Ma infatti il matrimonio e la condivisione dei beni sono 2 grandi sciagure, eccetto per gli avvocati come te che ci guadagnano... Ma fai bene a procurarti la pagnotta così, sono sicuro che i clienti non mancano. "Mal voluto non è mai troppo".
Io non mi sono sposato e ho sempre cercato di mantenere una situazione di coppia in cui i 2 componenti fossero - materialmente - due individui indipendenti. Poi ci sono i figli, quello è tutto un altro discorso...
Dipende.
Se rimani vedovo, il matrimonio è la tua salvezza dagli appetiti degli altri eredi esterni alla famiglia.
E anche in altri accadimenti, è la miglior forma di tutela possibile.
Certo, resta il fatto che è un vincolo e conseguentemente richiede anche impegno per aderirvi.
Se proprio uno vuole tutelarsi economicamente può provare a trovare col partner un accordo per l'acquisto di beni immobili spartiti equamente ma non adibiti a residenza, scegliendo contemporaneamente di vivere in una casa presa in affitto.
Per chi ha limitate risorse finanziarie sposarsi e acquistare congiuntamente una casa con un mutuo, avendo anche dei figli, crea una gabbia dalla quale uscire senza pesanti conseguenze è impossibile. Io ho dei vicini che convivono da anni pur essendo nella pratica separati perché non hanno possibilità di risolvere economicamente la questione. Banche e Equitalia se ne fregano delle corna.
Non fanno una bella vita.
L'acquisto della prima casa dovrebbe essere limitato solo a coppie assolutamente rodate o comunque economicamente abbastanza forti da poter uscire di casa nell'eventualità.
E' forse l'impedimento economico più importante, eccettuati quei casi in cui uno dei due coniugi è privo di reddito e se vuoi uscire ti tocca pure aiutarlo.