Junior Cally

stany

Utente di lunga data
come la giri e la rigiri rimane uno schifo .
C'era tanto di impegno nel fare le cose , se uno è contrario si dimette non che cambi ma rimani per il vile (sarà?) denaro , vedi i paraculi che non versando cosa dicevano all'inizio se ne sono andati sia a destra che nel gruppo misto adducendo ragioni ha dir poco vergognose.
Parlavo dei 5 stelle , la sinistra con il paraculetto di Renzi si fa il suo partitino come Calenda altro coglione , per il Cazzaro come lo chiama qualcuno noto del fatto quotidiano, mi aspetto che quando andranno al potere perchè prima o poi ci arriveranno, rimanga in ufficio a fare le cose e non stare sempre in giro per l'italia
Ci sono ancora più di 3 anni di legislatura, nessuno pensa di perdere tre anni e mezzo di stipendio sicuro. Tutto sommato gli episodi di transfughi del MoVimento 5 stelle sono anche abbastanza limitati. Sono il 10% del totale degli eletti; che può sembrare tanto ma riflettendo è una percentuale del tutto fisiologica rispetto alla possibilità che ci sia stata una parte degli eletti che già pensava di poter cambiare in corso d'opera fin dall'inizio, per assicurarsi un futuro in politica ; oppure anche per divergenze sulla linea: cosa del tutto legittima. Andrebbe cambiato la costituzione sull'aspetto del mandato elettorale, ma se ciò fosse messo ai voti in parlamento sarebbe minoritaria la parte favorevole; probabilmente solo lo stesso movimento 5 stelle.
 

ologramma

Utente di lunga data
Ci sono ancora più di 3 anni di legislatura, nessuno pensa di perdere tre anni e mezzo di stipendio sicuro. Tutto sommato gli episodi di transfughi del MoVimento 5 stelle sono anche abbastanza limitati. Sono il 10% del totale degli eletti; che può sembrare tanto ma riflettendo è una percentuale del tutto fisiologica rispetto alla possibilità che ci sia stata una parte degli eletti che già pensava di poter cambiare in corso d'opera fin dall'inizio, per assicurarsi un futuro in politica ; oppure anche per divergenze sulla linea: cosa del tutto legittima. Andrebbe cambiato la costituzione sull'aspetto del mandato elettorale, ma se ciò fosse messo ai voti in parlamento sarebbe minoritaria la parte favorevole; probabilmente solo lo stesso movimento 5 stelle.
che ci rimangono tre anni dubito fortemente.
Che siano pochi lo so ma i giornali o giornaloni come li chiamano enfatizzano il problema , tanto i sprovveduti abboccano , se poi pensi che quelli andati al gruppo misto voteranno a favore di provvedimenti del governo mi spieghi perchè te ne sei andato se non per i soldi ?
La costituzione fino adesso è riuscita solo a dalema con l'articolo 5 e sappiamo che enorme buco si è prodotto , ora era quasi fatta con la riduzione dei parlamentari ma ci sono messi di mezzo una settantina di paraculi per indire il referendum , per noi ci vorrebbero migliaia di adesioni.
Come scritto in precedenza siamo messi nelle mani di tanti paraculi , nel mio paese ce ne sarebbe la conferma sai che diciamo di solito :hanno la faccia come il c..o
 

