La verità, finalmente

danny

Utente di lunga data
Non è un diritto, e' una immagine che spesso ci si fa quando non è possibile per svariate ragioni viversi oggettivamente bene ogni momento della giornata. C'è chi al mattino si trascina al lavoro e vede in ogni sua azione un gesto pressoché automatico e per così dire "dovuto", e chi (sono meno) riesce a vivere attivamente tanta parte della giornata. Mettendo interesse per ciò che fanno. Li riconosci a prima vista dalla faccia :).
La maggior parte di noi però viaggia "in automatismo" per la gran parte della giornata, e soffre quella che diventa la noiosa routine.

La felicità dicono sia una molecola (la serotonina se non sbaglio), da un punto di vista scientifico e oggettivo. Una cosa senza la quale non si ha voglia di andare avanti. Il motore.

Ed ecco che tutti quelli che vivono nella attesa di "passare" la routine (e spesso di "far giornata") hanno bisogno della meta. Che sia la pizza con gli amici, l'ora in piscina, il bagno in silenzio e relax, l'incontro con l'amante, la vacanza agognata..... Momenti a cui si tende durante tutti gli altri. "Adesso mi sciroppo (mettici quello che vuoi), ma dopo...". E già ti immagini e ti pregusti il momento "bello".

Più o meno e' questa l'immagine che do' alla felicità. Non un diritto, più che altro una meta "isolata" per molti.
Esatto.
Al tuo elenco aggiungerei i beni materiali. Quanto benessere psichico si ricava al momento di fare shopping?
L'acquisto libera dopamina.
Molte nostre scelte si basano sul meccanismo (chimico) della "ricompensa".
 
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Foglia

utente viva e vegeta
E allora sarò un paraculo, che devo dirti. Io vedo solo una persona fuori dalla coppia, che riesce a darmi quello che mi manca, tutto qui. Egoismo? Sicuramente si.
Se riesce a darti tutto quello che ti manca, dopo una settimana, per me significa che sei un uomo fortunato, perché avevi già tanto.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Esatto.
Al tuo elenco aggiungerei i beni materiali. Quanto benessere psichico si ricava al momento di fare shopping?
L'acquisto libera dopamina.
Molte nostre scelte si basano sul meccanismo (chimico) della "ricompensa".
Aggiungiamolo. Non l'avevo messo perché credo di essere una delle poche che non ama fare shopping. Ma in effetti è una caratteristica mia.
 

Eagle72

Utente di lunga data
riesce a darmi quello che mi manca, tutto qui.
E vai col premio GAC...kid..ti è mai capitato di desiderare fortemente una nuova auto? Vedi la brochure, vai sul sito, la configuri, sogni...poi quando la compri..cala tutto..questo vale per tante cose...cellulari...opportunità di lavoro..un viaggio..il desiderio di avere una cosa è superiore alla cosa in se....io lo vedo con le mie figlie...capaci di chiedermi cento volte un giocattolo...con la promessa che poi non avanzeranno più altre richieste..be...appena ricevuto il nuovo gioco già parte la nuova richiesta! Se tua moglie non ti da più nulla...molla! Giustamente dici sei giovane. Ma sei giovane pure per essere uno che ha bisogno di metadone esterno per campare nella coppia. Invece ci resti..ti vivi la cosa...e per come sei non sarà una scopata e via. Apri solo gli occhi...nulla è gratis...ti stai riallontanando da tua moglie che percepirà il tuo disagio...prima o poi...poi non lamentiamoci se cerca altri abbracci. Un abbraccio da zio eagle 😂
 
