Capito.
Sì, non hai tutti i torti a sottolineare questa cosa.
D'altro canto, se non si decide intenzionalmente (e non penso ci sia altra via che l'intenzionalità sulla lunga distanza) di spogliarsi senza togliersi i vestiti, il manierismo è una buona scorciatoia.
L'autoinganno è funzionale a mantenersi in zona confort, a mio parere.
Il fare le corna, svela parecchio di se stessi a se stessi. Più che all'altro.
Oggi chiacchieravo con un amico della questione della purezza. Si sta tirando matto sul trovare il modo per mantenersi puro ai suoi propri occhi. Sul non essere complice. Sul fare la differenza.
Tradire, farlo senza inventarsi cazzate autogiustificanti, significa accettare che non solo si è complici di una molteplicità di "storture", che non si è puri in buona sostanza.
Un po' quel che diceva il mio amico quando mi diceva "se vuoi fare il male, fallo bene".
Mi sono però accorta che ho ridotto la definizione di corna allo scopare fuori territorio coppia.
Uscendo da quel territorio, si fanno una miriade di corna anche senza usare il cazzo e la figa, in effetti.
E in questa prospettiva, l'indossare un ruolo come se fosse una identità, in effetti chiama più che corna, distanza.
Questa è una buona citazione "l’adozione di una condotta manieristica la quale, per usare le parole di Barison, è “una protesta contro il reale e insieme un attivo modo di vivere l’irreale”.

Se ci pensi, anche la mamma totale è un manierismo, in questa prospettiva.
(solo che socialmente...etc etc)