Cose da giovani.. cose da ricchi.. Cose da belli..

perplesso

Administrator
Staff Forum
ma io sto discorso del "mi vesto fregandomene del giudizio altrui" non l'ho mai digerito.
ma che vuol dire?
ovvio che ci si veste per gli altri, così come si parla per gli altri, si fa tutto per gli altri.

il che non significa che ci si debba adeguare ai gusti degli altri.
ma che qualunque gesto assume significato solo perché puo' potenzialmente essere visto da un altro ipotetico.

se vado in pigiama a una cena di gala, non è che me ne frego del giudizio degli altri, ma sto lanciando un segnale, stabilendo una comunicazione, anche se apparentemente controcorrente.
se vai in pigiama ad una cena di gala sei scemo, non mandi altri segnali se non quello che sei scemo.

vestirsi fregandosene del giudizio altrui significa avere uno stile proprio, che può persino non donarci, ma che ci identifica e che non dovrebbe risentire di altro se non del proprio gusto.
 

Irrisoluto

Utente di lunga data
se vai in pigiama ad una cena di gala sei scemo, non mandi altri segnali se non quello che sei scemo.

vestirsi fregandosene del giudizio altrui significa avere uno stile proprio, che può persino non donarci, ma che ci identifica e che non dovrebbe risentire di altro se non del proprio gusto.
allora, intanto credo che sia in parte illusorio credere di avere un "gusto proprio".
anche i più originali e artistici esteti si rifanno a un modello, magari lo rielaborano, ma sempre a partire da quello che già c'è e che vedono attorno a sé. Non è che si mettono in connessione profonda con il proprio io isolato che gli suggerisce il suo vero a autentico gusto.

poi, in ogni caso, è sempre al giudizio degli altri che miriamo, anche quando ci illudiamo di seguire i nostri gusti (che sono comunque sempre influenzati ecc.).

dire "mi vesto seguendo solo quello che mi piace" è doppiamente ipocrita: uno perché presuppone che quello che mi piace non abbia legame con quello che piace alla gente che scelgo come modello, due perché suggerisce implicitamente un fintissimo distacco dal giudizio sociale, quando invece è proprio quello che si ricerca quando si cerca di essere se stessi.
 

stany

Utente di lunga data
allora, intanto credo che sia in parte illusorio credere di avere un "gusto proprio".
anche i più originali e artistici esteti si rifanno a un modello, magari lo rielaborano, ma sempre a partire da quello che già c'è e che vedono attorno a sé. Non è che si mettono in connessione profonda con il proprio io isolato che gli suggerisce il suo vero a autentico gusto.

poi, in ogni caso, è sempre al giudizio degli altri che miriamo, anche quando ci illudiamo di seguire i nostri gusti (che sono comunque sempre influenzati ecc.).

dire "mi vesto seguendo solo quello che mi piace" è doppiamente ipocrita: uno perché presuppone che quello che mi piace non abbia legame con quello che piace alla gente che scelgo come modello, due perché suggerisce implicitamente un fintissimo distacco dal giudizio sociale, quando invece è proprio quello che si ricerca quando si cerca di essere se stessi.
L'eskimo negli anni settanta era una moda; io non ce l'avevo,forse perché costava troppo rispetto ad altri capi convenzionali 🤔
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
allora, intanto credo che sia in parte illusorio credere di avere un "gusto proprio".
anche i più originali e artistici esteti si rifanno a un modello, magari lo rielaborano, ma sempre a partire da quello che già c'è e che vedono attorno a sé. Non è che si mettono in connessione profonda con il proprio io isolato che gli suggerisce il suo vero a autentico gusto.

poi, in ogni caso, è sempre al giudizio degli altri che miriamo, anche quando ci illudiamo di seguire i nostri gusti (che sono comunque sempre influenzati ecc.).

dire "mi vesto seguendo solo quello che mi piace" è doppiamente ipocrita: uno perché presuppone che quello che mi piace non abbia legame con quello che piace alla gente che scelgo come modello, due perché suggerisce implicitamente un fintissimo distacco dal giudizio sociale, quando invece è proprio quello che si ricerca quando si cerca di essere se stessi.
sembra più un atto di autogiustificazione
 

bettypage

Utente acrobata
se vai in pigiama ad una cena di gala sei scemo, non mandi altri segnali se non quello che sei scemo.

vestirsi fregandosene del giudizio altrui significa avere uno stile proprio, che può persino non donarci, ma che ci identifica e che non dovrebbe risentire di altro se non del proprio gusto.
se vai in pigiama ad una cena di gala sei scemo, non mandi altri segnali se non quello che sei scemo.

