Ecco i miei dubbi

zippo

Utente
buongiorno a tutti,
sarò sintetico, poi nel dettaglio e con il vostro aiuto potremo approfondire nella direzione più consona alla comprensione (mia) della situazione, sintetico quanto basta per partire, la situazione è un pò complicata.

9 anni di rapporto, altalenante, io problematico sotto molti punti di vista, relazionale in primis, rapporto molto vissuto agli inizi, poi casa, mutuo, lavoro e tanto da fare, entrmabe seguiti da psicoterapeuta, io per 6 anni, lei ancora oggi (ripresa la terapia).

spesso mancanze e poca voglia di contribuire alla relazione, di fondo una depressione strisciante, legata a fatti di antica data, infanzia, traumi (miei) dal ricordo poco chiaro cmq presenti. Ci son sempre stato nei momenti difficili, forse solo più in quelli che nella quotidianità. Decidiamo di sposarci anche perchè le terapie son finite, ci siamo staccati, stiamo bene, iniziamo a sentir la vita che tutto sommato regala qualcosa di buono. Poco dopo esserci sposati, giorni intendo, mi confessa che un anno prima, in un periodo durante il quale eravamo pressochè prossimi a lasciarci, mi confessa di essersi confidata e visto un ragazzo, un bel colpo per me, anche se le dinamiche del tradire e del tradimento dato/ricevuto le conosco, decido di andar oltre, avendo vissuto entrambe le situazioni e ricordandomi come fossi in quel periodo, ho contribuito molto attivamente. Trascorsi due anni, lei più di me, spinge per un figlio, io son poco incline, tant'è che alla fine un pò come tanti, lo si fà ... son stato sempre molto poco incline, perchè con una tremenda paura che qualcosa andasse storto, intendo disabilità etc, mi hanno sempre disturbato molto, non per la cosa in sè, ma per in transfert che istintivamente mi capitava difare, inteso come difficoltà nell'affrontare la vita, disagi, vulnerabilità rispetto alla società certo poco incline all'inclusione.
Alla nascita, qualcosa non torna, non mi dilungo, sindromi genetiche di natura pressochè ignota, colpo duro per ebntrambe, duro per lei che da subito aveva "sentito", io/famiglia etc visti i suoi passati problemi di attacchi di panico, richio concreto di depressione post partum, istintivamente abbiam odato più retta ai medici che a lei, effettivamente la diagnosi è arrivata a circa1 anno a 8 mesi di distanza, e progressivi indizi che andavan onella direzione che la bimba avesse qualcosa, mi moglie si è sentia tradita, perchè non ascoltata, io lo dico con il cuore, avevo più paura delle depressione post partum, che appunto rientrava parecchio nella diagnosi di chi la seguiva al tempo, insomma da una parte ho dovuto attenermi al sostegno medico per non crollare nel buio più totale del sentire, e del non sentire di pancia, aimè questo è stata una bella medaglia, indelebile che lei porta con se, sentita tradita inascoltata sminuita nel suo sentire più intimo e profondo di neomamma.

andiamo avanti, ora ha due anni e qualche mese, un anno tra gravidanza etc, poco sesso, poi visite su visite, impegni, continui riscontri esami e mille altre cosa hanno un pò tolto naturalezza al rapporto, da subito molto sesso, appena conosciuti, poi su per giù una settimana si ed una no, poi gravidanza e varie paure etc, forse una volta in nove mesi, nel primo an no, tosto veramente tosto, la vita e le difficoltà con nostra figlia ci hanno fatto pensare ad altro, diciamo che in questo secondo anno, possiamo contarel in, mesi forse, vagamente soddisfacenti, più per input mio che suo; a volte è capitato che lo facesse con voglia giusto perchè amiche che vennero a trovarci fossero particolarmente in forma, giusto per conferma delle sue insicurezze.

dal canto mio ripeto, ho le mie colpe anche tante, sia di comprensione che di accudimento che di ascolto; ho avuto difficoltà ad affrontare la situaizone, ho svolto compiti, eseguito al meglio le faccende, in modo meccanico ma continuativo; aiuto in casa, seguo mia figlia, sono autonomo nelle mie cose, c'è una buona suddivisione dei compiti, come normale sia, non sono pigro, le do molto aiuto, forse non quello che vorrebbe.

il punto è questo, ora a dignosi nota, un pò ci siamo abituati all'idea di cosa ci dirà il futuro, sempre con una scarsa approssimazione ovviamente, ma siam oconsci della situazione, lei, ed anche io facciamo piccoli passi nel ristabilire un pò di tempo per noi come coppia, anche se lamenta che non faccio mai nulla per farla sentir bella, per corteggiarla, dal canto mio io a fronte di sue richieste mi chiese di mettermi in forma (mi ero lasciato andare) l'ho fatto, smesso di fumare, sport perso 10 kg, tornato interessante, in forma insomma, aimè non vedo da parte sua il suo contributo.

ci stiamo ricavando un pò di tempo per noi, molto poco, un aperitivo con i colleghi, uscita con amici, poca roba veramente, non ci si separa molto; la mia paura ora, è che ci allontaneremo sempre più, come se questa "normale" ripresa della nostra vita, sia il via ad allontanarci per sempre, dico questo perchè lo sento di pancia.

