Lasciarsi

francoff

Utente di lunga data
Ho avuto e ho
Recidiva :)

Ma è questione di saperla gestire
Non è facile x chi va ma nemmeno x chi resta
Lo capisco e capisco che se dai per scontato che L altro ci sia sempre , anche nelle cose materiali , si lasciano spazi che a lungo andare vengono in qualche modo colmati .
 

Mat78

Utente di lunga data
Si
Forse non tutti la vivono come noi
Cmq pensiamo che i figli cresceranno e a breve si faranno i cassi loro
Sdrammatizzo ma è così i miei già adesso iniziano come giusto che sia
Stare poi in coppia male sarebbe dura a quel punto ...o ti ritrovi o sono ceci
Le coppie bianche poi saltano x prime .
Esatto, ma questo non toglie il fatto che ho fatto bene a mandarla a quel paese e non ne
sono per nulla pentito 😉
 

francoff

Utente di lunga data
Rileggendo ho capito di essermi espresso male . A lei non ho detto di averla tradita per ripicca, L ho scritto qui per necessità di sintesi per far capire in poche righe . Non lo pensai neppure io all epoca , lo feci perché mi andava e ne avevo voglia . A lei però ho contestualizzato il fatto , dicendole quando successe , dove, con chi, il mio stato d animo nel farlo e cosa m ha lasciato mentre tornavo a casa .
 

Brunetta

Utente di lunga data
Va be brune' anche io vedessi il mio compagno piangere mentre lascia l amante non avrei sto pensiero magari e solo commosso

A parte che ti faccio piangere io di mazzate
Ma noi piangiamo per tante ragioni.
Anche senso di impotenza.
Comunque dirà Franco
 

Brunetta

Utente di lunga data

stany

Utente di lunga data
Non è più salvare la mia priorità, ma l essere sereno.
E' stato difficile dirle queste cose ma non ce la facevo più. Le ho anche detto del tradimento per ripicca.
E hai fatto male...credo; forse dipende da quello...Non che Voi abbiate perso l'innocenza , ma che tu abbia contribuito a perderla. O forse, "onestamente" hai voluto azzerare, per ripartire dallo stesso livello. Che medesimo non è. Tu l'hai fatto per ripicca ,senza sentimento; lei con quello. Il fatto che tu abbia assistito,quel giorno dietro al cespuglio,fuga ogni dubbio e compromesso, ma tant'è; avete avuto la volontà di ricominciare, per la famiglia,per voi. Non mi pare abbiate problemi di sesso; è passato molto tempo...Non rimuginare sul passato, e nemmeno scalpita con l'immaginazione; capisco che con il tuo lavoro abbia problemi di "controllo" ; sei sempre via,per settimane...Forse trovarne uno vicino ti darebbe maggiore sicurezza. Guarda che ti capisco molto bene; vivere così non è giusto, prima verso di te, ed anche verso di lei, che t'ha dimostrato il suo impegno e dedizione.
Capitano momenti di sconforto, ma non gettare tutto alle ortiche perché non riesci superare i fantasmi del passato.
Credo che ne avrai parlato con lei e, se non l'hai fatto, provaci,senza assillarla....
Hai confessato il tradimento, ma hai omesso la cosa più importante per tutti e due, che forse rigenera, sviscerando il reale valore del rapporto con l'amante ,il vostro: come dicevo sopra, il fatto che tu abbia colto ,da "guardone" ,in una istantanea, l'essenza ed il valore di quella relazione. Capisco che questa confessione sia più dura e difficile da dire,ed anche da ascoltare, di quella del tuo tradimento per reazione . Forse devi "confessare" per toglierti un peso , per vedere la vera lei che, oggi è filtrata da questa verità che in un'immagine è stata spiegata più e meglio dei dialoghi sull'argomento che avrete potuto avere fra voi.
(Se non ho perso un pezzo,nel senso che tu glielo abbia già detto,della situazione in cui lei "abbandonava" l'amante ; se invece l'avessi già fatto, mi scuso e non saprei proprio che consigli darti).
Un abbraccio
 

stany

Utente di lunga data
Il suo sentire. Ci siamo sempre detti tutto molto sinceramente e il suo sentire è dispiacere per la spontaneità perduta come coppia come risate come paura di niente, tanto eravamo assieme.....però se pensa ad allora , contestualizzando ad allora, rifarebbe quello che ha fatto...e poi rifarebbe la scelta di lasciarlo.
Questa è coerenza! Tanto di cappello!
Questo comunque è un suo ribadire di come si sentisse,ad un certo punto: tu sempre via , il rapporto che languiva, lei che pensava che tu ti trastullassi in quei lidi...
 

