Pronti per la prossima volta?

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Qui alzo le mani io. E' come parlare al muro.
Aggiungo solo che, secondo me, un optional per la santificazione in questo paese rilancerebbe definitivamente il settore auto.
Secondo te si venderebbero più auto pagandole di più perché è possibile avere questo optional?
Tu conosci tante persone che sarebbero incentivate da questo optional a comprare un’auto nuova?
Io conosco solo persone che oltre a non potersi permettere un’auto nuova, dovendo acquistarla cercherebbero un usato
 

Skorpio

Utente di lunga data
Veramente quello che ha detto Minerva é quello che io e altri sosteniamo.
Si torna alla vita di sempre che ci è mancata con qualche precauzione
Io rivedrò ogni sera gli amici che non vedo da tre mesi
Sta settimana non starò in casa una sera
Non devo per forza abbracciarli e baciarli anche se trattenermi sarà pesante per me
Sulla mascherina ti invidio. Sono uscita adesso con mia madre. 2 km a piedi. Resisto forse 200 m senza abbassarla e respirare. Tralasciando il caldo e il fatto che truccarsi è impossibile visto che colerebbe tutto. Tralascio proprio perché chi se ne frega se non mi trucco
Un’unica nota positiva. Sento meno l’allergia ma se dovessi scegliere preferisco gli starnuti a sto fastidio.
Io penso che 100 su 100 se potessero scegliere andrebbero liberi senza dover indossare la mascherina.

Tenere a mente ogni giorno che si sta vivendo in un contesto di ripiego, rispetto a un contesto ideale, penso sia importante

In giro con i miei per la campagna, mascherina addosso, ne parlavo a mio figlio dicendo che era meglio senza, ma adesso è così.

Gli dissi anche che lui ad esempio non ha conosciuto il tempo in cui si andava in scooter senza casco, ma c'è stato un tempo

E mia moglie poco dietro a passeggio ha aggiunto : " e non sai quanto fosse bello andare in scooter senza casco"

Ma ora è così e va bene cosi
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Io penso che 100 su 100 se potessero scegliere andrebbero liberi senza dover indossare la mascherina.

Tenere a mente ogni giorno che si sta vivendo in un contesto di ripiego, rispetto a un contesto ideale, penso sia importante

In giro con i miei per la campagna, mascherina addosso, ne parlavo a mio figlio dicendo che era meglio senza, ma adesso è così.

Gli dissi anche che lui ad esempio non ha conosciuto il tempo in cui si andava in scooter senza casco, ma c'è stato un tempo

E mia moglie poco dietro a passeggio ha aggiunto : " e non sai quanto fosse bello andare in scooter senza casco"

Ma ora è così e va bene cosi
Concordo
Ci si adegua. Da qui a esserne felici e a non sperare di poterne fare a meno ce ne passa però
 

giorgiocan

Utente prolisso
Secondo te si venderebbero più auto pagandole di più perché è possibile avere questo optional?
Tu conosci tante persone che sarebbero incentivate da questo optional a comprare un’auto nuova?
Io conosco solo persone che oltre a non potersi permettere un’auto nuova, dovendo acquistarla cercherebbero un usato
Credo tu non abbia letto bene e ti sia sfuggita la battutona.
In ogni caso quel che mi stupiva e disarmava è che tu ritenga ancora che le precauzioni siano eccessive. Suppongo dovrei avvertire la dirigenza dell'azienda in cui lavoro, e delle molte altre che per fortuna stanno muovendosi senza aspettare la politica, di aver appena buttato al vento diversi milioni di euro.
 
Ultima modifica:

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Credo tu non abbia letto bene e ti sia sfuggita la battutona.
In ogni caso quel che mi stupiva è che tu ritenga ancora che le precauzioni siano eccessive. Suppongo dovrei avvertire la dirigenza dell'azienda in cui lavoro di aver appena buttato al vento diversi milioni di euro/dollari.
Non dovevi avvertire nessuno
Esattamente come se rientrassi in ufficio mi adatterei alle misure che ritengono più corrette. È così in un ristorante o dal parrucchiere ecc ecc Non mi metterei a protestare o fare manifestazioni.
Posso però avere il mio pensiero e esprimerlo e poi adeguarmi ?
edit: si non ho colto la battutA perché mi sembrava che nel post di prima vedevI come positivo la realizzazione di questo nuovo optional
 

giorgiocan

Utente prolisso
Interessante, comunque, che i pregiudizi cognitivi impediscano fattivamente di recepire un messaggio. Vi sfido a individuare una sola occasione in cui ho dichiarato che preferisco lo stato delle cose attuale.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Beh, dio li fa e poi li accoppia, si dice.
Si 🤣

A me andare in moto senza casco piace di più, non ci posso fare nulla.

