aspetta,aspetta...ci mancherebbe ; anche io non ho mai smesso di curarmi ,profumarmi etc.
ma il corsetto di quel tipo mi riporta all'idea del videogioco ma se penso al futuro non vedo lara croft ma appunto mia nipote che dovrà viverci.e mi auguro che a fronte di altre possibili epidemie ci possano essere future soluzioni frutto dell'intelligenza umana. conto quindi da una parte sull'esperienza fatta che ci ha insegnato alla prudenza nell'accostarci alle cose comuni e agli altri, dall'altra sulla scienza e la medicina che nel frattempo non si saranno certo fermate.
c'erano un tempo poliomielite, vaiolo, tubercolosi.....
Grazie per la condivisione del tuo pensiero (senza proiezione)
Neppure io vedo Lara Croft. (che non mi piace...noiosa e ritagliata su uno stereotipo maschile declinato al femminile).
E neppure videogiochi (a cui peraltro non ho sufficiente pazienza per dedicarmi e che quindi non conosco).
Provo a condividere ancora qualcosa.
A ottobre 2019 il Johns Hopkins Center for Health Security in collaborazione con il World Economic Forum e la Bill and Melinda Gates Foundation hanno ospitato l'Evento 201, un esercizio di pandemia di alto livello.
Questo il link dell'evento.
https://www.centerforhealthsecurity.org/event201/
Questo è il piano stilato a livello nazionale, seguendo le indicazioni OMS del 2005 in aggiornamento a quelle del 2002.
Sui tavoli da...facciamo gennaio 2006?
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_501_allegato.pdf
Ci siamo trovati a non avere DPI per i medici sanitari, e non parliamo della popolazione, nel 2020.
(per citare solo la punta dell'iceberg)
Mi fermo con le condivisioni.
Ma già solo questo fa riflettere, non pensi?
Ad avere voglia, c'è parecchio materiale per approfondire la questione.
E farsi qualche idea che non si limiti a "quanto è cattivo questo o quello" "quanto desidero che tutto questo finisca".
La scienza aveva previsto. E aveva anche dato suggerimenti per predisporre. Inascoltati.
Per vari interessi.
E per incredulità (quel "a me non succederà, succede a loro")
La scienza prevede.
Su dati, non su profezie.
La scienza funziona per errori.
Ma questo non significa che sia alchimia.
Se i figli dei nostri figli non impareranno prima di tutto a vivere la scienza come qualcosa a cui dar fiducia assumendo che non sempre è possibile comprendere intuitivamente, se non impareranno che assumere e adattarsi non è "eh vabbè...io la faccio questa cosa, ma non sono d'accordo e uff e riuff", se non impareranno un pensiero critico basato su conoscenze e sulla distinzione fra opinione personale e professionale, la scienza non potrà fare poi molto.
Se non individuare terapie. E vaccini.
Che in ogni caso è molto rispetto a quando mia nonna non aveva neppure l'antibiotico o l'antidolorifico per il mal di denti.
Non pensi?
E' più chiaro cosa sta dietro il gioco del corsetto, della mascherina, del pensare una casa organizzata per non essere impreparati?
Che è poi la stessa cosa che sta dietro il profumo.
Ossia il nutrimento della capacità di non perder la propria essenza, il proprio senso del bello, la propria sessualità, la cura di CHI SI E' anche e nonostante si sia nel mezzo di una cazzo di pandemia a cui sembra non esserci risposta chiara.
In modo leggero. Scanzonato.
MA.
Stando ben immersi nella realtà - che comprende la scientificità - e non spostandosi nel desiderio di una diversa realtà. (che altro non è che cercare il futuro nel passato)
Portandoci dentro la propria creatività, la propria immaginazione, i propri territori.
La creatività è un viaggio che non parte dai desideri.
Ma parte da una analisi della realtà e usa il desiderio di vita o di morte, che in fondo son la stessa medaglia, per trasformare, rovesciare, a volte pure pervertire.
Non è un vomito emozionale.
E' frutto piuttosto di analisi ed elaborazione. Lucida. E intenzionale.
Gioco con la distopia, perchè quel che stiam vivendo è distopico.
Se fosse romantico, probabilmente mi sarei studiata un costume con cappellino da unicorno rosa
* e modi per infiocchettare il cazzo
Scienza e magia (=creatività e personalizzazione) che giocano insieme.
In buona sostanza.
Alleate nella gestione di una crisi. E nel nutrire resilienza (=cura del benessere psichico, ossia riduzione di ansia, senso di impotenza, nutrimento del senso di autoefficacia - Bandura è interessante a riguardo - ).
Saranno pronti i figli che verranno?
Se si comporteranno come ci siamo comportati noi, no.
Non saranno pronti.
Come non lo siamo stati noi, pur avendo le informazioni per esserlo almeno in parte.
L'intelligenza umana è caratterizzata dalla capacità di adattamento.
Che non è fare perchè mi han detto di fare.
Ma fare perchè ho compreso che è quel che (mi) serve fare.