Milanovirus

danny

Utente di lunga data
Sto scorrendo le notizie del Corriere... Sembra di vivere in una realtà schizofrenica.
L'OMS che dice che il virus si può controllare come dimostra l'esempio cinese.
Non se lo caga nessuno. Figure istituzionali, cittadini, chiunque.

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danny

Utente di lunga data
Va ribadito anche che oggi tutti le informazioni relative alla positività non possono essere più diffuse dall'ospedale dove il paziente viene assistito ma devono ricevere l'imprimatur da Roma. Ci sono quindi dei ritardi.
 

Lara3

Utente di lunga data
Va ribadito anche che oggi tutti le informazioni relative alla positività non possono essere più diffuse dall'ospedale dove il paziente viene assistito ma devono ricevere l'imprimatur da Roma. Ci sono quindi dei ritardi.
Tu ancora in attesa per il tuo contatto con Codogno ?
 

Brunetta

Utente di lunga data
La responsabilità di chi governa è enorme ed è una cosa complessa perché deve conciliare il rispetto della verità, l'informazione puntuale con la rassicurazione e la tutela della società sia dal panico sia per gli aspetti produttivi. Per questo i messaggi sono contraddittori. Poi la stampa è finalizzata da troppo tempo a cercare di creare scontento e non è stata in grado di cambiare strategia. Non credo che sia stato tutto voluto, anzi. Più facilmente non hanno saputo tenere conto della complessità delle conseguenze.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E di fronte alla paura di morire non contano cultura, politica o competenze, conta la capacità di gestire emotivamente l'idea della morte. I progressi hanno portato persone settantenni a sentirsi orfani per la perdita di un genitore ultranovantenne. Perdere chi si ama è doloroso, ma sembra ormai che la morte sia sempre causa di qualcosa di evitabile. In The Irishman, che ho appena visto, quasi tutti i personaggi, reali, muoiono ammazzati. A un certo punto comunicano a De Niro (killer longevo) la morte di uno e lui chiede chi è stato, ma quello era morto di cancro. Sembrava strano che non fosse stata una pallottola. Invece da noi muore un 98enne e si chiede come mai, cosa hanno sbagliato i medici per non fargli superare i 100.
 

danny

Utente di lunga data
La responsabilità di chi governa è enorme ed è una cosa complessa perché deve conciliare il rispetto della verità, l'informazione puntuale con la rassicurazione e la tutela della società sia dal panico sia per gli aspetti produttivi. Per questo i messaggi sono contraddittori. Poi la stampa è finalizzata da troppo tempo a cercare di creare scontento e non è stata in grado di cambiare strategia. Non credo che sia stato tutto voluto, anzi. Più facilmente non hanno saputo tenere conto della complessità delle conseguenze.
Da uno che si mette la mascherina all'altro che va a farsi lo spritz sui Navigli, fino al terzo che approfitta dell'occasione per farsi il giro al Quirinale direi che qui si è badato molto ai propri interessi di partito o personali piuttosto che a governare la situazione.
I giornali da tempo ricevono finanziamenti pubblici e sono schierati, quindi hanno linee editoriali conformi a quelle del partito di riferimento.
A parte quelli minori che fanno solo il copia e incolla delle notizie Ansa.
Io mi sarei atteso un messaggio alla nazione a reti unificate di Mattarella o Conte domenica, un discorso equilibrato come quello che ha fatto Conte in parlamento solo mercoledì.
Da un mio contatto FB copio: #aveterottoilcazzo. su 61 milioni solo 650 casi e nello tempo guariscono. State facendo morire un paese per cosa?

