Skorpio
Utente di lunga data
Non so se erano consci di quel che intendevanoSe la metti così mi tornano in mente i giovani che a inizio pandemia venivano intervistati nei locali dicendo "che tanto muoiono i vecchi", perchè -esempio- se per questa pandemia un ristoratore si trova a dover licenziare del personale, potrebbe voler dire anche scegliere tra Pino, 50enne che ha famiglia e con lo stipendio ci campa (=presente), e il 23enne che si
Ma è come per la parola congiunti. Il giorno dopo mezza Italia a chiedere se nei congiunti rientravano i fidanzati.
Da vocabolario no. E credo pure nella versione originale, anche perchè viene detto "a distanza e con mascherina" e fa ridere non di poco credere che due fidanzati si ritrovano e stanno ad un metro di distanza tenendo la mascherina...
Ma dillo, dillo subito, parli ad un popolo (che dovresti conoscere), o no? Invece no, poi si chiarisce che si intendeva anche i fidanzati.
L'altro giorno il vice ministro Silieri, che personalmente stimo molto come politico, era molto imbarazzato e con lo sguardo basso
Speriamo che le forze di polizia non ci vadano in culo, perchè il livello di umiliazione al quale sono chiamate a sottoporsi nei prossimi giorni, con autocertificazioni in cui si scriverà di tutto, è elevato
Capisco cosa vuoi dire e mi trovo d'accordo, ma questo è un puntiglio tuo personale, e lo capisco .Capisco.
Mi hai fatto venire in mente l'introiezione, il percorso, delle regole del bambino.
"Per quanto riguarda lo sviluppo morale, già durante i primi anni di vita il bambino compie l’esperienza di comportamenti caratterizzati da certe regolarità (ad esempio l’ora della sveglia o del pasto, la sequenza prevista per vestirsi...). Successivamente le figure di accudimento, attraverso una educazione occasionale o sistematica, aiutano il bambino nella acquisizione di quell’insieme di nozioni e convinzioni che formeranno la sua morale teoretica, attraverso la verbalizzazione di indicazioni (“Non dire bugie!” “Bisogna fare parti uguali”).
Nella prima infanzia, però, la presa di coscienza delle regole sociali e morali è limitata agli aspetti esteriori e più appariscenti, senza che ci sia una reale comprensione del motivo che sottende ciascuna regola.
Naturalmente la capacità di apprendimento delle regole è commisurata alla capacità di comprensione sia cognitiva che emotiva e alla capacità di introiezione delle regole stesse, cioè all’introiezione dell’indicazione del genitore e delle figure di accudimento con il quale il bambino si identifica (“Papà non vuole…”, “Mamma mi ha detto...”, “La maestra non mi lascia…”).
Con il passare degli anni e con l’evoluzione del pensiero e della capacità di astrazione e simbolizzazione, il bambino diviene capace di comprendere le motivazioni che sottendono le regole e in questo modo diviene in grado di utilizzarle con consapevolezza discriminando in maniera adeguata tra ciò che si può o non si può fare e tra ciò che è bene e ciò che è male, creandosi con il tempo una propria scala di valori." (R. Carchio).
Ecco.
Fino a quando sentirò dire "me l'ha detto Conte, Salvini" o il cazzo a cavallo..., "sono impedit* di..." "non mi lasciano fare..."...
io non leggo consapevolezza, ma una presa di coscienza limitata agli aspetti esteriori e più appariscenti.
Che è meglio di una martellata sulle dita eh.
Tenendo conto che un mese fa non era salita alla coscienza neppure l'idea della necessità di un qualche livello di cambiamento a livello diffuso.
I risvolti di questa pandemia sono ampi.
Non riguardano il virus.
Ma riguardano lo stile di vita che si è condotto fino ad oggi.
(che non è evidentemente sintetizzabile in una "strategia").
A partire dal modo in cui si abita il pianeta per arrivare al modo in cui si abita la propria casa.
Con tutto quello che ci sta in mezzo.
Non sanabile peraltro.
Quindi, lo sentirai dire a lungo
E si ritorna ai discorsi per cui detto da Amadeus funziona 10, e scritto su www.salute.gov.it funziona 5
Capisco che faccia incazzare, e incazziamoci
Ma dopo l'incazzatura chi ha governo ha il compito di agire, e decidere.
E.. oggi come oggi il riferimento della consapevolezza è esattamente calato nel presente, qui e adesso.
Ed è quella che "serve" una strategia di convivenza (se c'è una strategia)
Per la consapevolezza che dici tu serve, di base, la "esperienza" (che oggi non può chiaramente esserci)
Ma è un concetto, quello della necessità della esperienza, che per me vale a tutto tondo, compreso una storia extraconiugale
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