Al cuore non si comanda?

Marjanna

Utente di lunga data
Ogni elemento di stress è un possibile/probabile detonatore rispetto a quanto si cela “sotto le ceneri”.

Solo che, di solito, ognuno ha i suoi.

Il lockdown ha sincronizzato le detonazioni a livello mondiale.

Boom.
Ma è stato così stressante per le coppie sposate il lockdown?
Mi è capitato di leggere articoli a riguardo, come presumo è capitato a ognuno di voi. All'inizio erano notizie che arrivavano dalla Cina, corsa alla separazione a fine lockdown. Quando s'era detto che sarebbe capitato anche in Italia a me era parso poco credibile, c'è anche la crisi economica di mezzo, e non si sa come sarà il prossimo autunno. Di fronte ad un periodo di cambiamenti a me verrebbe ancora di più da ancorarmi alle certezze. Se una coppia ha tirato avanti per anni, che poi nessuno mi pare muoia, o sia depresso o cose simili, insomma nulla di estremo, non capisco come passare due mesi in casa, sapendo che gente schiattava, possa portare a separarsi. So che è stata anche una tua scelta, non voglio contestarla, ma solo per capire: cos'è che ci ha messo il lockdown che non poteva capitare in un altro periodo?
Voglio dire lockdown e gente si separa, se non c'era invece si lavorava e poi si programmavano i pranzi di Pasqua e le vacanze estive?
Capisco possa essere stato un periodo duro per chi ha figli piccoli, che magari avevano bisogno di uscire, giocare, muoversi, oppure per gli adolescenti da contenere, ma da lì alla fine della coppia... non capisco...
Chi si è messo a cercare l'amante (se era periodo di lockdown Tinder e Co.) magari ha iniziato come passatempo, giusto perchè di tempo ne aveva.
 

spleen

utente ?
No, intendevo io, te e gli altri 😊
Guarda che avevo capito benissimo, cercavo di essere ironico. 🤷‍♂️

Tornando al problema bisogna considerare che l'atteggiamento di alcune (non tutte, lo ho scritto, alcune) persone cerchino una relazione sostanzialmente per noia.
E ne conosco di gente così, cribbio se ne conosco...
 

Lostris

Utente Ludica
Ma è stato così stressante per le coppie sposate il lockdown?
Mi è capitato di leggere articoli a riguardo, come presumo è capitato a ognuno di voi. All'inizio erano notizie che arrivavano dalla Cina, corsa alla separazione a fine lockdown. Quando s'era detto che sarebbe capitato anche in Italia a me era parso poco credibile, c'è anche la crisi economica di mezzo, e non si sa come sarà il prossimo autunno. Di fronte ad un periodo di cambiamenti a me verrebbe ancora di più da ancorarmi alle certezze. Se una coppia ha tirato avanti per anni, che poi nessuno mi pare muoia, o sia depresso o cose simili, insomma nulla di estremo, non capisco come passare due mesi in casa, sapendo che gente schiattava, possa portare a separarsi. So che è stata anche una tua scelta, non voglio contestarla, ma solo per capire: cos'è che ci ha messo il lockdown che non poteva capitare in un altro periodo?
Voglio dire lockdown e gente si separa, se non c'era invece si lavorava e poi si programmavano i pranzi di Pasqua e le vacanze estive?
Capisco possa essere stato un periodo duro per chi ha figli piccoli, che magari avevano bisogno di uscire, giocare, muoversi, oppure per gli adolescenti da contenere, ma da lì alla fine della coppia... non capisco...
Chi si è messo a cercare l'amante (se era periodo di lockdown Tinder e Co.) magari ha iniziato come passatempo, giusto perchè di tempo ne aveva.
Nel lockdown ci sono stati a mio parere piu elementi:
-Convivenza forzata per un tempo più lungo rispetto alla“norma quotidiana”
-stress per interruzione delle abitudini (lavoro-tempo libero)
-stress per la percezione del subire una limitazione delle propria libertà, seppur reputato per una giusta causa
-stress da paura per sè o per i propri cari
-stress dall’incertezza presente-futura

Credo che le coppie per abitudine, per passività siano state quelle più a rischio.
Ma non solo.

La coppia è banalmente formata da due individui, la sua forza è proporzionale all’equilibrio dei singoli, ai sentimenti, alla condivisione, all’armonia delle interazioni tra loro ecc. ecc.

Se una persona “salta“, anche per ragioni non intrinseche alla coppia, quest’ultima può comunque essere messa in discussione.

Sollecitazioni di un certo tipo possono portare a galla problematiche latenti (nevrosi, ossessioni, manie, ecc) che possono minarne la solidità.

