Matrimonio ed aspettative

Brunetta

Utente di lunga data
Per quanto mi riguarda, a torto o a ragione, non è che mi sono posto troppe domande. Ero innamorato, ho vissuto tutto il nostro percorso con estrema naturalezza ( innamoramento, fidanzamento, casa, matrimonio, figli...), non mi sono mai posto il problema del "per sempre" di tradire o essere tradito. Appunto era tutto "implicito".
Poi siamo cambiati, lei si è evoluta in un modo ed io in un altro........e a quel punto non ci siamo più capiti....

Ma probabilmente se fossi stato più maturo io e meno intrappolata in un ruolo lei (intendo moglie, madre,....) certe cose le avremmo chiarite decisamente prima
Ecco la naturalezza, anche mia, porta a considerare implicite certe aspettative, certe valutazione del reale e credere di condividere priorità e aspettative.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non è auspicabile bruni, quella strada.
I tuoi genitori hanno vissuto la guerra. E per questo hanno potuto fare quel confronto.
Io non posso dire di avere bisogno di una disgrazia per capire le priorità.
Non auspico, ovviamente, né malattie, né guerra. Però sulle aspettative e priorità ci si può confrontare, soprattutto nella coppia.
Le terapie di coppia hanno proprio lo scopo di facilitare la comunicazione di un inespresso che a volte non è totalmente chiaro neppure ai singoli, ma che comunque suscita insoddisfazione ed equivoci verbali e comportamentali.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Era un post interessante, ho iniziato a leggere e al terzo post aveva preso una strada che non riuscivo a seguire :D
[MENTION=3188]Nocciola[/MENTION] l’ho rimesso in tema :D
 

Foglia

utente viva e vegeta
Non auspico, ovviamente, né malattie, né guerra. Però sulle aspettative e priorità ci si può confrontare, soprattutto nella coppia.
Le terapie di coppia hanno proprio lo scopo di facilitare la comunicazione di un inespresso che a volte non è totalmente chiaro neppure ai singoli, ma che comunque suscita insoddisfazione ed equivoci verbali e comportamentali.
Ma sicuramente.
Però si apre un mondo (ne abbiamo anche discusso recentemente in altro 3d) che dovrebbe avere dei confini di ragionevolezza.
Non a caso la terapia di coppia spesso e' l'anticamera della separazione.
 

danny

Utente di lunga data
Ecco la naturalezza, anche mia, porta a considerare implicite certe aspettative, certe valutazione del reale e credere di condividere priorità e aspettative.
Io parto con la convinzione che tutto abbia una fine.
E' già molto che duri abbastanza.
Nel frattempo ti impegni e te la godi e dopo... beh, dopo trovi qualche altra soluzione, se c'è.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Ma sicuramente.
Però si apre un mondo (ne abbiamo anche discusso recentemente in altro 3d) che dovrebbe avere dei confini di ragionevolezza.
Non a caso la terapia di coppia spesso e' l'anticamera della separazione.
Io in questo thread intendevo scandagliare le aspettative al di là di una situazione conflittuale.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Skorpio

Utente di lunga data
Quelle che avevi PRIMA è che hai visto deluse o che hai deluso.
L'aspettativa generica è quella in qualche modo di invecchiare assieme, tra soddisfazioni e difficoltà

A me è piaciuta molto ad esempio, la testimonianza di [MENTION=5159]ipazia[/MENTION] mentre parlava qualche giorno fa dell'assistenza che riceveva da G in questo periodo di temporanea inabilità "ci si allena per quando saremo anziani"

Che "tradisce" (se così si può dire) una sottintesa aspettativa di continuità..

Altre aspettative di tipo prestazionale o emozionale, mi sembrano abbastanza (per così dire) avventurose

I miei auguri più sinceri a chi le coltiva
 
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Brunetta

Utente di lunga data
L'aspettativa generica è quella in qualche modo di invecchiare assieme, tra soddisfazioni e difficoltà

A me è piaciuta molto ad esempio, la testimonianza di @ipazia mentre parlava qualche giorno fa dell'assistenza che riceveva da G in questo periodo di temporanea inabilità "ci si allena per quando saremo anziani"

Che "tradisce" (se così si può dire) una sottintesa aspettativa di continuità..

Altre aspettative di tipo prestazionale o emozionale, mi sembrano abbastanza (per così dire) avventurose

I miei auguri più sinceri a chi le coltiva
Quindi un mutuo soccorso continuativo e a lungo termine. :up:
L’esempio non da vecchi: ho finito la benzina, ti chiamo e intervieni, chi altro?
 

Skorpio

Utente di lunga data
Quindi un mutuo soccorso continuativo e a lungo termine. :up:
L’esempio non da vecchi: ho finito la benzina, ti chiamo e intervieni, chi altro?
Mutuo soccorso continuativo non direi..