stany

Utente di lunga data
che ci rimangono tre anni dubito fortemente.
Che siano pochi lo so ma i giornali o giornaloni come li chiamano enfatizzano il problema , tanto i sprovveduti abboccano , se poi pensi che quelli andati al gruppo misto voteranno a favore di provvedimenti del governo mi spieghi perchè te ne sei andato se non per i soldi ?
La costituzione fino adesso è riuscita solo a dalema con l'articolo 5 e sappiamo che enorme buco si è prodotto , ora era quasi fatta con la riduzione dei parlamentari ma ci sono messi di mezzo una settantina di paraculi per indire il referendum , per noi ci vorrebbero migliaia di adesioni.
Come scritto in precedenza siamo messi nelle mani di tanti paraculi , nel mio paese ce ne sarebbe la conferma sai che diciamo di solito :hanno la faccia come il c..o
Io non credo che si andrà alle elezioni politiche se il PD dovesse perdere l'emilia-romagna.
E ripeto non conviene a nessuno. Come diceva Andreotti il potere logora chi non ce l'ha. Fra 3 anni Salvini e la lega saranno ridimensionati, sicuramente.
Intanto stasera vedremo la sorpresa in Emilia in Calabria.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
No, no. Io non chiedo: nella miglior ipotesi che non lo conosce, non voglio che s’incuriosisca e poi vada a cercare.
Io invece preferisco affrontare i discorsi.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

