Incontro

Cuore2018

Utente di lunga data
Infatti non ho parlato di sistema morale, ma di valori. Sul fatto che possa non essere condiviso la cosa mi sposta molto poco, grazie a Dio non ho bisogno del branco per vivere felici, a meno che il branco non sia il mio branco. Quindi selezionato secondo logiche mie. In psicanalisi esiste quella che si chiama coerenza interna, che è esattamente quello che determina il grado di successo o di tenuta di un sistema valoriale.
Visto che lo hai citato per la seconda volta, provo a farti capire perché questa costa mento tra il traditore e il serial killer è una emerita cazzata. Nemmeno qualificabile come iperbole, ma solo come stronzata fine a se stessa. Nei profili psicologici degli assassini seriali normalmente viene registrata una incapacità di empatia, ossia di capire come Effettivamente si senta una persona sotto le mani del serial killer stesso. Cosa completamente diversa, se non diametralmente opposta rispetto alla vita del che conduce il sottoscritto, e quelli come me, dato che la nostra prima preoccupazione è quella di nascondere le tracce proprio per evitare che le persone a cui teniamo ci stiano male. Non ci si occupa dei sentimenti degli altri e della vita che fanno in teoria, ci si occupa in pratica. Così come normalmente si occupa delle persone di cui si deve occupare, anziché preoccuparsene. Sarà per quello che nella media scopano meglio :rotfl: :rotfl:
Della serie: ti prendo per scema, ti racconto una montagna di balle, peró mi occupo di nascondere ogni traccia perché sono empatico e non voglio farti soffrire... Scusa se mi viene da ridere :D

Tu cancelli le tracce non per empatia, ma per pararti il culo, perché se la tua lei sapesse che scopi in giro, per te sarebbero cazzi amari.

Tutto qui.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Della serie: ti prendo per scema, ti racconto una montagna di balle, peró mi occupo di nascondere ogni traccia perché sono empatico e non voglio farti soffrire... Scusa se mi viene da ridere :D

Tu cancelli le tracce non per empatia, ma per pararti il culo, perché se la tua lei sapesse che scopi in giro, per te sarebbero cazzi amari.

Tutto qui.
Non solo per me. Sarebbero cazzi amari anche per lei e soprattutto per l'erede al trono. Tutto qui.
Sul resto: guarda che mica cerco l'assoluzione morale. Ridi pure. La mia vita mi va benissimo così com'è anche perché, invece di parametrare le cose sui valori morali astratti della gente, le stabilisco sulla base dei dati di fatto concreti.
 
Ultima modifica:

Cuore2018

Utente di lunga data
Non solo per me. Sarebbero cazzi amari anche per lei e soprattutto per l'erede al trono. Tutto qui.
Sul resto: guarda che mica cerco l'assoluzione morale. Ridi pure. La mia vita mi va benissimo così com'è anche perché, invece di parametrare le cose sui valori morali astratti della gente, le stabilisco sulla base dei dati di fatto concreti.
La morale non è una cosa astratta. È il modo in cui tratti te stesso e gli altri. È la base del vivere civile. È un insieme di valori condivisi in cui ci si riconosce.

Direi che di astratto non c'è proprio nulla.

Per il resto, io sono ben lontana dal poter giudicare chiunque. Solo sono una persona molto schietta e ci tengo molto a chiamare le cose col loro nome. Non amo rigirare le frittate.

La vita è di chi la vive, ci mancherebbe altro.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
La morale non è una cosa astratta. È il modo in cui tratti te stesso e gli altri. È la base del vivere civile. È un insieme di valori condivisi in cui ci si riconosce.

Direi che di astratto non c'è proprio nulla.

Per il resto, io sono ben lontana dal poter giudicare chiunque. Solo sono una persona molto schietta e ci tengo molto a chiamare le cose col loro nome. Non amo rigirare le frittate.

La vita è di chi la vive, ci mancherebbe altro.
Non potremmo partire da presupposti logici più lontani. Per me la morale è un sistema convenzionale per il controllo sociale. Molto spesso eterodiretto.
 

Cuore2018

Utente di lunga data
Non potremmo partire da presupposti logici più lontani. Per me la morale è un sistema convenzionale per il controllo sociale. Molto spesso eterodiretto.
E allora niente, non ci incontreremo mai.

Pazienza :)
 

Cuore2018

Utente di lunga data
Tranquilla. Non ti perdi nulla.
Ma no, anche se non arriveremo mai ad un punto di incontro su questo argomento mi sembri un interlocutore piacevole, sinceramente.

Poi erano anni che non stavo per ben 2 ore sul forum a sputtanare un 3d con discussioni che non c'entrano una mazza con il post iniziale, avevo dimenticato questo tipo di ebbrezza :D
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Ma no, anche se non arriveremo mai ad un punto di incontro su questo argomento mi sembri un interlocutore piacevole, sinceramente.

