Sono nella confusione più totale

Brunetta

Utente di lunga data
ma è anche una questione di rispetto (mica da poco) per una persona che è stata con te per sei anni e vuole sposarti ed averi dei figli.
Nella vita tutti sbagliano, la differenza la fa come poni rimedio ai tuoi errori.
:up:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ciao, benvenuta :)

Invita a cena il tuo amante e comunicagli che hai deciso di far saltare il matrimonio per amor suo.
Anticipa gli che lo attenderai, certa che il vostro amore supererà gli ostacoli del tempo, fino a quando non si sentirà pronto a fidarsi di te. Rassicurarlo intorno al fatto che amerai i suoi figli come fossero tuoi.

Guardalo bene negli occhi, mentre gli dichiari tutto questo.
Le parole saranno molto relative.

Vedrai che non ti resteranno molti dubbi, su di lui.

Col tuo perfetto futuro marito, è un'altra storia.
Sei sicura di volerti sposare? Mica c'è una direttiva marziale a riguardo.

Perché ti sposi?
Bella idea.
Se poi mi dice dove li filmo così può immortale la grande fuga.
 

stany

Utente di lunga data
Nella vita ho notato che alcune donne hanno il costante bisogno di innamorarsi di loro stesse.
Quando arrivano alle soglie di un progetto, quando questo è definito, nuovamente cercano motivazioni per metterlo in discussione, cercando situazioni e storie in cui ripropongono quella parte di loro che hanno messo da parte per allearsi con un uomo escludendo finalmente la competizione.
Parole come amore, innamoramento, passione sgorgano nuovamente impetuose nei discorsi pieni di dubbi, ma gonfi di emozioni che non riescono a comprendere, perché razionalmente sanno che non hanno nulla che manchi tra tutto quello che ambivano a raggiungere.
E' che il ruolo di queste donne resta sempre ancorato alla competizione, e la competizione alla conquista, e quando questa si è attuata a nuovi territori da dominare, nuove persone da sedurre, nuovi obiettivi da raggiungere.
Non è che il collega sia meglio del promesso sposo, è solo un'altra persona, magari scopa meglio, o magari in quel contesto le emozioni legate al sesso sono amplificate.
E' l'irrazionale che si fa spazio in una vita in cui tutto è dominato dalla ragione.
Io dico solo una cosa: se si vuole avere una famiglia, questa parte competitiva va messa definitivamente da parte. Ci si deve rendere conto che l'età biologica fa il suo corso e che a 30 anni bisogna anche saper prendere una decisione che escluda parti di noi per favorirne altre assumendosene la piena responsabilità.
Non si può avere tutto.
E questo (neretto) fa parte del carattere,a venti quaranta o, a sessant'anni!
Chi nasce rotondo non morirà quadrato....
Ci sono trentenni che per concentrazione, volontà , determinazione , costanza nella pianificazione e perseveranza nel perseguire un obiettivo , lasciando poco spazio all'irrazionale, sono più "affidabili" di tanti sessantenni che hanno prodotto più danni di un terremoto , anche a se stessi. Ma non credo sia frutto solo di un ambiente culturale favorevole; come già ho detto, credo che il DNA abbia una grande influenza.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Aver dieci anni in più quando lei ne ha 15, al limite.
A 30 mia madre era già divorziata, conviveva con un altro uomo e aspettava il secondo figlio e aveva già accumulato 15 anni di contributi INPS, inoltre gestiva una casa propria da 10 anni.
A 30 anni si dovrebbe già avere la maturità per capire cosa fare della propria vita, non essere lì a un passo dal matrimonio a struggersi d'amore per il solito marito della solita coppia in crisi attratto dalla passera scopaiola dei fumetti di Silver.
A 30 anni puoi apprezzare di essere la passera scopaiola di un 40enne e anche più, puoi fare tutto quello che vuoi, ma devi almeno sapere perché lo fai.
Non puoi ridurti ad avere come alternativa nei tuoi progetti di vita un coetaneo che ti ha già ammosciato prima ancora di sposarlo e un uomo sposato che palesemente non può darti più che un cazzo a ore.
Perché se nei tuoi progetti c'è una famiglia non puoi metterti ora a cercare qualcuno che assommi la maturità necessaria per crearla e le doti amatorie di un amante, perché se non hai altrettante qualità da offrire, e qui mi sa che latitano, non lo trovi facilmente. Troverai quasi sicuramente un altro che ti scoperà e ti mollerà per una migliore o altri che ti tedieranno anche più di quelli che hai già conosciuto. E intanto gli anni passano.
A 30 ti direi: che cazzo hai fatto negli ultimi 15 anni per ridurti così?
Che uomini hai conosciuto per decidere di sposarti quello che ora stai tradendo?
Perché oggi una donna ha tutte le possibilità di scegliere l'uomo della sua vita se vuoie un uomo per la vita frequentandone quanti ne vuole, ma arrivata a una età più che matura, se l'obiettivo è quello di fare una famiglia, e questa è una cosa su cui una persona dovrebbe già avere le idee ben chiare, deve essere consapevole di quello che vuole e quello che è, altrimenti per me è solo una persona immatura.
In sintesi: puo' anche scopare col collega, ma essendo ben consapevole che solo di scopata si tratta. E che di quello e delle emozioni che comporta tutto il "giro" ama nutrirsi, che non è una persona leale, che è egoista nei confronti del fidanzato e che molto probabilmente non ama nessuno. E che si sposa con queste premesse, che forse la renderanno frustrata negli anni a venire, incapace di godersi quello che altre persone apprezzerebbero.
Mi dispiace per il fidanzato, sinceramente. Rischia di accollarsi le insoddisfazioni di lei a vita.
Il mio sguardo era puntato su di lui. E di lui stavo parlando. Non di lei. :)

