Beh ma noi sappiamo una frase di una bambina riferita dalla nonna (paterna).
Magari il padre ha detto “la mamma non mi vuole più, il perché chiedilo a lei”.
Io invece chiedevo se esiste un modo giusto che sia anche credibile per un figlio nelle diverse età.Tutto può essere e probabilmente traspare dai miei racconti una certa partigianeria( umana ) Partiamo dal presupposto che la frase sia vera ( e lo è ) e che sia stata suggerita dalla risposta della mamma ( si presuppone,non essendo stati presenti ) e che sia stata una picca dovuta allo scaricabarile del padre ( altra ipotesi perchè no? ) La questione non è nel fare il processo a delle persone che sono evidentemente poco lucide in certi momenti e che nel complesso hanno gestito bene la fine della loro relazione anche nei confronti della piccola ma è se , giustificazioni e attenuanti del caso a parte, il denigrare l'altro sia o no "usare" i figli per ripicche, ritorsioni e misere vendette , autoassoluzioni ecc.
Solo io lo trovo inutile e crudele ?
Giusto e credibile può essere dire la veritàIo invece chiedevo se esiste un modo giusto che sia anche credibile per un figlio nelle diverse età.
Sicuramente..Beh ma noi sappiamo una frase di una bambina riferita dalla nonna (paterna).
Magari il padre ha detto “la mamma non mi vuole più, il perché chiedilo a lei”.
Dipende da cosa si è trasmesso come credibile nella fase della crescitaIo invece chiedevo se esiste un modo giusto che sia anche credibile per un figlio nelle diverse età.
La trovo una cosa proprio contro natura.Peccato che poteva anche dire che gli odori e i rumori sgradevoli li emanava lei e non il padre
Sicuramente..
Dipende da cosa si è trasmesso come credibile nella fase della crescita
È un po' come babbo Natale, ci siamo passati tutti
C'è chi alle elementari sostiene con intransigenza che esiste, e chi gia a quella età gli ride in faccia
I parametri di "tolleranza" sono assolutamente individuali
Io non parlavo tanto di inganno, quanto di tolleranza da parte di un genitore a dover "sopportare" di dover dire al figlio che babbo Natale o la befana non esistonoBabbo Natale e' una favola, per chi crede direi anche una parabola. Rispetto alle fiabe, favole e parabole hanno una morale. Ed è, nel caso di Babbo Natale, quella che esiste a volte anche la gratuità. Non è inganno, e' solo spiegazione. E introduzione ad un valore. A me oggi persone sconosciute hanno aiutato a scendere dal treno con valigia, borse, bambino e passeggino. Senza neanche dover chiedere (ma avrei chiesto senza dubbio).
Ho quotato il tuo di intervento, non quello di [MENTION=4739]Brunetta[/MENTION] che lo ha preceduto.Io non parlavo tanto di inganno, quanto di tolleranza da parte di un genitore a dover "sopportare" di dover dire al figlio che babbo Natale o la befana non esistono
Tanti genitori ti assicuro, dicono: crescendo capirà, io non glielo dico.
Si.. crescendo tra le prese di culo dei compagni, assai spesso..
Si parlava di bambini "preparati" a capire la realtà che li circonda
Tu consideri come peggiore cosa che possa accadere essere presi per il culo.Io non parlavo tanto di inganno, quanto di tolleranza da parte di un genitore a dover "sopportare" di dover dire al figlio che babbo Natale o la befana non esistono
Tanti genitori ti assicuro, dicono: crescendo capirà, io non glielo dico.
Si.. crescendo tra le prese di culo dei compagni, assai spesso..
Si parlava di bambini "preparati" a capire la realtà che li circonda
Cambia eccomeBabbo Natale non è una cosa "dei tuoi genitori". I quali sono tenuti a spiegare perché si separano, ma non certo perché Babbo Natale in sé non esiste. Quello lo capisci tu. Al massimo a loro lo potrai domandare. Se mio figlio un giorno me lo chiedesse, e percepissi che vuole solo conferma di quello che sa, come capita il più delle volte, spero solo che il messaggio di fondo gli sia arrivato. Poi ci pensasse lui ad adattarselo.
Se parliamo di una separazione, senz'altro c'è una realtà (e non una favola). Credo che qualcosa lo cambi. O no?![]()
Invece il modo corretto, fino alla preadolescenza, per presentare le cose a un bambino è proprio quello di chiedere a lui.Babbo Natale non è una cosa "dei tuoi genitori". I quali sono tenuti a spiegare perché si separano, ma non certo perché Babbo Natale in sé non esiste. Quello lo capisci tu. Al massimo a loro lo potrai domandare. Se mio figlio un giorno me lo chiedesse, e percepissi che vuole solo conferma di quello che sa, come capita il più delle volte, spero solo che il messaggio di fondo gli sia arrivato. Poi ci pensasse lui ad adattarselo.