Poi erano anni che non stavo per ben 2 ore sul forum a sputtanare un 3d con discussioni che non c'entrano una mazza con il post iniziale, avevo dimenticato questo tipo di ebbrezza :D
La botta di adrenalina della off topic
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se "il sacrificio" del non fare (dalle corna allo sci estremo) dovrà poi essere "rinfacciato" un domani ai figli , presentandolo come "valore" , sai bene che sono in pieno accordo con te

PS anche quelli morti assiderati a Zermatt non erano bravi genitori, perché hanno messo a repentaglio la famiglia, con le loro escursioni del cazzo

Se andavano a trombare separatamente ciascuno x conto suo, oggi i loro figli avevano ancora i genitori vivi

Queste catene di aggancio, azione=pericolo per la stabilità della famiglia mi sta anche bene

Ma va applicata su tutto, non solo su quello che fa comodo.

O fa male
Comunque...concordo
 

Brunetta

Utente di lunga data
Credo che gli unici a poter giudicare chi sia un buon genitore siano i figli, è un pulpito che non spetta a nessun altro. Ognuno sa i genitori che ha.
Spetta soprattutto ai genitori stessi.
Ai figli i genitori sono indispensabili e sono generalmente abbastanza buoni, basta che ci siano.
Se poi la coerenza tra principi proclamati è loro applicazione non è pretesa, neppure percepiranno alcun contrasto.

Il problema è che si accetta di considerarsi di tutto, ma men che meno buoni genitori.
 

Cuore2018

Utente di lunga data
Spetta soprattutto ai genitori stessi.
Ai figli i genitori sono indispensabili e sono generalmente abbastanza buoni, basta che ci siano.
Se poi la coerenza tra principi proclamati è loro applicazione non è pretesa, neppure percepiranno alcun contrasto.

Il problema è che si accetta di considerarsi di tutto, ma men che meno buoni genitori.
Non ne sono affatto convinta. Gli studi degli psicanalisti sono pieni di gente che sa perfettamente di avere dei genitori di merda e ne paga il prezzo ogni giorno.
Mentre lá fuori magari mamma e papà sono convinti di essere i migliori genitori del mondo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non ne sono affatto convinta. Gli studi degli psicanalisti sono pieni di gente che sa perfettamente di avere dei genitori di merda e ne paga il prezzo ogni giorno.
Mentre lá fuori magari mamma e papà sono convinti di essere i migliori genitori del mondo.
Allora stai dicendo quello che dico io...:rolleyes:
 

Lorella

Utente di lunga data
Secondo me quando i figli sono piccoli, per loro è molto importante la presenza dei genitori, la quantità del tempo. Quando poi crescono, cominciano ad analizzare e a giudicare i comportamenti dei genitori. Entra in gioco la qualità
 

Brunetta

Utente di lunga data
Secondo me quando i figli sono piccoli, per loro è molto importante la presenza dei genitori, la quantità del tempo. Quando poi crescono, cominciano ad analizzare e a giudicare i comportamenti dei genitori. Entra in gioco la qualità
Non la vedo proprio così.
Da piccoli c’è il bisogno di essere amati, nel senso di accuditi e confermati.
Crescendo c’è la necessità di essere amati, nel senso di essere apprezzati e visti nella propria individualità anche relazionale. Le carenze della prima parte non solo creano difficile la seconda, ma sono la prova di incapacità relazionali che tra adulti (o quasi) quando non vi è la dipendenza dall’accudimento esplodono.
 

Cuore2018

Utente di lunga data
Allora stai dicendo quello che dico io...:rolleyes:
Non so, io sto dicendo che gli unici che possono sentenziare in questo campo, secondo me, sono i figli.

Io, da figlia, sono stata un giudice spietato dei miei genitori. Soprattutto di mio padre, che rappresenta tutto ciò che io detesto, che ha commesso errori enormi di cui abbiamo pagato tutti il prezzo. Che non ha mai chiesto scusa per questi errori, perché lui è sempre solo vittima e fa sempre e solo cose giuste.
Non è certo il padre che avrei voluto. E non perché non mi ha insegnato i valori. Ma perché non mi ha trasmesso sicurezza ed equilibrio. Condizionando pesantemente il mio rapporto col maschile. Però mi ama molto, l'ho perdonato nel tempo e oggi lo vivo come una persona con dei grossi limiti che però, alla fine, ha fatto l'unica cosa davvero essenziale per un figlio: esserci sempre, stare dalla sua parte e amarlo.
Tutto sommato oggi, da adulta, penso che non me ne frega una cippa se è stato in galera o ha tradito mia madre. Se sono la persona che sono lo devo anche a lui.
Come vedi è un giudizio complesso il mio. Perché so e conosco la persona oltre la sua semplice biografia.
Perché so che mio padre non è solo un elenco di fatti storici, è molto di più.