Lei mi piace ancora, molto, basta averla vicino per aver voglia di lei, ho mille difetti e lo riconosco, ciò che mi contraddistingue e l'esser incostante, ma ho veramente molte difficoltà a rimettermi in gioco senza esser cercato e voluto, sessualmente intendo. Mi sento menomato pesantemente, la cosa mina particolarmente la mia autostima, anche perchè al lavoro occasioni ne ho, ed ho anche una collega sposata di vicino ufficio che mi ha fatto chiaramente intendere di voler farsi una scopata, lusingato e molto dalla cosa, ricambierei volentieri.... ma i lpunto è un altro non è la donna che cerco, la scopata mi darebbe 5 minuti di gloria, ma non cambierebbe le cose, è mia moglie con cui vorrei far sesso.

lungo ma ovviemente come saprete, son microsfumature di una vita fatta di anni, ho riportato grossomodo i fatti salienti.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
in poche parole, il problema è che il pensiero di vostra figlia vi occupa mentalmente al 100%?
 

Lara3

Utente di lunga data
buongiorno a tutti,
sarò sintetico, poi nel dettaglio e con il vostro aiuto potremo approfondire nella direzione più consona alla comprensione (mia) della situazione, sintetico quanto basta per partire, la situazione è un pò complicata.

9 anni di rapporto, altalenante, io problematico sotto molti punti di vista, relazionale in primis, rapporto molto vissuto agli inizi, poi casa, mutuo, lavoro e tanto da fare, entrmabe seguiti da psicoterapeuta, io per 6 anni, lei ancora oggi (ripresa la terapia).

spesso mancanze e poca voglia di contribuire alla relazione, di fondo una depressione strisciante, legata a fatti di antica data, infanzia, traumi (miei) dal ricordo poco chiaro cmq presenti. Ci son sempre stato nei momenti difficili, forse solo più in quelli che nella quotidianità. Decidiamo di sposarci anche perchè le terapie son finite, ci siamo staccati, stiamo bene, iniziamo a sentir la vita che tutto sommato regala qualcosa di buono. Poco dopo esserci sposati, giorni intendo, mi confessa che un anno prima, in un periodo durante il quale eravamo pressochè prossimi a lasciarci, mi confessa di essersi confidata e visto un ragazzo, un bel colpo per me, anche se le dinamiche del tradire e del tradimento dato/ricevuto le conosco, decido di andar oltre, avendo vissuto entrambe le situazioni e ricordandomi come fossi in quel periodo, ho contribuito molto attivamente. Trascorsi due anni, lei più di me, spinge per un figlio, io son poco incline, tant'è che alla fine un pò come tanti, lo si fà ... son stato sempre molto poco incline, perchè con una tremenda paura che qualcosa andasse storto, intendo disabilità etc, mi hanno sempre disturbato molto, non per la cosa in sè, ma per in transfert che istintivamente mi capitava difare, inteso come difficoltà nell'affrontare la vita, disagi, vulnerabilità rispetto alla società certo poco incline all'inclusione.
Alla nascita, qualcosa non torna, non mi dilungo, sindromi genetiche di natura pressochè ignota, colpo duro per ebntrambe, duro per lei che da subito aveva "sentito", io/famiglia etc visti i suoi passati problemi di attacchi di panico, richio concreto di depressione post partum, istintivamente abbiam odato più retta ai medici che a lei, effettivamente la diagnosi è arrivata a circa1 anno a 8 mesi di distanza, e progressivi indizi che andavan onella direzione che la bimba avesse qualcosa, mi moglie si è sentia tradita, perchè non ascoltata, io lo dico con il cuore, avevo più paura delle depressione post partum, che appunto rientrava parecchio nella diagnosi di chi la seguiva al tempo, insomma da una parte ho dovuto attenermi al sostegno medico per non crollare nel buio più totale del sentire, e del non sentire di pancia, aimè questo è stata una bella medaglia, indelebile che lei porta con se, sentita tradita inascoltata sminuita nel suo sentire più intimo e profondo di neomamma.