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Sì, là fuori è un mondo difficile. Sì, lo era anche prima di Sanremo.
massimo giuliani 2 Febbraio 2020 Sì, là fuori è un mondo difficile. Sì, lo era anche prima di Sanremo.2020-02-02T14:35:22+00:001 Comment
Se un marziano fosse sbarcato in Italia nel gennaio 2020 avrebbe pensato con marziana invidia di essere arrivato in un paese in cui sui giornali e nei media si discute abitualmente dei testi delle canzoni.
Non è vero niente, tranquilli. Della musica continua a fregare poco e niente ai più, se non come orpello di eventi televisivi o come oggetto di qualche bella polemica mediatica di quelle che ci riempi le colonne per settimane e che dividono buoni e cattivi.
Una premessa necessaria, per dire due cose sull’affare Junior Cally, è che a me quella musica interessa ben poco. Non ho nessun coinvolgimento e ho poca curiosità per quella forma espressiva se non quella che si deve a un fenomeno sociale che è degno di considerazione perché esiste ed è voce di una realtà. Dunque non è per simpatia personale che mi prende un certo imbarazzo davanti alle polemiche di chi vorrebbe espellere il rapper dal festival di Sanremo.
Un’altra premessa è che, pur essendo interessato alle questioni etiche della narrazione, quello non è il mio “specifico”. Ammetto che non sono in grado di avere una posizione definitiva su questioni come quelle che hanno riguardato Gabriel Matzneff o Roman Polanski. Metto in conto che dirò anche cose imprecise quando mi avventurerò al di fuori delle faccende che conosco meglio. Ma ho una certa confidenza con le cose di musica e credo di essere stato formato da ogni singolo solco su cui ho calato la puntina da quando ero bambino. Non sempre da quei solchi ho ascoltato storie di gente virtuosa e quando dico che mi hanno formato non intendo che mi hanno reso uno stupratore, uno spacciatore o un violento. Intendo che buona parte della simpatia che provo per l’umano nella sue manifestazioni, e per le persone al di là dei loro peccati, mi viene probabilmente da lì.
Venendo alla questione di cui si parla, si chiede da più parti una specie di dannazione per un cantante per via di un testo scritto qualche anno fa, che racconta in maniera cruda una violenza esercitata su una donna. Racconta molte altre cose, veramente, ma quel passaggio è circolato dappertutto a dimostrazione dell’indegnità del soggetto.
C’è da dire che il confronto verbale con i fautori dell’espulsione è piuttosto complicato. Parlare con qualcuno che sposta continuamente il punto è impegnativo.
“Junior Cally inneggia a un reato!”
“No, guarda, non inneggia, casomai lo racconta, non è la stessa cosa.”
“Già, adesso è un genio.”
“Non l’ho detto, che c’entra?”
“Beh, ma è diseducativo per i giovani.”
“Allora è un altro problema ancora. Ma non è dimostrato da nessuna parte che una canzone su un reato induca a commettere un reato.”
“Però è roba brutta, non è arte!”
“Vabbè, ma allora dimmi di che cosa vuoi parlare, di grazia!”
Non c’è molto di razionale in questa campagna. A volte alla fine di queste discussioni puoi velatamente essere accusato di comprensione per gli stupratori. Quando leggi che hanno querelato il presentatore di Sanremo per “istigazione alla violenza verso le donne e le forze dell’ordine, odio e oltraggio alla moralein violazione della Costituzione” per una canzone che un altro tizio ha scritto qualche anno fa, capisci che tutto questo è piuttosto irragionevole e che si sta parlando di qualcosa dai contorni un po’ meno netti.
In una specie di giovanardizzazione della discussione, persone solitamente progressiste e illuminate firmano appelli in cui usano vertiginosi giri di parole per non pronunciare la parola “censura”, ma quello chiedono. Tipo: “Cara RAI, lungi dall’auspicare qualunque forma di censura, vorremmo portare alla vostra attenzione la necessità di non far salire questo signore sul palco”. E ci vuole tanta flessiblità per definirlo un “boicottaggio”: se boicotti spegni la TV o cambi canale, non chiedi alla TV di non far cantare un tizio.
Persino ordini e organismi professionali scrivono appelli con argomenti come la rappresentatività della cultura musicale italiana nel festival, in un vociare in cui saltano contesti e confini e tutti hanno competenza istituzionale su qualunque cosa.
Tutti uniti, da destra a sinistra è una sola voce.
Ci siamo svegliati una mattina di gennaio e abbiamo scoperto che le canzoni non possono raccontare storie non edificanti, efferate, violente. Non era mai successo. Mai successo, per lo meno, all’interno di una cerchia che non si identificava nelle posizioni censorie e repressive di una certa politica conservatrice, chiamiamola così. Certo, se devo vedere un aspetto positivo in questa cagnara, è il fatto che si è scatenata intorno a una immagine di violenza contro una donna. Significa che quell’argomento è sempre più un argomento “sensibile”. Benissimo.
Però ero abituato al fatto che tutti noi che guardavamo film, leggevamo libri e ascoltavamo canzoni fossimo d’accordo su un po’ di fondamentali: ad esempio che l’arte racconta la realtà per quel che è. Anche quando non è un luogo ospitale, anche quando è crudele. Non era mai stato un problema.
(Faccio una parentesi: non mi interessa qui discutere se le canzoni del cantante di cui stiamo parlando si possano definire “arte”. Mi aspetto l’argomento perché l’ho visto tornare più volte, ma qui definisco “arte” una creazione che fa riferimento a un ambito artistico codificato, e definisco così il rap che va a Sanremo e Jimi Hendrix senza che questo costituisca un accostamento di valore fra i due. Non è questo il punto e trovo alquanto scorretto l’argomento “non sarà mica Alighieri”. Non ho intenzione nemmeno di discuterne e se pensate che sia rilevante interrompete pure qui la lettura.)
Ice-T
Dicevo, l’arte racconta il mondo non perché sia bello da mostrare. Tutta la musica di cui ci siamo nutriti viene da una sorgente: la musica nera dell’inizio del secolo scorso. Non era una musica colta, non era roba da persone bene educate. Nasceva da un contesto di sofferenza ed emarginazione. Nasceva da persone che la violenza la conoscevano per davvero. Raccontava quelle vite al margine con la loro disperazione. Quando quelle canzoni parlavano di sesso lo facevano in un modo tale che molti ringrazierebbero di non conoscere l’inglese. Quella musica è cambiata negli anni, ha generato nuove forme, ma la vocazione di raccontare il lato oscuro della strada l’ha conservata.
Un altro po’ di cose erano abbastanza ovvie fino a qualche settimana fa. Per esempio che uno che racconta una storia non è il protagonista di quella storia. Che il personaggio non è l’autore e che nemmeno l’autore e il narratore sono la stessa persona. Manzoni, che congegna non solo la storia dei Promessi Sposi ma anche la voce che la racconta, non è la voce che la racconta. (Se vi va di complicarvi la vita c’è Seymour Chatman che non solo lo spiega bene in Storia e discorso, ma vi spiega che c’è persino un “autore implicito”, che è un’altra cosa ancora di cui, se volete saperlo, non ho capito molto: lo dico per dire che è un argomento che non accetta appiattimenti). Il narratore, il modo in cui parla, il modo in cui racconta, sono scelte dell’autore. Se è eccessivo dire che il narratore è quasi un personaggio, di certo l’autore non parla in quanto “sé stesso”. Decidere di credere il contrario, semmai, può essere una specie di patto provvisorio, fa parte di quella sospensione dell’incredulità che invita a partecipare a una storia come se fosse vera.