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danny

Utente di lunga data
Aggiungiamolo. Non l'avevo messo perché credo di essere una delle poche che non ama fare shopping. Ma in effetti è una caratteristica mia.
Funziona tutto più o meno in maniera simile.
Sesso, mangiare bene, fare attività piacevoli (guardare un bel film, ascoltare musica piacevole), fare shopping, tutte attività che stimolano la produzione di dopamina e risultano pertanto attraenti.
Nel momento in cui si svolgono attività routinarie, è l'attesa di questo stimolo che rende tollerabile ciò che si fa.
L'inibizione patologica dello stesso porta alla depressione, che infatti può essere curata anche agendo sulla quantità di dopamina nell'organismo.
Tutto sommato la felicità è una questione di neurotrasmettitori che funzionano correttamente.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Funziona tutto più o meno in maniera simile.
Sesso, mangiare bene, fare attività piacevoli (guardare un bel film, ascoltare musica piacevole), fare shopping, tutte attività che stimolano la produzione di dopamina e risultano pertanto attraenti.
Nel momento in cui si svolgono attività routinarie, è l'attesa di questo stimolo che rende tollerabile ciò che si fa.
L'inibizione patologica dello stesso porta alla depressione, che infatti può essere curata anche agendo sulla quantità di dopamina nell'organismo.
Tutto sommato la felicità è una questione di neurotrasmettitori che funzionano correttamente.
Mica per niente e' una bella capacità e anche una bella dimostrazione che i neurotrasmettitori funzionano bene il fatto di trovare interesse in tante cose, riducendo la sensazione di isola felice a tutto vantaggio del più costante benessere.

In metropolitana la mattina vedi subito tra tante facce rassegnate, quella che definiresti la "persona positiva". La riconosci dallo sguardo vivo e dalla propensione al sorriso spontaneo. Non so come dire. Ieri uscendo dal portoncino del mio condominio ne ho incrociata una che mi ha sorriso solo nel dirmi di passare per prima, che lei "era ingombrante" (aveva un grosso zaino in spalla). Chissà se il suo stato era merito di quello zaino :). Fatto sta che l'ho notata, e lo zaino per lei era "ingombro"...
Di rientro a casa incrocio invece tanti studenti, resto sempre affascinata da quelli che possono parlare della qualunque cosa non so come dire... Sguardo diretto e sorriso pronto. Aperto. E' uno stato più frequente nei giovani, anche se non è certo scontato in giovane età. Giovani o meno giovani, li riconosci comunque. E' molto bello avere quell'atteggiamento dove la ricompensa e' nel minuto vissuto adesso, non nella idea o nella "funzione di...".
 

Brunetta

Utente di lunga data
Anche soffermarsi sulle parti negative, però.
Non vi è un diritto, ma un'aspirazione.
L'immagine che ha portato Marjanna è sufficientemente esplicativa per ciò.
Io sonol’ottimismo fatta persona, ma DIRITTO alla felicità mi fa venire l’orticaria, è simile al “ti meriti”. È un atteggiamento nei confronti della vita che porta a pensare che tutto debba andare secondo i desideri e che se non accade genera rabbia.
Sarò stata precocemente matura, ma “chi non ti vuole non ti MERITA” mi ha sempre respinta.
Nella vita si fa il proprio meglio, per soddisfazione interiore, e si ha quello che capita e bisogna trovare bontà e bellezza in quello che capita.
Non si può di fronte a una vita che non soddisfa vagheggiare quella meravigliosa che meritiamo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non è un diritto, e' una immagine che spesso ci si fa quando non è possibile per svariate ragioni viversi oggettivamente bene ogni momento della giornata. C'è chi al mattino si trascina al lavoro e vede in ogni sua azione un gesto pressoché automatico e per così dire "dovuto", e chi (sono meno) riesce a vivere attivamente tanta parte della giornata. Mettendo interesse per ciò che fanno. Li riconosci a prima vista dalla faccia :).
La maggior parte di noi però viaggia "in automatismo" per la gran parte della giornata, e soffre quella che diventa la noiosa routine.

La felicità dicono sia una molecola (la serotonina se non sbaglio), da un punto di vista scientifico e oggettivo. Una cosa senza la quale non si ha voglia di andare avanti. Il motore.

