Mi presento e vi racconto

lastregaseventitu

Utente di lunga data
Il fulcro è esattamente il grassetto :)

Pensiero tuo.
Che non è generalizzabile e non è assolutizzabile.

Vale per te e per il tuo sistema di pensiero.

Pensare che quello che per te è un abito su misura (della mente) è su misura anche sugli altri, è una falsa credenza.

Rassicuratoria.
Permette a noi umani di generalizzare le conoscenze e ordinarle.
(tipo saper riconoscere una mela a prescindere dal colore. Ma ogni mela ha comunque un suo sapore e una sua particolarità, e va bene per qualcosa e non per altro. Tutte mele, ma quelle gialle sono diverse, non solo per colore, da quelle rosse e da quelle verdi).
E' una funzione della conoscenza, la generalizzazione.

In caso contrario saremmo costantemente immersi nel caos emotivo e psichico e quindi fisico perchè esposti alle singolarità senza filtri (tipo alcuni autistici che riconoscono solo la mela che hanno nominato come mela, ma se gli cambia il colore è un altra cosa, che può essere frutta, verdura o chissà cosa).

Sono due estremi assoluti, la generalizzazione e il riconoscimento del particolare.
In mezzo ci siamo noi, che oscilliamo fra gli assoluti. (con le smusate che ne derivano...e più si è rigidi, meno si è resilienti, più le smusate fanno male)

E' bene sapere che quell'assoluto personale, è personale.
E serve ad ognuno per avere riferimenti a cui appoggiarsi nella lettura del mondo.
Ma sono, per l'appunto, basi personali di partenza, da cui è importante imparare a muoversi.

Proprio per stare ben con se stessi. Per accettarsi. Per scegliere liberamente cosa si desidera, cosa si concede, quali limiti porre (a se stessi e anche al mondo).

Non sto parlando di relatività.
Sto parlando di riconoscimento e accoglienza della diversità :)


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grazie :up:
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
@lastregaseventitu ho capito!
1)Centra il calcetto. Gli altri hanno cambiato giorno oppure hanno incontrato un compagno di calcetto che ha detto “ma non vieni più?” oppure il cognato ha detto “vengo anch’io “ oppure lui aveva voglia di tornare a giocare.
2)Oppure una relazione che ha delle cadenze regolari diventa un lavoro.
3)Oppure la moglie lo cercava sempre dopo il calcetto e i suoi dinieghi l’hanno costretto ad andare dall’andrologo.
Io propendo per il 2
 
Ultima modifica:

lastregaseventitu

Utente di lunga data
@lastregaseventitu ho capito!
1)Centra il calcetto. Gli altri hanno cambiato giorno oppure hanno incontrato un compagno di calcetto che ha detto “ma non vieni più?” oppure il cognato ha detto “vengo anch’io “ oppure lui aveva voglia di tornare a giocare.
2)Oppure una relazione che ha delle cadenze regolari diventa un lavoro.
3)Oppure la moglie lo cercava sempre dopo il calcetto e i suoi dinieghi l’hanno costretto ad andare dall’andrologo.
Io propendo per il 2

:rotfl:non ho capito se sei seria o mi stai paraculando
 

Rose1994

Utente di lunga data
Una domanda per @lastrega
Ma se lui tornasse, tu lo manderesti a cagare o ci ricascheresti?

Inoltre, hai mai incontrato la moglie di persona? Li hai mai visti insieme?
 

lastregaseventitu

Utente di lunga data
Una domanda per @lastrega
Ma se lui tornasse, tu lo manderesti a cagare o ci ricascheresti?

Inoltre, hai mai incontrato la moglie di persona? Li hai mai visti insieme?

Se tornasse adesso non so se riuscirei a respingerlo... quindi se proprio deve tornare, spero lo faccia quando avrò un pò più di "gambe".
La moglie l'ho conosciuta una volta perchè ci siamo incontrati per strada e me l'ha presentata.
Insieme li ho visti una volta perchè siamo capitati nello stesso locale ad un concerto.
Ma loro non mi hanno vista
 

Brunetta

Utente di lunga data
:rotfl:non ho capito se sei seria o mi stai paraculando
Sono seria.
I motivi che per noi sono risibili, non lo sono per altri.
C’è chi spende cifre ingenti per automobili, chi per libri, chi per tappeti, chi per andare in Paesi dove non andremmo neppure gratis...
 

lastregaseventitu

Utente di lunga data
Sono seria.
I motivi che per noi sono risibili, non lo sono per altri.
C’è chi spende cifre ingenti per automobili, chi per libri, chi per tappeti, chi per andare in Paesi dove non andremmo neppure gratis...

