Voi chi vi inculereste?

abebe

Utente di lunga data
Quando capitasse che vostro figlio/a vi facesse una confidenza sua privata legata a sue percezioni e sensazioni, esplicitando la volontà di aprirsi solo con voi e NON con il vostro compagno/a ..

Voi cosa fareste?

Vi inculate il compagno/a mantenendo la riservatezza richiesta?

O vi inculate il figlio, andando subito a spifferare le sue sensazioni e percezioni al vostro compagno/a , disattendendo di fatto la sua volontà?
Non ho figli e neanche una moglie: rispondo quindi in via del tutto teorica su come mi immagino una moglie e dei dei figli.

Innanzi tutto, da amante del turpiloquio usato in modo appropriato e con i registri giusti nei contesti giusti, insegnerei a mio figlio a usare correttamente le parole. In primo luogo, perché "inculare" dovrebbe avere una connotazione positiva e non negativa come invece avviene nel linguaggio comune :) (e non lamentiamoci poi... ;) ).

In secondo luogo, se già si parte dal concetto che a prescindere si incula qualcuno, mi viene da pensare che uno si considera facente parte di una famiglia di merda.

Infine, riguardo alla situazione ipotizzata, direi che... dipende!

Dipende dal tipo di confidenza: se è una confidenza "innocua", che non pregiudica in nessun modo mio figlio, la terrei per me, come un piccolo segreto tra noi due. Se invece è una confidenza che in qualche modo è sensibile per lo sviluppo di mio figlio, allora senza dubbio ne parlerei con mia moglie. E con lei deciderei, sempre tenendo conto delle varie implicazioni, come comportarci. Vale a dire se se parlarne apertamente anche col figlio oppure se semplicemente agire di comune accordo ma con lei che fa finta di non sapere niente.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Non ho figli e neanche una moglie: rispondo quindi in via del tutto teorica su come mi immagino una moglie e dei dei figli.

Innanzi tutto, da amante del turpiloquio usato in modo appropriato e con i registri giusti nei contesti giusti, insegnerei a mio figlio a usare correttamente le parole. In primo luogo, perché "inculare" dovrebbe avere una connotazione positiva e non negativa come invece avviene nel linguaggio comune :) (e non lamentiamoci poi... ;) ).

In secondo luogo, se già si parte dal concetto che a prescindere si incula qualcuno, mi viene da pensare che uno si considera facente parte di una famiglia di merda.
Eh si, si parte proprio da quel concetto li, e non sono situazioni coai rare riportate come eventi eccezionali.

Come farai (eventualmente un domani) a stabilire con assoluta certezza il grado di pregiudizio per lo sviluppo di tuo figlio?
 

Foglia

utente viva e vegeta
Eh si, si parte proprio da quel concetto li, e non sono situazioni coai rare riportate come eventi eccezionali.

Come farai (eventualmente un domani) a stabilire con assoluta certezza il grado di pregiudizio per lo sviluppo di tuo figlio?
Un padre e una madre (che comunicano bene) hanno "ruoli", non necessariamente stereotipati per genere. Credo che di base non ci debba essere troppo spazio per essere il genitore "deputato" alla raccolta di segreti per l'altro. Poi c'è la realtà, e nella realtà a volte capita. Faccio l'esempio di una (singola) nota con il più classico "per favore non lo dire a mamma /papà". E torno alla tua domanda. Certezze assolute non ce ne sono. Un buon indicatore (del fatto che ad esempio sia un caso isolato) e' come ti senti tu, di fronte alla responsabilità di omettere. Forse la nota a scuola non è l'esempio più calzante, ma è per capire... Nel momento in cui accolgo la richiesta del figlio, dovrei pensare bene alla responsabilità che mi assumo a tacere con l'altro genitore. Ivi compresa quella di dichiarare a posteriori di avere sbagliato, nel caso le note si seguissero...
 

abebe

Utente di lunga data
Eh si, si parte proprio da quel concetto li, e non sono situazioni coai rare riportate come eventi eccezionali.

Come farai (eventualmente un domani) a stabilire con assoluta certezza il grado di pregiudizio per lo sviluppo di tuo figlio?
Nessun'altra certezza che quella che mi deriva dal mio (ovviamente infallibile... 😂 ) giudizio. E dalla valutazione di quelle che possono essere le conseguenze.

