Cla87
Utente di lunga data
Può definirsi tradimento?
salve a tutti, era tempo che non scrivevo in questo forum; spero di non essere troppo prolisso. A novembre dello scorso anno parto con la mia ragazza (antonia, nome di invenzione) a Torino, per andare a trovare, insieme, il fratello di lei. durante la permanenza nel capoluogo piemontese, antonia mi dice che sarebbe andata a milano per qualche giorno a trovare una sua amica. per me è ok e così accade. al rientro a Roma noto che antonia ha degli atteggiamenti scostanti nei miei confronti (viviamo insieme, ma come coinquilini nella stessa casa perchè siamo studenti fuori sede: due camere singole, io ho camera mia, lei camera sua; in più c'è una terza coinquilina in un'altra camera singola). mi insospettisco. sbircio il suo cellulare e noto una conversazione su facebook con un ragazzo conosciuto a milano, presentatole dalla sua amica. antonia era riuscita ad ottenere il numero di cellulare di questo tipo indagando su google (cercando nome e cognome di lui). L'ha quindi chiamato e da lì si sono sentiti poi su fb. i messaggi su fb non sono spinti, né lasciavano intendere che si fossero scambiati effusioni amorose, erano messaggi tipici di chi sta flirtando, di chi inizia una conoscenza volta a scoprire se ci può essere di più. ovviamente stampo tutti i messaggi e li sbatto in faccia ad antonia, la quale inizia a confabulare scuse e a minimizzare la cosa. non ci casco. mi allontano da casa e vado a stare per qualche giorno da un amico per sbollire la rabbia. quando torno a casa lei inizia a scusarsi, ad allisciarmi, a dire che era solo per gioco, che non provava nulla per quel tipo ecc ecc. dice che avrebbe fatto di tutto per riconquistarmi. di lì a qualche giorno mio fratello si ammala gravemente pertanto torno a casa dei miei per assistere mio fratello. passa un mese, mio fratello guarisce e io torno a Roma. a casa a Roma ritrovo antonia, insieme decidiamo di recuperare il rapporto, ma in realtà da quel momento in poi (febbraio 2018) inizia un graduale e progressivo percorso verso il reciproco allontanamento. all'inizio io cerco di migliorare i miei difetti e mi attivo per far funzionare le cose ma lei trova un lavoro che la porta ad essere assente da casa non soltanto durante le ore di lavoro ma anche al rientro dal lavoro; infatti, quando il pomeriggio verso le 17:00 lei rientra a casa, non c'è dialogo: io le parlo chiedendole di come è andata la giornata e raccontandole la mia, ma lei continua a guardare il suo telefono, a chattare con le sue colleghe di lavoro e ad intrattenere lunghe telefonate con suo fratello/madre, non curante di avere un fidanzato a casa col quale dovrebbe coltivare un rapporto. Lei si assenta sempre di più col passare delle settimane. Quando, al fine settimana, le chiedo di uscire insieme si rifiuta sistematicamente, dicendo che la sera è l'unico momento della giornata che ha per studiare (per inciso, quando entro in camera sua per vedere cosa fa di sera, invece di studiare guarda le repliche di uomini e donne sul cellulare). quando qualche sua amica la invita ad uscire lei accetta subito e si ritira a casa in tarda notte. passano così i mesi e io costantemente lamento le sue assenze. lei nega, minimizza, dice che è stressata dal lavoro, ecc ecc. dopo un po' mi abituo alla sua assenza e smette di mancarmi, ormai, per me, era come se fosse una coinquilina e basta (inutile dire che da novembre ad oggi ha rifiutato sistematicamente ogni mio tentativo di fare l'amore con le più svariate scuse, in 7 mesi lo avremo fatto 3 volte al massimo). ai primi di luglio le spio il cellulare e scopro che da quando ha iniziato a lavorare (gennaio) si è perdutamente innamorata del suo capo, un uomo sulla quarantina con tre figli. in realtà lei non si è dichiarata e lui (il suo capo) non sospetta minimamente di questa infatuazione, ma la cronologia del suo google è piena di ricerche sul "come fare innamorare l'uomo leone" (segno zodiacale del suo capo) e su "affinità leone-capricorno" (capricorno