точтовыхотитеу

Utente di lunga data
Abbiamo passato anni bellissimi assieme, dei figli, abbiamo avuto le nostre difficoltà ma sempre uniti contro l esterno. Questa cosa però ha minato quella innocenza e spontaneità che c’ era tra di noi. Ogni cosa viene filtrata, si fa di tutto per essere spontanei si perdona si va avanti, ma i ricordi sono lì: una ombra nell’ angolo della stanza , dietro la tenda . lei si innamorò di lui pensò di lasciarmi , poi si rese conto che io ero il suo amore(?). Scoprire e vedere la tua donna che tra le lacrime dice addio al suo amante, tradirla per ripicca e poi avere rimorsi e riflettere su di lei che non li ha avuti. Andare al mare e incontrarlo, ritrovarsi a pensare a quante volte avrà incrociato la nostra vita e io non lo sapevo. Chiudersi in stanza facendo finta di nulla ma in realtà con il cuore in subbuglio e un solo desiderio: andarsene. Trasferte , missioni, hobby che ti portano via, tutto per non avere quotidianità, per stordirti. Basta, ho bisogno di tranquillità , di non sentirti chiamare il mio nome. Sarei forse più sollevato se tu mi dicessi che lui ti manca : sarebbe più facile lasciarsi.
Forse eri innamorato di tante cose e molte di queste ora non ci sono più: che fosse solo tua, che fosse sempre sincera con te, che condividesse solo con te (e con la famiglia) i momenti felici, etc..

Queste cose non ci sono più, e le cose restanti di lei che tu apprezzi non sono abbastanza forti per permetterti di lasciar correre il passato, chiuderlo in un cassetto e gettare la chiave.
Non riesci ad accettare la nuova situazione e non ti piace questa nuova versione di tua moglie, donna con tanti difetti, anziché perfetta come (tu credevi) che fosse.

In realtà, lei era così anche prima, non è cambiata semplicemente tu non la conoscevi abbastanza bene.
Ora che hai il quadro generale su di lei, ti piace ancora? vuoi continuare a condividere il tetto con lei?
Oppure Ti fa più schifo rispetto a quanto ti piace?

Poiché sta arrivando il momento di effettuare una scelta: Accettare dimenticando, o lasciare.
Del resto, se ti piace ancora e la ami ancora dovrebbe riuscirti abbastanza semplice l'accettare i fatti, un anno e mezzo dopo. Poi magari ogni tanto (quei fatti) ritornerebbero in mente, ma sempre di meno, soverchiati dai momenti felici che poco per volta schiacciano i dolori.

Giudicando dall'esterno penso sia abbastanza chiaro che la via migliore per te sia il divorzio poiché questa nuova lei, a te, NON piace.
Ma se non è così, se è la donna della tua vita, allora Sposala di nuovo. Potrebbe uccidere qualche fantasma e Potrebbe aiutare un uomo riflessivo come te a gettare la spazzatura dalla finestra.
 

точтовыхотитеу

Utente di lunga data
C'era un omino che niente faceva, ma ogni sera si recava in paese ed accendeva tutti i vecchi lampioni ad ogni angolo di strada. uno ad uno, apriva la finestrella e con una torcia dava luce ad un piccolo quadrato di cemento.
e non ne saltava uno, ogni angolo, ogni viicolo, ogni più piccola lucina lui la accendeva.
e amava la luce. amava la luce specialmente poiché toglieva spazio al buio della sera.
gli piaceva quel contrasto.