andiamo avanti, ora ha due anni e qualche mese, un anno tra gravidanza etc, poco sesso, poi visite su visite, impegni, continui riscontri esami e mille altre cosa hanno un pò tolto naturalezza al rapporto, da subito molto sesso, appena conosciuti, poi su per giù una settimana si ed una no, poi gravidanza e varie paure etc, forse una volta in nove mesi, nel primo an no, tosto veramente tosto, la vita e le difficoltà con nostra figlia ci hanno fatto pensare ad altro, diciamo che in questo secondo anno, possiamo contarel in, mesi forse, vagamente soddisfacenti, più per input mio che suo; a volte è capitato che lo facesse con voglia giusto perchè amiche che vennero a trovarci fossero particolarmente in forma, giusto per conferma delle sue insicurezze.

dal canto mio ripeto, ho le mie colpe anche tante, sia di comprensione che di accudimento che di ascolto; ho avuto difficoltà ad affrontare la situaizone, ho svolto compiti, eseguito al meglio le faccende, in modo meccanico ma continuativo; aiuto in casa, seguo mia figlia, sono autonomo nelle mie cose, c'è una buona suddivisione dei compiti, come normale sia, non sono pigro, le do molto aiuto, forse non quello che vorrebbe.

il punto è questo, ora a dignosi nota, un pò ci siamo abituati all'idea di cosa ci dirà il futuro, sempre con una scarsa approssimazione ovviamente, ma siam oconsci della situazione, lei, ed anche io facciamo piccoli passi nel ristabilire un pò di tempo per noi come coppia, anche se lamenta che non faccio mai nulla per farla sentir bella, per corteggiarla, dal canto mio io a fronte di sue richieste mi chiese di mettermi in forma (mi ero lasciato andare) l'ho fatto, smesso di fumare, sport perso 10 kg, tornato interessante, in forma insomma, aimè non vedo da parte sua il suo contributo.

ci stiamo ricavando un pò di tempo per noi, molto poco, un aperitivo con i colleghi, uscita con amici, poca roba veramente, non ci si separa molto; la mia paura ora, è che ci allontaneremo sempre più, come se questa "normale" ripresa della nostra vita, sia il via ad allontanarci per sempre, dico questo perchè lo sento di pancia.

Lei mi piace ancora, molto, basta averla vicino per aver voglia di lei, ho mille difetti e lo riconosco, ciò che mi contraddistingue e l'esser incostante, ma ho veramente molte difficoltà a rimettermi in gioco senza esser cercato e voluto, sessualmente intendo. Mi sento menomato pesantemente, la cosa mina particolarmente la mia autostima, anche perchè al lavoro occasioni ne ho, ed ho anche una collega sposata di vicino ufficio che mi ha fatto chiaramente intendere di voler farsi una scopata, lusingato e molto dalla cosa, ricambierei volentieri.... ma i lpunto è un altro non è la donna che cerco, la scopata mi darebbe 5 minuti di gloria, ma non cambierebbe le cose, è mia moglie con cui vorrei far sesso.

lungo ma ovviemente come saprete, son microsfumature di una vita fatta di anni, ho riportato grossomodo i fatti salienti.
Ciao,
Spero che tua figlia trovi le cure adeguate.
Per quanto riguarda te mi sembri un buon marito ed un buon padre.
Nella coppia siete in due, dipende molto anche da lei.
Mi fa tenerezza questo desiderio e amore verso tua moglie nonostante le vicissitudini. Mio marito dopo il primo minuto di piccole difficoltà ha deciso di tradirmi per togliersi lo stress di dosso. Poi non è che avessimo avuto chissà che problemi, semmai le solite incombenze con i figli piccoli che poi seguivo io a 99,9 %. Penso che sia stato presente ad una o due visite mediche fra tutte fatte in circa 16 anni per due figli.
Tanti auguri e parlate tanto!
 

void

Utente di lunga data
Non riuscite a trovare un po di tempo da passare da soli? Non so, una settimana di vacanza, qualche viaggio anche piu breve, qualche fine settimana.
Gli aperitivi con gli amici secondo me non aiutano la ripresa di un rapporto di coppia.
Tanti auguri per la tua piccina 😊
 

zippo

Utente
il problema, lato mio è la comunicazione, la condivisione, l'esser coppia .... come padre mi adora, alla mia bimba non farò mancare niente, non ho mai mancato una visita, come compagno non molto, vorrebbe di più

la mia paura, è che da situazione statica/incasinata, e ricerca di una normalità che implica giustamente anche l'uscire per prender aria, sia invece l'inizio di un addio, lento ma inesorabile
 