è il segno zodiacale di antonia, lei crede molto nell'astrologia). inoltre cerca, quotidianamente, su facebook il tizio di cui si era invaghita a novembre, ma non ci conversa, gli stalkerizza la bacheca e basta. fra i suoi messaggi sul telefono ci sono continui flirt con amici che le scrivono (nulla di spinto, ma lei fa la civetta e la profumiera). scopro inoltre chat con le sue amiche nelle quali lei si lamenta di me e mi insulta pesantemente (dandomi del fallito), dice che vuole lasciarmi e che si sarebbe cercata una casa per andarsene. in realtà è brava solo a parole perché quando le dico di aver scoperto tutti questi messaggi, lei come sempre minimizza, inizia a giustificarsi e a ricamare una serie di scuse che nemmeno ascolto più di tanto perché con fermezza e senza indugio le dico che non avrei voluto più avere a che fare con lei e di conseguenza inizio a non rivolgerle più la parola, se non per questioni inerenti alla casa (pulizia della casa, bollette, ecc). lei cerca un contatto, un approccio. più volte mi invita a cena fuori ma io rifiuto, più volte entra in camera mia per abbracciarmi e baciarmi ma io la scanso e la caccio via. più volte mi chiede di abbracciarla ma io non le rispondo. così lei rinuncia all'approccio fisico ma cerca di mantenere un dialogo con me, che io evito. finita la sessione di esami torno a casa dei miei per stare un po' con loro. lei continua a cercarmi telefonicamente ma io spesso non le rispondo e se lo faccio è solo con monosillabi. finchè lei, stufa del mio ignorarla (deo gratias) mi manda dei messaggi avvelenati in cui mi dice che da quando me ne sono andato non le ho mandato nemmeno un messaggio, che non l'ho mai contattata, che la ignoro (ah, se ne accorta finalmente) e che "non merito niente" (????? parole sue, ma questa non l'ho mica capita). pertanto, mi blocca su qualsiasi social network e sparisce da una settimana. scusate se sono stato prolisso, per ora vi chiedo voi cosa ne pensate di tutta questa storia? grazie a tutti
salve a tutti, era tempo che non scrivevo in questo forum; spero di non essere troppo prolisso. A novembre dello scorso anno parto con la mia ragazza (antonia, nome di invenzione) a Torino, per andare a trovare, insieme, il fratello di lei. durante la permanenza nel capoluogo piemontese, antonia mi dice che sarebbe andata a milano per qualche giorno a trovare una sua amica. per me è ok e così accade. al rientro a Roma noto che antonia ha degli atteggiamenti scostanti nei miei confronti (viviamo insieme, ma come coinquilini nella stessa casa perchè siamo studenti fuori sede: due camere singole, io ho camera mia, lei camera sua; in più c'è una terza coinquilina in un'altra camera singola). mi insospettisco. sbircio il suo cellulare e noto una conversazione su facebook con un ragazzo conosciuto a milano, presentatole dalla sua amica. antonia era riuscita ad ottenere il numero di cellulare di questo tipo indagando su google (cercando nome e cognome di lui). L'ha quindi chiamato e da lì si sono sentiti poi su fb. i messaggi su fb non sono spinti, né lasciavano intendere che si fossero scambiati effusioni amorose, erano messaggi tipici di chi sta flirtando, di chi inizia una conoscenza volta a scoprire se ci può essere di più. ovviamente stampo tutti i messaggi e li sbatto in faccia ad antonia, la quale inizia a confabulare scuse e a minimizzare la cosa. non ci casco. mi allontano da casa e vado a stare per qualche giorno da un amico per sbollire la rabbia. quando torno a casa lei inizia a scusarsi, ad allisciarmi, a dire che era solo per gioco, che non provava nulla per quel tipo ecc ecc. dice che avrebbe fatto di tutto per riconquistarmi. di lì a qualche giorno mio fratello si ammala gravemente pertanto torno a casa dei miei per assistere mio fratello. passa un mese, mio fratello guarisce e io torno a Roma. a casa a Roma ritrovo antonia, insieme decidiamo di recuperare il rapporto, ma in realtà da quel momento in poi (febbraio 2018) inizia un graduale e progressivo percorso verso