Cosa fareste voi?

Jacaranda

Utente di lunga data
Vero, ma sono sono 2 messaggi diversi.

Uno e': Io oggi sono questo, una donna diversa, quello che ho vissuto e' questo, sono (o non sono) disponibile a cambiare per te ma per i 25 cazzo di anni passati insieme e per tutto quello che abbiamo condiviso di devo almeno delle spiegazioni (non giustificazioni, bada bene)……..ecc.

L'altro e': Non mi interessa parlare di me, non ti devo niente, non ho nulla da spiegare.

Non mi sembra la stessa cosa, anche se il risultato alla fine puo' essere lo stesso
Credo che stiamo dicendo la stessa cosa ...
Ha detto, senza parlare “non ti devo niente ..non ho nulla da spiegare ....”
 

Brunetta

Utente di lunga data
La verita' Vigorvis non la conosce ancora. Sa quello che ha scoperto. Ma dietro c'e' un mondo. Un universo che magari a lui non interessa piu' scoprire, gli basta quello che ha in mano per scegliere il suo destino.

Ma 25 anni insieme, 2 figli cresciutri, sono tanti, per rinunciare a capire cosa c'e' dietro il tendone che lui ha appena sollevato. Ora non e' piu' tempo di investigazione, ma di parole e dialogo. Ha la sua confessione, che non vale legalmente ma che puo' usare personalmente, e la prova che quello che scriveva e' vero.

Ha la possibilita' di metterla completamente a nudo, fargli vedere quello che e' (almeno per lui), quello che lui vede ora nella persona che ha davanti.

Poi puo' scegliere cio' che vuole, andarsene, restare, chiudere, ricostruire, Non importa. Ma a capire chi ho avuto davanti per anni, le motivazioni che l'hanno spinta fare cio' che ha fatto, non saprei rinunciare.
Mi porterei dentro un tarlo per tutta la vita. Almeno x come sono fatto io.
Credo sia così per tutti.
Penso semplicemente che Vigor sia reticente con noi.
 

Lostris

Utente Ludica
Non so come sia, o meglio cosa si trovi a provare un traditore nel momento che l'altro scopre.
Sabato scorso lei era con l'amante a pranzo e passeggio insieme. Giovedì ha fatto l'amore con lui.
Ieri, un sabato dopo, di mattina a colazione lui afferma di aver scoperto il tradimento (lei potrebbe avere anche avuto già in programma un incontro del sabato, come quello della settimana passata).
Il perdono si chiede se provi pentimento. Ma nel giro di 5 minuti si può elaborare?
Penso che si possa provare vergogna e dispiacere per l’altro.

Il pentimento non lo capisco molto, soprattutto in caso di tradimenti ripetuti e/o perpetrati a lungo nel tempo.
Ancor meno capirei la richiesta di perdono, comunque.

Comprendo invece perfettamente il negare il più possibile. Ma, una volta allo scoperto l’inganno, credo si dovrebbe restare disponibili alle richieste di chiarimenti legittimi dell’altro... anche se non si avesse intenzione di chiedere un recupero del rapporto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Penso che si possa provare vergogna e dispiacere per l’altro.

Il pentimento non lo capisco molto, soprattutto in caso di tradimenti ripetuti e/o perpetrati a lungo nel tempo.
Ancor meno capirei la richiesta di perdono, comunque.

Comprendo invece perfettamente il negare il più possibile. Ma, una volta allo scoperto l’inganno, credo si dovrebbe restare disponibili alle richieste di chiarimenti legittimi dell’altro... anche se non si avesse intenzione di chiedere un recupero del rapporto.
Però io non capisco molto il vergognarsi, sentirsi un verme e non pentirsi.
Forse diamo un significato diverso al pentimento oppure alla vergogna.
Se rubassi qualcosa al supermercato e venissi beccata, mi vergognerei e sarei pentita di aver compiuto il furto che mi ha messo in quelle condizioni.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Però io non capisco molto il vergognarsi, sentirsi un verme e non pentirsi.
Forse diamo un significato diverso al pentimento oppure alla vergogna.
Se rubassi qualcosa al supermercato e venissi beccata, mi vergognerei e sarei pentita di aver compiuto il furto che mi ha messo in quelle condizioni.
Ti vergogni perchè vieni beccata? Se non ti beccavano tornavi a rubare? :umile:


Penso che si possa provare vergogna e dispiacere per l’altro.

Il pentimento non lo capisco molto, soprattutto in caso di tradimenti ripetuti e/o perpetrati a lungo nel tempo.
Ancor meno capirei la richiesta di perdono, comunque.