Brunetta

Utente di lunga data
Zippo mi piaci molto. Credo che tu piaccia molto anche a lei. Hai una capacità introspettiva non comune.
Temo però che abbiate dei non detti. Anche una minima disabilità (non ho capito l’entità del problema di vostra figlia) mette a dura prova la coppia genitoriale, che è messa alla prova dal cambiamento già totale del diventare genitori.
Purtroppo la cultura attuale che porta a voler negare questo cambiamento non aiuta. Ogni sabato sera i ristoranti sono pieni di neofamiglie con neonati tirati su e giù dalla carrozzina, nel tentativo delle poche coppie che si cimentano di mantenere i legami di amicizia e lo stile di vita precedente.
Accettare che invece cambia tutto e che il cambiamento dall’essere due singoli a essere una coppia genitoriale PER SEMPRE credo che renderebbe tutti più sereni. Anche il voler restare in forma, giusto e sacrosanto, ho l’idea che sia diventato un modo di negare questo cambiamento e non riconoscere che ci si può amare, desiderare e apprezzare anche nei cambiamenti che avverranno nel futuro. La paura del futuro ci domina.
Ecco scusa questa digressione sociologica, ma credo che molti dei problemi che percepisci che vi opprimono non vi avrebbero sfiorato in altra epoca e vanno riconosciuti. Diversamente vi potreste considerare un caso strano e patologico. Invece distinguere ciò che è proprio vostro dalle pressioni culturali credo che sia utile.
Da donna ti dico che se tu dovessi tradirla in questa fase lei non te lo perdonerebbe mai. Quindi cerca di evitare.
Tutta la vostra capacità introspettiva vi ha avrà portato ad avere una comunicazione di qualità che temo che si sia interrotta e trasformata più in comunicazione di servizio, sia per le problematiche concrete, sia per i sensi di colpa e le recriminazioni, inevitabili quando ci sono problemi genetici. Non avete pensato a cercare un sostegno per la coppia?
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
siete una coppia meccanica, che assolve a tutti i doveri di una famiglia, lasciando da parte voi come persone.
Due persone complesse, visto che i terapeuti sono presenze costanti nelle vostre vite.
Camminare da soli non lo avete ancora imparato.
Tu cerchi appoggio e ricerca da lei, lei appoggio e ricerca da te. Però nessuno dei due si sbilancia sostanzialmente.
Tu non ti senti cercato e lei non si sente desiderata
Da quanto scrivi sei un buon coinquilino, ti fai carico di doveri.
Hai mai portato un mazzo di rose a tua moglie? Le hai mai fatto una sorpresa (un profumo, una pizza d'asporto).
Sai nel quotidiano ci sono piccole cose che contano e fanno sentire amate. Temere di perderla non serve se poi le tue azioni non danno conferme di questo tuo amore.
Vorresti tradirla solo per una questione di sesso? La collega è un gioco facile ti ha cercato lei , tu non hai mosso un dito.
Ti leggo laconico, con un senso di impotenza
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Zippo mi piaci molto. Credo che tu piaccia molto anche a lei. Hai una capacità introspettiva non comune.
Temo però che abbiate dei non detti. Anche una minima disabilità (non ho capito l’entità del problema di vostra figlia) mette a dura prova la coppia genitoriale, che è messa alla prova dal cambiamento già totale del diventare genitori.
Purtroppo la cultura attuale che porta a voler negare questo cambiamento non aiuta. Ogni sabato sera i ristoranti sono pieni di neofamiglie con neonati tirati su e giù dalla carrozzina, nel tentativo delle poche coppie che si cimentano di mantenere i legami di amicizia e lo stile di vita precedente.
Accettare che invece cambia tutto e che il cambiamento dall’essere due singoli a essere una coppia genitoriale PER SEMPRE credo che renderebbe tutti più sereni. Anche il voler restare in forma, giusto e sacrosanto, ho l’idea che sia diventato un modo di negare questo cambiamento e non riconoscere che ci si può amare, desiderare e apprezzare anche nei cambiamenti che avverranno nel futuro. La paura del futuro ci domina.
Ecco scusa questa digressione sociologica, ma credo che molti dei problemi che percepisci che vi opprimono non vi avrebbero sfiorato in altra epoca e vanno riconosciuti. Diversamente vi potreste considerare un caso strano e patologico. Invece distinguere ciò che è proprio vostro dalle pressioni culturali credo che sia utile.
Da donna ti dico che se tu dovessi tradirla in questa fase lei non te lo perdonerebbe mai. Quindi cerca di evitare.
Tutta la vostra capacità introspettiva vi ha avrà portato ad avere una comunicazione di qualità che temo che si sia interrotta e trasformata più in comunicazione di servizio, sia per le problematiche concrete, sia per i sensi di colpa e le recriminazioni, inevitabili quando ci sono problemi genetici. Non avete pensato a cercare un sostegno per la coppia?
a me sembra che di terapeuti in questa famiglia ce ne sia stati già troppi e loro si attengono rigidamente alle istruzioni che vengono date. Non riescono a fare da soli
 

