Ci si porta addosso i ruoli che si rivestono in società?
Ovviamente. Senza ruoli (maschere) si farebbe una gran fatica ad essere riconosciuti, tramite generalizzazione, e si farebbe pure fatica a riconoscer le funzioni che si agiscono nella società.
Altra domanda: ogni ruolo, dal più basso al più alto, porta con sè responsabilità?
Certo che sì. Alcune strettamente legate allo svolgimento delle funzioni strette (operaio--->far funzionare la linea) altre legate al livello della rappresentanza anche istituzionale, partendo dal presupposto che TUTTI portiamo addosso un ruolo di rappresentanza istituzionale, ossia siamo TUTTI CITTADINI.
Altra domanda ancora: il non rispetto delle funzioni di un ruolo ha da portar con sè conseguenze?
A mio parere, e ufficialmente a parere di tutti, sì.
Ma qui casca un asinello.

Anzi, ne casca più di uno.
Ogni ruolo porta con sè anche un potere legato a quel ruolo. Potere che si esplica nell'azione delle funzioni di ruolo.
Ma, essendo noi in democrazia (così si dice) a prescindere dal potere dovremmo essere tutti cittadini di pari grado di fronte alla legge.
Io aggiungo, maggiore il potere, maggiore la "punizione" nel caso in cui vengano infrante le funzioni di ruolo. Ma io non faccio testo, applico il codice paterno, e se potessi applicherei pure quello marziale.
La distorsione di questa situazione, della maestrina, che è chiaro non abbia svolto le sue funzioni di ruolo (e non perchè ha urlato quel cazzo di muorite!"!, ma perchè in quanto rappresentante dell'istituzione ha sputato addosso all'istituzione facendosi pure riprendere), riguarda il fatto che per lei a furor di popolo si inneggia alla giusta punizione.
Ma.
Di fronte ad altri ruoli le cui funzioni non sono rispettate (parlo solo degli ultimi casi, dalla sindaca che per 25 anni ha finto di avere una laurea e ha pure avuto la faccia tosta di giustificarsi affermando "non avevo il coraggio di dirlo ai miei genitori", dall'altra che si giustifica per lo stesso fatto parlando di refuso, al nostro rappresentante massimo che si era messo a fare "cucù" alla Merkel...non vado avanti che mi vien vergogna) sì, si è urlato allo scandalo, si è fatto un pochetto di casino....ma la riflessione e le conseguenze sono inesistenti.
Tanto che il simpaticone del "cucù" si è ripresentato per essere eletto e si è pure incazzato in un programma affermando "io ho fatto le cose difficili, lei non sa chi sono io". (dimentico volutamente i sospetti di connivenza mafiosa eh...che questa è storia del paese e ha caratterizzato la politica dalla costituzione in poi).
Com'è la faccenda dei ruoli allora?
Che se hai poco potere di ruolo, ti massacrano, e se ne hai tanto ti danno un po' addosso, ma i tuoi mezzi ti permettono di sfangarla, magari passsando il tempo del massacro andando in vacanza refrigerante alle Maldive?
Ho parlato dei genitori per l'altro asino cascante.
Se io sono una insegnante in Islanda, il mio ruolo è socialmente riconosciuto in terza posizione dopo il cardiochirurgo e il pilota d'aereo.
Poi vengo in Italia, e mi ritrovo in mezzo a gente che il mio ruolo lo equipara a quello della madre sostitutiva, pagata come una babysitter (circa 11 euro all'ora) e mi viene chiesto di non svolgere il mio ruolo ma di svolgere atti educativi in linea individuale.
Ossia, essere educatore al posto dei genitori che pretendono pure di dettare quelle linee all'istituzione a cui appartengo.
Interessante e molto il video postato da @
spleen sull'orso.
Bellissima la riflessione del preside. Quasi commovente e un bell'inno all'intelligenza ingenua bambina.
Ma il fulcro è che un gruppo di madri si è permessa di ricattare una istituzione dettando regole che non solo infrangono la metodologia pedagogica di un formatore, ma anche vanno contro il principio di verità.
E l'istituzione, nel suo rappresentante con ruolo e funzioni riconosciute, si è sottomesso optando per una ritirata in buon ordine per poi ripartire dai bambini.
Strategia anche questa quando ti trovi a dover gestire una istituzione che non è minimamente considerata.
MA. L'istituzione è stata ricatta nello svolgimento delle sue funzioni.
Vai in Islanda a dire che se dici che un orso è morto ammazzato denunci la scuola al wwf.
E l'asino che casca è che i ruoli hanno valore solo se sono circolarmente riconosciuti.
Quindi se la scuola come istituzione non è minimamente riconosciuta nelle sue funzioni dettate dalla costituzione, tanto che addirittura rappresentanti politici che decidono delle linee delle istituzioni si permettono, osano anche soltanto pensare di falsificare una laurea (ossia un titolo scolastico emesso da una istituzione) chi è dentro quell'istituzione cosa rappresenta?
Se i genitori (altro ruolo non indifferente) si permettono ricatti di vario tipo e genere, aggressioni verbali e fisiche, chi è dentro quell'istituzione cosa rappresenta?
Con questo non voglio difendere la maestrina, che oltre ad aver sostenuto quelli contro cui sputava ha pure sputtanato una istituzione che non ha bisogno di altri sputtanamenti, e solo per questo io la estrometterei.
Ma sottolineare che se il discorso finisce per cadere (come è voluto dai media e dalle forze politiche che hanno fatto commenti vergognosi proprio in quanto rappresentanti a riguardo) su "mio figggglio" cade sull'emotività.
Emotività che è una delle spinte della maestrina a fare quella sceneggiata da martire coraggiosa.
Quindi stesso identico meccanismo allo specchio e manipolato, secondo me volutamente, per tenere il livello del dibattito non sulle istituzioni ma sull'individualismo e sulle esperienze personali.
Sferrando fra l'altro l'ennesimo colpo alle istituzioni, tutte.
In una celebrazione impari fra l'altro. Che quando i genitori si permettono a muso duro di dire ad un dirigente come svolgere il suo lavoro, ci si fanno quattro risate e si inneggia all'intelligenza dei poveri bambini.
E trovo anche questo assolutamente vergognoso.
In Islanda l'insegnamento è il terzo ruolo riconosciuto perchè i bambini, pur essendo riconosciuti bambini, sono il FUTURO del paese. E in quei termini vengono trattati dalle istituzioni.
Spero di essere riuscita a meglio spiegare i miei interventi sul ruolo dei genitori e sul perchè dicevo della circolarità.
Tutto questo a me pare mera strumentalizzazione delle emotività genitoriali.
Che ovviamente non scattano verso la sindaca che si inventa titoli inesistenti, fottendo il sistema per l'avanti e per l'indietro.
E quindi per quella sindaca, come per il cucù che di sicuro ci ha ben rappresentato in europa, sì, ci si indigna.
Ma non sono i "miei figggli".