Pronti per la prossima volta?

Marjanna

Utente di lunga data
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Buona lettura, allora

Grazie!!

seguendo...nell'ottica della realtà come prisma

https://www.corriere.it/cronache/20...ne-16713208-a36d-11ea-8193-03ffea7ed6db.shtml

e nella prospettiva della necessità di conoscere bene le regole, per poter decidere quando e come trasgredirle e perchè

non ho dati sul Veneto rispetto alla RSA.
Qualcuno ne ha?

Questo però spiega abbastanza bene, tanto per iniziare, la differenza fra ospizio e RSA. Per poi spingersi a descrivere cosa è stato fatto (in quella struttura) in questi mesi e su quali basi organizzative.

"Negli anni si è cercato di superare l’immagine stereotipata del “vecchio ospizio per vecchi”, dimostrando che questi luoghi di residenza sono diventati vere e propria officine attive e produttive di iniziative, intellettualità ed esperienze a disposizione di tutta la comunità. Sono stati avviati progetti di scambio intergenerazionale con le scuole dell’infanzia e le scuole primarie, progetti di terza età protagonista, con rassegne artistiche musicali che coinvolgevano tutto il tessuto territoriale, in uno scambio attivo di esperienze e vissuti dei nostri ospiti."

https://www.quotidianosanita.it/veneto/articolo.php?articolo_id=84209

Una docu-serie interessante e di semplice accesso è "pandemia globale" diffusa su netflix da gennaio.
Per chi ha voglia è una raccolta interessante, non parla di corona, ma analizza lo stato dell'arte degli studi sulle pandemie (fino al 2019) partendo da riflessioni sulle recenti precedenti epidemie.
E amplia quindi lo sguardo dalla contingenza.

Nella prospettiva di pandemia non è il virus. Ma è l'inclusione dell'azione del virus sui correlati in un sistema complesso e interconnesso. (livello politico, economico, sanitario generale - non solo la risposta al virus -, piscosociale, culturale, educativo formativo e informativo).

Questo è un altro documento altrettanto interessante, avendo voglia di leggere.

E' del 2010.
E' una analisi critica - in modo da poter fare valutazione fondata e non emotiva - a partire da cosa ha funzionato e cosa no nel contrasto a H1N1.

https://www.saluteinternazionale.in...andemia-riflessioni-e-proposte-per-il-futuro/

Personalmente l'ho trovata parecchio interessante.
Evidenzia con una decina d'anni di anticipo i punti critici, che sono puntualmente emersi in questi mesi non tanto nelle RSA nello specifico, quanto nel sistema sanitario tutto (non solo quello di risposta al corona) e nel tessuto sociale (compresi spunti per il livello comunicativo).
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Il 44% con senso civico è già positivo.
Il punto è cosa è senso civico.
Comunque ogni volta che esco vedo il rispetto delle regole da parte del 99%.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Il 44% con senso civico è già positivo.
Il punto è cosa è senso civico.
Comunque ogni volta che esco vedo il rispetto delle regole da parte del 99%.
Già, se lo mettiamo a libera interpretazione (magari confondendolo con il senso comune) è difficile fare statistiche.
Mi sono chiesta anche cosa sia la rabbia che cova sotto le macerie. Se è presente questa rabbia è un bene lasciarla lì, far finta di non vederla, tipo "non parliamone proprio" o se sia il caso di definirla, anche in prospetto di quello che ci dicono potrebbe capitare nel prossimo autunno.
Ho visto un filmato dei Gilet Arancioni e non mi han colpito tanto l'assenza di mascherine, o l'assembramento ma i cori di risposta dei presenti, mi sono subito venuti in mente quei filmati di ricostruzione storica della rivoluzione francese. Può essere siano solo percezioni, ma lasciarle lì, in fondo è solo un articolo di giornale, una minoranza di persone, non vorrei che sia lasciar lì quello che c'è dietro, appunto la rabbia.
Quali sono i segnali che ci dicono che la rabbia, delle parole, nei social magari, può diventare azione?
 