Forse c'è una sovrapposizione fra "responsabilità" (e di conseguenza corresponsabilità) e maternage.

Un individuo che si rapporta con un altro individuo avendo a sua disposizione 10 anni di esperienze in più (e non sono per niente pochi) usufruendo della freschezza dei 10 anni di meno è responsabile delle sue azioni in quel rapportarsi. Ed è corresponsabile in quel rapporto dell'evoluzione del rapporto stesso. Tenendo conto che ha 10 anni di competenze in più. E' un rapporto asimmetrico. Foss'anche soltanto per accumulo di esperienze nel tempo.

Questo non significa "maternage".
Responsabilità non significa che siccome io sono più vecchi* ti tratto come un imbecille da proteggere perchè pover* se no tu che fai...

Responsabilità significa che uso le mie esperienze, e le competenze che ne derivano, per trarre per me un vantaggio tale da arrecare il meno danno possibile a te.
Responsabilità significa che non uso quello che ho imparato nelle mie esperienze per manipolarti sfruttando il fatto che tu ne hai meno di me.
Responsabilità significa consapevolezza di essere parte di un tessuto sociale e essere consapevoli che quello che io faccio ha una ricaduta anche sul tessuto sociale.

E questo per quanto riguarda lui. Il mio sguardo è su di lui. Lei non è neanche inclusa, se non nel senso di CONCEDERSI DI CHIEDERE prova di quelle esperienze e chiedere che oltre al ti amo di sti cazzi quelle esperienze vengano scambiate e rese ricchezza.

Mi spiego?

Se non si sa chiedere questo...cosa vuoi chiedere?

Sarà che sono stata fortunata nella mia vita. E ho trovato galantuomini.
Il mio amante 40enne quando io ero una 19enne. Che mi ha insegnato e ha messo al mio servizio le sue esperienze. Assumendosi la responsabilità di avere a che fare con una ragazzina rispetto a lui.
Mi ha scopata. E un gran tanto anche.
Ma non ha dimenticato che io avevo 19 anni.
E ha portato rispetto alla mia inesperienza.
Non usandola e basta, anche se mi chiamava carne fresca senza il minimo ritegno.
E ha portato rispetto a se stesso, prima ancora.
Non dimenticandosi che ero un dono. Nella mia freschezza e nella mia giovinezza. Ne ha avuto cura.
E mi ha lasciato in eredità strumenti per aver cura di me. Nelle scelte che stavo facendo. Mi ha sostenuta e consigliata anche.
Questa è responsabilità e consapevolezza delle differenze.
E non l'ipocrisia per cui "siamo tutti uguali".