Comunque si parlava di boom di divorzi, ma d’altro canto anche di boom di nascite future 😬
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Hai qualche dubbio sul fatto che una relazione clandestina contribuisca a riempirla?
Mi piacerebbe non fosse così
Resta che sembra che se non fai l’innamorato la tua storia non è importante come quella di chi ammanta anche ciò che non c’è
 

Marjanna

Utente di lunga data
Nel lockdown ci sono stati a mio parere piu elementi:
-Convivenza forzata per un tempo più lungo rispetto alla“norma quotidiana”
-stress per interruzione delle abitudini (lavoro-tempo libero)
-stress per la percezione del subire una limitazione delle propria libertà, seppur reputato per una giusta causa
-stress da paura per sè o per i propri cari
-stress dall’incertezza presente-futura

Credo che le coppie per abitudine, per passività siano state quelle più a rischio.
Ma non solo.

La coppia è banalmente formata da due individui, la sua forza è proporzionale all’equilibrio dei singoli, ai sentimenti, alla condivisione, all’armonia delle interazioni tra loro ecc. ecc.

Se una persona “salta“, anche per ragioni non intrinseche alla coppia, quest’ultima può comunque essere messa in discussione.

Sollecitazioni di un certo tipo possono portare a galla problematiche latenti (nevrosi, ossessioni, manie, ecc) che possono minarne la solidità.

Comunque si parlava di boom di divorzi, ma d’altro canto anche di boom di nascite future 😬
Eh ma le ultime due che hai citato dovrebbero far prendere ancora più valore di quanto si ha, non gettarlo via.
Riguardo lo stress per interruzione... peccato però che poi in una situazione normale non fai altro che sentire chi fa il conto alla rovescia per le vacanze o guarda le festività sul calendario...
Diciamo che in un equilibrio precario tutte le vie di fughe allungano il rapporto. E anche l'amante è una via di fuga (temporanea ovviamente). Non è un caso quindi che proprio in quel periodo in molti l'abbiano cercata (mancandone altre che prima mettevano in atto).
Però è pazzesca sta roba (per me), che vado a vivere con una persona, e per tutto il tempo fondamentalmente mi muova per crearmi vie di fuga da lei, potrebbe essere un girone dantesco.

Bello per le nascite, sperando siano creature volute da entrambi e volute con coscienza, non per tappare vuoti. ;)
 

ologramma

Utente di lunga data
Nel lockdown ci sono stati a mio parere piu elementi:
-Convivenza forzata per un tempo più lungo rispetto alla“norma quotidiana”
-stress per interruzione delle abitudini (lavoro-tempo libero)
-stress per la percezione del subire una limitazione delle propria libertà, seppur reputato per una giusta causa
-stress da paura per sè o per i propri cari
-stress dall’incertezza presente-futura

Credo che le coppie per abitudine, per passività siano state quelle più a rischio.
Ma non solo.

La coppia è banalmente formata da due individui, la sua forza è proporzionale all’equilibrio dei singoli, ai sentimenti, alla condivisione, all’armonia delle interazioni tra loro ecc. ecc.

Se una persona “salta“, anche per ragioni non intrinseche alla coppia, quest’ultima può comunque essere messa in discussione.

Sollecitazioni di un certo tipo possono portare a galla problematiche latenti (nevrosi, ossessioni, manie, ecc) che possono minarne la solidità.

Comunque si parlava di boom di divorzi, ma d’altro canto anche di boom di nascite future 😬
nascite non credo data l'età della mia lei, ma quello che ho evidenziato è la grande verità affinché la coppia vada di comune accordo.
Nel caso di una nostra amica carissima il lockdowon insieme al marito è e rimane una fonte di stress , di litigi e di non sopportazione più dalla parte di lei ma vista l'età simile alla nostra si sopportano male o bene
 

Skorpio

Utente di lunga data
Intanto bentrovati.
Sono latitante da tanto, ma non ho mai dimenticato nulla degli anni trascorsi sul forum nè del prezioso aiuto/conforto ricevuto; mi affaccio spesso e pur non scrivendo per mancanza di argomenti, consigli e/o considerazioni, il forum ormai è parte del mio vissuto e come tale, per la stima che nutro per tanti degli utenti, spesso mi viene in mente di chiedervi pareri su cose che accadono intorno a me (io vivo in uno stato di quiete emotiva che ora mi fa stare bene così com'è).