Un percorso continuativo insieme, dove ci sarà anche il giorno o il mese della necessità di soccorso, vivendo tutti sotto questo cielo.
 

Moni

Utente di lunga data
Mutuo soccorso continuativo non direi..

Un percorso continuativo insieme, dove ci sarà anche il giorno o il mese della necessità di soccorso, vivendo tutti sotto questo cielo.
Si io puntavo a questo
Una complicità nella dura e a volte bella quotidianità

Pace.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
L'aspettativa generica è quella in qualche modo di invecchiare assieme, tra soddisfazioni e difficoltà

A me è piaciuta molto ad esempio, la testimonianza di @ipazia mentre parlava qualche giorno fa dell'assistenza che riceveva da G in questo periodo di temporanea inabilità "ci si allena per quando saremo anziani"

Che "tradisce" (se così si può dire) una sottintesa aspettativa di continuità..

Altre aspettative di tipo prestazionale o emozionale, mi sembrano abbastanza (per così dire) avventurose

I miei auguri più sinceri a chi le coltiva
Quindi un mutuo soccorso continuativo e a lungo termine. :up:
L’esempio non da vecchi: ho finito la benzina, ti chiamo e intervieni, chi altro?

Non sottintesa, esplicitata.

Senza l'esplicitazione chiara di una intenzione di continuità prima di quel "ci alleniamo per quando saremo anziani", quell'affermazione avrebbe comportato un vaffanculo da parte mia. Non l'avrei preso sul serio. E non avrei avuto desiderio della sua cura e della sua vicinanza. Mi sarebbero diventate un peso.

G. usa le parole quando è sicuro che sia chiaro il contesto, in particolare quando le parole rimandano ad una qualche forma di aspettativa è cauto almeno tanto quanto me. E scandagliamo insieme.

E' un altro che gira attentamente a largo da cose che possano somigliare a promesse, in particolare quelle dettate dallo slancio del pathos del momento. :)

Fra noi, ora, è condivisa l'aspettativa comune di voler avere continuità insieme.
E insieme a quell'aspettativa è esplicitato pure il fatto che potremmo rimanere delusi e/o deluderci vicendevolmente a riguardo.
L'aspettativa la stiamo traducendo nel nostro linguaggio, nel nostro metodo, nei nostri limiti, nelle nostre aperture...in un patto in fieri.

Però non è un mutuo soccorso...è una alleanza.
E' coltivare la reciproca utilità anche e soprattutto nei fatti.

E cura dell'alleanza è cura di chi compone (gli individui) l'alleanza.
Fare in modo che stiano il meglio possibile perchè l'alleanza stia meglio possibile.

Nell'alleanza trova spazio il mutuo soccorso.
Che è però funzionale ad un buon funzionamento del Noi.
Cognitivo, emotivo e fisico.

Più funzionano bene i tre livelli, meglio funziona l'alleanza nel concreto.

La nostra aspettativa riguardo ad un ipotetico matrimonio riguarda la cura - individuale e reciproca - di quei tre livelli per percorrere continuità.

SE però questo non fosse dichiarato, io lo riterrei un problema.
E riterrei un problema l'aspettativa anche se fosse costruita sul mero affetto/sentimento senza una base concreta e fattiva.

Se lui avesse cura di me, perchè mi ama tanto e non avesse nessun vantaggio nella cura e quindi nelle aspettative che investe nella cura, non vorrei la sua cura.
Prima o poi diventerebbe un debito per me e un credito per lui. Anche no grazie.
Niente amore nei patti.
L'amore è in un altro posto. E legato al presente. Non all'anticipazione del futuro.

E questo è legato alle mie aspettative su di me in una relazione, essere utile, in un modo o nell'altro.
E che l'altro lo sia a me.
 
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bettypage

Utente acrobata
Apro un thread... no credo di averlo già fatto.
Se non è così, chiedo a [MENTION=4500]perplesso[/MENTION] di spostare questo post.
A volte mi domando cosa ci si aspetti dal matrimonio.
Un tempo festeggiavano (se restavano tutti e due vivi) le nozze d’oro coppie che ci farebbero orrore, ma comunque felici.
Un tradimento nel corso di mezzo secolo, o un paio, era messo nel conto e non inficiava il progetto. Lasciamo stare i problemi economici, l’indissolubilità religiosa e sociale come obbligo, è che le aspettative erano quelle ovvero di una alleanza per la costruzione di una famiglia, affetto, rispetto, collaborazione e mutuo aiuto.
Col tempo abbiamo aggiunto attrazione e buon sesso.
Adesso sembra che le aspettative, a volte nemmeno contrattate, siano di un trasporto amoroso costante e di un sesso vario, atletico, coinvolgente per sempre. Poiché queste aspettative non cono contrattate, può accadere che ci siano più tradimenti magari di un tempo, ma soprattutto che vengano vissuti come incidenti di percorso che ci si può aspettare, ma come tragedie epocali. Come dicevano i miei genitori, avremmo bisogno di un po’ di guerra? Ovvero dovremmo imparare a ridimensionare le aspettative?
In un viaggio si può trovare nebbia, si può sbagliare strada, si può bucare una gomma, ma il viaggio essere buono e piacevole, anche se ogni tanto i passeggeri dormono, se ci si alterna al volante o no?
Ciao Brunetta.
Il tuo thread mi ha fatto venire in mente una mia amica di università (e di follie giovanili) che rincontrata dopo svariati anni mi chiese perché mi fossi sposata e io rimasi tipo così :blank:. E all'epoca ero una neosposina innamorata senza figli.
Oggi ci guardiamo via social, lei è tornata al suo paese ed è diventata istruttrice di yoga (buttando via la sua laurea) no figli no matrimonio.