Allora ti rispondo seriamente:
la 1 no... me lo avrebbe detto
la 3 no... sua moglie alle 10 va a dormire (e se mi ha detto la verità non si danno da fare da mesi, non si cercano a vicenda),
la seconda invece è possibile, anche se l'unica bugia che doveva raccontare a casa era quella del calcio... le altre volte ci vedevamo in orari in cui solitamente non è a casa quindi non era necessario giustificarsi
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Allora ti rispondo seriamente:
la 1 no... me lo avrebbe detto
la 3 no... sua moglie alle 10 va a dormire (e se mi ha detto la verità non si danno da fare da mesi, non si cercano a vicenda),
la seconda invece è possibile, anche se l'unica bugia che doveva raccontare a casa era quella del calcio... le altre volte ci vedevamo in orari in cui solitamente non è a casa quindi non era necessario giustificarsi
Sai che sono molto colpita dalla certezza granitica con cui affermi di conoscerlo ? “Me lo avrebbe detto...” .. E li che secondo me non si riesce a svoltare ...perché ne sei così certa ? Magari non te lo avrebbe detto ...che ne sai ?
 

lastregaseventitu

Utente di lunga data
Sai che sono molto colpita dalla certezza granitica con cui affermi di conoscerlo ? “Me lo avrebbe detto...” .. E li che secondo me non si riesce a svoltare ...perché ne sei così certa ? Magari non te lo avrebbe detto ...che ne sai ?
Perché non si è mai fatto scrupoli a dirmi tutto... anche cose che avrebbero potuto ferirmi o che avrebbero rischiato di allontanarmi.
E poi scusa, ma a prescindere dal rapporto mio con lui, ma che ci sarebbe di strano se un uomo dicesse alla sua amante guarda che
Mia moglie mi sta sgamando? Non capisco... posso capire se non dicono di avere un’altra... ma nel caso specifico non vedo perché non si potrebbe dire
 

Marjanna

Utente di lunga data
Perché non si è mai fatto scrupoli a dirmi tutto... anche cose che avrebbero potuto ferirmi o che avrebbero rischiato di allontanarmi.
E poi scusa, ma a prescindere dal rapporto mio con lui, ma che ci sarebbe di strano se un uomo dicesse alla sua amante guarda che
Mia moglie mi sta sgamando? Non capisco... posso capire se non dicono di avere un’altra... ma nel caso specifico non vedo perché non si potrebbe dire
In genere con l'amante viene condivisa solo una parte di se, o viene omessa la presenza e l'interazione con una donna (la moglie) in momenti della propria vita (cosa per propria tutela e che potrebbe freddare l'amante).
Jacaranda forse si riferiva a qualcosa di simile.

Per quanto hai raccontanto concordo che lui avrebbe potuto darti una spiegazione. Purtroppo nessuno di noi potrà darti la risposta che cerchi. Diciamo che la motivazione potrebbe averlo riportato "con i piedi per terra", qualcosa che gli ha fatto cambiare idea in un nanosecondo. Sai una cosa è la teoria (vorrei vivere con te e bla bla), una cosa è la pratica (perdo casa, situazione figli, soldi). Questo l'ha portato a tranciare di netto.
Il ritorno non è escluso, dagli tempo se è questo che vuoi. Lui si fida di te, è tranquillo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Perché non si è mai fatto scrupoli a dirmi tutto... anche cose che avrebbero potuto ferirmi o che avrebbero rischiato di allontanarmi.
E poi scusa, ma a prescindere dal rapporto mio con lui, ma che ci sarebbe di strano se un uomo dicesse alla sua amante guarda che
Mia moglie mi sta sgamando? Non capisco... posso capire se non dicono di avere un’altra... ma nel caso specifico non vedo perché non si potrebbe dire
Perché avresti detto di essere più prudenti...
Se ci si rende conto che una relazione non funziona per quello che si voleva che desse si sceglie di chiudere.
 

lastregaseventitu

Utente di lunga data
In genere con l'amante viene condivisa solo una parte di se, o viene omessa la presenza e l'interazione con una donna (la moglie) in momenti della propria vita (cosa per propria tutela e che potrebbe freddare l'amante).
Jacaranda forse si riferiva a qualcosa di simile.

