Diventò un paese industrializzato non capitalista!
Una realtà latifondista ,in mano al capitale quindi, sviluppata prevalentemente nel settore agricolo ,poco industrializzata ,si può definire capitalistica.
Come anche quella degli zar, lo era , in quanto il capitale terriero e la produzione derivante da esso era detenuto in modo feudale dal vertice attraverso la tassazione ,e la concessione dello sfruttamento terriero a figure che sfruttavano la manodopera umana a livello schiavistico.
Nulla a che vedere con la moderna organizzazione neoliberista del lavoro e della gestione della produzione, eh! Purtuttavia ci stupiamo che vi siano prestatori d'opera che ricevono 4,50 euro lordi l'ora! Oppure che vengano licenziati con un SMS.
È la democrazia , bellezza.
E' un discorso ovviamente molto complesso e di certo non si puo' risolvere qui...
Tutto dipende da come si definiscono i termini, da cosa si intende per capitalismo e per democrazia.
Per dirla con una battuta, che pero' racchiude tutto cio' che penso sull'argomento, io credo che la dittatura staliniana fosse una forma di governo più vicina alla democrazia delle attuali democrazie che sono solo
forme democratiche che sorreggono dittature di classe.
Cio' non toglie che dal punto di vista economico, l'urss si reggeva su un'organizzazione sociale del capitale. Puoi chiamarlo socialismo reale, ma resta il fatto che non è socialismo
Poi per concludere come dico sempre: sia quel che sia, le libertà, dittatura e stili di vita, dubito che le masse russe degli anni novanta abbiano goduto di una fantomatica ritrovata libertà.
La libertà democratica non è un concetto astratto, né puo' ridursi alla libertà di una parte di popolazione di bere cocacola, ma la possibilità di ciascuno di realizzarsi.
E mi fermo qui perché non ho voglia di scannarmi su questioni di questo tipo su un forum di corna (ormai anche di corona

)))