Io credo che la mia aspettativa più grande sia stata creare una famiglia, una mia famiglia. E i figli hanno cementificato la famiglia ma fatto saltare in aria la coppia.
E infatti ho parecchi casi di conoscenti separati con figli piccolissimi. Ed essendo passata, non indenne, in quella fase mi rendo conto che è tosta. I bambini scardinano ogni equilibrio e dopo che cerchi di creartene uno nuovo loro crescono e cambiano. E tu appresso. Bisogna essere duttili con quei 3/4 punti cardine che ci si da.
Penso che la forza di un matrimonio stia nel lavorare tutti nella stessa direzione. Mi ha colpito la frase di un terapeuta che disse che nn litigava con la moglie da decenni, ma discuteva. In un litigio c'è la volontà di sopraffare, vincere sull'altro ma non puoi volere davvero far perdere la persona che ami. (io personalmente ancora litigo :D ma mi piacebbe riuscire a migliorarmi in questa direzione)
 

alberto15

Utente di lunga data
Apro un thread... no credo di averlo già fatto.
Se non è così, chiedo a @perplesso di spostare questo post.
A volte mi domando cosa ci si aspetti dal matrimonio.
Un tempo festeggiavano (se restavano tutti e due vivi) le nozze d’oro coppie che ci farebbero orrore, ma comunque felici.
Un tradimento nel corso di mezzo secolo, o un paio, era messo nel conto e non inficiava il progetto. Lasciamo stare i problemi economici, l’indissolubilità religiosa e sociale come obbligo, è che le aspettative erano quelle ovvero di una alleanza per la costruzione di una famiglia, affetto, rispetto, collaborazione e mutuo aiuto.
Col tempo abbiamo aggiunto attrazione e buon sesso.
Adesso sembra che le aspettative, a volte nemmeno contrattate, siano di un trasporto amoroso costante e di un sesso vario, atletico, coinvolgente per sempre. Poiché queste aspettative non cono contrattate, può accadere che ci siano più tradimenti magari di un tempo, ma soprattutto che vengano vissuti come incidenti di percorso che ci si può aspettare, ma come tragedie epocali. Come dicevano i miei genitori, avremmo bisogno di un po’ di guerra? Ovvero dovremmo imparare a ridimensionare le aspettative?
In un viaggio si può trovare nebbia, si può sbagliare strada, si può bucare una gomma, ma il viaggio essere buono e piacevole, anche se ogni tanto i passeggeri dormono, se ci si alterna al volante o no?
in una parola "tranquillita'" . Comunque concordo con te, una volta il tradimento (soprattutto dell'uomo) era visto come una cosa quasi "scontata". Adesso ci si separa perche' il marito ha messo il "mi piace" a un post su facebook di una ex. Oppure perche' la moglie scopa con il collega di lavoro.... beh, la seconda e' un po' autobiografica....:D:D

Ma per entrambi i casi forse vale la pena di osservare il "quadro generale" da lontano piuttosto che soffermarsi su un particolare.

Ti diro' anche e ci stavo ancora riflettendo oggi, che con mia moglie la visione delle cose e' molto simile, la pensiamo allo stesso modo su politica, figli, lavoro, cultura, gusti personali e tante altre cose. Certo con differenze a volte anche evidenti ma non diametralmente opposte. Ho confrontato le varie esperienze "amorose" passate e devo dire che con le altre andavo meno d'accordo su tante questioni. In definitiva non la sostituirei con una delle altre.
 
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alberto15

Utente di lunga data
Quindi un mutuo soccorso continuativo e a lungo termine. :up:
L’esempio non da vecchi: ho finito la benzina, ti chiamo e intervieni, chi altro?
capita tutti i giorni in entrambi i sensi. E non si parla di massimi sistemi ma semplicemente di "vado a prendere i figli, tranquilla" "vado io a fare la spesa, tranquillo" . "passo io da tua mamma vai a casa direttamente". E altre cose di tutti i giorni.

Quello che mi manca e' solo un po' piu' di "tenerezza" tra noi ma e' lei che e' cosi' di carattere e il tradimento non l'ha cambiata piu' di tanto.
 
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