(...)
Dice che, per esempio, la responsabilità personale è stata fino ad oggi espulsa da questo dibattito. È sempre colpa di Amadeus se quel mondo arriva alle orecchie dei ragazzini in un modo non filtrato adeguatamente? Se all’ora di Junior Cally i bambini non sono dove dovrebbero essere, cioè a fare le loro necessarie dieci ore di sonno? (Sembra tanto un argomento di antico buon senso, ma nella mia bolla l’ho sentito usare solo da Claudia Boscolo: leggetela qui, a proposito). E fare da filtro per quel mondo che non si può eliminare neanche a volerlo, è solo una questione di cancellarne le tracce, come per il fuso della Bella Addormentata, o è anche stare accanto ai ragazzi e discuterlo insieme?
Dicevo all’inizio che del personaggio non so nulla, di quella musica so poco, quell’immaginario non è il mio, Sanremo per quanto mi riguarda può sprofondare (il festival, dico) e in fin dei conti la polemica di queste settimane non mi tocca direttamente in nessun modo. Però mi preoccupa veder montare questa voglia generale di censura. Mi atterrisce che si affermi il principio che le canzoni che parlano di realtà torbide siano una specie di veicolo promozionale della violenza.
Da domani su questo blog si torna a parlare della musica che ci piace ma, davvero, se di questo passo a qualcuno venisse in mente di selezionare le cose che possiamo e quelle che non possiamo ascoltare perché non sono in armonia col suo personale modo di stare al mondo: no, per favore.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho tagliato un pezzo perché la piattaforma non accettava un testo lungo. Ho tagliato un po’ a caso. Comunque c’è il link.
 

Brunetta

Utente di lunga data
L’anno scorso c’era stata una polemica apparentemente simile per Sfera e Basta e la tragedia al suo concerto.
Apparentemente avevo una posizione opposta.
Apparentemente.
Per me c’è una distinzione di base tra censura e tutela.
I figli vanno tutelati, anche parlandoci, ma anche sorvegliando ciò che ascoltano e, nel caso, aiutandoli a elaborare gli strumenti per gestire i contenuti disturbanti.
La censura invece, al grido “nessuno pensa ai bambini!” o usando un finto rispetto per le donne, è sbagliata.
 