Che non vuol dire che non lo metto (il casco) ma vuol dire che mi adeguo, senza però perder di vista il mio piacere, fino al punto di rincoglionirmi e arrivare a sostenere che con il casco è mooolto più bello
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Interessante, comunque, che i pregiudizi cognitivi impediscano fattivamente di recepire un messaggio. Vi sfido a individuare una sola occasione in cui ho dichiarato che preferisco lo stato delle cose attuale.
Hai detto più volte che per te la Lontananza dalle persone e l’isolamento non sono un problema. Non che lo preferisci. Almeno io ho capito questo. E essendo per me l’esatto contrario resto un po’ perplessa.
 

giorgiocan

Utente prolisso
Hai detto più volte che per te la Lontananza dalle persone e l’isolamento non sono un problema. Non che lo preferisci. Almeno io ho capito questo. E essendo per me l’esatto contrario resto un po’ perplessa.
Corretto. Poi ho chiesto come vi ponete di fronte all'ipotesi che questo sia un precedente, e che da qui indietro non si torni più del tutto (ipotesi che a me sembra concreta, a leggere tutti i segnali). E da lì si sono solo create due fazioni contrapposte. Una che sì, ci stava pensando (fazione composta da ipazia, apparentemente). Una che no, è solo allarmismo, e poi non voglio neanche prenderlo in considerazione. E' chiaro che se per me non è un problema limitare i contatti sociali, non lo sarà nemmeno riflettere sugli scenari che possono scaturire da queste premesse. Non pensavo sarebbe stato così traumatico proporre questo argomento, però. In definitiva, la discussione non è mai cominciata. E difatti ci ho rinunciato.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Che la curiosità sia sintomo di intelligenza e fame di sapere è indubbio. Tornando ai corsetti ti confesso che dopo la tragedia passata un vezzo sessualgotico così...da ormoni priva e momentaneo abbassamento del senso dell"umorismo ,mi ha fatto venire i nervi
Lo posso immaginare, non preoccuparti. :)
Non mi sono sentita nè attaccata nè offesa nè altro.

Anzi, lo trovo comprensibile.
E pure condivisibile se vogliamo. E' chiaro, nel tuo modo di esprimerti, che è espressione di te.
Non contiene giudizio o prescrizione di sorta. Quindi mi piace comunicarci sopra. (e grazie per farlo) :)

Qui da me la tragedia non è ancora passata. Non sono andata a vedere i dati, mi basta partecipare al compianto per i morti che ci sono stati e che continuano ad esserci. In misura minore dal picco, ma non è che siano smessi.

Ma anche mentre pulisco con la candeggina e strutturo la mia stanza di igienizzazione (studiandomi i modi e raccogliendo informazioni per migliorarla e confrontandomi, cercando l'alcol che è introvabile - e la cosa mi inquieta se devo essere sincera - piuttosto che le mascherine, visto che per lavoro G. deve andare fuori ed è sempre uscito anche mentre i contagi e i morti erano in picco e per me, e per i miei e per il clan fondamentalmente, visto che nel clan quella che si occupa della gestione sanitaria sono io, tenendo da lontano il contatto con la decana che vive sola ed è grandiosa, ma sola sulla soglia dei 90 etc etc) io non smetto la musica e il silenzio, la crema per il corpo e lo shampo e il balsamo. Mi piace continuare a mettermi il profumo e depilarmi con cura.
Fare esercizio fisico e tenermi in forma.
E in tutto questo non ho lasciato andare nessun vezzo giocoso.

Non è che siccome mi sto cagando sotto e sono in mezzo alla pandemia, mi dimentico che sono viva, di me.

E che mi piace giocare. Ridere.

Non è che se guardo i dati cattivi, i morti, smetto di ridere con me per me di me.
Semplicemente piango anche.