Comprendo invece perfettamente il negare il più possibile
. Ma, una volta allo scoperto l’inganno, credo si dovrebbe restare disponibili alle richieste di chiarimenti legittimi dell’altro... anche se non si avesse intenzione di chiedere un recupero del rapporto.
Spiegami il neretto, perchè non ci arrivo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ti vergogni perchè vieni beccata? Se non ti beccavano tornavi a rubare? :umile:




Spiegami il neretto, perchè non ci arrivo.
Ho cercato un esempio.

Io non sopporto l’idea di dovermi vergognare. Ovviamente non ho mai rubato.
Immaginavo chi non riuscisse a resistere alla tentazione, come chi tradisce, ma provando vergogna si dovrebbe di conseguenza pentire.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Ho cercato un esempio.

Io non sopporto l’idea di dovermi vergognare. Ovviamente non ho mai rubato.
Immaginavo chi non riuscisse a resistere alla tentazione, come chi tradisce, ma provando vergogna si dovrebbe di conseguenza pentire.
Brunetta se uno ruba e lo fermano pensa "che rottura di p", "che scocciatura", mica si pente. Poi starà più attento e non tornerà più a rubare nello stesso negozio. Potrebbe anche pentirsi, ma te che sai che si pente veramente e non fa la recita per la circostanza?
Se prendo un mezzo pubblico, per una qualsiasi emergenza, senza fare il biglietto e non trovo modo di farlo a bordo, nel momento che si presenta il controllore non è che mi vergogno, subito gli dico che non ho il biglietto e pago la multa. Al limite posso spiegare le mie condizioni di emergenza per vedere se anzichè farmi la multa mi fa il biglietto a bordo con il sovrapprezzo.
Ma non so quanto queste situazioni di rubare calzino appieno con un tradimento, perchè un traditore, in un certo senso, ruba a casa sua.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Brunetta se uno ruba e lo fermano pensa "che rottura di p", "che scocciatura", mica si pente. Poi starà più attento e non tornerà più a rubare nello stesso negozio. Potrebbe anche pentirsi, ma te che sai che si pente veramente e non fa la recita per la circostanza?
Se prendo un mezzo pubblico, per una qualsiasi emergenza, senza fare il biglietto e non trovo modo di farlo a bordo, nel momento che si presenta il controllore non è che mi vergogno, subito gli dico che non ho il biglietto e pago la multa. Al limite posso spiegare le mie condizioni di emergenza per vedere se anzichè farmi la multa mi fa il biglietto a bordo con il sovrapprezzo.
Ma non so quanto queste situazioni di rubare calzino appieno con un tradimento, perchè un traditore, in un certo senso, ruba a casa sua.
Beh. Però.
Se non è vergogna quella di commentare insieme al tradito il contenuto nascosto di un telefono, credo che sia una roba molto simile.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Brunetta se uno ruba e lo fermano pensa "che rottura di p", "che scocciatura", mica si pente. Poi starà più attento e non tornerà più a rubare nello stesso negozio. Potrebbe anche pentirsi, ma te che sai che si pente veramente e non fa la recita per la circostanza?
Se prendo un mezzo pubblico, per una qualsiasi emergenza, senza fare il biglietto e non trovo modo di farlo a bordo, nel momento che si presenta il controllore non è che mi vergogno, subito gli dico che non ho il biglietto e pago la multa. Al limite posso spiegare le mie condizioni di emergenza per vedere se anzichè farmi la multa mi fa il biglietto a bordo con il sovrapprezzo.
Ma non so quanto queste situazioni di rubare calzino appieno con un tradimento, perchè un traditore, in un certo senso, ruba a casa sua.
Ma no, dà del suo.
Ma la vergogna dovrebbe essere per la slealtà.
 

Lostris

Utente Ludica
Ho cercato un esempio.

Io non sopporto l’idea di dovermi vergognare. Ovviamente non ho mai rubato.
Immaginavo chi non riuscisse a resistere alla tentazione, come chi tradisce, ma provando vergogna si dovrebbe di conseguenza pentire.

Si sa che si sta facendo qualcosa di sbagliato.
Farsi beccare ed essere - giustamente - biasimati dall’altro deve essere ovviamente spiacevole.

La vergogna la vivi nello svelamento e nello sguardo dell’altro, non nell’atto in sè. Altrimenti non lo si compirebbe.

Poi personalmente io non credo molto al pentimento.
Ti puoi dispiacere del dolore causato all’altro, dell’essere stato così poco accorto facendoti scoprire, puoi capire in alcuni casi che non vuoi perderlo e in base a questa (inaspettata :eek:) prospettiva ritarare il valore di ciò che hai vissuto e di ciò che avevi in casa...

Ma non puoi rinnegare le scelte fatte, le emozioni provate, ciò che hai scelto di condividere con qualcun altro, le menzogne raccontate e l’aver privilegiato te stesso corrompendo altro.