Ed ecco che tutti quelli che vivono nella attesa di "passare" la routine (e spesso di "far giornata") hanno bisogno della meta. Che sia la pizza con gli amici, l'ora in piscina, il bagno in silenzio e relax, l'incontro con l'amante, la vacanza agognata..... Momenti a cui si tende durante tutti gli altri. "Adesso mi sciroppo (mettici quello che vuoi), ma dopo...". E già ti immagini e ti pregusti il momento "bello".

Più o meno e' questa l'immagine che do' alla felicità. Non un diritto, più che altro una meta "isolata" per molti.
La vita è adesso. Adesso in metropolitana in piedi.

[video=youtube;c780J3LlulI]https://www.youtube.com/watch?v=c780J3LlulI[/video]
 

Foglia

utente viva e vegeta
Io sonol’ottimismo fatta persona, ma DIRITTO alla felicità mi fa venire l’orticaria, è simile al “ti meriti”. È un atteggiamento nei confronti della vita che porta a pensare che tutto debba andare secondo i desideri e che se non accade genera rabbia.
Sarò stata precocemente matura, ma “chi non ti vuole non ti MERITA” mi ha sempre respinta.
Nella vita si fa il proprio meglio, per soddisfazione interiore, e si ha quello che capita e bisogna trovare bontà e bellezza in quello che capita.
Non si può di fronte a una vita che non soddisfa vagheggiare quella meravigliosa che meritiamo.
Tieni però conto che quello che dici è anch'esso solo in parte frutto della educazione. In te ho percepito, proprio in maniera tangibile, quella predisposizione a godere della vita minuto per minuto. Ce l'hai. O almeno io la sento, e' una roba che si percepisce a pelle.
Io non ce l'ho.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mica per niente e' una bella capacità e anche una bella dimostrazione che i neurotrasmettitori funzionano bene il fatto di trovare interesse in tante cose, riducendo la sensazione di isola felice a tutto vantaggio del più costante benessere.

In metropolitana la mattina vedi subito tra tante facce rassegnate, quella che definiresti la "persona positiva". La riconosci dallo sguardo vivo e dalla propensione al sorriso spontaneo. Non so come dire. Ieri uscendo dal portoncino del mio condominio ne ho incrociata una che mi ha sorriso solo nel dirmi di passare per prima, che lei "era ingombrante" (aveva un grosso zaino in spalla). Chissà se il suo stato era merito di quello zaino :). Fatto sta che l'ho notata, e lo zaino per lei era "ingombro"...
Di rientro a casa incrocio invece tanti studenti, resto sempre affascinata da quelli che possono parlare della qualunque cosa non so come dire... Sguardo diretto e sorriso pronto. Aperto. E' uno stato più frequente nei giovani, anche se non è certo scontato in giovane età. Giovani o meno giovani, li riconosci comunque. E' molto bello avere quell'atteggiamento dove la ricompensa e' nel minuto vissuto adesso, non nella idea o nella "funzione di...".
:up:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Tieni però conto che quello che dici è anch'esso solo in parte frutto della educazione. In te ho percepito, proprio in maniera tangibile, quella predisposizione a godere della vita minuto per minuto. Ce l'hai. O almeno io la sento, e' una roba che si percepisce a pelle.
Io non ce l'ho.
Io certamente devo ringraziare i miei genitori per l’educazione e la combinazione di geni, sempre merito loro.
Però si impara. I miei figli ce l’hanno.
I bambini ce l’hanno tutti naturalmente. Possono passare ore a guardare le formiche o a selezionare sassi, alla faccia degli insegnanti che si lamentano per la scarsa attenzione, poi vengono (male)educati a “non perdere tempo per quelle cose lì”.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Io certamente devo ringraziare i miei genitori per l’educazione e la combinazione di geni, sempre merito loro.
Però si impara. I miei figli ce l’hanno.
I bambini ce l’hanno tutti naturalmente. Possono passare ore a guardare le formiche o a selezionare sassi, alla faccia degli insegnanti che si lamentano per la scarsa attenzione, poi vengono (male)educati a “non perdere tempo per quelle cose lì”.
Non so se sia una cosa che "si impara". Si impara ad apprezzare e a dare valore a quel che si ha. Questo si. Ma non so fino a che punto sia possibile imparare a trovarlo "interessante". I bambini sono molto recettivi a livello sensoriale. E non è che trovino tutto interessante. Sanno però trovare l'interessante nelle piccole cose, e purtroppo siamo noi stessi, come dici tu, ad insegnare loro che sono "piccole".
 