Io non sono ancora morta. E intendo fermamente arrivare alla morte divertendomi il più possibile. Godendo della vita il più possibile.
(quindi gioco, anche coi sassi se non ho altro. Ero così anche da bambina).


forse perchè la mia prospettiva non è quella della preoccupazione.
Proprio in virtù della curiosità, anche della bizzarria, questo periodo per me è stato di intenso studio e attivazione, a tutti i livelli.

Preferisco OCCUPARMI, che pre-occuparmi.
Non riesco a stare ferma in attesa (è un grosso difetto in alcune situazioni).

Fuori da più di un mese le piante stanno sbocciando, gli uccellini stanno nidificando, la settimana scorsa mi è passata una cerva correndo nel campo di fronte al mio. Ho un fagiano che canta in giardino.
E il mio orto sta sbocciando, fra poco mi mangerò la verdura che ho piantato.

La vita non si è fermata.
Non ho mai avuto questa percezione. (basta guardar fuori dalla finestra e non essere troppo concentrati su di sè nel farlo).

E' solo il mondo umano che è in difficoltà.
Ma tutto intorno brulica.
Il quadro è ben più ampio del mondo umano. E variopinto e variegato.


tua figlia sta per avere un figlio/a...la vita prosegue.
Si va avanti. Volenti o dolenti.

E io scelgo decisamente di mettermi dalla parte dei volenti.

Quindi, se mascherina ha da essere, ci gioco con la mascherina.
Se attenzione deve essere all'igienizzazione, divento una esperta e mi invento uno spazio dedicato e organizzato che mi rimandi il bello della mia casa e la soddisfazione del mio fare.
Se distanza ha da essere, imparo una cosa importante: che a volte la vicinanza è lontananza, e che se metto da parte il mio egoismo personale, il mio bisogno di gratificazione, i miei genitori li abbraccio non abbracciandoli. O mia sorella.
Se cambio ha da essere, ci metto del mio. Compreso il corsetto che richiama questo periodo distopico e apocalittico.

(trovo antieconomico perder tempo ed energia a pensare a come sarebbe bello se...)

Ho passato i primi 30 anni della mia vita a combattere con eventi che erano già accaduti e che non potevano essere cambiati.
Ho coccolato il trauma. (scelta e responsabilità mia).

Poi ho imparato che è più economico ed ecologico assumere i fatti e occuparsene.
Individuando risposte che includano la qualità della vita e il benessere.

Non so se mi spiego.

Sono approcci alla qualità della vita.

Sono poco interessata a guardare quel che è andato. E' andato, non posso farci niente. E il rimpianto non mi appartiene. (e non è utile in nessun modo).

Sono una curiosa, e la mia curiosità diviene prima interesse e poi pragmatica, di quel che E' qui e ora.
E come su questo presente costruire il MIO futuro. Tenendo ben presente che il futuro non è domani.
Il futuro E' nelle azioni che compio oggi, in ogni istante.

La mascherina c'è.
Io posso scegliere se subirla e vivere nell'attesa di smetterla, oppure assumerla e personalizzarla.
Io opto per la seconda opzione.
I corsetti sono comodi se attrezzati per portare cose avendole comode senza borse che impediscono i movimenti e costringono a evoluzioni per recuperare cose. Mi scelgo i corsetti che mi permettono inoltre di giocare anche con la mia sessualità e che mi fanno sentire bella, come un profumo.

LA scelta è sempre quella, dal mio punto di vista.
Subisco o mi attivo.

Io mi attivo.

Da anni, per fortuna, ho smesso il desiderio di controllare quel che accade intorno a me.
Di tentare, come una novella profeta, di prevedere il futuro. Il futuro è ora. Seguo i cambiamenti ma stando e a partire dal/nel presente!

E ho imparato a godermi l'analisi di quel che c'è intorno per rendermelo su misura e piacevole. (lacrime comprese, servono anche le lacrime e la paura e il dolore e le emozioni poco piacevoli...ma sono MIE. E me le tengo belle strette-Insieme alle altre).
 