Per quanto hai raccontanto concordo che lui avrebbe potuto darti una spiegazione. Purtroppo nessuno di noi potrà darti la risposta che cerchi. Diciamo che la motivazione potrebbe averlo riportato "con i piedi per terra", qualcosa che gli ha fatto cambiare idea in un nanosecondo. Sai una cosa è la teoria (vorrei vivere con te e bla bla), una cosa è la pratica (perdo casa, situazione figli, soldi). Questo l'ha portato a tranciare di netto.
Il ritorno non è escluso, dagli tempo se è questo che vuoi. Lui si fida di te, è tranquillo.
Marj stavolta rispondevo ad una domanda che mi è stata posta, ma credimi, sul fatto che non mi abbia dato una spiegazione mi sto rassegnando.
Ormai ho maturato la convinzione che sia stato un atto di codardia.
Ha scelto, è andato, che stia con sua moglie. Quando si renderà conto di ciò che ha perso ne cercherà un’altra che difficilmente sarà accondiscendente come me... allora sarà il mio riscatto.
 

lastregaseventitu

Utente di lunga data
Perché avresti detto di essere più prudenti...
Se ci si rende conto che una relazione non funziona per quello che si voleva che desse si sceglie di chiudere.
No Brunetta non lo avrei detto! Non ho mai sconfinato... non ho mai fatto o detto nulla che lo mettesse in pericolo. Sapeva che se mi avesse detto torno a casa perché mi sta scoprendo, me ne sarei andata io. Non volevo che rischiasse nulla perché qualunque fosse il motivo di una sua improvvisa libertà, sarebbe stato l’inizio della fine della mia.
Dimmi se sono stata chiara perché a volte non mi capisco neanche da sola ahahahha
 

Brunetta

Utente di lunga data
No Brunetta non lo avrei detto! Non ho mai sconfinato... non ho mai fatto o detto nulla che lo mettesse in pericolo. Sapeva che se mi avesse detto torno a casa perché mi sta scoprendo, me ne sarei andata io. Non volevo che rischiasse nulla perché qualunque fosse il motivo di una sua improvvisa libertà, sarebbe stato l’inizio della fine della mia.
Dimmi se sono stata chiara perché a volte non mi capisco neanche da sola ahahahha
Tu sei chiarissima. E non dubito che tu ci creda.
Però tanti di dicono cose che trovi sgradevoli o incongrue perché non sei consapevole delle contraddizioni che scrivi.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Marj stavolta rispondevo ad una domanda che mi è stata posta, ma credimi, sul fatto che non mi abbia dato una spiegazione mi sto rassegnando.
Ormai ho maturato la convinzione che sia stato un atto di codardia.
Ha scelto, è andato, che stia con sua moglie. Quando si renderà conto di ciò che ha perso ne cercherà un’altra che difficilmente sarà accondiscendente come me... allora sarà il mio riscatto.
Qualsiasi convinzione che ti faccia stare meglio è quella giusta per te, per trovare serenità e proseguire con la tua vita. Non serve sia condivisa con lui. Durante la relazione si condivide, dopo no. E' quanto ha messo in atto anche lui, almeno pare.
Non pensare tanto a riscatti ma al tuo bene e basta. Adesso è sicuramente presto, ma quel che hai scritto pagine fa che in quanto ad amore ti basta quello dei tuoi figli, è qualcosa di potente. Il "riscatto" se così vogliamo chiamarlo è godere del bene che hai ugualmente nella tua vita, che non è stato toccato, come a lui non è stato toccato il suo.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Mi sono permesso di scrivere qualche pensiero in replica perche’ mi piace quello che dici. Grazie
Grazie a te :)

Mi sono piaciuti i tuoi pensieri.

Penso anche io che non sia da ricordarlo...ma sono piuttosto convinta ormai, che serva saperlo.
Saperlo dentro che il tempo a disposizione non è eterno. E che ogni giorno è un passo avanti alla morte.
E non per coltivare la tristezza. O la paura.
Anzi.

Per nutrire la gratitudine. E render grazia a chi si è, al proprio fare e al proprio essere.
Avere onore di sè. Ogni giorno. Senza posporre l'importanza di sè. (come se ci fosse una seconda possibilità).