Due esempi agli estremi opposti: se mi dice che si vergogna ad andare a comprare i preservativi, glieli vado a comprare io, con una risatina dentro di me. Posso anche omettere di raccontarlo a mia moglie, oppure posso anche raccontarglielo giusto per farle sapere che nostro figlio è attivo sessualmente, con l'accorata richiesta di tenersela per se.
Se invece mi dicesse che ha ricevuto sul telefono un video di quella testa di cazzo del suo amico che ha filmato la sua fidanzatina mentre gli faceva un pompino e sono tutti minorenni, lo direi immediatamente a mia moglie e lo porterei subito dalla polizia a denunciare il fatto (cercando anche di fargli capire la gravità della cosa e le possibili conseguenze).
Nel mezzo, ci sono le solite 50 sfumature... 😉
 

Foglia

utente viva e vegeta
... Prima ho parlato comunque di buona comunicazione tra i genitori.
Credo che- al di là dei ruoli, in cui è facile che un figlio individui uno dei due genitori come più accogliente si spera A SECONDA DELLE RICHIESTE ;) , per cui in alternanza - se certe richieste di "non dire all'altro" si susseguono, anzitutto c'è che il figlio non percepisce assonanza, sia pure con ruoli e con caratteri e caratteristiche diversificati, tra padre e madre. Perché se li vede come un "fronte comune" e' più difficile (raro) che chieda di tacere.
 

abebe

Utente di lunga data
Infatti, foglia: concordo con quello che hai scritto. Ed era questo che intendevo quando ho detto che se mi viene il pensiero che "devo scegliere se incularmi il figlio o la moglie" allora forse ho dei problemi... e non sono le confidenze del figlio!
 

Foglia

utente viva e vegeta
Infatti, foglia: concordo con quello che hai scritto. Ed era questo che intendevo quando ho detto che se mi viene il pensiero che "devo scegliere se incularmi il figlio o la moglie" allora forse ho dei problemi... e non sono le confidenze del figlio!
Tanti si sono concentrati sull'utilizzo del termine. Anche io ora ne avrei usato un altro, ma non credo che @Skorpio abbia problemi diversi da quelli che possono presentarsi a tutti. Quanti abbiamo sentito dire "solo per stavolta non lo dirò a mamma /papà" da parte dell'altro genitore? Alcuni fanno spalluccia e lo considerano roba da niente, altri sentono che comunque la loro posizione rispetto al figlio non è di potere. E' un potere che al contrario si piglia il figlio su di loro, e per un genitore... succede eh... Ma non è il massimo ;)
 

Skorpio

Utente di lunga data
Nessun'altra certezza che quella che mi deriva dal mio (ovviamente infallibile... 😂 ) giudizio. E dalla valutazione di quelle che possono essere le conseguenze.

Due esempi agli estremi opposti: se mi dice che si vergogna ad andare a comprare i preservativi, glieli vado a comprare io, con una risatina dentro di me. Posso anche omettere di raccontarlo a mia moglie, oppure posso anche raccontarglielo giusto per farle sapere che nostro figlio è attivo sessualmente, con l'accorata richiesta di tenersela per se.
Se invece mi dicesse che ha ricevuto sul telefono un video di quella testa di cazzo del suo amico che ha filmato la sua fidanzatina mentre gli faceva un pompino e sono tutti minorenni, lo direi immediatamente a mia moglie e lo porterei subito dalla polizia a denunciare il fatto (cercando anche di fargli capire la gravità della cosa e le possibili conseguenze).
Nel mezzo, ci sono le solite 50 sfumature... 😉
Ma guarda.. Quella dei preservativi da comprare mi pare era un esempio che aveva fatto a suo tempo anche @spleen ma a me nemmeno pare una confidenza, in verità

Nel senso che se un figliolo dice una cosa così al padre e sente pure il bisogno di specificare di non dire nulla alla mamma, mi pare ci siano problemi di ben altra natura, tutti in carico al padre, peraltro

La questione come diceva @Foglia è di una banalità quasi imbarazzante.

Però nei fatti un genitore in questi casi si trova di fronte a una serie di scelte

1 o risponde al figlio: io alla mamma dico tutto tutto tutto, sai caro?.. Sono bravo io.