Nel mio lavoro vedo molti genitori e in pochi casi mi sono sentita di dare un giudizio su di loro in quanto genitori. A maggior ragione evito di giudicare secondo rigidi parametri chi proprio non conosco.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non so, io sto dicendo che gli unici che possono sentenziare in questo campo, secondo me, sono i figli.

Io, da figlia, sono stata un giudice spietato dei miei genitori. Soprattutto di mio padre, che rappresenta tutto ciò che io detesto, che ha commesso errori enormi di cui abbiamo pagato tutti il prezzo. Che non ha mai chiesto scusa per questi errori, perché lui è sempre solo vittima e fa sempre e solo cose giuste.
Non è certo il padre che avrei voluto. E non perché non mi ha insegnato i valori. Ma perché non mi ha trasmesso sicurezza ed equilibrio. Condizionando pesantemente il mio rapporto col maschile. Però mi ama molto, l'ho perdonato nel tempo e oggi lo vivo come una persona con dei grossi limiti che però, alla fine, ha fatto l'unica cosa davvero essenziale per un figlio: esserci sempre, stare dalla sua parte e amarlo.
Tutto sommato oggi, da adulta, penso che non me ne frega una cippa se è stato in galera o ha tradito mia madre. Se sono la persona che sono lo devo anche a lui.
Come vedi è un giudizio complesso il mio. Perché so e conosco la persona oltre la sua semplice biografia.
Perché so che mio padre non è solo un elenco di fatti storici, è molto di più.

Nel mio lavoro vedo molti genitori e in pochi casi mi sono sentita di dare un giudizio su di loro in quanto genitori. A maggior ragione evito di giudicare secondo rigidi parametri chi proprio non conosco.
Ma io ti ho seguita nel tuo ragionamento.
In realtà io parlavo di giudizio del genitore su di sé.
Io mi sentirei di dire menzogne se dicessi ai figli cose che io non applico.
Altri si sentono diversamente.
Nei confronti degli altri sono molto indulgente perché ognuno fa quello che può.
Io ambisco a fare del mio meglio e penso di poter essere qualcosa di bello.

Parlando con amici ho detto spesso che avrei voluto per i miei figli un padre come Atticus (Il buio oltre la siepe... hai presente? Alla fine del processo dicono a Scout che si è addormentata: “Alzati che sta passando tuo padre”) per scoprire che Atticus sono io.
Anche se non si alza nessuno in piedi.
Ma è un discorso di fierezza intima per aver fatto ciò che ho ritenuto giusto, anche se non lo sa nessuno. Tipo beneficenza anonima.
 

LipScarlett

Utente di lunga data
Non dico chi è meglio o chi è peggio come genitore...dico solo che per un tradimento a lungo termine.. ci si deve ritagliare del tempo lontano dalla famiglia ... E ripeto lontano..
E si tromba anche se i figli vanno accompagnati o vanno seguito per fare i compiti , ecc.. sono sciocchezze che comunque vanno affrontate dal genitore tradito.
Bazzecole
Poi ognuno la vede come vuole ....
O porta l'amante a casa ...a fare le pulizie ...[emoji41][emoji41][emoji41]


E perché mai?..
anche in questo caso da te citato...Non è così.
Non in valore assoluto.
c'è chi tradisce non togliendo tempo alla famiglia e chi molla i figli dai nonni per fare l'aperitivo con le amiche o la partita a calcetto mentre l'altra/o è a lavoro .
Che c'entra con il provare ad essere o meno un buon genitore?
 

LipScarlett

Utente di lunga data
E' giusto non giudicare le persone in quanto tali ma le persone non sono solo persone, sono genitori, mariti/mogli o compagni, figli...
La singola persona non è ne buona ne cattiva, un traditore non è ne buono ne cattivo ma il tradimento influisce pesantemente sul ruolo che abbiamo come persone. Si può tradire per molti motivi, si può tradire anche con il lavoro, con gli hobby, con il volontariato ma alla base di tutti i tradimenti è la menzogna e la menzogna non è un valore apprezzato da nessuno all'interno della famiglia.
Pensare che il nostro modo di essere persone non influenzi il modo in cui stiamo in famiglia è assurdo a mio avviso.

Ma quelli sono ruoli .
Non definiscono quello che sei come persona o che sei in grado di dare.
Che la menzogna non sia apprezzata all'interno della famiglia sono più che d'accordo.. ma anche fuori.
Così come anche altri aspetti .
aspetti che però spesso non vengono così moralmente attaccati e che potrebbero essere anch'essi influenti.
Tradite influenza il nostro modo di stare in famiglia ?... a volte...Non sempre in negativo .
Tradire influenza come genitore in termini di affetto o attenzioni? ..a volte...spesso no.
Ma non dipende dal tradire...dipende dalle persone e il loro modo di essere.
 
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