Diletta

Utente di lunga data
:eek:
E allora perché plaudi alla sua felicità nel tradimento?

Ma non mi sembra proprio che lo stia facendo...
Mi sto solo facendo delle domande (e aggiungo che non mi sembrano domande da poco).

Riguardo alla felicità come diritto di tutti, lo ribadisco. E' ovvio che intendessi per felicità il benessere, lo star bene.
Perché non dovrebbe essere una prerogativa di noi esseri umani?
Tutti la ricerchiamo, è importante come stato mentale perché, come ha già detto qualcun altro che ora non ricordo chi, fa da motore nel percorso della vita e ci fornisce più risorse per affrontare le difficoltà che ciascuno incontra.
Mi viene in mente il famoso detto che "l'uomo non vive di solo pane".
 

Diletta

Utente di lunga data
Ma per favore! Si conoscono da una settimana!! Ci avrà scopato, ma non sa una vita insieme come sarebbe!! Non sa se è ordinata, se a casa dopo una giornata di lavoro preferisce stare sul cellulare mentre lui vedere un film sul divano, non sa come mangia a tavola magari lo fa in modo che gli da fastidio, magari lascia l auto sempre senza benzina, non sa come gestisce i soldi, magari va dal parrucchiere due volte a settimana e a lui sta sul cazzo che si buttino via soldi cosi, non sa un caz! Le coppie su ste cose litigano....sul come si spreme il tubetto di dentifricio...non sui massimi sistemi.... Ma perfavore... senti a me...molla casa e fatti un mese co questa.ma vivici insieme..no incontri fugaci ..messaggini..cuoricini....poi ne riparliamo...kid...dici di amare tuoi figli...bene sappi che stai agendo contro di loro. Se non ami tua moglie ok...decidi...o molli o resti vivacchiando....ma partire cosi di testa no...il conto è sempre salato.
Guarda Eagle che lo so meglio di te che la realtà è tutto un altro paio di maniche!! Nel suo caso poi, con altri due bimbi di lei!! (Mi sento male all'idea).
Come sono sicura che, col tempo, la situazione ritorna ad essere molto simile a quella che si è lasciata, questo nella migliore delle ipotesi, nella peggiore gli scenari possono essere infiniti.
Partendo quindi da questa opinione ne deduco che le relazioni extra non portano a niente e sono perfettamente inutili e senza senso (tralascio volontariamente la questione morale per un mero discorso pratico).
Kid però è giovincello e, a detta sua, anche piuttosto infantile, ragion per cui non è ancora arrivato a questa saggezza.
Sicuramente è giusto metterlo in guardia, ma ora come ora non credo che ci ascolterà più di tanto...
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma non mi sembra proprio che lo stia facendo...
Mi sto solo facendo delle domande (e aggiungo che non mi sembrano domande da poco).