Brunetta

Utente di lunga data
a me sembra che di terapeuti in questa famiglia ce ne sia stati già troppi e loro si attengono rigidamente alle istruzioni che vengono date. Non riescono a fare da soli
A me non pare.
Non vedo seguire istruzioni, ma reticenza a comunicare gli aspetti negativi o problematici.
 

JON

Utente di lunga data
buongiorno a tutti,
sarò sintetico, poi nel dettaglio e con il vostro aiuto potremo approfondire nella direzione più consona alla comprensione (mia) della situazione, sintetico quanto basta per partire, la situazione è un pò complicata.

9 anni di rapporto, altalenante, io problematico sotto molti punti di vista, relazionale in primis, rapporto molto vissuto agli inizi, poi casa, mutuo, lavoro e tanto da fare, entrmabe seguiti da psicoterapeuta, io per 6 anni, lei ancora oggi (ripresa la terapia).

spesso mancanze e poca voglia di contribuire alla relazione, di fondo una depressione strisciante, legata a fatti di antica data, infanzia, traumi (miei) dal ricordo poco chiaro cmq presenti. Ci son sempre stato nei momenti difficili, forse solo più in quelli che nella quotidianità. Decidiamo di sposarci anche perchè le terapie son finite, ci siamo staccati, stiamo bene, iniziamo a sentir la vita che tutto sommato regala qualcosa di buono. Poco dopo esserci sposati, giorni intendo, mi confessa che un anno prima, in un periodo durante il quale eravamo pressochè prossimi a lasciarci, mi confessa di essersi confidata e visto un ragazzo, un bel colpo per me, anche se le dinamiche del tradire e del tradimento dato/ricevuto le conosco, decido di andar oltre, avendo vissuto entrambe le situazioni e ricordandomi come fossi in quel periodo, ho contribuito molto attivamente. Trascorsi due anni, lei più di me, spinge per un figlio, io son poco incline, tant'è che alla fine un pò come tanti, lo si fà ... son stato sempre molto poco incline, perchè con una tremenda paura che qualcosa andasse storto, intendo disabilità etc, mi hanno sempre disturbato molto, non per la cosa in sè, ma per in transfert che istintivamente mi capitava difare, inteso come difficoltà nell'affrontare la vita, disagi, vulnerabilità rispetto alla società certo poco incline all'inclusione.
Alla nascita, qualcosa non torna, non mi dilungo, sindromi genetiche di natura pressochè ignota, colpo duro per ebntrambe, duro per lei che da subito aveva "sentito", io/famiglia etc visti i suoi passati problemi di attacchi di panico, richio concreto di depressione post partum, istintivamente abbiam odato più retta ai medici che a lei, effettivamente la diagnosi è arrivata a circa1 anno a 8 mesi di distanza, e progressivi indizi che andavan onella direzione che la bimba avesse qualcosa, mi moglie si è sentia tradita, perchè non ascoltata, io lo dico con il cuore, avevo più paura delle depressione post partum, che appunto rientrava parecchio nella diagnosi di chi la seguiva al tempo, insomma da una parte ho dovuto attenermi al sostegno medico per non crollare nel buio più totale del sentire, e del non sentire di pancia, aimè questo è stata una bella medaglia, indelebile che lei porta con se, sentita tradita inascoltata sminuita nel suo sentire più intimo e profondo di neomamma.

andiamo avanti, ora ha due anni e qualche mese, un anno tra gravidanza etc, poco sesso, poi visite su visite, impegni, continui riscontri esami e mille altre cosa hanno un pò tolto naturalezza al rapporto, da subito molto sesso, appena conosciuti, poi su per giù una settimana si ed una no, poi gravidanza e varie paure etc, forse una volta in nove mesi, nel primo an no, tosto veramente tosto, la vita e le difficoltà con nostra figlia ci hanno fatto pensare ad altro, diciamo che in questo secondo anno, possiamo contarel in, mesi forse, vagamente soddisfacenti, più per input mio che suo; a volte è capitato che lo facesse con voglia giusto perchè amiche che vennero a trovarci fossero particolarmente in forma, giusto per conferma delle sue insicurezze.