Un giorno sbagliò strada ed arrivo in un paese vicino e scoprì che lì i lampioni c'erano..ma a nessuno importava. e così restavano tristi e mai in funzione. e La gente in in quel paese era spaventata e non usciva dopo il calare del sole.
E allora ci pensò lui, l'omino ogni notte accendeva le luci di entrambi i paesetti. Ma erano troppe e così in breve tempo comincio a tralasciare qualche piccola lucina secondaria del primo paesetto per meglio dedicarsi al nuovo.

e negli angoli prima illuminati ora al buio del vecchio paese i topi sguazzavano e avvenivano scippi di borsette, pisciate sui muri, scritte volgari.

Un giorno l'omino si sveglio prima del solito. era pomeriggio. Strano, lui dormiva sempre fino al tramonto e si svegliava quando già le ombre della sera avvolgevano i campi.
Eppure quella volta si svegliò e decise di fare una passeggiata, e non lo faceva da tanti anni, nemmeno lui si ricordava l'ultima volta che ne aveva fatta una.

E con suo stupore, alla luce del sole, si accorse che la strada che percorreva per passare dal primo al secondo paesino faceva un percorso ad U. Il secondo paese in realtà non esisteva, era sempre lo stesso. Una unica città, separata in mezzo da un fiume che lui mai aveva oltrepassato.
 
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Foglia

utente viva e vegeta
точтовыхотитеу;1889212 ha detto:
C'era un omino che niente faceva, ma ogni sera si recava in paese ed accendeva tutti i vecchi lampioni ad ogni angolo di strada. uno ad uno, apriva la finestrella e con una torcia dava luce ad un piccolo quadrato di cemento.
e non ne saltava uno, ogni angolo, ogni viicolo, ogni più piccola lucina lui la accendeva.
e amava la luce. amava la luce specialmente poiché toglieva spazio al buio della sera.
gli piaceva quel contrasto.

Un giorno sbagliò strada ed arrivo in un paese vicino e scoprì che lì i lampioni c'erano..ma a nessuno importava. e così restavano tristi e mai in funzione. e La gente in in quel paese era spaventata e non usciva dopo il calare del sole.
E allora ci pensò lui, l'omino ogni notte accendeva le luci di entrambi i paesetti. Ma erano troppe e così in breve tempo comincio a tralasciare qualche piccola lucina secondaria del primo paesetto per meglio dedicarsi al nuovo.

e negli angoli prima illuminati ora al buio del vecchio paese i topi sguazzavano e avvenivano scippi di borsette, pisciate sui muri, scritte volgari.

Un giorno l'omino si sveglio prima del solito. era pomeriggio. Strano, lui dormiva sempre fino al tramonto e si svegliava quando già le ombre della sera avvolgevano i campi.
Eppure quella volta si svegliò e decise di fare una passeggiata, e non lo faceva da tanti anni, nemmeno lui si ricordava l'ultima volta che ne aveva fatta una.

E con suo stupore, alla luce del sole, si accorse che la strada che percorreva per passare dal primo al secondo paesino faceva un percorso ad U. Il secondo paese in realtà non esisteva, era sempre lo stesso. Una unica città, separata in mezzo da un fiume che lui mai aveva oltrepassato.
Ma lo sai che mi ci sono arrovellata sull'ultima parte del racconto :D
Poi con un disegno viene immediato.
Ha percorso la metà di ciascun paese, e per il resto si terrà occupato a costruire un ponte :carneval:

E ci sono cascata a nuovo! :D
Ha percorso la metà del paese, e gli basta costruire un ponte. Meglio :D
 
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stany

Utente di lunga data
Ma lo sai che mi ci sono arrovellata sull'ultima parte del racconto :D
Poi con un disegno viene immediato.
Ha percorso la metà di ciascun paese, e per il resto si terrà occupato a costruire un ponte :carneval:

E ci sono cascata a nuovo! :D
Ha percorso la metà del paese, e gli basta costruire un ponte. Meglio :D
Il ponte c'era....era lui che non lo vedeva ,perché non era illuminato ,a partire da dove iniziava l'argine del "suo" paese, dove finiva la strada (altrimenti se lo fosse stato,avrebbe visto che c'era un ponte!).
Significato: forse che l'omino abitudinario, non era curioso e "non voleva" sapere cosa ci fosse alla fine della strada?
Che stava bene così com'era sempre stato?
Che voleva il controllo di ciò che faceva? (Dopo lo perse perché non riusciva a star dietro a tutti i lampioni).
Che si accontentava della propria metodica, grigia ed abitudinaria vita?