Skorpio

Utente di lunga data
Non so il 3d che riporto sia sempreverde, ma questa previsione con cui apriva, mi è piaciuta perchè non era una previsione in stile "verrà un giorno in cui.."

ma viceversa una previsione precisa e "coraggiosa"

 

Lara3

Utente di lunga data
Diciamo che - come cautamente ci suggeriscono - sia iniziata la curva discendente, che sarà lunga ma - se non ci sono sorprese - condurrà alla fine dell'emergenza estrema ed immediata, almeno da un punto di vista sanitario; sarà dunque il tempo (ci auguriamo a breve) delle considerazioni più ovvie: quali sono stati gli errori, chi li ha commessi, quanti si potevano evitare, quanti sono sistemici in un evento di questa portata; e ancora chi ha procurato danno in malafede, chi ha intaccato il corretto funzionamento di un sistema che avrebbe potuto e dovuto tutelarci maggiormente, chi ha travisato il proprio ruolo di potere per tornaconto personale.

Il punto è che sapevamo. Come tutti ricorderete, la possibilità che si verificasse un casino del genere era nota al pubblico e alla politica da almeno 15-20 anni. E non per bocca di ricercatori autistici blindati nel loro laboratorio a prova di bomba e incapaci di rivolgere parola al prossimo. Ce ne hanno parlato diversi VIP di portata planetaria, personaggi tra i più influenti in circolazione.

Ricordate questi due?



Naturalmente ci sono "profezie" come queste a decine, anche se i volti sono meno noti (e meno credibili). Eppure, come sempre nel corso della storia, anche stavolta ci siamo rifiutati di credere. Finchè non abbiamo più potuto rifiutarci (anche se credo sia rimasto qualche complottista/negazionista in circolazione).

Ora, vorrei sottolineare che quello che è successo non è tanto la conferma di un pronostico, ma un precedente (il primo di questa portata nella nostra epoca). Poteva succedere, è successo. Quindi, potrebbe succedere ancora e succederà ancora.

Saremo pronti, la prossima volta?
Ti rispondo ancora no, non siamo pronti.
Gli errori del passato continuano ad essere ripetuti. Mi riferisco a quello che sta succedendo in USA.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Fantastico! Gira gente bella, da 'ste parti...
Vedo che nella mia ingenuità ho fatto bene a disattivare istantaneamente i messaggi privati appena mi sono iscritto. :)



Io neanche un po': rifuggo completamente questi ragionamenti. Sconfinano nell'eugenetica in un amen.

E poi si estendono facilissimamente ad altri settori della società e altri argomenti. E vedere l'essere umano come commodity, mi fa ribrezzo.
E' la rete bellezza...:D:D

Qui non c'è molta differenza rispetto ad altri luoghi della rete. Ne giro parecchi, confondere il virtuale col reale altro non è che scarsa presenza a se stessi...la rete diventa solo un amplificatore di uno stato precedente alla rete.

Credo sia sempre come ci si gestisce nella rete a fare la differenza.

E il come ci si gestisce nella rete dipende molto dal come ci si gestisce nella vita reale. Il modo in cui si concepisce la comunicazione, la relazione, la vicinanza, la distanza, il modo in cui si è presenti ai propri immaginari e ai propri desiderata. Alle proprie insicurezze e alle proprie certezze.

Un caro amico, prendendomi in giro per certe ingenuità, mi ricorda che in rete, quando è gratis, la merce sono io. ;)

Quello della commodity è un discorso complesso.
Quanto pesa la responsabilità individuale per esempio?
Le caratteristiche che ci rendono uomini - spiritualità, creatività, competenze, etc etc - avrebbero la necessità di esser costantemente "aggiornate".
Non perchè non facendolo si perda in dignità dell'essere, ma per il semplice motivo che se inscrivo il mio essere nella società in cui vivo se non lo faccio finisco semplicemente fuori gioco. E questo ha ripercussioni anche sulla rete sociale. Verso cui ho responsabilità in quanto individuo che ne fruisce i vantaggi.

