Forse ho capito male io ma c'è una passaggio espresso da Valentina nella pagine indietro dove spiega il motivo di questa verità, e non mi pare parli di carta intelligente da giocare o di convenienza. Nel tradimento è stata "onesta" nel dire al marito come stavano le cose. La regola la sappiamo: negare sempre, negare a oltranza, pure davanti l'evidenza.
Il trauma del tradimento, assieme alla scompiglio di trovarsi a vedere qualcosa che non si vorrebbe vedere, e sentirselo negare a voce, crea meccanismi bizzarri che portano un tradito in una specie di tunnel dove va avanti a spostare le cose (gli eventi) nella sua testa per farli stare nell'ordine esposto. Difficilmente ci riesce, dato che ha sentito menzogne. Così entra in un trip sul tradimento e a volte sembra pure un mezzo matto, tra amore ritrovato, e rabbia stile killer.
Suo marito è stato "liberato" da quella verità, si è sganciato da lei.
Non a caso dopo anni dal presunto risolto tradimento appena salta fuori un caso alcuni ricompaiono per cercare ancora risposte che gli mancano.
Qui si scrive che la menzogna è un atto per il tradito, per fargli provare meno dolore, forse... ma è anche vero che una cruda verità fa male lì per lì ma poi ti sgancia e vai oltre. E la menzogna è sempre a comodo del traditore, per non farsi lasciare.