E allora per me il pentimento che nasce nell’onda d’urto di conseguenze immaginabili ha davvero poco valore. Perché è di forma.
 

Lostris

Utente Ludica
Spiegami il neretto, perchè non ci arrivo.
Cerchi di negare e, dove non puoi, tendi a minimizzare per alleggerire la tua posizione.

Cosa c’è da spiegare? Mi sembra una reazione iniziale abbastanza naturale.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si sa che si sta facendo qualcosa di sbagliato.
Farsi beccare ed essere - giustamente - biasimati dall’altro deve essere ovviamente spiacevole.

La vergogna la vivi nello svelamento e nello sguardo dell’altro, non nell’atto in sè. Altrimenti non lo si compirebbe.

Poi personalmente io non credo molto al pentimento.
Ti puoi dispiacere del dolore causato all’altro, dell’essere stato così poco accorto facendoti scoprire, puoi capire in alcuni casi che non vuoi perderlo e in base a questa (inaspettata :eek:) prospettiva ritarare il valore di ciò che hai vissuto e di ciò che avevi in casa...

Ma non puoi rinnegare le scelte fatte, le emozioni provate, ciò che hai scelto di condividere con qualcun altro, le menzogne raccontate e l’aver privilegiato te stesso corrompendo altro.

E allora per me il pentimento che nasce nell’onda d’urto di conseguenze immaginabili ha davvero poco valore. Perché è di forma.
Ne abbiamo parlato tante volte.
Io non credo che sia così.
Qualunque cosa si faccia di sbagliato mentre la si fa piace, che sia mangiare la cioccolata o andare troppo veloci in auto. Però quando passa ci si pente delle conseguenze.
Secondo me si può pensare di non pentirsi finché non si viene scoperti, così come per tutto il resto.
Non ci credo che non ci si penta di aver vissuto quelle emozioni quando si vedono i figli piangere e magari anche il coniuge.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Ne abbiamo parlato tante volte.
Io non credo che sia così.
Qualunque cosa si faccia di sbagliato mentre la si fa piace, che sia mangiare la cioccolata o andare troppo veloci in auto. Però quando passa ci si pente delle conseguenze.
Secondo me si può pensare di non pentirsi finché non si viene scoperti, così come per tutto il resto.
Non ci credo che non ci si penta di aver vissuto quelle emozioni quando si vedono i figli piangere e magari anche il coniuge.
Quoto.
Ci si "pente" se una relazione ci ha portato a stare male più dello stare bene, più che altro ci si rende conto di aver percorso una strada sbagliata (ma questo è un percorso personale). Le emozioni, quelle vissute che ti han fatto sentire bene nel mentre le vivevi (ad esempio passeggiare vicini, avere qualcuno che ci abbraccia ci fa sentire bene) rimangono belle, ma le emozioni, che non sono necessariamente legate alla persone di per se.
Vedere il dolore nel coniuge, se gli si vuole bene, se si prova affetto per lui, porta senso di colpa, cosa che potrebbe provocare il pianto.
Però credo anche che le reazioni siano soggettive e che non si possa avere una esatta linea rigida dei comportamenti. Ad esempio non è detto che uno pianga.
Quello che ormai mi è chiaro è che una persona coniugata la persona fuori la cerca per ricerca di emozioni, non per motivi razionali. Qui ho letto se uno sta veramente male lascia. Se a livello logico non funziona si chiude. End.
Se funziona a livello logico (che potrebbero anche essere meri interessi economici ?) si cercano emozioni. E la persona con cui si cercano non è vincolante. Non si cerca la persona si cercano le emozioni.
Il fatto che vi siano gusti personali, preferenze fisiche o caratteriali, sono vincolare al fatto che quelle caratteristiche vengono lette come garanzia di emozione. Infatti molti tradiscono con più persone, e magari possono credere di averne amata una più di un altra, ma semplicemente sono le emozioni che sono state diverse. Potrebbero persino credere di aver amato di più quella con cui è andato tutto nel peggiori dei modi, ma solo perchè le emozioni (che non fan distinguo tra male e bene) sono state più forti, proprio perchè non è andato tutto "rose e fiori".
 

Lara3

Utente di lunga data
Beh. Però.
Se non è vergogna quella di commentare insieme al tradito il contenuto nascosto di un telefono, credo che sia una roba molto simile.
Nel mio caso credo che abbia ragione Marjanna: quando ho scoperto il tradimento la reazione di mio marito era del genere: “che rottura di palle, la prossima volta sarò più furbo”. Infatti la seconda e terza volta beccato ( per caso, ormai non m’importa più nulla), lui si era organizzato meglio per non essere scoperto. Io non ho visto minimamente vergogna in lui: lui era solo scocciato.
 

