Ma infatti Vediamo le cose in modo diverso. Per me il tradimento non è uno spartiacque. Non è quella soglia che non deve essere varcata perché altrimenti succede chissà che cosa. Se ci sono delle soglie, e sono assolutamente soggettive, vengono varcate prima, e in qualche caso anche dopo. E parlo di eventi che ti cambiano profondamente.
Mi ha sempre fatto molto ridere leggere i traditi che si svegliano all'improvviso con le corna in testa e cominciano a gestire la propria esistenza in base alla scoperta del tradimento in sé.
Come se non ci fossero stati né un prima né un dopo.
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Il traditore vive un continuo nel processo che lo porta a compiere determinate scelte. È fluido e tendenzialmente sensato.
L’altro molte volte ignora questi cambiamenti, e non sempre perché è scemo o negligente.
Nella maggior parte dei casi ne viene tenuto più o meno all’oscuro.
Vogliamo parlare di quanti sono i traditori assolutamente a comparti stagni che tengono perfettamente separate le bolle, trovano il loro equilibrio e sono in grado di gestire e salvare in maniera eccelsa capra e cavoli?
Secondo me pochini.
Io per prima non ne sono molto capace.
Non credo nemmeno siano tante le persone che tradiscono avendo interiorizzato una sorta di deontologia e sviluppato una grande autoconsapevolezza.
E la scoperta del tradimento è uno spartiacque sì...
Un trauma per il tradito, che deve essere elaborato e gestito.
Per cui a me non fa ridere e penso anche sia un po’ inevitabile che in una prima fase molto ruoti attorno al tradimento.
Che si metta in discussione tutto, se stessi-la relazione e l’altro.
E anche un trauma per il traditore, ovviamente. Ma per altre ragioni di solito.
Poi si sopravvive come coppia o meno, ma alla faccia dello spartiacque..
Non è che non esistano altre modalità per tradire la coppia senza essere infedeli. Se vuoi alcune sono pure peggio, più subdole o più sottili. Non si sta a sindacare questo.
Ma nessuna ha effetti così dirompenti.