Oppure, visto che l'aveva già attraversato col buio, ma ne ebbe contezza solo quando vi ripassò con la luce del sole,forse per capire la propria dimensione doveva spezzare quell' abitudinarietà che gli impediva di percepire e capire le differenze che esulassero dal solito monotono punto di vista. Lo svegliarsi ad un'ora inconsueta ha innescato il tutto; ha visto e vissuto un altro mondo un'altra realtà (parallela?) ,facente parte della propria vita ma, fino ad allora sconosciuta. Come dire: che le risorse per il cambiamento e per vedere con occhi diversi la realtà parziale che ci circonda , sono dentro di noi.
.
 
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Diletta

Utente di lunga data
Abbiamo passato anni bellissimi assieme, dei figli, abbiamo avuto le nostre difficoltà ma sempre uniti contro l esterno. Questa cosa però ha minato quella innocenza e spontaneità che c’ era tra di noi. Ogni cosa viene filtrata, si fa di tutto per essere spontanei si perdona si va avanti, ma i ricordi sono lì: una ombra nell’ angolo della stanza , dietro la tenda . lei si innamorò di lui pensò di lasciarmi , poi si rese conto che io ero il suo amore(?). Scoprire e vedere la tua donna che tra le lacrime dice addio al suo amante, tradirla per ripicca e poi avere rimorsi e riflettere su di lei che non li ha avuti. Andare al mare e incontrarlo, ritrovarsi a pensare a quante volte avrà incrociato la nostra vita e io non lo sapevo. Chiudersi in stanza facendo finta di nulla ma in realtà con il cuore in subbuglio e un solo desiderio: andarsene. Trasferte , missioni, hobby che ti portano via, tutto per non avere quotidianità, per stordirti. Basta, ho bisogno di tranquillità , di non sentirti chiamare il mio nome. Sarei forse più sollevato se tu mi dicessi che lui ti manca : sarebbe più facile lasciarsi.
Caro Franco, le tue parole rivelano che non ne sei ancora fuori e aggiungo anche che non mi stupisce dato il tempo trascorso (a parte che ognuno ha i suoi di tempi, ma oggettivamente non si può dire che si possa digerire alla svelta questo tipo di eventi...).
Che dirti allora di più di ciò che hai già capito?
Mi spiego: la percezione del "voi" come coppia di cui hai nostalgia è andata perduta e non ci sarà più in quel modo, cioè quel senso di protezione reciproca nei riguardi di ogni difficoltà o avversità che potesse esserci, per intenderci, così come quella fiducia che era naturale avere e quel pensare a voi come una coppia speciale, peccando sicuramente di presunzione, ma questa era l'idea...
Tutto si adeguera' e prenderà un'altra forma, ma sta a te trovare un altro modo di vedervi. È un percorso che ha il fine di farti ritrovare la serenità perché solo quello conta e quello è l'obiettivo. Ci si può fare se si è determinati e se ci si tiene ancora all'altra/o, se si avverte ancora un legame anche se ferito e indebolito dall'evento.
Ci si può fare se si decide che ne vale la pena.
È un rinnovarsi, del resto non ho mai sentito dire che per vivere ancora bene insieme si debba rimanere sempre gli stessi. La vita porta anche questo tipo di dolore la cui causa è molto, ma molto umana!
Ultima cosa: parli di ricordi bui, diciamo così, che tornano e ritornano...te ne accorgerai di essere a buon punto quando torneranno e non solo non ti faranno più male, ma neanche ti disturberanno più di tanto (e a calare) allora li scaccerai via e, udite udite, loro se ne andranno per davvero!
 
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