Se parliamo di una separazione, senz'altro c'è una realtà (e non una favola). Credo che qualcosa lo cambi. O no?![]()
Non hai mai letto una fiaba in cui si dice che il personaggio magico non arriva più perché non ci si crede più?Cambia eccome
A maggior ragione ci si auspica tatto e rispetto. Mai sentito che qualcuno abbia detto che Babbo Natale non verrà più perché si è rotto di fare regali o è uno stronzo con i pidocchi nella barba
Grazie lo leggerò..Non hai mai letto una fiaba in cui si dice che il personaggio magico non arriva più perché non ci si crede più?
Lei non ha detto che lui è stronzo, ma che a lei dà fastidio l’odore.
Leggi “Un genitore quasi perfetto”.
Presta particolare attenzione al racconto del gioco degli scacchi.
In genere se sono preso x il culo, mi diverto molto..Tu consideri come peggiore cosa che possa accadere essere presi per il culo.
Ma è una sensibilità TUA.
Pensaci,
Lo strumento è fregarsene delle prese per il culo, non conformarsi per non essere presi in giro.In genere se sono preso x il culo, mi diverto molto..
Ma in questo caso hai ragione.
Perché la presa di culo, da figlio, la sentirei ricevuta dai genitori, che mi hanno mandato in mezzo a altri miei coetanei, senza darmi gli strumenti per essere al loro livello di maturità o conoscenza
Quando ovviamente potevano ragiinevolnente farlo.
E indubbiamente si.. mi sentirei molto preso per il culo, da loro, attraverso la derisione che mi provenisse dai miei coetanei.
Per cui si.. ammetto che è una mia sensibilità, per fortuna.
Perché ci sto molto attento con mio figlio
Il problema è che (per me) compito del genitore è non solo quello di portare il proprio bambino nel magico mondo fatato, dove tutto è bello e magicoLo strumento è fregarsene delle prese per il culo, non conformarsi per non essere presi in giro.
Vale per Babbo Natale e per le Nike e per vantarsi di scopare ecc.
Il problema è tuo perché non vuoi vederti smentito da estranei, allora preferisci privare tuo figlio di una fantasia, di cui magari ha bisogno, piuttosto di correre il rischio di perdere credibilità ai suoi occhi. Rischio che è di nuovo problema tuo, perché non si perde credibilità per questo.
Semmai si ha più dolore e rancore per non essere stati accolti e accettati nei propri bisogni infantili.
Comunque confondere un bambino per un adulto piccolo con la stessa razionalità, solo privo di esperienza, è un errore diffusissimo.
Avendo tu vissuto la perdita di un genitore non puoi che proiettare su di lui la tua elaborazione di anni e dal punto di vista adulto finale, senza dire dello stress che vivi attualmente.Il problema è che (per me) compito del genitore è non solo quello di portare il proprio bambino nel magico mondo fatato, dove tutto è bello e magico
Mio figlio (ahimè) in questi ultimi 30 mesi ha visto cascare 3 nonni come birilli, e ambulanze partire per l'ospedale, ha visto metri di cavo colorato avvolgere il corpo della madre, vede ogni giorno un bastimento di medicine e si preoccupa lui stesso di preparare le dosi facendo attenzione a che non si salti il bombardamento serale
Non è colpa mia @Brunetta io avrei tanto voluto parlargli di cose più belle, o vederlo partire coi nonni festanti per girate in giostra.
Ma i nonni li ha visti tutti cascare uno dietro l'altro, e la mamma la vede che sorride, certo, però ingolla 20 pasticche al giorno e poi.. se arriva il colpetto giusto .. tu mi capisci
Per cui... Ci sono momenti in cui i sogni sono finiti, le segate un dolce ricordo, e c'è una realtà e un pane duro da mangiare
Non è un dramma
Lui trabocca dell'affetto mio , gli esce pure dalle orecchie
E se saprà valorizzare anche un sogno che svanisce, sarà la sua forza nel domani
Quando vedrà gente che si caca addosso per un calcio di una mosca
E riderà divertito.
E questo lui già lo sa, oggi, e ti dirò.. un po' sembra cominciare a divertirsi pure lui
Certo che i sogni servono!Avendo tu vissuto la perdita di un genitore non puoi che proiettare su di lui la tua elaborazione di anni e dal punto di vista adulto finale, senza dire dello stress che vivi attualmente.
Ma un bambino resta un bambino con bisogni da bambino e se credi che le fiabe parlino solo di fate che risolvono tutto, non ne hai lette abbastanza.
Accetta di appoggiarti a qualcuno competente,