il reciproco allontanamento. all'inizio io cerco di migliorare i miei difetti e mi attivo per far funzionare le cose ma lei trova un lavoro che la porta ad essere assente da casa non soltanto durante le ore di lavoro ma anche al rientro dal lavoro; infatti, quando il pomeriggio verso le 17:00 lei rientra a casa, non c'è dialogo: io le parlo chiedendole di come è andata la giornata e raccontandole la mia, ma lei continua a guardare il suo telefono, a chattare con le sue colleghe di lavoro e ad intrattenere lunghe telefonate con suo fratello/madre, non curante di avere un fidanzato a casa col quale dovrebbe coltivare un rapporto. Lei si assenta sempre di più col passare delle settimane. Quando, al fine settimana, le chiedo di uscire insieme si rifiuta sistematicamente, dicendo che la sera è l'unico momento della giornata che ha per studiare (per inciso, quando entro in camera sua per vedere cosa fa di sera, invece di studiare guarda le repliche di uomini e donne sul cellulare). quando qualche sua amica la invita ad uscire lei accetta subito e si ritira a casa in tarda notte. passano così i mesi e io costantemente lamento le sue assenze. lei nega, minimizza, dice che è stressata dal lavoro, ecc ecc. dopo un po' mi abituo alla sua assenza e smette di mancarmi, ormai, per me, era come se fosse una coinquilina e basta (inutile dire che da novembre ad oggi ha rifiutato sistematicamente ogni mio tentativo di fare l'amore con le più svariate scuse, in 7 mesi lo avremo fatto 3 volte al massimo). ai primi di luglio le spio il cellulare e scopro che da quando ha iniziato a lavorare (gennaio) si è perdutamente innamorata del suo capo, un uomo sulla quarantina con tre figli. in realtà lei non si è dichiarata e lui (il suo capo) non sospetta minimamente di questa infatuazione, ma la cronologia del suo google è piena di ricerche sul "come fare innamorare l'uomo leone" (segno zodiacale del suo capo) e su "affinità leone-capricorno" (capricorno è il segno zodiacale di antonia, lei crede molto nell'astrologia). inoltre cerca, quotidianamente, su facebook il tizio di cui si era invaghita a novembre, ma non ci conversa, gli stalkerizza la bacheca e basta. fra i suoi messaggi sul telefono ci sono continui flirt con amici che le scrivono (nulla di spinto, ma lei fa la civetta e la profumiera). scopro inoltre chat con le sue amiche nelle quali lei si lamenta di me e mi insulta pesantemente (dandomi del fallito), dice che vuole lasciarmi e che si sarebbe cercata una casa per andarsene. in realtà è brava solo a parole perché quando le dico di aver scoperto tutti questi messaggi, lei come sempre minimizza, inizia a giustificarsi e a ricamare una serie di scuse che nemmeno ascolto più di tanto perché con fermezza e senza indugio le dico che non avrei voluto più avere a che fare con lei e di conseguenza inizio a non rivolgerle più la parola, se non per questioni inerenti alla casa (pulizia della casa, bollette, ecc). lei cerca un contatto, un approccio. più volte mi invita a cena fuori ma io rifiuto, più volte entra in camera mia per abbracciarmi e baciarmi ma io la scanso e la caccio via. più volte mi chiede di abbracciarla ma io non le rispondo. così lei rinuncia all'approccio fisico ma cerca di mantenere un dialogo con me, che io evito. finita la sessione di esami torno a casa dei miei per stare un po' con loro. lei continua a cercarmi telefonicamente ma io spesso non le rispondo e se lo faccio è solo con monosillabi. finchè lei, stufa del mio ignorarla (deo gratias) mi manda dei messaggi avvelenati in cui mi dice che da quando me ne sono andato non le ho mandato nemmeno un messaggio, che non l'ho mai contattata, che la ignoro (ah, se ne accorta finalmente) e che "non merito niente" (????? parole sue, ma questa non l'ho mica capita). pertanto, mi blocca su qualsiasi social network e sparisce da una settimana. scusate se sono stato prolisso, per ora vi chiedo voi cosa ne pensate di tutta questa storia? grazie a tutti
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