Se io adesso mi scopassi un 30enne, avrei cura del fatto che è un 30enne.
E me lo potrei rivoltare come un calzino.
Questo non significa che gli farei da mamma.
Significa che non userei i dislivelli, le asimmetrie di conoscenza fra noi, per approfittare della situazione che potrei avere con lui.

Mi spiego?

Potrei elencartene un sacco di uomini che avrebbero potuto tranquillamente approfittare della differenza di età con me. E che invece hanno avuto cura e responsabilità.

Consapevoli del fatto che io ero un passaggio per loro.
Consapevoli che non ero una proprietà. Un qualcosa da legare senza consenso e senza parità, senza simmetria.
Consapevoli del fatto che avrebbero lasciato in me eredità di loro.

Questa è la responsabilità a cui mi riferisco. Che è direttamente legata al senso di corresponsabilità del vivere sociale, dell'essere tutti parte di una stessa società.

Spero di essere riuscita a chiarire.
Il punto del mio discorso non è la difesa a lei. Imparerà. O si prenderà mazzate. Così funziona.

Il punto del mio discorso è il senso di responsabilità di un "esperto" vs un "inesperto".
E la mancanza di considerazione di questo.
In lui e anche in lei.

Il tutto sotto la solita bandiera dell'amore che ci rende tutti vicini vicini...

Questo non è neppure in grado di viversi lo scopare liberamente senza cavalcare gli immaginari di una giovane donna, sapendo benissimo dove andare a ficcare il dito.
E non per intelligenza. O particolare acume.
Ma perchè in 10 anni ha semplicemente avuto più tempo per ficcare dita. Sbagliare e correggere il tiro. E crearti mappe mentali.

La responsabilità a cui mi riferisco è quella che riguarda il decidere se usare quelle mappe per fottere e manipolare oppure per godere.

Per dirla con una metafora, se io so nuotare bene, non mi prendo uno che fa il cane stentato e me lo porto a largo dicendogli che ci penso io.
Gli insegno a nuotare. Prima.

E' anche più divertente.
Nuotare in due.

Al netto dell'amore.

Certo...a qualcuno piace portarsi quell* che fa il cane stentato mettendo entrambi a rischio. Geniale praticamente.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Facciamo che io e te andiamo a cena insieme. Si avvicina il momento del dolce, io comincio a dirti che no, il dolce no. Io non posso mangiare dolci.
Nel frattempo chiamo il cameriere, mi ordino una doppia porzione di tiramisù e me la scofano allegramente.
Ma al contempo continuo a ripeterti che no!! io i dolci no!!giammai!!.

Cosa prende peso nella comunicazione?
Il mio dichiarare che di dolci non ne voglio, oppure il fatto che mi sono scofanata una doppia porzione di tiramisù?

Il nostro dongiovanni, a quanto scrive lei, ha usato e usa questa doppia comunicazione.

Il matrimonio non lo molla. Ma la ama.
Non lascerebbe mai i suoi figli. Ma al contempo, povero, ha paura della sua giovinezza. (in questo passaggio mi sono quasi commossa, giuro!)

La chiarezza è una continuità comunicativa.
Non è la contemporaneità del chiudere e dell'aprire opzioni.
Che è una forma di manipolazione, invece.
Tolgo spazio, ma creo spazio negli immaginari della speranza.

Lei infatti è bella cotta a puntino.

O lui è un coglione, fuso dall'ammore pure lui che non sa quello che fa e quello che sente. Oppure è un manipolatore. Consapevole o meno non lo so.
Ma questo modo di giocare con i doppi messaggi è un modo della manipolazione.

Così è chiaro dove lui non è chiaro? :)



Leggi i grassetti.
Direi che di tranciante e di chiaro c'è ben poco.