Ultima modifica:

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Corretto. Poi ho chiesto come vi ponete di fronte all'ipotesi che questo sia un precedente, e che da qui indietro non si torni più del tutto (ipotesi che a me sembra concreta, a leggere tutti i segnali). E da lì si sono solo create due fazioni contrapposte. Una che sì, ci stava pensando (fazione composta da ipazia, apparentemente). Una che no, è solo allarmismo, e poi non voglio neanche prenderlo in considerazione. E' chiaro che se per me non è un problema limitare i contatti sociali, non lo sarà nemmeno riflettere sugli scenari che possono scaturire da queste premesse. Non pensavo sarebbe stato così traumatico proporre questo argomento, però. In definitiva, la discussione non è mai cominciata. E difatti ci ho rinunciato.
Sai che io non capisco dove hai percepito che fosse traumatico parlarne?Io non credo a uno scenario in cui per fare un esempio stupido si continuerà per molto tempo a parlare di distanziamento e mascherine
Se dovesse essere non potrò far altro che adattarmi ma di certo non ne sarò felice e mi auguro di cuore non sia così
Non è che mi fa paura. Si sopravvive a molto peggio. Non è che evito di parlarne perché mi spaventa. Semplicemente mi sembra di parlare di qualcosa che per me non sarà. Come se mi chiedessi un confronto sulle auto che volano? Non credo le vedrò se mai le fabbricheranno e quindi non ci penso.
La sensazione del non volerne discuterne è lo stesso motivo per cui per molti giorni non ne ho più parlato
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho una figlia e,se tutto andrà bene una nipote in arrivo ...francamente la collezione di maschere e corsetti da futuro distopico la trovo angosciante e sopportabile solo nei film di Ridley Scott. Mi auguro fortemente che possa bastare nel futuro usare abitudini semplici ma efficaci come la sanificazione delle mani e la consapevolezza acquisita che la nistra salute non è solo un fatto personale ma anche responsabilita verso gli altri.
Uh che bella notizia!
Evviva!
 
Lo posso immaginare, non preoccuparti. :)
Non mi sono sentita nè attaccata nè offesa nè altro.

Anzi, lo trovo comprensibile.
E pure condivisibile se vogliamo. E' chiaro, nel tuo modo di esprimerti, che è espressione di te.
Non contiene giudizio o prescrizione di sorta. Quindi mi piace comunicarci sopra. (e grazie per farlo) :)

Qui da me la tragedia non è ancora passata. Non sono andata a vedere i dati, mi basta partecipare al compianto per i morti che ci sono stati e che continuano ad esserci. In misura minore dal picco, ma non è che siano smessi.

Ma anche mentre pulisco con la candeggina e strutturo la mia stanza di igienizzazione (studiandomi i modi e raccogliendo informazioni per migliorarla e confrontandomi, cercando l'alcol che è introvabile - e la cosa mi inquieta se devo essere sincera - piuttosto che le mascherine, visto che per lavoro G. deve andare fuori ed è sempre uscito anche mentre i contagi e i morti erano in picco e per me, e per i miei e per il clan fondamentalmente, visto che nel clan quella che si occupa della gestione sanitaria sono io, tenendo da lontano il contatto con la decana che vive sola ed è grandiosa, ma sola sulla soglia dei 90 etc etc) io non smetto la musica e il silenzio, la crema per il corpo e lo shampo e il balsamo. Mi piace continuare a mettermi il profumo e depilarmi con cura.
Fare esercizio fisico e tenermi in forma.
E in tutto questo non ho lasciato andare nessun vezzo giocoso.

Non è che siccome mi sto cagando sotto e sono in mezzo alla pandemia, mi dimentico che sono viva, di me.

E che mi piace giocare. Ridere.

Non è che se guardo i dati cattivi, i morti, smetto di ridere con me per me di me.
Semplicemente piango anche.

Io non sono ancora morta. E intendo fermamente arrivare alla morte divertendomi il più possibile. Godendo della vita il più possibile.
(quindi gioco, anche coi sassi se non ho altro. Ero così anche da bambina).


forse perchè la mia prospettiva non è quella della preoccupazione.
Proprio in virtù della curiosità, anche della bizzarria, questo periodo per me è stato di intenso studio e attivazione, a tutti i livelli.

Preferisco OCCUPARMI, che pre-occuparmi.
Non riesco a stare ferma in attesa (è un grosso difetto in alcune situazioni).

Fuori da più di un mese le piante stanno sbocciando, gli uccellini stanno nidificando, la settimana scorsa mi è passata una cerva correndo nel campo di fronte al mio. Ho un fagiano che canta in giardino.
E il mio orto sta sbocciando, fra poco mi mangerò la verdura che ho piantato.