Vivere senza sapere della morte...credo sia una sventura. E per certi versi una maledizione. (autoimposta).

Si spreca tanto...dimenticando che l'eternità è composta del ciclo di Vita/Morte/Vita, cui siamo sottoposti senza possibilità di alternativa.
...in quanto donne...qui si aprirebbe un ot infinito sul potere insito in ogni donna, di dare la vita e la contempo la morte, e di come esattamente la percezione di questa appartenenza sia stata occultata nei secoli, e dalle donne stesse. Ma andrei OT.
Con un altro utente, @twinpeaks , si parlava di Afrodite e degli Antichi Dei...

L'evitamento del dolore, per esperienza, è uno dei dolori peggiori da sperimentare. Appartiene alla sfera dell'evitamento di sè, della perdità di sè.
Quel sè tanto meschino e umano di cui si parlava. (e sì, son concorde...si riconosce negli altri ciò che si riconosce in sè. E qui c'è l'altro autoinganno, volto gli occhi da me per girarli sugli altri e riconosco per pregiudizio. Che è comodo per certi versi...ma in realtà sulla lunga è un modo per autoinfliggersi ulteriore dolore. Ed è parte della meschinità umana, la vigliaccheria rispetto alle proprie ombre. )

Certo..se mi guardo e vedo un essere luminoso, fin tanto che ci credo e riesco a tenere in piedi l'illusione, sarò elevato. E al sicuro (apparentemente).

Personalmente preferisco scendere nel fango e sporcarmi di me.
sedermi in mezzo alle mie ombre e ai miei demoni.

E sempre per la morte. Per quella vecchia sdentata e segnata che desidero poter guardare negli occhi quando sarà la mia morte.

E non penso sia coraggio...a me sembra vigliaccheria, per la verità.
Credo che la mia paura più grande sia arrivare alla mia morte senza potermi toccare, senza avere esperienza diretta di me e avere invece una esperienza delegata al fuori, al mondo.

Io penso che la vita proponga se stessa, e siamo noi cresciuti nell'epoca di walt disney e harmony e del mulino bianco ad aver perso il segno della durezza di una vita.
Insomma...credo che siam storicamente sempre più smidollati.

60 anni fa mio padre era nel campo con un attrezzo che pesava tre volte lui a spruzzare sulle viti verderame, e quando la sera aveva le vesciche sulle spalle la sua mamma gli dava latte e polenta e per consolarlo una mela cotta sulla stufa.
Ecco....e già ai suoi tempi si stava un gran bene.

Siamo smidollati.
E ogni minima sofferenza diviene un trauma.
Quando è solo dolore. Nè più nè meno.

Siam nell'epoca dei non amati, io per prima...e ragionavo che in fondo non è una novità.
La novità è credere che si debba necessariamente essere amati.

Che sia qualcosa di dovuto e meritato.
E invece...no. Semplicemente.

Si è soli, come tutti gli altri animali che popolano il pianeta.
Ed è esattamente il rifiuto della solitudine costituente l'essere - ogni essere sul pianeta - l'inganno di questo tempo.

Non oso pensare ai ragazzetti che vivono immersi nell'illusione della connessione e scambiano il virtuale col reale.

L'equilibrio...sai che penso non esista come lo si immagina?
Penso esista il movimento nello squilibrio...la ricerca del proprio baricentro, che non è mai data definitivamente.
 
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Marjanna

Utente di lunga data
Grazie a te :)

Mi sono piaciuti i tuoi pensieri.

Penso anche io che non sia da ricordarlo...ma sono piuttosto convinta ormai, che serva saperlo.
Saperlo dentro che il tempo a disposizione non è eterno. E che ogni giorno è un passo avanti alla morte.
E non per coltivare la tristezza. O la paura.
Anzi.

Per nutrire la gratitudine. E render grazia a chi si è, al proprio fare e al proprio essere.
Avere onore di sè. Ogni giorno. Senza posporre l'importanza di sè. (come se ci fosse una seconda possibilità).

Vivere senza sapere della morte...credo sia una sventura. E per certi versi una maledizione. (autoimposta).