Parlare del proprio matrimonio con l'amante, fra l'altro, o è manipolazione o è stupidità.

In entrambi i casi, lui è corresponsabile dei castelli che lei si è costruita.

Chiarezza è che se ti dico che il matrimonio non lo mollo, del mio matrimonio non ti dico nulla. In particolare non ti dico cose intime. (quelle che renderebbero a lei la certezza di quel che lui dice della moglie).

Se inizio a parlarti del mio matrimonio, nei termini in cui ne parla lui poi, storia particolare, l'amore per i figli ma questo amore giovane e puro, bello con lei...a cui per nobiltà d'animo però rinuncia, dolorosamente....
la chiarezza è già scivolata per lo scarico dal mio punto di vista.

Non POSSO lasciare il mio matrimonio, i miei figli...ma ti amooo...mi scende la lacrimuccia :facepalm:

E' fra l'altro una trama trita e ritrita degli harmony questa...:carneval:

Aver dieci anni di più è una responsabilità.
Non sono pochi.
Un amante con dieci anni di più, a maggior ragione dovrebbe aver cura della sua giovinetta e, avendo già deciso che il suo matrimonio non lo sfascia (e ti credo) dovrebbe anche avere la delicatezza di mandare messaggi chiari e inequivocabili a riguardo.

I grassetti, sono tutto fuorchè chiaro e inequivocabile. (io un uomo del genere...lo cucinerei sulla graticola :D...con amore, of course).

E lei, fra l'altro, sta davvero mettendo in discussione il suo matrimonio.
Quindi, visto che lui le ha raccontato tanto del suo, non vedo perchè lei non dovrebbe a sua volta raccontare di se stessa.

Ero provocatoria.
Ma non solo provocatoria.

C'era un fondo di serietà. Sono corresponsabili di questa situazione. Si amano.
Non è mica questo l'amore?

Affrontare insieme le cose?

Non sono ironica.
Sono molto seria.
Quando ero più giovane e cattivella avrei suggerito di aggiungere che aveva un notevole ritardo ed era così felice al pensiero di avere un figlio da lui...
Ero giovane e cattivella, ma fiduciosa, ora non lo suggerirei più, mi parrebbe di dar a lui il movente per un femminicidio.
 

stany

Utente di lunga data
Il necessario per andarci in motel insieme e passare dei bei momenti in compagnia.
Non certo per condividere dei progetti: ti fideresti mai di uno che tradisce il partner con te?
Trovare una persona a cui poter accordare la fiducia necessaria per progettare una convivenza, comprare casa insieme e fare dei figli non è cosa frequente.
Illudersi che possa assumere questo ruolo un amante sposato e con dei figli è da sciocchi.
Quell'uomo è banalmente un amante: regala emozioni e rischi, dei quali si potrebbe anche fare a meno, in teoria, ma non gli si può chiedere di più.
Il problema è che oggi il benessere è così scontato nelle nostre vite da non riflettere neppure sulle opportunità di determinate situazioni in virtù degli obiettivi prefissati. Siamo un po' viziati, stiamo bene e speriamo di stare ancora meglio.
Come dei bambini che non sono capaci di darsi dei limiti.
Ma non lo impone più nessuno di sposarsi e fare figli. Da quando è diventata una scelta, che lo sia faccia almeno seriamente, soprattutto all'inizio...
Condivido tutto,come al solito.
 

Brunetta

Utente di lunga data

stany

Utente di lunga data
Lo dici perché in quel momento lo senti

Che vale x quel momento.. solo che si è portati a dargli significati eterni

Anche se ti dico vai in culo, in quel momento lo sento

Ma non vuol dire che dopo 3 anni ancora quando ti vedessi, continuerei a dirti vaffanculo

Sono emozioni, Van prese per emozioni
Verissimo! Però fino a quindici anni, dopo.....
 

Blaise53

Utente di lunga data
Il mio sguardo era puntato su di lui. E di lui stavo parlando. Non di lei. :)

Forse c'è una sovrapposizione fra "responsabilità" (e di conseguenza corresponsabilità) e maternage.