Lara3

Utente di lunga data
Ne abbiamo parlato tante volte.
Io non credo che sia così.
Qualunque cosa si faccia di sbagliato mentre la si fa piace, che sia mangiare la cioccolata o andare troppo veloci in auto. Però quando passa ci si pente delle conseguenze.
Secondo me si può pensare di non pentirsi finché non si viene scoperti, così come per tutto il resto.
Non ci credo che non ci si penta di aver vissuto quelle emozioni quando si vedono i figli piangere e magari anche il coniuge.
No Brunetta, non ho visto il minimo pentimento. È questo è più grave del tradimento stesso. Non ho visto pentimento quando io soffrivo e neanche quando la tensione in casa era alta ed i ragazzi sentivano.
Lo so che questo è un motivo più che sufficiente per chiudere subito...
 

Brunetta

Utente di lunga data
No Brunetta, non ho visto il minimo pentimento. È questo è più grave del tradimento stesso. Non ho visto pentimento quando io soffrivo e neanche quando la tensione in casa era alta ed i ragazzi sentivano.
Lo so che questo è un motivo più che sufficiente per chiudere subito...
Non è segno però di non essersi pentito, il non pentirsi è una conseguenza di essere anaffettivo.
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Nel mio caso credo che abbia ragione Marjanna: quando ho scoperto il tradimento la reazione di mio marito era del genere: “che rottura di palle, la prossima volta sarò più furbo”. Infatti la seconda e terza volta beccato ( per caso, ormai non m’importa più nulla), lui si era organizzato meglio per non essere scoperto. Io non ho visto minimamente vergogna in lui: lui era solo scocciato.
Tuo marito e’ malato.
Non e il solo , ma non rappresenta certo un soggetto rappresentativo della media.
Certe patologie andrebbero curate ... tu invece continui a ricondurre tutto al tradimento che nel tuo caso e’ l’ultimo dei problemi
 
Ultima modifica:

Marjanna

Utente di lunga data
Cerchi di negare e, dove non puoi, tendi a minimizzare per alleggerire la tua posizione.

Cosa c’è da spiegare? Mi sembra una reazione iniziale abbastanza naturale.
Non so... non mi convince tanto.
Capisco che uno possa avere un momento in cui si allontanta perchè vede il tradimento nel volto dell'altro, il dolore del tradito è un neon con scritto sopra "ma che merda sono stata/o?", e il peso di guardarlo possa far fuggire.
E magari anche negare sia una modo per sfuggire a quel faccia a faccia, ma come primo impatto al limite.
Se vai a vanti negando e tentando qualche via minimizzare mi sembra da immaturi. Tipo al bambino che si dice "chi ha rubato la caramella?" e lui diventa tutto rosso e si nasconda dietro al tavolo. Già tra i bambini ci sono quelli che imparano presto a dire "è stato Giacomo!" per timore della punizione. Ma è appunto timore della punizione.
E purtroppo molti arrivano in età adulta che capiscono solo che devono farsi più furbi.

Ma come aveva scritto [MENTION=7069]Foglia[/MENTION], ognuno conosce i suoi polli e leggerà in modo diverso le varie reazioni.
 

Vigorvis

Utente di lunga data
Ho letto un po' I vostri commenti, e credo che si sia frainteso ciò che ho scritto.
Voglio precisare che lei non è andata via di casa, intendevo dire che se usciva dalla cucina con il telefonino, dopo per me non aveva più alcuna rilevanza leggere, perché sicuramente avrebbe cancellato quello che non dovrei leggere. In oltre io già so tutto il contenuto, certo non ho letto tutto, ma giusto quello per capire, il resto ho evitato di leggere, i particolari non mi interessano.
Ha avuto altre due storie prima di questa la prima e durata 8 mesi, chiusa perché la moglie del suo amante aveva dei sospetti.
Il secondo e durato 2 anni circa, per il momento non so perché e finita, devo ancora leggere. L'ultimo è iniziato da pochi mesi. Dopo il nostro primo confronto, so che ha chiamato il suo amante e chiuso la loro relazione clandestina. Lui molto preoccupato
Per qualche mia reazione,
Mi fermo qui perché devo andare a lavoro.
Poi continuerò appena posso, perché c'è molto altro da scrivere.
Continuo
Tant'è che mia moglie gli ha chiesto di cancellare dal suo telefonino tutte le conversazione che hanno avuto su telegram.
Per timore che io cerco un confronto con lui.
Inoltre ha cancellato dal suo cellulare le conversazioni precedenti, lasciando solo quelle dell'ultimo.
Lei è incredula sulla mia scoperta, ne parla con lui, per capire come e potuto succedere pensando che molto probabilmente sono stati visti insieme da qualche mio conoscente.
Detto questo, questa mattina mi manda un messaggio whatapp, mi vuole parlare!!!
 
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