Dunque.
Dopo il lockdown pare che un sacco di gente si ritrovi a vivere situazioni più o meno clandestine; nel mio piccolo almeno 6 delle persone a me più care (spero mio marito no, sennò mi sparo 😂) stanno concretizzando relazioni non propriamente ufficiali con una certa veemenza. Ecco, appunto: dicono che al cuore non si comanda. Tutte. Non si conoscono tra loro, sono miei amici e amiche/parenti di cui raccolgo le confidenze e che sembrano essere tornate ai tempi felici dell'adolescenza. Di già l'espressione "al cuore non si comanda" a me fa cagare d'emblée perchè presuppone una certa superficialità, probabilmente di comodo, nell'approccio alle cose che accadono o che si lasciano accadere, ma tant'è, sò innamorati, passamogliela. Il resto è come da manuale che conosciamo bene, anche se le età e lo status sono diversi; l'incedere pare, almeno per me, privo di ogni sorta di sussulto o sorpresa.

Ora.
Ditemi se sono rincoglionita io o se il mio ragionamento a riguardo ha un qualche fondamento. Io dico che questa gente si ficca in certi casini che poi non riesce a gestire, che sta male in continuazione per un appuntamento saltato o anche per una mancata risposta ad un messaggio: fiumi di parole, di lacrime e quant'altro. Perchè al cuore non si comanda, dicono.

:cry:

Ecco la domanda: siamo animali istintivi o persone senzienti, dotati di ragione, capacità di elaborazione, astrazione, lungimiranza e compagnia cantante? Perchè abdichiamo a tutte le nostre belle qualità a favore di un'unica voce, quella del cuore? Pur avendo fatto scelte in passato dettate solo da essa, oggi come oggi, almeno a questa età, userei tutto il ventaglio di possibilità intellettive, percettive etc che il mio vissuto e le mie conoscenze mi consentono, di certo non mi butterei a peso morto in balia degli eventi. Difatti così ho fatto quando mi sono trovata a gestire situazioni anomale, non pentendomene mai, anzi, provando una punta di orgoglio (cosa rara per me che mi denigro spesso e volentieri).

Loro mi parlano, mi raccontano e chiedono consigli (ah ah). In realtà non gli interessa nulla o poco nulla di quanto gli viene rimandato, ciò che conta è parlare parlare parlare dell'amato/a. Diciamo che mi sono un po' rotta 😂. Gli voglio un sacco di bene, ma sono una figura inutile; cioè rivestire le forme dello sfogatoio proprio non mi va, ma di interazioni poco e niente, salvo con l'amica del cuore.

Come la vedete? In generale, ma anche la mia posizione. Considerate che quando sono stata io nei casini loro c'erano, mi hanno sopportata e supportata, chi più chi meno e gli sarò sempre riconoscente, ma anche che per me tutte le loro vicende sono questioni trite e ritrite. Non mi annoio ad ascoltarli, ma mi scoccia non essere ascoltata. Non nel senso che debbano prendere per oro colato le mie riflessioni o muoversi come farei io, ma quantomeno dare un peso e valutare i miei punti di vista. Invece vanno dritti come treni verso lo sfracello :rolleyes:
Se ne parlava in altro 3d dell'effetto che può determinarsi da un periodo di sofferenza (e la costrizione volontaria in uno spazio chiuso come è stato il lock down lo è stata)

Ovvio che se lo spazio chiuso è una villa con piscina e un giardino da 3000 km2 è un po' diverso da un bilocale.

Quanto ai consigli che ti richiedono, come quasi tutti i consigli richiesti, sono solo una ricerca di un consiglio che sia corrispondente a una spinta interna già presente, ma insufficiente è che necessita di incoraggiamento .

In pratica c'è bisogno della spintarella da fuori, per poter dire "ecco vedi? Brava! Anche io pensavo proprio così"

Chiaro che se invece di dare il consiglio che "spinge", tu viceversa ne dai uno che trattiene, difficilmente ti sarà dato ascolto
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Se ne parlava in altro 3d dell'effetto che può determinarsi da un periodo di sofferenza (e la costrizione volontaria in uno spazio chiuso come è stato il lock down lo è stata)

Ovvio che se lo spazio chiuso è una villa con piscina e un giardino da 3000 km2 è un po' diverso da un bilocale.

Quanto ai consigli che ti richiedono, come quasi tutti i consigli richiesti, sono solo una ricerca di un consiglio che sia corrispondente a una spinta interna già presente, ma insufficiente è che necessita di incoraggiamento .