stany

Utente di lunga data
Sto Massimo Giuliani parla parla, mischia di tutto, rivendicazioni sociali dei Ghetti,accosta il risotto alla merda.... Ma non ha detto la cosa più importante: l'apologia di reato la si fa anche se non la si condivide; basta solo diffondere un principio, o descrivere situazioni che ne trattino.
E qui non è che ci sia da sbagliarsi, il rapper che non mi ricordo più come si chiama, non sta facendo un servizio giornalistico una descrizione asettica di situazioni che esistono.... Sta facendo il divulgatore di cose brutte, ma non è Enzo Biagi... Per vocazione provenienza estrazione, collocazione in un contesto ben preciso, si fa interprete in prima persona; e non si tratta solo della cronaca acritica: c'è un'interpretazione emotiva. È quello che più grave non c'è biasimo per le situazioni che racconta.
Sfido un tredicenne a fargli capire che non è un esempio da perseguire. Oh sì, ce ne saranno molti che capiscono e che avranno la capacità di discernere, per educazione per maturità personale, ma tutti gli altri?
Qui non si tratta di censura, ma di buon senso.
Ci sono gli appelli contro il bullismo contro una certa considerazione da parte del maschio nei confronti della donna.... E poi facciamo passare queste robe qua?
Se si vuole l'audience va bene! Ma allora era meglio Pippo Baudo con quello che si voleva buttare dalla galleria.....
E Amadeus trame un coglione!
E Red Ronnie ha tutte le ragioni!
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sto Massimo Giuliani parla parla, mischia di tutto, rivendicazioni sociali dei Ghetti, fa costa il risotto alla merda.... Ma non ha detto la cosa più importante: l'apologia di reato una si fa anche se non la si condivide; basta solo diffondere un principio, o descrivere situazioni che ne trattino.
E qui non è che ci sia da sbagliarsi, il rapper che non mi ricordo più come si chiama, non sta facendo un servizio giornalistico una descrizione asettica di situazioni che esistono.... Sta facendo il divulgatore di cose brutte, ma non è Enzo Biagi... Per vocazione provenienza estrazione, collocazione in un contesto ben preciso, si fa interprete in prima persona; e non si tratta solo della cronaca acritica: c'è un'interpretazione emotiva. È quello che più grave non c'è biasimo per le situazioni che racconta.
Sfido un tredicenne a fargli capire che non è un esempio da perseguire. Oh sì, ce ne saranno molti che capiscono che avranno la capacità di discernere, per educazione per maturità personale, ma tutti gli altri?
Qui non si tratta di censura, ma di buon senso.
Ci sono gli appelli contro il bullismo contro una certa considerazione la parte del maschio nei confronti della donna.... E poi facciamo passare queste robe qua?
Se si vuole l'audience va bene! Ma allora era meglio Pippo Baudo con quello che si voleva buttare dalla galleria.....
È la descrizione di una situazione.
E l’hanno fatto in tantissimi e nessuno l’ha mai presa come un modello.
Forse funziona meglio la mia sintesi.

 

stany

Utente di lunga data
È la descrizione di una situazione.
E l’hanno fatto in tantissimi e nessuno l’ha mai presa come un modello.
Forse funziona meglio la mia sintesi.

Allora... Come già ho avuto modo di dire in un'altra sezione, io delle canzoni assimilo al 80% la musica ed Il ritmo ,e solo per il 20 il testo. Comunque questa canzone La conosco bene; e mi sembra che c'entri una cippa col discorso che stiamo facendo.
A partire dal fatto che le canzoni di quell'epoca avevano dei testi che potevano essere anche interpretabili. Come in questo caso: non essendo un amante di testi non l'avevo mai approfondito; ho provato a farlo adesso e non ci trovo una similitudine.Pensa che io avevo capito che la gelosia l'avesse portato ad uno scontro cruento con il rivale in amore; o nella migliore delle ipotesi , che avesse veramente descritto sotto una pietra, o sopra, il suo stato d'animo, e poi di tanto in tanto fosse andato a ricordare in quel luogo. Comunque una cosa completamente diversa dalla trivialità prosaica di questi personaggi, che hanno sdoganato non nel nome di un'informazione che non sia ipocrita le situazioni che vediamo tutti i giorni nei TG, ma per evidenti finalità di arricchimento pecuniario, simili porcherie. E non mi interessa nemmeno sapere se condividono o meno le situazioni che cantano. Dal momento che le diffondono essi stessi se ne fanno complici. Se ci fosse una deprecazione finale di queste cose potrei anche capirlo... Altrimenti ha lo stesso valore dello sdoganamento del saluto fascista spiegato a chi si vuol far credere che sia in omaggio a Giulio Cesare; ma davanti alla sede di CasaPound o forza Nuova.... E se fossimo ai tempi che rimpiangono questi ultimi, sicuramente farebbero piazzapulita di queste porcherie.

Lo capiamo perché poi non dobbiamo stupirci che Salvini e una destra anche peggiore prenda piede in questo momento?
 
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