Un individuo che si rapporta con un altro individuo avendo a sua disposizione 10 anni di esperienze in più (e non sono per niente pochi) usufruendo della freschezza dei 10 anni di meno è responsabile delle sue azioni in quel rapportarsi. Ed è corresponsabile in quel rapporto dell'evoluzione del rapporto stesso. Tenendo conto che ha 10 anni di competenze in più. E' un rapporto asimmetrico. Foss'anche soltanto per accumulo di esperienze nel tempo.

Questo non significa "maternage".
Responsabilità non significa che siccome io sono più vecchi* ti tratto come un imbecille da proteggere perchè pover* se no tu che fai...

Responsabilità significa che uso le mie esperienze, e le competenze che ne derivano, per trarre per me un vantaggio tale da arrecare il meno danno possibile a te.
Responsabilità significa che non uso quello che ho imparato nelle mie esperienze per manipolarti sfruttando il fatto che tu ne hai meno di me.
Responsabilità significa consapevolezza di essere parte di un tessuto sociale e essere consapevoli che quello che io faccio ha una ricaduta anche sul tessuto sociale.

E questo per quanto riguarda lui. Il mio sguardo è su di lui. Lei non è neanche inclusa, se non nel senso di CONCEDERSI DI CHIEDERE prova di quelle esperienze e chiedere che oltre al ti amo di sti cazzi quelle esperienze vengano scambiate e rese ricchezza.

Mi spiego?

Se non si sa chiedere questo...cosa vuoi chiedere?

Sarà che sono stata fortunata nella mia vita. E ho trovato galantuomini.
Il mio amante 40enne quando io ero una 19enne. Che mi ha insegnato e ha messo al mio servizio le sue esperienze. Assumendosi la responsabilità di avere a che fare con una ragazzina rispetto a lui.
Mi ha scopata. E un gran tanto anche.
Ma non ha dimenticato che io avevo 19 anni.
E ha portato rispetto alla mia inesperienza.
Non usandola e basta, anche se mi chiamava carne fresca senza il minimo ritegno.
E ha portato rispetto a se stesso, prima ancora.
Non dimenticandosi che ero un dono. Nella mia freschezza e nella mia giovinezza. Ne ha avuto cura.
E mi ha lasciato in eredità strumenti per aver cura di me. Nelle scelte che stavo facendo. Mi ha sostenuta e consigliata anche.
Questa è responsabilità e consapevolezza delle differenze.
E non l'ipocrisia per cui "siamo tutti uguali".

Se io adesso mi scopassi un 30enne, avrei cura del fatto che è un 30enne.
E me lo potrei rivoltare come un calzino.
Questo non significa che gli farei da mamma.
Significa che non userei i dislivelli, le asimmetrie di conoscenza fra noi, per approfittare della situazione che potrei avere con lui.

Mi spiego?

Potrei elencartene un sacco di uomini che avrebbero potuto tranquillamente approfittare della differenza di età con me. E che invece hanno avuto cura e responsabilità.

Consapevoli del fatto che io ero un passaggio per loro.
Consapevoli che non ero una proprietà. Un qualcosa da legare senza consenso e senza parità, senza simmetria.
Consapevoli del fatto che avrebbero lasciato in me eredità di loro.

Questa è la responsabilità a cui mi riferisco. Che è direttamente legata al senso di corresponsabilità del vivere sociale, dell'essere tutti parte di una stessa società.

Spero di essere riuscita a chiarire.
Il punto del mio discorso non è la difesa a lei. Imparerà. O si prenderà mazzate. Così funziona.

Il punto del mio discorso è il senso di responsabilità di un "esperto" vs un "inesperto".
E la mancanza di considerazione di questo.
In lui e anche in lei.

Il tutto sotto la solita bandiera dell'amore che ci rende tutti vicini vicini...

Questo non è neppure in grado di viversi lo scopare liberamente senza cavalcare gli immaginari di una giovane donna, sapendo benissimo dove andare a ficcare il dito.
E non per intelligenza. O particolare acume.
Ma perchè in 10 anni ha semplicemente avuto più tempo per ficcare dita. Sbagliare e correggere il tiro. E crearti mappe mentali.