In pratica c'è bisogno della spintarella da fuori, per poter dire "ecco vedi? Brava! Anche io pensavo proprio così"

Chiaro che se invece di dare il consiglio che "spinge", tu viceversa ne dai uno che trattiene, difficilmente ti sarà dato ascolto
Oppure vieni evitata
Però anche esprimere opinioni per far piacere trovo non sia da amici
 

Skorpio

Utente di lunga data
Oppure vieni evitata
Però anche esprimere opinioni per far piacere trovo non sia da amici
Si ma sai dipende sempre dalla "richiesta"

Io ho sempre notato ad esempio che c'è una selettività rispetto a chi chiede una opinione

Magari una persona che si stima molto o di cui si è molto amici, ma se interpellata in un contesto specifico ci darebbe una risposta "scomoda" si evita a prescindere

Anche dire : ti chiedo un parere perchè sei mio amico, oppure perché ti stimo molto" secondo me è sostanzialmente una balla colossale

Il processo di selezione penso sia inconsciamente molto più raffinato e anche misterioso, volendo
 

Brunetta

Utente di lunga data
Eh ma le ultime due che hai citato dovrebbero far prendere ancora più valore di quanto si ha, non gettarlo via.
Riguardo lo stress per interruzione... peccato però che poi in una situazione normale non fai altro che sentire chi fa il conto alla rovescia per le vacanze o guarda le festività sul calendario...
Diciamo che in un equilibrio precario tutte le vie di fughe allungano il rapporto. E anche l'amante è una via di fuga (temporanea ovviamente). Non è un caso quindi che proprio in quel periodo in molti l'abbiano cercata (mancandone altre che prima mettevano in atto).
Però è pazzesca sta roba (per me), che vado a vivere con una persona, e per tutto il tempo fondamentalmente mi muova per crearmi vie di fuga da lei, potrebbe essere un girone dantesco.

Bello per le nascite, sperando siano creature volute da entrambi e volute con coscienza, non per tappare vuoti. ;)
Lo stile relazionale di coppia, il tipo di attaccamento (e qui bisognerebbe ragionare sulle generazioni dei genitori) più diffuso è piuttosto “distante”.
Avete presente la metafora dei ricci? Non così vicini da pungersi, non così distanti da avere freddo.
L’equilibrio tra i due estremi si sta sempre più situando in una posizione tiepida.
In altre parole la gratificazione affettiva è sempre più distribuita.
Leggo nelle giovani (si fa per dire, pure tra cinquantenni) generazioni che ci sia la sensazione di pungersi, si dice “chiudersi” o “soffocare” o “non vivere spazi di autonomia“ se non si coltivano altre relazioni (anche innocentemente amicali) con frequenza.
Non si parla più di uscire ogni tanto, una volta al mese o una volta ogni due mesi, ma almeno una volta alla settimana indipendentemente dal partner.
Se si aggiungono impegni per hobby, palestra o calcetto, il tempo in coppia è sempre più limitato.
Mi pare di capire che non sia per il bisogno di vedere gli amici, quanto di non chiudersi nella coppia e nella famiglia.
Si educano anche i bambini in questo modo è, oltre alla scuola, il tempo libero è pieno di attività e di diversi gruppi di coetanei con i quali avere rapporti amichevoli non esclusivi.
Mi pare consequenziale che in un periodo di lockdown non solo si sia sentita la mancanza di routine piacevoli o di sfogo, ma ci sia anche sentiti imprigionati per l’obbligo di passare tutto il tempo con le persone di famiglia e con il proprio partner con il quale si poteva trovare piacevole passare parte del tempo, ma non tutto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se ne parlava in altro 3d dell'effetto che può determinarsi da un periodo di sofferenza (e la costrizione volontaria in uno spazio chiuso come è stato il lock down lo è stata)

Ovvio che se lo spazio chiuso è una villa con piscina e un giardino da 3000 km2 è un po' diverso da un bilocale.

Quanto ai consigli che ti richiedono, come quasi tutti i consigli richiesti, sono solo una ricerca di un consiglio che sia corrispondente a una spinta interna già presente, ma insufficiente è che necessita di incoraggiamento .

In pratica c'è bisogno della spintarella da fuori, per poter dire "ecco vedi? Brava! Anche io pensavo proprio così"

Chiaro che se invece di dare il consiglio che "spinge", tu viceversa ne dai uno che trattiene, difficilmente ti sarà dato ascolto
Più che spintarella si chiede una validazione morale (a volte in nome dell’ammore).
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si ma sai dipende sempre dalla "richiesta"

Io ho sempre notato ad esempio che c'è una selettività rispetto a chi chiede una opinione

Magari una persona che si stima molto o di cui si è molto amici, ma se interpellata in un contesto specifico ci darebbe una risposta "scomoda" si evita a prescindere

Anche dire : ti chiedo un parere perchè sei mio amico, oppure perché ti stimo molto" secondo me è sostanzialmente una balla colossale

