Non devo fare molti sforzi per ricordare perché è stato un periodo molto importante della mia vita. La conobbi durante una recita teatrale alla quale partecipavamo, ne fui immediatamente colpito perché nonostante non fosse una bellezza appariscente, aveva due straordinari occhi verdi su un viso delizioso, con capelli scurissimi. Era giovanissima e nel tempo la sua bellezza maturò fino a farla diventare attorno ai 25 anni una “figa imperiale” (uso l’espressione di un amico poco rispettosa ma che rende immediatamente l’idea). Per la verità c’era una sua amica che mi faceva il filo e lei me lo confidò ma a me l’atra non piaceva e colsi l’occasione per dirle che invece era lei che volevo. Organizzammo una festa di fine anno tra amici e invitammo delle ragazze, c’era anche lei e ricordo il nostro primo bacio, il nostro primo appartarci, ricordo la felicità improvvisa ed immensa nell’ essere corrisposto, studiavamo entrambi, il nostro metterci insieme ci sembrò una naturale conseguenza, però non eravamo in quel momento abbastanza maturi, lo compresi subito, lei no. … Emerse nel tempo una sua naturale attitudine che mi infastidiva molto, mi sballottava con la sua necessità di essere sempre al centro delle attenzioni di qualcuno, io non bastavo. Nei tre anni che stemmo insieme ci lasciammo varie volte, per me era una sofferenza continua ma ancora credevo nell’ammmmore salvifico ed innocente che superava ed abbatteva tutti gli ostacoli, lei giocava con me, mi lasciava e mi riprendeva con naturalezza e senza un briciolo di patema. Della serie che il lunedì mi diceva che tutto era finito e la domenica me la ritrovavo nella discoteca che frequentavo che mi cercava di nuovo. Partii per il servizio militare disperato, prefiguravo quello che sarebbe successo, ero sulla corda ma non mi facevo illusioni. Puntualmente alla prima licenza fui scaricato e passai dei mesi d’inferno, se davvero era questo l’amore, mi aveva devastato, poi un poco alla volta le cose passarono, mi misi insieme con una cara amica che mi aveva aiutato molto in quei frangenti ma tra noi non funzionò. ………. Poi arrivo –LEI- (mia moglie!), un’altra brunetta, giovanissima, e capii qualcosa, scoprii altro, scoprii cosa volesse dire essere amato, atteso, desiderato. …….All’inizio non volevo crederci, cominciò con un inaspettato bacio in macchina ad un semaforo e finì per cementarsi sempre di più, e cominciai a godere di doni insperati, la capacità di valutare il valore degli altri, con semplicità e realismo, la possibilità di fare progetti per un futuro che prima non riuscivo a vedere e a cucire intorno a me stesso, intorno a quel NOI che sarebbe poi nel tempo diventato la mia famiglia………….. Ricordo con chiarezza una serata di tanti anni fa, quando fummo invitati dal fratello della mia ex, c’era anche lei, la mia ex, da sola. Non mi interessava più niente di lei, non la odiavo di certo ma ormai la nostra storia era passata, game over, ero in fase di pieno innamoramento con mia moglie e non vedevo altre, ebbene, ricordo ancora la sua sorpresa nel vedermi arrivare, i suoi patetici tentativi di rinvangare un passato, un periodo ormai finito, ed il suo indispettirsi nel constatare che ormai non c’era più niente che ci legasse, ricordo ancora uno sguardo di fuoco rivolto alla mia futura moglie quando mi prese per mano per andarcene a serata finita……………… Capii cosa mi aveva legato a lei, il fatto di essere sulla corda, di desiderare quello che non potevo avere, chi semplicemente giocava con me perché pensava di essere inarrivabile, perché ero il suo giocattolo, perché lo erano i ragazzi che ebbe dopo, perché era il suo ego a pretenderlo. Ero stato uno strumento per le sue conferme, ero stato in fondo ben poco…… Ha avuto una vita problematica e sfortunata, mia moglie adesso è un fiore, lei purtroppo no, ha avuto gravi problemi famigliari, inclusi tradimenti pesanti da parte di suo marito e problemi di salute, purtroppo ora somiglia a mia nonna. _____________Scusa per la prolissità e scusa se ho pensato a lei quando hai descritto tua moglie, magari le cose non centrano, è un paragone azzardato ma questo è quello che ho vissuto . Se l’ avessi sposata, credo che avrei vissuto una vita grama, i suoi continui cambiamenti di umore e di direzione mi avrebbero fatto sicuramente a pezzi e la sua voglia di affermazione mi avrebbe portato alla disperazione e alla rottura. Da questo punto di vista credo di aver avuto fortuna, nessuna abilità, solo fortuna.