La responsabilità a cui mi riferisco è quella che riguarda il decidere se usare quelle mappe per fottere e manipolare oppure per godere.

Per dirla con una metafora, se io so nuotare bene, non mi prendo uno che fa il cane stentato e me lo porto a largo dicendogli che ci penso io.
Gli insegno a nuotare. Prima.

E' anche più divertente.
Nuotare in due.

Al netto dell'amore.

Certo...a qualcuno piace portarsi quell* che fa il cane stentato mettendo entrambi a rischio. Geniale praticamente.
Mi fai un sunto del sunto. Miiiiiii😂
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Quando ero più giovane e cattivella avrei suggerito di aggiungere che aveva un notevole ritardo ed era così felice al pensiero di avere un figlio da lui...
Ero giovane e cattivella, ma fiduciosa, ora non lo suggerirei più, mi parrebbe di dar a lui il movente per un femminicidio.
Il figlio...e al signore gli viene un coccolone :rotfl::rotfl:
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Mi fai un sunto del sunto. Miiiiiii😂
Dico che se io, che ho 40 anni e vissuti, mi prendo un 30enne che ha avuto la morosetta e poco più, non me lo giro come un calzino raccontandogli cazzate sull'amore e sul patimento, usando leve che conosco in virtù del fatto che ho calpestato più terra di lui.

Sarei irresponsabile perchè approfitterei dell'asimmetria di esperienza accumulata per avere un vantaggio sull'altro.

Se mi prendo un 30enne, considero la sua inesperienza e la rendo dono e frutto comune.
Mica ci gioco a pincanello per due leccate di figa e una trombata col cazzo giovane vendendogli cazzate che so, per esperienza, funzionano.

Se sono responsabile parlo chiaro.
E mi prendo pure cura.

Che non vuol dire amare. O quelle cagate.

Vuol dire avere consapevolezza e rispetto che dieci anni di passi in più su questa terra, nell'accumulo di esperienze, la fanno. E esserne responsabile significa non usarle per manipolare ma usarle per giocare insieme. Considerando anche le differenze.
 

