abebe
Utente di lunga data
Non ho figli e neanche una moglie: rispondo quindi in via del tutto teorica su come mi immagino una moglie e dei dei figli.Quando capitasse che vostro figlio/a vi facesse una confidenza sua privata legata a sue percezioni e sensazioni, esplicitando la volontà di aprirsi solo con voi e NON con il vostro compagno/a ..
Voi cosa fareste?
Vi inculate il compagno/a mantenendo la riservatezza richiesta?
O vi inculate il figlio, andando subito a spifferare le sue sensazioni e percezioni al vostro compagno/a , disattendendo di fatto la sua volontà?
Innanzi tutto, da amante del turpiloquio usato in modo appropriato e con i registri giusti nei contesti giusti, insegnerei a mio figlio a usare correttamente le parole. In primo luogo, perché "inculare" dovrebbe avere una connotazione positiva e non negativa come invece avviene nel linguaggio comune
In secondo luogo, se già si parte dal concetto che a prescindere si incula qualcuno, mi viene da pensare che uno si considera facente parte di una famiglia di merda.
Infine, riguardo alla situazione ipotizzata, direi che... dipende!
Dipende dal tipo di confidenza: se è una confidenza "innocua", che non pregiudica in nessun modo mio figlio, la terrei per me, come un piccolo segreto tra noi due. Se invece è una confidenza che in qualche modo è sensibile per lo sviluppo di mio figlio, allora senza dubbio ne parlerei con mia moglie. E con lei deciderei, sempre tenendo conto delle varie implicazioni, come comportarci. Vale a dire se se parlarne apertamente anche col figlio oppure se semplicemente agire di comune accordo ma con lei che fa finta di non sapere niente.