Riguardo alla felicità come diritto di tutti, lo ribadisco. E' ovvio che intendessi per felicità il benessere, lo star bene.
Perché non dovrebbe essere una prerogativa di noi esseri umani?
Tutti la ricerchiamo, è importante come stato mentale perché, come ha già detto qualcun altro che ora non ricordo chi, fa da motore nel percorso della vita e ci fornisce più risorse per affrontare le difficoltà che ciascuno incontra.
Mi viene in mente il famoso detto che "l'uomo non vive di solo pane".
Ma anche di figa? :mexican:

La spinta a cercare il benessere ce l’hanno anche gli animali unicellulari.
Ed è cosa diversa dal diritto alla felicità.
 

Diletta

Utente di lunga data
Ma anche di figa? :mexican:

La spinta a cercare il benessere ce l’hanno anche gli animali unicellulari.
Ed è cosa diversa dal diritto alla felicità.
Ma guarda che non pensavo minimamente a quell'aspetto, padrona di non crederci!:carneval:
Comunque, io la vedo così: abbiamo tanti doveri e di conseguenza anche diritti. Molto lineare, molto semplice.
Nel caso di Kid non possiamo essere nel suo animo e non si sa quindi quanto malessere provi quando è con sua moglie. E' confuso lui, figuriamoci come possiamo saperlo noi...
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma guarda che non pensavo minimamente a quell'aspetto, padrona di non crederci!:carneval:
Comunque, io la vedo così: abbiamo tanti doveri e di conseguenza anche diritti. Molto lineare, molto semplice.
Nel caso di Kid non possiamo essere nel suo animo e non si sa quindi quanto malessere provi quando è con sua moglie. E' confuso lui, figuriamoci come possiamo saperlo noi...
Però non esiste il diritto alla felicità.
Persino la Costituzione Americana che parla di felicità, parla di ricerca della felicità, che poi va intesa come possibilità di realizzazione di sé più economica e sociale che personale.
Corrisponde nella nostra Costituzione al rimuovere gli ostacoli alla realizzazione umana.
 

danny

Utente di lunga data
Io sonol’ottimismo fatta persona, ma DIRITTO alla felicità mi fa venire l’orticaria, è simile al “ti meriti”. È un atteggiamento nei confronti della vita che porta a pensare che tutto debba andare secondo i desideri e che se non accade genera rabbia.
Sarò stata precocemente matura, ma “chi non ti vuole non ti MERITA” mi ha sempre respinta.
Nella vita si fa il proprio meglio, per soddisfazione interiore, e si ha quello che capita e bisogna trovare bontà e bellezza in quello che capita.
Non si può di fronte a una vita che non soddisfa vagheggiare quella meravigliosa che meritiamo.
Sicura stessimo parlando di questo?
Diritto non è aspirazione, mi sembra chiaro.
Se sei depressa però non hai neppure l'aspirazione a essere felice.
Sei malata, e - teoricamente - il "bisogno" di essere curata.
Che non è comunque un diritto.
 

danny

Utente di lunga data
Non so se sia una cosa che "si impara". Si impara ad apprezzare e a dare valore a quel che si ha. Questo si. Ma non so fino a che punto sia possibile imparare a trovarlo "interessante". I bambini sono molto recettivi a livello sensoriale. E non è che trovino tutto interessante. Sanno però trovare l'interessante nelle piccole cose, e purtroppo siamo noi stessi, come dici tu, ad insegnare loro che sono "piccole".
Poi arrivano gli ormoni e quegli stessi bambini diventano degli adolescenti depressi, incazzati col mondo, refrattari a qualsiasi regola, stronzi, erotomani e bulli.
Non tutti, certo, però qualcuno di loro sicuramente.
Il che spiega come la chimica abbia programmato per noi già molto della nostra esistenza.
 

danny

Utente di lunga data
Ma anche di figa? :mexican:

La spinta a cercare il benessere ce l’hanno anche gli animali unicellulari.
Ed è cosa diversa dal diritto alla felicità.
Io aggiungerei eventualmente "diritto alla ricerca della felicità", così per trovare un accordo.
Anche "diritto alla ricerca della figa", se proprio vogliamo.
Non si può certo negare a qualcuno, no?
 
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