2 o ascolta e poi tace

3 o ascolta e poi (di nascosto) riporta

Che inculare faccia scalpore come termine lo capisco (però termini sostitutivi non ne sono stati forniti) ma il senso è chiaro, qualcuno lo devi "fregare"
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Non la famiglia è proprio il senso di quello che scrivi che non capisco.
Ci sono confidenze che vanno condivise col coniuge altre che si possono anche tenere per se.
Naturalmente il coniuge informato affinché il figlio continui a confidarsi con l'altro dovrà continuare a fingere di non sapere, altrimenti il figlio perde fiducia e racconta più nulla.
Tempo fa uno dei miei 4 mi confidò di avere provato a farsi una canna, in separata sede ne parlai a mia moglie, ma lui trovando in me una persona di cui fidarsi per certi argomenti, mi disse anche in seguito di essersene fatte alcune e di avere smesso. Il secondo confido a mia moglie di avere una fidanzatina la quale lo consigliava sul regalino di San Valentino. Io sempre fatto finta di sapere nulla.
Quando invece il terzo mi disse di sentirsi preso di mira da una banda di nulla, condivisi in sua presenza con mia moglie, per decidere insieme cosa fare.
 

abebe

Utente di lunga data
Ma guarda.. Quella dei preservativi da comprare mi pare era un esempio che aveva fatto a suo tempo anche @spleen ma a me nemmeno pare una confidenza, in verità

Nel senso che se un figliolo dice una cosa così al padre e sente pure il bisogno di specificare di non dire nulla alla mamma, mi pare ci siano problemi di ben altra natura, tutti in carico al padre, peraltro

La questione come diceva @Foglia è di una banalità quasi imbarazzante.

Però nei fatti un genitore in questi casi si trova di fronte a una serie di scelte

1 o risponde al figlio: io alla mamma dico tutto tutto tutto, sai caro?.. Sono bravo io.
Io questa la riformulerei così:
1 o risponde al figlio: guarda, noi siamo tutti e due i tuoi genitori: i tuoi problemi sono anche nostri problemi. Di tutti e due, non uno solo.

Direi che ha un significato diverso da come la proponi tu, no?

2 o ascolta e poi tace

3 o ascolta e poi (di nascosto) riporta
Nuovamente, ribadisco che per me c'è un'altra opzione ed è quella che sceglieri io:

4 non ricado in nessuna delle 3 precedenti in automatico ma valuto la questione e poi scelgo una delle 3 a seconda del caso.

Che inculare faccia scalpore come termine lo capisco (però termini sostitutivi non ne sono stati forniti) ma il senso è chiaro, qualcuno lo devi "fregare"
Che ne dici, come termine sostituvo, di "tradire"? Mi sembra anche molto IT con il forum, anche se non si tratta di scoparsi qualcun altro. Ma in nessun paese della terra "tradire" vuol dire semplicemente "scoparsi qualcun altro". Anzi, se vogliamo quello è solo un caso particolarissimo. Anche in Italia.
 

abebe

Utente di lunga data
E comunque, torniamo sempre al punto di partenza: da svariate sfumature si intuisce come ci sia una netta differenza.

Tu interpreti la coppia come due soggetti in contrapposizione, io in modo parecchio diverso.

Niente di male, eh? Era solo per capire da dove originano le varie differenze di sfumature.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Ma guarda.. Quella dei preservativi da comprare mi pare era un esempio che aveva fatto a suo tempo anche @spleen ma a me nemmeno pare una confidenza, in verità

Nel senso che se un figliolo dice una cosa così al padre e sente pure il bisogno di specificare di non dire nulla alla mamma, mi pare ci siano problemi di ben altra natura, tutti in carico al padre, peraltro

La questione come diceva @Foglia è di una banalità quasi imbarazzante.

Però nei fatti un genitore in questi casi si trova di fronte a una serie di scelte

1 o risponde al figlio: io alla mamma dico tutto tutto tutto, sai caro?.. Sono bravo io.