Si spreca tanto...dimenticando che l'eternità è composta del ciclo di Vita/Morte/Vita, cui siamo sottoposti senza possibilità di alternativa.
...in quanto donne...qui si aprirebbe un ot infinito sul potere insito in ogni donna, di dare la vita e la contempo la morte, e di come esattamente la percezione di questa appartenenza sia stata occultata nei secoli, e dalle donne stesse. Ma andrei OT.
Con un altro utente, @twinpeaks , si parlava di Afrodite e degli Antichi Dei...

L'evitamento del dolore, per esperienza, è uno dei dolori peggiori da sperimentare. Appartiene alla sfera dell'evitamento di sè, della perdità di sè.
Quel sè tanto meschino e umano di cui si parlava. (e sì, son concorde...si riconosce negli altri ciò che si riconosce in sè. E qui c'è l'altro autoinganno, volto gli occhi da me per girarli sugli altri e riconosco per pregiudizio. Che è comodo per certi versi...ma in realtà sulla lunga è un modo per autoinfliggersi ulteriore dolore. Ed è parte della meschinità umana, la vigliaccheria rispetto alle proprie ombre. )

Certo..se mi guardo e vedo un essere luminoso, fin tanto che ci credo e riesco a tenere in piedi l'illusione, sarò elevato. E al sicuro (apparentemente).

Personalmente preferisco scendere nel fango e sporcarmi di me.
sedermi in mezzo alle mie ombre e ai miei demoni.

E sempre per la morte. Per quella vecchia sdentata e segnata che desidero poter guardare negli occhi quando sarà la mia morte.

E non penso sia coraggio...a me sembra vigliaccheria, per la verità.
Credo che la mia paura più grande sia arrivare alla mia morte senza potermi toccare, senza avere esperienza diretta di me e avere invece una esperienza delegata al fuori, al mondo.

Io penso che la vita proponga se stessa, e siamo noi cresciuti nell'epoca di walt disney e harmony e del mulino bianco ad aver perso il segno della durezza di una vita.
Insomma...credo che siam storicamente sempre più smidollati.

60 anni fa mio padre era nel campo con un attrezzo che pesava tre volte lui a spruzzare sulle viti verderame, e quando la sera aveva le vesciche sulle spalle la sua mamma gli dava latte e polenta e per consolarlo una mela cotta sulla stufa.
Ecco....e già ai suoi tempi si stava un gran bene.

Siamo smidollati.
E ogni minima sofferenza diviene un trauma.
Quando è solo dolore. Nè più nè meno.

Siam nell'epoca dei non amati, io per prima...e ragionavo che in fondo non è una novità.
La novità è credere che si debba necessariamente essere amati.

Che sia qualcosa di dovuto e meritato.
E invece...no. Semplicemente.

Si è soli, come tutti gli altri animali che popolano il pianeta.
Ed è esattamente il rifiuto della solitudine costituente l'essere - ogni essere sul pianeta - l'inganno di questo tempo.

Non oso pensare ai ragazzetti che vivono immersi nell'illusione della connessione e scambiano il virtuale col reale.

L'equilibrio...sai che penso non esista come lo si immagina?
Penso esista il movimento nello squilibrio...la ricerca del proprio baricentro, che non è mai data definitivamente.

:applauso:

(sono sempre senza verdi)
 

flower7700

Gli unicorni hanno rotto
Ma qui non è patema d'animo...
non mi ha rispettata... ha chiuso senza dirmi perchè.
un "non me la sento di andare avanti" dopo due anni non mi basta.
Ciao, un motivo te l'ha dato per chiudere... pensa che a me è successo di peggio: sparito da un giorno all'altro, senza darmi nessuna spiegazione, zero e dopo quasi 3 anni.

Il tuo ti ha dato una motivazione ma che tu non senti "vera", probabilmente è solo una patetica scusa per non doverti raccontare la verità. Non farti illusioni che ti ha lasciato perché ha scoperto di amarti, un uomo già sposato che lascia l'amante lo fa perché ne ha trovata un'altra... di amante.

Leggendo come descrivevi il tuo uomo, meticoloso, attento ai dettagli e a non lasciare traccia mi fa venire in mente un uomo abituato al tradimento, e al suo occultamente, un seriale insomma. Certo ben attento a non far mai trapelare nulla, chi ti dice che lui non avesse un'altra amante, oltre a te? Dopo quello che mi è successo ti dico non mi sento proprio di escludere nulla a questo mondo.
 
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