Se devo esser sincera credo che talvolta sia una confort zone. Specialmente nella parte ricca del globo.
E personalmente sono molto infastidita nell'osservare il non prendere neppure in considerazione che vivere in questa parte di globo, con tutti gli annessi e connessi, sia generalmente considerato come un diritto acquisito.
Che non comporta doveri di nessun tipo.
Se non gesti riparatori.

E non sto parlando di grandi atti. Sia chiaro.
Ma di tutti quei piccoli comportamenti che indicano consapevolezza o meno.

E devo esser sincera, tratta da merce chi ha questo comportamento, non mi mette particolarmente a disagio.
Avrebbe tutti gli strumenti per posizionarsi diversamente da merce.
Se ci si lascia collocare, ha responsabilità della scelta.

Non poca fra l'altro.
Perchè essendo in una società quel suo posizionamento va ad intersecarsi con chi non ci si posiziona influenzando il peso specifico di una posizione piuttosto che di un'altra.

Personalmente non amo nè il garantismo nè l'assistenzialismo.
Che pur essendo all'estremo opposto dell'eugenetica, crea effetti molto simili in termini di potere selezionante.
Mal tollero il perbenismo e il buonismo. La compassione e la l'empatia pelosa che, mirando al soddisfacimento del proprio bisogno di riconoscersi dalla parte dei giusti, dei buoni, va a pesare sull'azione stessa.
Togliendo all'altro la possibilità di prendersi la responsabilità di sè, declinata a seconda delle possibilità individuali.

Il "poverino" che, per fare un esempio estremo, non dice al disabile che abbracciare tutti è un comportamento inadeguato socialmente impedendogli così di imparare una regola fondamentale per la sua autonomia e impedendogli di crescere. E che contiene il principio per cui l'accettazione sia dovuta e senza far la minima fatica.

Tipo quelle maestre che (imbarazzate di fronte alla disabilità) non dicevano alla bimba cieca che lei era cieca ma il resto del mondo no.
E la motivazione era "ma poverina, già è cieca, la si vuol far sentire diversa?"
(...che, per la puttana, mi pare ovvio. Se un* è diverso ma facciam finta che non lo sia, la diversità scompare 🤦‍♀️ evitando con un buon principio apparente, l'inclusione, l'affrontare il punto: ossia che non sai come trattare la diversità e non hai una idea progettuale pur essendo un tuo dovere istituzionale retribuito l'averla.).

La bimba, giustamente, viste le informazioni date, si incazzava a mina quando doveva usare la dattilobraille perchè intorno a sè non ne sentiva e quindi dal suo punto di vista era l'unica a dover lavorare. E questi esseri geniali, non si spiegavano il perchè non volesse scrivere!!

Sono estremi per evidenziare la dinamica. Ma le stesse dinamiche, meno evidenti, sono rintracciabili un po' ovunque a darci uno sguardo.

Con le conseguenze che questi tipi di dinamiche comportano per la crescita di una società capace di fronteggiare il discorso commodity.
(che è ineludibile e piuttosto attuale, fra l'altro. E che lo sarà ulteriormente in futuro).

Fra gli estremi, credo ci siano aree grigie parecchio interessanti da esplorare.

