertente.
Nuotare in due.
Al netto dell'amore.
Certo...a qualcuno piace portarsi quell* che fa il cane stentato mettendo entrambi a rischio. Geniale praticamente.