Spiego meglio sto punto perché mi interessa abbastanza.
La premessa essenziale e' che sto parlando per categorie di persone, traendo proprio spunto dalle parole di.
@stany. Quindi: gli sposati, e i single. Poi so che posso INCONTRARE uno di qualsiasi delle due categorie e vedere LA PERSONA, che è un altro discorso ancora. Mi fermo alle categorie. Da single personalmente posso apprezzare i miei paritetici perché li posso vedere alla luce del sole, non devo fare i numeri per una telefonata, c'è (FORSE) più probabilità che se hanno scelto me e' per conoscermi e non per farmi fare da svuotacoglioni (anche se questo distinguo forse sta più nella mia testa che altro, nel senso che alberga più nel campo della qualità della relazione... Ma insomma vabbè). Uno sposato lo vedo più incentrato a non avere comunque problemi con la famiglia, e in questa ottica la frustrazione di non avere a che fare con una single "che sta a sua (esclusiva?) disposizione" la vedo in conflitto con l'interesse primario. A meno di non supporre che uno desideri quella che ti aspetta senza proferir parola. Quella che non è importante mentre tu lo sei per lei. Non ci vedo l'essere monogami.
A rovescio,
@Brunetta : se io valutassi di preferire (ragionando sempre per categorie e non per persone) gli sposati, non sarebbe perché io sono tendenzialmente poligama, ma perché magari uno libero potrebbe avanzare potenzialmente troppe richieste. Non so. E' curioso comunque uno sposato che trova frustrante la pariteticità, più di un single che magari non ha molto tempo (come potrei essere io). A meno che magari a
@stany che ha poco tempo interessi proprio la maggior disponibilità temporale di una single, e la frustrazione deriva dal suo immaginario (stiamo parlando di categorie...) in cui è difficile incastrare i tempi con una donna sposata. In questo senso la frustrazione di cui parlava la capirei di più...