La vita non si è fermata.
Non ho mai avuto questa percezione. (basta guardar fuori dalla finestra e non essere troppo concentrati su di sè nel farlo).

E' solo il mondo umano che è in difficoltà.
Ma tutto intorno brulica.

Il quadro è ben più ampio del mondo umano. E variopinto e variegato.

tua figlia sta per avere un figlio/a...la vita prosegue.
Si va avanti. Volenti o dolenti.

E io scelgo decisamente di mettermi dalla parte dei volenti.

Quindi, se mascherina ha da essere, ci gioco con la mascherina.
Se attenzione deve essere all'igienizzazione, divento una esperta e mi invento uno spazio dedicato e organizzato che mi rimandi il bello della mia casa e la soddisfazione del mio fare.
Se distanza ha da essere, imparo una cosa importante: che a volte la vicinanza è lontananza, e che se metto da parte il mio egoismo personale, il mio bisogno di gratificazione, i miei genitori li abbraccio non abbracciandoli. O mia sorella.
Se cambio ha da essere, ci metto del mio. Compreso il corsetto che richiama questo periodo distopico e apocalittico.

(trovo antieconomico perder tempo ed energia a pensare a come sarebbe bello se...)

Ho passato i primi 30 anni della mia vita a combattere con eventi che erano già accaduti e che non potevano essere cambiati.
Ho coccolato il trauma. (scelta e responsabilità mia).

Poi ho imparato che è più economico ed ecologico assumere i fatti e occuparsene.
Individuando risposte che includano la qualità della vita e il benessere.

Non so se mi spiego.

Sono approcci alla qualità della vita.

Sono poco interessata a guardare quel che è andato. E' andato, non posso farci niente. E il rimpianto non mi appartiene. (e non è utile in nessun modo).

Sono una curiosa, e la mia curiosità diviene prima interesse e poi pragmatica, di quel che E' qui e ora.
E come su questo presente costruire il MIO futuro. Tenendo ben presente che il futuro non è domani.
Il futuro E' nelle azioni che compio oggi, in ogni istante.

La mascherina c'è.
Io posso scegliere se subirla e vivere nell'attesa di smetterla, oppure assumerla e personalizzarla.
Io opto per la seconda opzione.
I corsetti sono comodi se attrezzati per portare cose avendole comode senza borse che impediscono i movimenti e costringono a evoluzioni per recuperare cose. Mi scelgo i corsetti che mi permettono inoltre di giocare anche con la mia sessualità e che mi fanno sentire bella, come un profumo.

LA scelta è sempre quella, dal mio punto di vista.
Subisco o mi attivo.

Io mi attivo.

Da anni, per fortuna, ho smesso il desiderio di controllare quel che accade intorno a me.
Di tentare, come una novella profeta, di prevedere il futuro. Il futuro è ora. Seguo i cambiamenti ma stando e a partire dal/nel presente!

E ho imparato a godermi l'analisi di quel che c'è intorno per rendermelo su misura e piacevole. (lacrime comprese, servono anche le lacrime e la paura e il dolore e le emozioni poco piacevoli...ma sono MIE. E me le tengo belle strette-Insieme alle altre).
aspetta,aspetta...ci mancherebbe ; anche io non ho mai smesso di curarmi ,profumarmi etc.
ma il corsetto di quel tipo mi riporta all'idea del videogioco ma se penso al futuro non vedo lara croft ma appunto mia nipote che dovrà viverci.e mi auguro che a fronte di altre possibili epidemie ci possano essere future soluzioni frutto dell'intelligenza umana. conto quindi da una parte sull'esperienza fatta che ci ha insegnato alla prudenza nell'accostarci alle cose comuni e agli altri, dall'altra sulla scienza e la medicina che nel frattempo non si saranno certo fermate.
c'erano un tempo poliomielite, vaiolo, tubercolosi.....
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si 🤣

A me andare in moto senza casco piace di più, non ci posso fare nulla.

Che non vuol dire che non lo metto (il casco) ma vuol dire che mi adeguo, senza però perder di vista il mio piacere, fino al punto di rincoglionirmi e arrivare a sostenere che con il casco è mooolto più bello
Una sola volta nella mia vita ho messo la testa fuori dal finestrino e mi sono ritrovata con i capelli annodati con insetti appiccicati. Il casco non protegge solo in caso di incidente.