stany

Utente di lunga data
Grazie a tutti delle vostre risposta, cerco di rispondere a chi mi ha fatto delle domande. Per quanto riguarda il sesso col mio fidanzato fino a qualche tempo fa pensavo andasse bene, ma ora che sono 6 mesi che lo faccio con l'altro mi rendo conto che forse era solo illusione. Con quest'uomo faccio davvero l'amore, lui mi fa sentire desiderata. Il mio fidanzato nel rapporto, invece, pensa più a se stesso, non mi tocca o abbraccia o bacia come se mi desiderasse.. è difficile spiegarlo a parole. Considero perfetto il mio fidanzato perché mi ama davvero, con lui ho tantissime cose in comune nonostante siamo caratterialmente molto diversi. È attento alle mie esigenze, dolce, fino a questo punto avevamo dialogo, mi ha fatto la proposta di matrimonio dei sogni e stiamo progettando il matrimonio dei sogni, come padre lo vedo ideale, e nonostante questa persona in più io con lui continuo ad avere il rapporto di prima, anche se dei piccoli cambiamenti ci sono stati, e lui secondo me se n'è accorto ma crede io sia solo nervosa per altre cose. Il matrimonio cmq è già tutto organizzato e mi sento anche male all'idea di mandare tutto a monte, purtroppo spesso prendiamo decisioni anche per non deludere gli altri e lo dico a malincuore. A ogni modo, per quanto riguarda il "Ti amo" con l'amante in realtà è stato lui il primo a dirmelo, poi più avanti ho corrisposto, e continuiamo a dircelo perché lo sentiamo. È come se la testa mi dicesse una cosa e il cuore un'altra. Lui anni fa ha già avuto una situazione analoga, in quell'occasione dopo parecchio decise di lasciare la famiglia, in quel momento l'amante di allora cambiò idea e rimase col marito. Lui dice che da allora ci va coi piedi di piombo, infatti quando mi dice che non lascia la famiglia dice che "per ora" questa è la sua scelta, che ora è più grande e ha capito che deve restare coi figli perché, in estrema sintesi, dentro casa lui fa loro da padre ma anche da madre, e ha paura che separandosi lascerebbero comunque i figli a lei, e lei non è in grado di farli crescere nel modo migliore, inoltre teme di non poterli vedere. Inoltre aggiunge che comunque io e lui ci conosciamo da poco per fare questo salto, dice che è meglio se mi sposo perché con il mio ragazzo posso avere un futuro, invece con lui magari un figlio non si riuscirebbe a fare, con lui non ci sarebbe il matrimonio dei sogni, con lui dovrei affrontare la situazione di stare con un divorziato che lotta per vedere i figli, ecc. Insomma, questa è in sintesi la situazione..
Un bel marpione.....
Perché dovrebbe"lottare per vedere i figli" se, come dici, lui ha il ruolo anche di madre, suggerendo che essa , sia una instabile mentale incapace di accudirli: potrebbe portarli a casa "vostra", con una sentenza del tribunale.....
Aggia, ma gli è già andata male una volta: l'amante non ha lasciato il marito per lui....tipico!
Eppoi, tu hai l'uomo perfetto, il tuo fidanzato; che del resto ti ama e, dovrebbe bastare per tutti e due.....
Ha ragione il marpione: sposati, così avrà (avrete) la garanzia di continuare la tresca fin quando vi garberà, oppure,quando verrete scoperti....
Che bella gente che siete.....Se non hai quindici anni ed un minimo d'orgoglio taglia almeno col fidanzato, prima di mettere al mondo dei figli!
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
E' bellissimo prendere gli immaginari (s)venduti e usarli nella direzione di renderli realtà, risolvendo esattamente quei problemi prospettati e ben funzionali a far rimanere tali gli immaginari ma senza dichiararlo.

E' veramente impagabile.

Offrire disponibilità nella risoluzione :D:D
 

Blaise53

Utente di lunga data
Dico che se io, che ho 40 anni e vissuti, mi prendo un 30enne che ha avuto la morosetta e poco più, non me lo giro come un calzino raccontandogli cazzate sull'amore e sul patimento, usando leve che conosco in virtù del fatto che ho calpestato più terra di lui.

Sarei irresponsabile perchè approfitterei dell'asimmetria di esperienza accumulata per avere un vantaggio sull'altro.

Se mi prendo un 30enne, considero la sua inesperienza e la rendo dono e frutto comune.
Mica ci gioco a pincanello per due leccate di figa e una trombata col cazzo giovane vendendogli cazzate che so, per esperienza, funzionano.

Se sono responsabile parlo chiaro.
E mi prendo pure cura.

Che non vuol dire amare. O quelle cagate.

Vuol dire avere consapevolezza e rispetto che dieci anni di passi in più su questa terra, nell'accumulo di esperienze, la fanno. E esserne responsabile significa non usarle per manipolare ma usarle per giocare insieme. Considerando anche le differenze.
È na chiavica di uomo. Giusto? 😁
 

stany

Utente di lunga data
Senti, io ho una marea di difetti, ma tendo a essere sempre modesto e onesto intellettualmente: se ti dicessi che mi sono capitate verginali donzelle che hanno tacciato il qui presente mostro ingannatore di ricchionagine perché anziché agire da mostro ha capito l'antifona ed ha fatto vari passi indietro, scappando a gambe levate? Mi crederesti?
Erano racchie?
 

stany

Utente di lunga data
lui mi sembra molto più centrato di te. dagli retta, valuta tu se sia il caso di sposarti in queste condizioni.

e valuta anche che non sia il cuore che ti parla, ma qualcosa più in basso. che se il nodo è solo che sto tipo, per età e capacità, ti scopa meglio del tuo fidanzato, allora hai un problema da risolvere col tuo fidanzato molto più banale.
Lui più centrato?? Ma hai letto?
 
Top