dal canto mio ripeto, ho le mie colpe anche tante, sia di comprensione che di accudimento che di ascolto; ho avuto difficoltà ad affrontare la situaizone, ho svolto compiti, eseguito al meglio le faccende, in modo meccanico ma continuativo; aiuto in casa, seguo mia figlia, sono autonomo nelle mie cose, c'è una buona suddivisione dei compiti, come normale sia, non sono pigro, le do molto aiuto, forse non quello che vorrebbe.

il punto è questo, ora a dignosi nota, un pò ci siamo abituati all'idea di cosa ci dirà il futuro, sempre con una scarsa approssimazione ovviamente, ma siam oconsci della situazione, lei, ed anche io facciamo piccoli passi nel ristabilire un pò di tempo per noi come coppia, anche se lamenta che non faccio mai nulla per farla sentir bella, per corteggiarla, dal canto mio io a fronte di sue richieste mi chiese di mettermi in forma (mi ero lasciato andare) l'ho fatto, smesso di fumare, sport perso 10 kg, tornato interessante, in forma insomma, aimè non vedo da parte sua il suo contributo.

ci stiamo ricavando un pò di tempo per noi, molto poco, un aperitivo con i colleghi, uscita con amici, poca roba veramente, non ci si separa molto; la mia paura ora, è che ci allontaneremo sempre più, come se questa "normale" ripresa della nostra vita, sia il via ad allontanarci per sempre, dico questo perchè lo sento di pancia.

Lei mi piace ancora, molto, basta averla vicino per aver voglia di lei, ho mille difetti e lo riconosco, ciò che mi contraddistingue e l'esser incostante, ma ho veramente molte difficoltà a rimettermi in gioco senza esser cercato e voluto, sessualmente intendo. Mi sento menomato pesantemente, la cosa mina particolarmente la mia autostima, anche perchè al lavoro occasioni ne ho, ed ho anche una collega sposata di vicino ufficio che mi ha fatto chiaramente intendere di voler farsi una scopata, lusingato e molto dalla cosa, ricambierei volentieri.... ma i lpunto è un altro non è la donna che cerco, la scopata mi darebbe 5 minuti di gloria, ma non cambierebbe le cose, è mia moglie con cui vorrei far sesso.

lungo ma ovviemente come saprete, son microsfumature di una vita fatta di anni, ho riportato grossomodo i fatti salienti.
Il clima "depresso" che vi accompagna costantemente vi penalizza radicalmente, è normale che l'aspetto sessuale sia tra i primi a crollare.
Ciononostante, tutto sommato, sembrate una coppia comunque legata. Da come racconti, lei parrebbe quella più compromessa sul versante sessuale, ha le sue difficoltà come te del resto, tuttavia in comune avete il fatto fatto che entrambi non vi sentite desiderati. Considerato che sono anni che la cosa va avanti, è comprensibile anche il fatto per cui ora vi siete anche un po' chiusi tanto che entrambi perso anche quella intraprendenza nel tentare di affrontare la questione.
 

danny

Utente di lunga data
Il clima "depresso" che vi accompagna costantemente vi penalizza radicalmente, è normale che l'aspetto sessuale sia tra i primi a crollare.
Esatto.
La prima cosa da risolvere è questa, magari anche con l'aiuto di un sessuologo "insieme" per capire come muoversi nell'ambito specifico.
Attenzione poi se prendete psicofarmaci. Azzerano il desiderio sessuale.
 

zippo

Utente
i terapeuti ci son stati, hanno fatto il loro dovere, miglioramenti consistenti, vissuti un pò dolorosi, qualche trauma di non poco conto che non dico sia stato risolto ma compreso.

vero ho fatto poco, nel corteggiarla, nel tempo intendo, ma le condizioni all'inizio erano diverse, abbiamo cambiato vita, prima eravano due cani sciolti .... ci siamo aiutati, salvati direi anche, poi subentrò la stanchezza, mia/sua, quel tradimento, insomma una perdita di vista che un pò ci ha segnato, creato dolore in me, come in lei il mio poco impegno ha fatto lo stesso.

la comunicazione è un punto dolente, ho tenuto dentro molte cose negli anni, non mi ha fatto bene farlo, ed ha portato a questo rapporto quasi lavorativo, da aziendina da mandar avanti, alla base ci vogliamo molto bene, ci amiamo, o è quanto mi par di sentire. Nei momenti in cui ci ritroviamo respiriamo la stessa aria, ma son poche le occasioni ormai, anche se veramente stupendo, e per giorni si ritorna vicini, sereni. Io riesco ad esser sereno/vicino/compagno quando ho un rapporto fisico intenso, e quando questo continua nel tempo, ho bisogno di contatto, ho bisogno di sentire, come le mie mani, hanno bisogno di toccare continuamente .... lei ha bisogno le si tocchi il cuore, che la sia comprenda, che la si capisca.