Fremo in attesa di una notizia simile.

aspetta,aspetta...ci mancherebbe ; anche io non ho mai smesso di curarmi ,profumarmi etc.
ma il corsetto di quel tipo mi riporta all'idea del videogioco ma se penso al futuro non vedo lara croft ma appunto mia nipote che dovrà viverci.e mi auguro che a fronte di altre possibili epidemie ci possano essere future soluzioni frutto dell'intelligenza umana. conto quindi da una parte sull'esperienza fatta che ci ha insegnato alla prudenza nell'accostarci alle cose comuni e agli altri, dall'altra sulla scienza e la medicina che nel frattempo non si saranno certo fermate.
c'erano un tempo poliomielite, vaiolo, tubercolosi.....
Concordo.
Di fronte a ogni pericolo si reagisce con provvedimenti difensivi, offensivi, preventivi o creativi. Quelli creativi sono sempre inaspettati perché sono il prodotto di persone che hanno questa capacità.
 

spleen

utente ?
Diciamo che - come cautamente ci suggeriscono - sia iniziata la curva discendente, che sarà lunga ma - se non ci sono sorprese - condurrà alla fine dell'emergenza estrema ed immediata, almeno da un punto di vista sanitario; sarà dunque il tempo (ci auguriamo a breve) delle considerazioni più ovvie: quali sono stati gli errori, chi li ha commessi, quanti si potevano evitare, quanti sono sistemici in un evento di questa portata; e ancora chi ha procurato danno in malafede, chi ha intaccato il corretto funzionamento di un sistema che avrebbe potuto e dovuto tutelarci maggiormente, chi ha travisato il proprio ruolo di potere per tornaconto personale.

Il punto è che sapevamo. Come tutti ricorderete, la possibilità che si verificasse un casino del genere era nota al pubblico e alla politica da almeno 15-20 anni. E non per bocca di ricercatori autistici blindati nel loro laboratorio a prova di bomba e incapaci di rivolgere parola al prossimo. Ce ne hanno parlato diversi VIP di portata planetaria, personaggi tra i più influenti in circolazione.

Ricordate questi due?



Naturalmente ci sono "profezie" come queste a decine, anche se i volti sono meno noti (e meno credibili). Eppure, come sempre nel corso della storia, anche stavolta ci siamo rifiutati di credere. Finchè non abbiamo più potuto rifiutarci (anche se credo sia rimasto qualche complottista/negazionista in circolazione).

Ora, vorrei sottolineare che quello che è successo non è tanto la conferma di un pronostico, ma un precedente (il primo di questa portata nella nostra epoca). Poteva succedere, è successo. Quindi, potrebbe succedere ancora e succederà ancora.

Saremo pronti, la prossima volta?
Non te lo ricordi di sicuro, qualche tempo fa, quando la pandemia era appena agli inizi mi ero posto delle domande retoriche simili alle tue, uscendone come “il solito coglione morto di paura che drammatizza una stupida influenza”.

Ora, sono abbastanza consapevole che l’umanità intera mediamente ha la consapevolezza del criceto che corre sulla ruota, dove la ruota costituisce il loro mondo intero ma pensavo che essendo la media delle persone che frequentano il forum abbastanza istruita, ci fosse una sufficiente comprensione in merito al problema. Del resto, non servì per qualcuno nemmeno il fatto di essere smentiti costantemente dai fatti che accadevano.

Questo non è per affermare “io l’avevo detto” non mi interessa avere ragione nelle sciagure, è solo per affermare una realtà incontrovertibile: Che istruzione e status, per la coscienza dell’ entità dei problemi , sono relativi. Bisogna essere delle persone che i problemi cercano di risolverli ma non tutti, anzi una porzione sempre più minoritaria dell’ umanità, si prodiga in questo.

Ho poche speranze che si riesca da questa faccenda ad imparare qualcosa. Il mio non è qualunquismo ma realismo. Vedere istituzioni europee muoversi in ordine sparso e contro gli stati più fragili, una OMS in mano ad un incapace e per di più corrotto, “sinorientato”. Un governo centrale inadatto (nella migliore delle ipotesi) ad affrontare la crisi, e’ piuttosto scoraggiante.

