spleen
utente ?
Mah, a dire la verità trovo molto più visionario Orwell, perchè una cosa che noi tradizionalmente immaginiamo della fantascienza è che sia polarizzata attorno al progresso tecnologico e scientifico ma in effetti quello che dovrebbe interessarci maggiormente è cosa diventeremo noi e la società, come vivremo, o meglio come vivranno i nostri pronipoti.Se si vuole un confronto bisogna accettare le diverse visioni.
Immaginare il futuro è affascinante. In effetti chi è andato più vicino alla realtà è stato Verne. Poi in tutte le altre fantasie si è scaduti a paventare forme di controllo che sì forse esistono, ma in forme diverse.
Se poi riuscissimo a vedere con un po’ di oggettività il presente vedremmo che il temuto controllo della sessualità e della riproduzione si è invece realizzato come liberalizzazione della sessualità, come attività a costo zero e che distrae dall’esercizio reale del potere che è stato invece volontariamente e lietamente dato ad altri.
Poi che sia Orwell che Verne avessero del materiale su cui fare correre la fantasia non è certo in discussione, ma anche Asimov, per dire.
Un racconto come grande metafora della società, come 1984 oggi sarebbe difficile da scrivere.
Per tornare alla discussione, direi che possiamo anche tutti sederci ad aspettare che tutto ritorni come prima, magari non succederà nulla di significativo e davvero andrà così, magari no, io credo che qualcosa cambierà conducendoci verso qualcosa di poco prevedibile oggi.
Fosse solo per lo sconquasso economico che si profila all' orizzonte.
Un ragionamento sul metodo, solo un ragionamento, che non vuole essere "contro" nessuno: Quando andiamo dal medico siamo disposti se non altro ad ascoltarlo, perchè gli riconosciamo una qualche competenza, perchè discutiamo di cose che ci succedono, reali, non di opinioni o di bubbole, ecco, trovo che portare avanti una discussione per pagine e pagine senza riconoscere agli altri una qualsiasi forma di competenza sull' analisi dei fatti ma solo generiche opinioni sia sterile. Non sto dicendo che ci siano posizioni più o meno rispettabili, più o meno basate su fatti reali temo di si.
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