Ma non so se ho colto il senso che volevi dare al tuo post :)
 
Ultima modifica:
Ma la storia della bimba non vedente non l',avevo gia letta? Ipa ...stai vergognosamente invecchiando. Meno disinfettante!
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ma la storia della bimba non vedente non l',avevo gia letta? Ipa ...stai vergognosamente invecchiando. Meno disinfettante!
Sì, l'avevi già letta! :)

potrebbe essere in effetti che si sia sbiadito il Paganini che è in me :D:D:D

(e sto anche invecchiando...devo dire che mi piace. Ho anche qualche capello bianco finalmente!! Mi piacciono un sacco :))
 
Sì, l'avevi già letta! :)

potrebbe essere in effetti che si sia sbiadito il Paganini che è in me :D:D:D

(e sto anche invecchiando...devo dire che mi piace. Ho anche qualche capello bianco finalmente!! Mi piacciono un sacco :))
Quindi non li coprirai? Io li ho colorati così tanto nella vita da disiorentarli.
 

spleen

utente ?
Di tutti i colori immaginabili. Ora si...il classico rosso menopausa ma rigorosamente multisfaccettato
Ultimamente non so se sia di moda anche dalle tue parti ma ci sono signore e persino ragazze che sfoderano il grigio.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Quindi non li coprirai? Io li ho colorati così tanto nella vita da disiorentarli.
Penso di no!
Anzi, a dirti il vero pensavo proprio di giocarci, evidenziandoli.

Ho sempre giocato coi colori per i capelli anche io.
Ho smesso di colorarli circa 2 anni fa, nemmeno mi ricordavo quale fosse il loro colore originario🤦‍♀️
Avrei scommesso per un color topo...e invece ho scoperto che sono castano scuro con sfumature ramate.

Credo di aver sperimentato buona parte dei colori disponibili.
Azzurro, verde, arancio, rosso in tutte le sfumature possibili, viola, biondo che vira al bianco giocando con la decolorazione.
Sono stati bravissimi fra l'altro...il primo colore me lo sono fatto da sola versandomi dell'acqua ossigenata in testa a 14 anni :ROFLMAO:
Con tutta la roba che gli versato sopra (compresa la stiratura chimica che si faceva 20 anni fa, presente?) sono ancora belli.

Aspettavo in grazia il bianco per poterci giocare!!
Sono ancora pochi...spero aumentino in fretta...:)

Mi piace un sacco giocare coi capelli!
 
Penso di no!
Anzi, a dirti il vero pensavo proprio di giocarci, evidenziandoli.

Ho sempre giocato coi colori per i capelli anche io.
Ho smesso di colorarli circa 2 anni fa, nemmeno mi ricordavo quale fosse il loro colore originario🤦‍♀️
Avrei scommesso per un color topo...e invece ho scoperto che sono castano scuro con sfumature ramate.

Credo di aver sperimentato buona parte dei colori disponibili.
Azzurro, verde, arancio, rosso in tutte le sfumature possibili, viola, biondo che vira al bianco giocando con la decolorazione.
Sono stati bravissimi fra l'altro...il primo colore me lo sono fatto da sola versandomi dell'acqua ossigenata in testa a 14 anni :ROFLMAO:
Con tutta la roba che gli versato sopra (compresa la stiratura chimica che si faceva 20 anni fa, presente?) sono ancora belli.

Aspettavo in grazia il bianco per poterci giocare!!
Sono ancora pochi...spero aumentino in fretta...:)

Mi piace un sacco giocare coi capelli!
anche io a tredici mi buttai una bottiglietta di acqua ossigenata in testa pensando di ottenere delle splendide strisce bionde quando ovviamente nella realtà ottenni un arancione orrendo. E comprendo il gioco con i grigi (bello il platino) che oggi è di moda.lo feci a vent'anni rasandoli.che fighi .ora non vedo l'ora di giocare con mia nipote a pettinare bambole e fare treccine.hai capito chi è la vecchietta vera?🤭
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ultimamente non so se sia di moda anche dalle tue parti ma ci sono signore e persino ragazze che sfoderano il grigio.
Osservazione da uomo, non parrucchiere.
Il grigio luminoso richiede la decolorazione oppure tutti bianchi uniformi.
Non è facile da ottenere
 
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