Un unico barlume è venuto dalla gestione dell’ emergenza locale qui nella mia regione e devo riconoscere che pur in modo imperfetto la crisi è stata gestita bene, del resto non mi sarei mai aspettato nulla di meno, conoscendo il mio pollo e per tornare al discorso di cui sopra non gli manca né la volontà di risolvere i problemi né il pragmatismo per farlo. Poi ovviamente non va a genio a tutti, c’è sicuramente chi continua a contestare il fatto che abbia criticato “i cinesi che mangiano i topi vivi” (cosa peraltro vera) ma del resto adesso l’andazzo del politicamente corretto (del cazzo) rende incriticabili tutti i diversi e gli stranieri in quanto tali e santifica la fratellanza universale, dovesse costare la pelle a tutti. Se poi gli oggetti di critica sono i nuovi padroni del mondo, apriti cielo, c'è gente che si è consumata la lingua a leccare culi....

Tutti, chi più chi meno, ha sbagliato in questo frangente, non molti impareranno da quanto è successo. Il fatto saliente è che dobbiamo fare i conti con le nostre contraddizioni, di cui in covid 19 è stato un potente detonatore. Dobbiamo trovare una via economica che ci consenta di campare senza comportarci da cavallette per il pianeta, un modello sociale giusto ed egualitario ma responsabilizzato individualmente, un modello politico globale che consenta il bene di tutti a scapito di nessuno. A ben pensarci i problemi nostri sono sempre gli stessi, c’erano anche prima del covid, ma facevamo finta di non vederli.

Uno studioso inglese ha affermato che dopo questa pandemia dobbiamo scegliere: Sovranità – Globalizzazione – Economia di mercato. Delle tre cose solo due sono possibili contemporaneamente. Io sottoscrivo in pieno la sua osservazione.

Personalmente devo dire che non ho ancora deciso nulla per il futuro, non sono un tipo che scava rifugi antiatomici, anche se talvolta mi viene la tentazione di farlo, ma quello che è sicuro è che guarderò alle istituzioni mondiali con molta meno fiducia. Credo che come al solito adotterò un atteggiamento personale flessibile, prenderò decisioni per il mio futuro solo quando sarò abbastanza sicuro di quello che faccio, e rivaluterò quello che penso a discapito di quelle che continuo a vedere come sterili, inutili, vanitose follie.

Mi scuso per le lungaggini e per le banalità espresse…
 
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perplesso

Administrator
Staff Forum
Ecco, forse qua Minerva ha capito finalmente cosa voglio dire. Se la situazione, come sembra probabile, presupporrà che la guardia resti ben alta, tanto da modificare sul lungo termine - se non definitivamente - alcune abitudini (come si va al mare, come al ristorante, come si interagisce in privato, a scuola e sul lavoro), qualsiasi pulsione di ritorno verso la restaurazione di una sfera preCovid personale e collettiva diventa non solo illusoria, ma pericolosa.

Io lo vedo sul lavoro. Si sta cominciando ad abbassare la guardia, passata la prima paura. In azienda i punti bar e le aree fumatori sono più frequentate di prima, e in pausa pranzo la gente comincia a riavvicinarsi tralasciando alcune norme di sicurezza. E lo so che è umana la propensione a cercare nuovamente la socialità. Ma così si vanifica il lavoro di chi sta operando davvero nella direzione corretta, investendo milioni di euro. E di fatti dall'amministrazione sono puntualmente arrivate misure disciplinari che includono multe e sospensioni ai dipendenti.

Forse sarò davvero fuori standard, ma indossare la mascherina tutto il giorno e tutti i giorni non mi sembra questa gran fatica, a fronte di quanto sta facendo in concreto chi sta investendo davvero per cercare di salvare non soltanto vite, ma anche posti di lavoro, economie locali e coesione sociale. Magari la mia percezione è diversa perchè qui i morti li abbiamo visti.
i morti li abbiamo visti tutti. chi più, chi meno. i cambiamenti in un animale sociale ed abitudinario come il sapiens sapiens diventano definitivi quando se ne vede il vantaggio palese.

lavarsi più spesso e più accuratamente le mani non sarà un problema. ma credere che la gente porterà la mascherina anche quando la pandemia sarà passaa, significa non aver capito molto della natura umana.

e di sicuro l'economia locale e non, non le salvi facendo lavorare i locali e le attività al 30%

stai confondendo i tuoi desiderata con la realtà

Non te lo ricordi di sicuro, qualche tempo fa, quando la pandemia era appena agli inizi mi ero posto delle domande retoriche simili alle tue, uscendone come “il solito coglione morto di paura che drammatizza una stupida influenza”.