2 o ascolta e poi tace

3 o ascolta e poi (di nascosto) riporta

Che inculare faccia scalpore come termine lo capisco (però termini sostitutivi non ne sono stati forniti) ma il senso è chiaro, qualcuno lo devi "fregare"
In realtà non la trovo una questione banale :)
I figli SANNO come dove e quando fare breccia ANCHE nelle debolezze di un genitore. Su cosa fare "leva". Lo trovo anche un sano percorso di crescita, se contenuto e per così dire "incanalato". Gestito. Tra l'altro alle volte non è subito compreso il senso di una richiesta di ascolto "appartata". Confidenza, o richiesta di una complicità che può andare contro in primis agli interessi del figlio? A volte bussano ai "ruoli", altre volte ahimè fanno appunto breccia nelle debolezze. Che sono pure debolezze della comunicazione di coppia. Quindi tu senti da un lato quello che diceva @spleen (cazzo, sono un genitore, non un amico), dall'altro (ma sempre collegato) di fronte alla richiesta di silenzio ti devi dimostrare (e non solo mostrare) adulto, e dall'altro ancora l'esito più scontato (comunque lo dico all'altro genitore sottobanco ) trova potenzialmente una marea di altre controindicazioni, tipo il figlio che capisce che col cacchio che la sua e' rimasta una confidenza, o l'altro informato e pure incarognito di essere stato escluso nelle intenzioni 😂 .
Sono andata volutamente all'iperbole, ma penso che non basti essere semplicemente due (DUE) genitori adulti (ADULTI). E' la prima base senz'altro, poi bisognerebbe che davanti ai figli (e quindi non solo davanti ai figli per quel che segue) non esistessero mai (MAI) problemi. Altrimenti non si spiega il discernimento di "casistiche" che più o meno tutti abbiamo fatto.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Io questa la riformulerei così:
1 o risponde al figlio: guarda, noi siamo tutti e due i tuoi genitori: i tuoi problemi sono anche nostri problemi. Di tutti e due, non uno solo.

Direi che ha un significato diverso da come la proponi tu, no?



Che ne dici, come termine sostituvo, di "tradire"?
Secondo me fai accademia, perché all'atto pratico ho qualche dubbio che a un figlio che ti chiede di fare una confidenza, chiedendoti che però resti fra cosa fra voi, risponderesti :
"figlio mio.. i tuoi problemi sono anche nostri problemi. Di tutti e due, non uno solo."

Però magari un giorno prova.. Tieni conto che in questo modo il rischio che un domani il figlio eviti di farti confidenze lo corri

Sul termine "tradire" io mi tengo il mio di termine, e quando l'ho subito (da figlio) , la percezione è stata quella della inculata (come anche quella di @Foglia se ben ricordo)

Un figlio (o un coniuge) può sentirsi tradito, inculato, ingannato, raggirato, escluso, imbrogliato.. Ma qui il senso del 3d non è trovare il termine giusto per tutti, ma Chi scegliere di (ingannare, tradire, inculare, etc...)
 

Skorpio

Utente di lunga data
In realtà non la trovo una questione banale :)
I figli SANNO come dove e quando fare breccia ANCHE nelle debolezze di un genitore. Su cosa fare "leva". Lo trovo anche un sano percorso di crescita, se contenuto e per così dire "incanalato". Gestito. Tra l'altro alle volte non è subito compreso il senso di una richiesta di ascolto "appartata". Confidenza, o richiesta di una complicità che può andare contro in primis agli interessi del figlio? A volte bussano ai "ruoli", altre volte ahimè fanno appunto breccia nelle debolezze. Che sono pure debolezze della comunicazione di coppia. Quindi tu senti da un lato quello che diceva @spleen (cazzo, sono un genitore, non un amico), dall'altro (ma sempre collegato) di fronte alla richiesta di silenzio ti devi dimostrare (e non solo mostrare) adulto, e dall'altro ancora l'esito più scontato (comunque lo dico all'altro genitore sottobanco ) trova potenzialmente una marea di altre controindicazioni, tipo il figlio che capisce che col cacchio che la sua e' rimasta una confidenza, o l'altro informato e pure incarognito di essere stato escluso nelle intenzioni 😂 .
Sono andata volutamente all'iperbole, ma penso che non basti essere semplicemente due (DUE) genitori adulti (ADULTI). E' la prima base senz'altro, poi bisognerebbe che davanti ai figli (e quindi non solo davanti ai figli per quel che segue) non esistessero mai (MAI) problemi. Altrimenti non si spiega il discernimento di "casistiche" che più o meno tutti abbiamo fatto.
Intendevo banale nel senso che è una cosa ricorrente.. Direi quasi inevitabile per un genitore (e chi non ha goduto di queste confidenze da genitore, probabilmente è il perfetto "terzo genitore" che non deve sapere, e se non sa di cosa si parli, probabilmente figlio/a e coniuge se lo inculano a giornate sane )

Le casistiche.. Ma sai.. Alla fine questa discussione è un esempio classico di come ci si attacca a un termine (inculare) per evitare una esposizione (io farei così)

C'è da valutare, ponderare calibrare, decidere, soppesare, dipende dai casi, dipende dalle situazioni, dipende da cosa ha fatto l'Inter domenica scorsa, dipende da mille cose, ma una esposizione chiara manca)

E la esposizione chiara ad esempio la ha fatta @Arcistufo " io mi inculerei X"