Ecco: i social sono pieni di persone che avendo avuto un danno economico o anche solo delle limitazioni nella qualità di vita si sono rotte il cazzo di dover subire limitazioni a causa del virus e non hanno neppure capito perché.
Gente che pensa sia un raffreddore, gente che vuole andare al cinema, in palestra, riaprire i bar, i corsi, o anche solo mandare i figli a scuola perché non sa come gestirli. A questa gente non puoi dare un'informazione schizofrenica, perché ha bisogno di una linea univoca e severa nella gestione, altrimenti si ribellerà sempre non avendo già per ragioni pregresse alcuna fiducia nelle istituzioni.
Abbiamo fatto come le coppie, padre e madre, in perenne disaccordo tra loro sull'educazione dei figli.
Che ovviamente a un certo punto se ne sbattono di entrambi.
 

danny

Utente di lunga data
Ah, si come la neve. Se è più di mezzo centimetro si ferma mezza Italia
Mia moglie ebbe una polmonite interstiziale 7 anni fa.
Non è una cosa bella, perché non c'è cura.
Si rivolse a un ospedale abbastanza grande, fu visitata da uno pneumologo che dichiarò che non aveva alcuna possibilità di seguirla o di ricoverarla in quanto era già oltre il limite delle disponibilità della struttura.
I posti sono limitati.
 

Gennaro73

Utente di lunga data
Ma infatti a me non preoccupa il virus
Sono schifata da come è stata gestita la cosa
Siamo passati da “è tutto sotto controllo” a “non ci aspettavamo una situazione così”
Allora che cavolo avevi sotto controllo ?
Bestiale!

E quello (Fountain), che si è fatto il video con la mascherina al volto?
 

Lara3

Utente di lunga data
L'atmosfera è quasi surreale. E' un giorno feriale, i vagoni della metropolitana sono quasi vuoti, ci sono posti a sedere, di solito fatico a trovare spazio in piedi.
I tornelli sono sgombri, non c'è la solita fila, le gente che spinge, quello a cui non funziona la tessera che blocca tutti.
Alcune persone hanno la mascherina. Sono perlopiù ragazze, quasi sempre turisti ad indossarla.
Altri hanno la sciarpa o il bavero del giaccone a nascondere la bocca.
Piazza del Duomo alle 8,30 di un giorno feriale ospita più piccioni che persone.
L'architettura della piazza emerge come non mai. Godo nello scattare qualche foto senza avere troppe persone intorno.
Le bici e i monopattini elettrici vanno via veloci. I rider hanno tutti il volto seminascosto, ma oggi non fa freddo.
Percepisci che le persone mantengono una distanza tra loro, osservi che la loro camminata è più circospetta.
Qualcuno fuma, appoggiato a un muro, la mascherina al collo.
Sul cartellone della Scala c'è una banda che annuncia la sospensione delle attività per ragioni sanitarie.
Neanche all'ora di pranzo la città ritrova l'atmosfera di un giorno feriale qualsiasi.
E' tutto sospeso.
I turisti con le mascherine, gli sparuti capannelli vocianti di persone dai quali emerge talvolta la parola Coronavirus.
I ristoranti di solito strapieni ora con i tavoli vuoti, Mac Donald dove non fai la coda ai totem e l'hamburger è in cassa prima che tu abbia finito di pagare.
I bar più gettonati dai pendolari adesso deserti.
I negozi aperti senza clienti.
Di fianco al Teatro Strehler campeggia un'insegna luminosa con la scritta "Be strong China".
In periferia le cose non vanno meglio.
C'è un silenzio surreale dove lavoro.
Sono riuscito a fare foto stando in mezzo alla strada, dove di solito non riesci ad attraversare.
Non si sente il rumore della carrozzeria, neppure quello della fabbrica di fronte.
I marciapiedi sono vuoti.
News ?
Qualcuno di Lodi, Cremona o Bergamo ?
 

danny

Utente di lunga data
News ?
Qualcuno di Lodi, Cremona o Bergamo ?
Oggi è morto in provincia di Bergamo un medico compaesano di un mio conoscente. 61 anni. La prima vittima che prima di contrarre il virus era sana. Morta nel giro di una settimana.
Per il resto credo che ormai il virus sia sparso a casaccio per tutta la Lombardia.
 

Lara3

Utente di lunga data
Oggi è morto in provincia di Bergamo un medico compaesano di un mio conoscente. 61 anni. La prima vittima che prima di contrarre il virus era sana. Morta nel giro di una settimana.
Per il resto credo che ormai il virus sia sparso a casaccio per tutta la Lombardia.
Mamma mia.
Gli ospedali di Lodi e Crema sono in difficoltà: medici ed infermieri contagiati in terapia intensiva.
 
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