Ora, sono abbastanza consapevole che l’umanità intera mediamente ha la consapevolezza del criceto che corre sulla ruota, dove la ruota costituisce il loro mondo intero ma pensavo che essendo la media delle persone che frequentano il forum abbastanza istruita, ci fosse una sufficiente comprensione in merito al problema. Del resto, non servì per qualcuno nemmeno il fatto di essere smentiti costantemente dai fatti che accadevano.

Questo non è per affermare “io l’avevo detto” non mi interessa avere ragione nelle sciagure, è solo per affermare una realtà incontrovertibile: Che istruzione e status, per la coscienza dell’ entità dei problemi , sono relativi. Bisogna essere delle persone che i problemi cercano di risolverli ma non tutti, anzi una porzione sempre più minoritaria dell’ umanità, si prodiga in questo.

Ho poche speranze che si riesca da questa faccenda ad imparare qualcosa. Il mio non è qualunquismo ma realismo. Vedere istituzioni europee muoversi in ordine sparso e contro gli stati più fragili, una OMS in mano ad un incapace e per di più corrotto, “sinorientato”. Un governo centrale inadatto (nella migliore delle ipotesi) ad affrontare la crisi, e’ piuttosto scoraggiante.

Un unico barlume è venuto dalla gestione dell’ emergenza locale qui nella mia regione e devo riconoscere che pur in modo imperfetto la crisi è stata gestita bene, del resto non mi sarei mai aspettato nulla di meno, conoscendo il mio pollo e per tornare al discorso di cui sopra non gli manca né la volontà di risolvere i problemi né il pragmatismo per farlo. Poi ovviamente non va a genio a tutti, c’è sicuramente chi continua a contestare il fatto che abbia criticato “i cinesi che mangiano i topi vivi” (cosa peraltro vera) ma del resto adesso l’andazzo del politicamente corretto (del cazzo) rende incriticabili tutti i diversi e gli stranieri in quanto tali e santifica la fratellanza universale, dovesse costare la pelle a tutti. Se poi gli oggetti di critica sono i nuovi padroni del mondo, apriti cielo, c'è gente che si è consumata la lingua a leccare culi....

Tutti, chi più chi meno, ha sbagliato in questo frangente, non molti impareranno da quanto è successo. Il fatto saliente è che dobbiamo fare i conti con le nostre contraddizioni, di cui in covid 19 è stato un potente detonatore. Dobbiamo trovare una via economica che ci consenta di campare senza comportarci da cavallette per il pianeta, un modello sociale giusto ed egualitario ma responsabilizzato individualmente, un modello politico globale che consenta il bene di tutti a scapito di nessuno. A ben pensarci i problemi nostri sono sempre gli stessi, c’erano anche prima del covid, ma facevamo finta di non vederli.

Uno studioso inglese ha affermato che dopo questa pandemia dobbiamo scegliere: Sovranità – Globalizzazione – Economia di mercato. Delle tre cose solo due sono possibili contemporaneamente. Io sottoscrivo in pieno la sua osservazione.

Personalmente devo dire che non ho ancora deciso nulla per il futuro, non sono un tipo che scava rifugi antiatomici, anche se talvolta mi viene la tentazione di farlo, ma quello che è sicuro è che guarderò alle istituzioni mondiali con molta meno fiducia. Credo che come al solito adotterò un atteggiamento personale flessibile, prenderò decisioni per il mio futuro solo quando sarò abbastanza sicuro di quello che faccio, e rivaluterò quello che penso a discapito di quelle che continuo a vedere come sterili, inutili, vanitose follie.

Mi scuso per le lungaggini e per le banalità espresse…
la globalizzazione è morta.
 

giorgiocan

Utente prolisso
lavarsi più spesso e più accuratamente le mani non sarà un problema. ma credere che la gente porterà la mascherina anche quando la pandemia sarà passaa, significa non aver capito molto della natura umana.
Non ci arrivi, eh.
Boh, tanto vale scrivere parole a caso una dietro l'altra.
 
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