Ma dove sta scritto che in una unione di amanti non possano esserci sentimenti - forti o meno che siano? Che si debba separare il lato fisico da quello sentimentale e relazionale? Poi che magari, facendolo, si vive un poco meglio considerando le caratteristiche di parzialità che una relazione del genere necessariamente comporta, posso anche essere d'accordo. E no, no e ancora no sulla manfrina del 'mente alla moglie/marito, mente a todos'. Ogni patto relazionale è unico. E non è che non si possa essere chiari e onesti in una relazione clandestina perchè in mezzo ci sono altri patti traditi. Dipende dalla persona porca miseria. Contano gli individui e come decidono di rapportarsi l'uno all'altro. Dico per me. Una relazione clandestina è un rischio, è precaria, si colloca in un tempo "altro" da ritagliare a volte in modo funanbolico al quotidiano. Tanto più ti metti in gioco, tanto più in un certo senso ti devi fidare. Spesso si esige anche più chiarezza, perchè si ha necessità di delimitare in modo netto i confini. E se in un rapporto del genere sentissi l'esigenza di mentire lo chiuderei subito.