Ma per il resto c'è molta chiamiamola "prudenza" perché si sa, sporcarsi il vestitino pulito torna sempre male
 

abebe

Utente di lunga data
Secondo me fai accademia,
Non è "secondo te": è proprio così! :)

E l'ho detto ancora prima di rispondere, se vai a vedere... ;)

Non posso fare altrimenti, ovviamente. Però lasciami avere le idee chiare su come vorrei comportarmi. Poi, se lo farò davvero o no, lo vedremo quando sarà il momento, come per tutti, ovviamente.
 

abebe

Utente di lunga data
Intendevo banale nel senso che è una cosa ricorrente.. Direi quasi inevitabile per un genitore (e chi non ha goduto di queste confidenze da genitore, probabilmente è il perfetto "terzo genitore" che non deve sapere, e se non sa di cosa si parli, probabilmente figlio/a e coniuge se lo inculano a giornate sane )

Le casistiche.. Ma sai.. Alla fine questa discussione è un esempio classico di come ci si attacca a un termine (inculare) per evitare una esposizione (io farei così)
Ma quando mai? Ti ho criticato il termine, ma subito dopo ti ho detto quello che farei. Non ho evitato un bel nulla.

Poi, se non ti piace quello che io (dico che) farei... questo è un problema tuo... ;)
 

Skorpio

Utente di lunga data
Quando invece il terzo mi disse di sentirsi preso di mira da una banda di nulla, condivisi in sua presenza con mia moglie, per decidere insieme cosa fare.
Questo probabilmente perché non avevi sufficienti spalle per sostenere da solo il carico di quellaa confidenza, con relativa gestione
 

Skorpio

Utente di lunga data
Ma quando mai? Ti ho criticato il termine, ma subito dopo ti ho detto quello che farei. Non ho evitato un bel nulla.

Poi, se non ti piace quello che io (dico che) farei... questo è un problema tuo... ;)
A me è piaciuto, invece, perché mi ha confermato una mancanza di esposizione chiara :

"dipende dai casi" se ben ci pensi, lascia esattamente tutto in ordine così come si è trovato.

Perché è evidente che se non dirlo a mia moglie può pregiudicare inevitabilmente il futuro roseo di mio figlio che se condo le mie infallibili previsioni diventerà viceversa uno sfigato, glielo dico a mia moglie.

Ma siamo molto ma molto sul teorico

Ad esempio, scendiamo sul pratico : se tuo figlio un Domani ti dice che è infastidito da un gruppetto di bimbi come lui (prendo l'esempio concreto appena citato) ma ti dice di non dirlo a mamma per N motivi, te che fai?
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Questo probabilmente perché non avevi sufficienti spalle per sostenere da solo il carico di quellaa confidenza, con relativa gestione
a mio avviso hai una visione un po' distorta del concetto essere genitori, che nulla ha a che vedere con l'essere coppia.
L'importante però è che i tuoi metodi educativi funzionino.
Quindi, contenti voi contenti tutti.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Intendevo banale nel senso che è una cosa ricorrente.. Direi quasi inevitabile per un genitore (e chi non ha goduto di queste confidenze da genitore, probabilmente è il perfetto "terzo genitore" che non deve sapere, e se non sa di cosa si parli, probabilmente figlio/a e coniuge se lo inculano a giornate sane )

Le casistiche.. Ma sai.. Alla fine questa discussione è un esempio classico di come ci si attacca a un termine (inculare) per evitare una esposizione (io farei così)

C'è da valutare, ponderare calibrare, decidere, soppesare, dipende dai casi, dipende dalle situazioni, dipende da cosa ha fatto l'Inter domenica scorsa, dipende da mille cose, ma una esposizione chiara manca)

E la esposizione chiara ad esempio la ha fatta @Arcistufo " io mi inculerei X"

Ma per il resto c'è molta chiamiamola "prudenza" perché si sa, sporcarsi il vestitino pulito torna sempre male
Le "casistiche" si fanno perché è raro che due genitori abbiano una perfetta fluidità nella comunicazione, ed anche assonanza totale nella direzione da dare ai figli. Altrimenti non ci sarebbe questione: al massimo i figli non ti interpellerebbero a mo' di confidente esclusivo. Quando e' solo un problema di "accoglienza" dicono le cose a un genitore chiedendogli non di nasconderle all'altro, ma di aiutarli a dirle anche all'altro. Esempio: quando un figlio vuole un cane, e "bussa" prima dal genitore più aperto all'idea.
Ah: le sorprese del tipo che il figlio e il genitore canaiolo tornino direttamente a casa con l'animale le trovo abominevoli. :)
 
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