Da un estremo all'altro, insomma, peraltro credo col rischio di avere lo stesso risultato controproducente. Io davvero non capisco. Se mi pongo a un uomo come colei che ti offre un pompino con l'ingoio "per la prossima volta", cioè faccio diventare "il pompino" l'obiettivo, cosa ti sto comunicando? E se invece mi pongo come quella che ne scopa diversi oltre a te, ti comunico davvero un valore aggiunto? Cioè: casomai il fatto di averne altri in contemporanea cerco di farlo "passare" in sordina. Non è che se tolgo valore a te ne aggiungo a me. Non funziona. (o almeno non funzionerebbe per me con gli uomini che mi interessano). Si crede di svalorizzare gli altri (riducendoli al rango di divertissement), quando se la realtà non corrisponde invero si svalorizza sempre se stessi. Cosa si vince poi con questa modalità relazionale? Uno che prende il numerino come dal salumiere anziché attendere che sia il salumiere a dirgli "prego!...". Pensare invece che qualsivoglia relazione passa da un certo tipo di contenuti, e che se il mezzo per ottenerla e' quello di sostituire l'escalation di prestazioni con l'invito a pigliare il numero, forse non mostriamo alcun contenuto diverso dalla messa in atto di tentativi (per me patetici) del risveglio di ciò che di più banale e scontato vi è in una relazione agli esordi, vale a dire l'arrapamento? Io direi invece che il bello di questi giochi sta nel fare uscire l'arrapamento mostrando altre carte. Credo che tra l'altro in questa maniera si faccia anche una discreta scrematura, col bel rischio di perdere per strada quelli che di chi sono io fotte sega.