vestirsi fregandosene del giudizio altrui significa avere uno stile proprio, che può persino non donarci, ma che ci identifica e che non dovrebbe risentire di altro se non del proprio gusto.
Ma se hai contezza di vestirti ad cazzum (secondo il tuo gusto e non secondo contesto/possibilità) stai riconoscendo le regole, rompendole. Poi, ribadisco, se fossimo più consapevoli che esser originali non vuol dire vestirsi di merda...
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
ma io sto discorso del "mi vesto fregandomene del giudizio altrui" non l'ho mai digerito.
ma che vuol dire?
ovvio che ci si veste per gli altri, così come si parla per gli altri, si fa tutto per gli altri.

il che non significa che ci si debba adeguare ai gusti degli altri.
ma che qualunque gesto assume significato solo perché puo' potenzialmente essere visto da un altro ipotetico.

se vado in pigiama a una cena di gala, non è che me ne frego del giudizio degli altri, ma sto lanciando un segnale, stabilendo una comunicazione, anche se apparentemente controcorrente.
Se vai in pigiama ad una cena di gala, non ti fanno entrare 😁
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Ma chi se ne frega di chi sta male.
La stragrande maggioranza delle persone si veste a casaccio, manco le vedi più ormsi.
Ti colpisce solo chi sa distinguersi tra t
Non è vero che te ne freghi.
Ma non è così importante da continuare a discuterne.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Perché esiste ancora la sinistra?
dipende da cosa intendi. quella del XXI secolo è quella che vedi. prima stavo per scrivere anche dei Mormoni, poi mi è venuto in mente che quelli che girano di solito sono più grandi. e sono senza giacca
 

danny

Utente di lunga data
allora, intanto credo che sia in parte illusorio credere di avere un "gusto proprio".
anche i più originali e artistici esteti si rifanno a un modello, magari lo rielaborano, ma sempre a partire da quello che già c'è e che vedono attorno a sé. Non è che si mettono in connessione profonda con il proprio io isolato che gli suggerisce il suo vero a autentico gusto.

poi, in ogni caso, è sempre al giudizio degli altri che miriamo, anche quando ci illudiamo di seguire i nostri gusti (che sono comunque sempre influenzati ecc.).

dire "mi vesto seguendo solo quello che mi piace" è doppiamente ipocrita: uno perché presuppone che quello che mi piace non abbia legame con quello che piace alla gente che scelgo come modello, due perché suggerisce implicitamente un fintissimo distacco dal giudizio sociale, quando invece è proprio quello che si ricerca quando si cerca di essere se stessi.
Continui a dare troppa importanza al giudizio di persone che non contano affatto nella tua vita.
L'unico giudizio che deve contare è quello delle persone che vuoi e che ami o a cui vuoi bene o con cui lavori.
Degli altri chi se ne frega. Ognuno faccia quello chevuole, basta che non influenzi la tua vita.
 
Ultima modifica:

danny

Utente di lunga data
Non è vero che te ne freghi.
Ma non è così importante da continuare a discuterne.
È fondamentalmente vero.
Non le considero, mentre apprezzo parecchio chi si avvicina al mio gusto e a ciò che mi piace.
Detto in poche parole, non mi frega nulla della obesa vestita leopardata o della tatuata fin sulle narici, penso che chiunque sia libero di vestirsi o fare del proprio corpo come gli pare.
Ovviamente apprezzo però un certo genere di stile.
Diverso è il caso di quando il vestito diventa un simbolo, come per esempio il velo.
Li' ho parecchi dubbi in merito.
Non credo affatto che chi indossi il velo tolleri chi prende il sole nudo in spiaggia o le mie idee in proposito e la mia posizione di ateo, per cui, per principio, mi sta sulle balle.
A tal proposito sono in Spagna.
Qui il nudismo non è proibito da nessuno parte.
A nessuno è data facoltà di limitare le scelte altrui.
È un buon modo per vivere insieme.
 

stany

Utente di lunga data
Da quando non riceve più i soldi dall'Urss è diventata un brand.
Qualcosa tipo Disegual o Starbucks, insomma.
Io direi da quando gli italiani si sentono "arrivati". Da quando anche il povero non può e non vuole sentirsi povero, da quando un sindacato screditato non movimenta più le masse dei lavoratori, da quanto molti lo sono ma non trovando riscontro nella politica non sanno nemmeno di esserlo.
 
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