non ho intenzione di tradire ma dopo gli eventi, nostra figlia etc, mi sento un pò più libero, slegato, forse "in diritto" di non dover assolvere tutti i miei doveri, avrò diritto ad un pò di serenità ? son conscio degli eventuali dolori, punterei a chiudere piu che tradire, tradire fà veramente male, già fatto una volta con un'altra compagna, non lo rifarei, l'ho provato sulla mia pelle ed è veramente doloroso.

l'incontro tra noi due è difficile, quando avviene è idilliaco, è come se fossimo fuori tempo ma con la voglia di ballare
 

Lara3

Utente di lunga data
i terapeuti ci son stati, hanno fatto il loro dovere, miglioramenti consistenti, vissuti un pò dolorosi, qualche trauma di non poco conto che non dico sia stato risolto ma compreso.

vero ho fatto poco, nel corteggiarla, nel tempo intendo, ma le condizioni all'inizio erano diverse, abbiamo cambiato vita, prima eravano due cani sciolti .... ci siamo aiutati, salvati direi anche, poi subentrò la stanchezza, mia/sua, quel tradimento, insomma una perdita di vista che un pò ci ha segnato, creato dolore in me, come in lei il mio poco impegno ha fatto lo stesso.

la comunicazione è un punto dolente, ho tenuto dentro molte cose negli anni, non mi ha fatto bene farlo, ed ha portato a questo rapporto quasi lavorativo, da aziendina da mandar avanti, alla base ci vogliamo molto bene, ci amiamo, o è quanto mi par di sentire. Nei momenti in cui ci ritroviamo respiriamo la stessa aria, ma son poche le occasioni ormai, anche se veramente stupendo, e per giorni si ritorna vicini, sereni. Io riesco ad esser sereno/vicino/compagno quando ho un rapporto fisico intenso, e quando questo continua nel tempo, ho bisogno di contatto, ho bisogno di sentire, come le mie mani, hanno bisogno di toccare continuamente .... lei ha bisogno le si tocchi il cuore, che la sia comprenda, che la si capisca.

non ho intenzione di tradire ma dopo gli eventi, nostra figlia etc, mi sento un pò più libero, slegato, forse "in diritto" di non dover assolvere tutti i miei doveri, avrò diritto ad un pò di serenità ? son conscio degli eventuali dolori, punterei a chiudere piu che tradire, tradire fà veramente male, già fatto una volta con un'altra compagna, non lo rifarei, l'ho provato sulla mia pelle ed è veramente doloroso.

l'incontro tra noi due è difficile, quando avviene è idilliaco, è come se fossimo fuori tempo ma con la voglia di ballare
È molto bello come esprimi quello che senti e anche il fatto di metterti in discussione. Mi sembri una bella persona. Parlate, parlate, parlate. Non lasciare che il silenzio e le incomprensioni creino un muro tra di voi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
i terapeuti ci son stati, hanno fatto il loro dovere, miglioramenti consistenti, vissuti un pò dolorosi, qualche trauma di non poco conto che non dico sia stato risolto ma compreso.

vero ho fatto poco, nel corteggiarla, nel tempo intendo, ma le condizioni all'inizio erano diverse, abbiamo cambiato vita, prima eravano due cani sciolti .... ci siamo aiutati, salvati direi anche, poi subentrò la stanchezza, mia/sua, quel tradimento, insomma una perdita di vista che un pò ci ha segnato, creato dolore in me, come in lei il mio poco impegno ha fatto lo stesso.

la comunicazione è un punto dolente, ho tenuto dentro molte cose negli anni, non mi ha fatto bene farlo, ed ha portato a questo rapporto quasi lavorativo, da aziendina da mandar avanti, alla base ci vogliamo molto bene, ci amiamo, o è quanto mi par di sentire. Nei momenti in cui ci ritroviamo respiriamo la stessa aria, ma son poche le occasioni ormai, anche se veramente stupendo, e per giorni si ritorna vicini, sereni. Io riesco ad esser sereno/vicino/compagno quando ho un rapporto fisico intenso, e quando questo continua nel tempo, ho bisogno di contatto, ho bisogno di sentire, come le mie mani, hanno bisogno di toccare continuamente .... lei ha bisogno le si tocchi il cuore, che la sia comprenda, che la si capisca.

non ho intenzione di tradire ma dopo gli eventi, nostra figlia etc, mi sento un pò più libero, slegato, forse "in diritto" di non dover assolvere tutti i miei doveri, avrò diritto ad un pò di serenità ? son conscio degli eventuali dolori, punterei a chiudere piu che tradire, tradire fà veramente male, già fatto una volta con un'altra compagna, non lo rifarei, l'ho provato sulla mia pelle ed è veramente doloroso.

l'incontro tra noi due è difficile, quando avviene è idilliaco, è come se fossimo fuori tempo ma con la voglia di ballare
Hai la consapevolezza straordinaria di comprendere te stesso e che lei ha meccanismi diversi e complementari. Però percepisco come un rancore che non ti fa comunicare nel linguaggio di cui lei ha bisogno (descritto anche da Ginevra).
Un problema genetico e le conseguenze in termini di impegno e adattamento non sono colpe da scaricarsi a vicenda.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Benvenuto, @zippo
Fra le tue parole rivedo quelle di una mia amica che, qualche anno fa, si è ritrovata a dover convivere con i problemi della sua bambina. Niente dovrebbe intaccare il momento di gioia della nascita di un figlio ma purtroppo non sempre è così.
Ho sempre visto loro come una coppia solida ma ritrovarsi ad affrontare un cammino difficile, li ha allontanati invece di unirli ancora di più.
Lei, oggi, con il senno di poi, si rimprovera di non aver fatto di tutto per ritrovare l'uomo che amava, di aver messo da parte la coppia.
Non è tardi, per voi. Forza.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Benvenuto, @zippo
Fra le tue parole rivedo quelle di una mia amica che, qualche anno fa, si è ritrovata a dover convivere con i problemi della sua bambina. Niente dovrebbe intaccare il momento di gioia della nascita di un figlio ma purtroppo non sempre è così.
Ho sempre visto loro come una coppia solida ma ritrovarsi ad affrontare un cammino difficile, li ha allontanati invece di unirli ancora di più.
Lei, oggi, con il senno di poi, si rimprovera di non aver fatto di tutto per ritrovare l'uomo che amava, di aver messo da parte la coppia.
Non è tardi, per voi. Forza.
Molti anni fa nel forum è entrata una donna con una bambina con una gravissima disabilità. Il marito l’aveva tradita con la bambina in rianimazione. Ovviamente hanno divorziato. Sono rimasta in contatto. Lei resta una donna meravigliosa.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Molti anni fa nel forum è entrata una donna con una bambina con una gravissima disabilità. Il marito l’aveva tradita con la bambina in rianimazione. Ovviamente hanno divorziato. Sono rimasta in contatto. Lei resta una donna meravigliosa.
Non ho dubbi. Ho grande stima per queste Donne. Ho la fortuna di conoscerne diverse e di passare un po' di tempo con i loro figli. Non sarò mai alla loro altezza.
 

JON

Utente di lunga data
non ho intenzione di tradire ma dopo gli eventi, nostra figlia etc, mi sento un pò più libero, slegato, forse "in diritto" di non dover assolvere tutti i miei doveri, avrò diritto ad un pò di serenità ? son conscio degli eventuali dolori, punterei a chiudere piu che tradire, tradire fà veramente male, già fatto una volta con un'altra compagna, non lo rifarei, l'ho provato sulla mia pelle ed è veramente doloroso.

l'incontro tra noi due è difficile, quando avviene è idilliaco, è come se fossimo fuori tempo ma con la voglia di ballare
E' evidente che un pensiero, ben ponderato, ce lo hai fatto. Dopotutto il fatto che tu sia finito qui denuncia che uno dei tuoi tarli riguarda anche un eventuale tradimento.

Ora, saprai sicuramente che non è questa la sede per risolvere la vostra situazione. Anche se come valvola di sfogo può essere funzionale ad una riflessione personale, la tua, ancora più profonda.

Pertanto, nel caso specifico e per quanto ne possa sapere io, posso confermarti che un eventuale tradimento è probabile vi faccia piombare definitivamente in un abisso senza ritorno. Anche quando non dovesse venire a galla, comunque per te sarebbe motivo di alterazione personale che potrebbe manifestarsi evidente e provocare danni collaterali. Ma, ad onor del vero, c'è anche chi, di parere opposto, potrebbe invece confermarti che il tradimento potrebbe avere effetti positivi, o comunque controbilanciare i tuo malessere.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non ho dubbi. Ho grande stima per queste Donne. Ho la fortuna di conoscerne diverse e di passare un po' di tempo con i loro figli. Non sarò mai alla loro altezza.
Anche quasi tutti i mariti.
 
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