Il processo di selezione penso sia inconsciamente molto più raffinato e anche misterioso, volendo
“Niente kritike” è diventato un tormentone e dà il via a migliaia di critiche.
Le critiche sono migliaia proprio perché si danno valore vicendevolmente attraverso il numero.
Mi sono domandata spesso perché ci siano migliaia di interventi identici alle pubblicazioni di “veri” post delle “pancine”.
Poi mi sono risposta che il motivo è proprio quello di sentirsi nel giusto nel sentirsi parte di chi condivide una morale in negativo ovvero non quella delle pancine.
Ho letto persone che continuano a condividere le segnalazioni (invito al linciaggio collettivo virtuale) delle “pancine” anche dopo che è stato fatto notare loro che i post condivisi seguivano sempre lo stesso schema e avevano anche lo stesso linguaggio. Cioè il bisogno di definirsi diversi è più forte della evidenza che si tratta di post creati appositamente.
Credo che ciò succeda perché una certa prassi diffusa e consolidata si può definire morale con molta fatica. Di conseguenza è più semplice avvalorarla individuandone una opposta negativa perché ignorante, sciocca e ipocrita da ridicolizzare.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Più che spintarella si chiede una validazione morale (a volte in nome dell’ammore).
Potrei sbagliarmi, ma io come mossa la vedo più orientata al "cosa fare"
Con ricerca di validazione sul fare (brava! Anche io farei così! ")

Quanto alla validazione morale, la metterei più al negativo, quindi un "evitare la confidenza" verso chi (a torto o a ragione) si pensa che ci condannera' moralmente

Che poi è il motivo principe per cui si evitano certe confidenze col coniuge, in quanto coniuge, e non in quanto individuo
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Potrei sbagliarmi, ma io come mossa la vedo più orientata al "cosa fare"
Con ricerca di validazione sul fare (brava! Anche io farei così! ")

Quanto alla validazione morale, la metterei più al negativo, quindi un "evitare la confidenza" verso chi (a torto o a ragione) si pensa che ci condannera' moralmente

Che poi è il motivo principe per cui si evitano certe confidenze col coniuge, in quanto coniuge, e non in quanto individuo
Quoto
Continuo a non capire l’utilità di confidarsi con chi ti da ragione ma tant’è
 

Marjanna

Utente di lunga data
Lo stile relazionale di coppia, il tipo di attaccamento (e qui bisognerebbe ragionare sulle generazioni dei genitori) più diffuso è piuttosto “distante”.
Avete presente la metafora dei ricci? Non così vicini da pungersi, non così distanti da avere freddo.
L’equilibrio tra i due estremi si sta sempre più situando in una posizione tiepida.
In altre parole la gratificazione affettiva è sempre più distribuita.
Leggo nelle giovani (si fa per dire, pure tra cinquantenni) generazioni che ci sia la sensazione di pungersi, si dice “chiudersi” o “soffocare” o “non vivere spazi di autonomia“ se non si coltivano altre relazioni (anche innocentemente amicali) con frequenza.
Non si parla più di uscire ogni tanto, una volta al mese o una volta ogni due mesi, ma almeno una volta alla settimana indipendentemente dal partner.
Se si aggiungono impegni per hobby, palestra o calcetto, il tempo in coppia è sempre più limitato.
Mi pare di capire che non sia per il bisogno di vedere gli amici, quanto di non chiudersi nella coppia e nella famiglia.
Si educano anche i bambini in questo modo è, oltre alla scuola, il tempo libero è pieno di attività e di diversi gruppi di coetanei con i quali avere rapporti amichevoli non esclusivi.
Mi pare consequenziale che in un periodo di lockdown non solo si sia sentita la mancanza di routine piacevoli o di sfogo, ma ci sia anche sentiti imprigionati per l’obbligo di passare tutto il tempo con le persone di famiglia e con il proprio partner con il quale si poteva trovare piacevole passare parte del tempo, ma non tutto.
La palestra è una gratificazione affettiva? Comunque mi è parso di capire che gli amici di @Ioeimiei100rossetti non siano proprio giovanissimi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Potrei sbagliarmi, ma io come mossa la vedo più orientata al "cosa fare"
Con ricerca di validazione sul fare (brava! Anche io farei così! ")

Quanto alla validazione morale, la metterei più al negativo, quindi un "evitare la confidenza" verso chi (a torto o a ragione) si pensa che ci condannera' moralmente

Che poi è il motivo principe per cui si evitano certe confidenze col coniuge, in quanto coniuge, e non in quanto individuo
E allora? Non è validazione morale?
Anzi si cerca chi già si sa che non porrà obiezioni, ma darà solo utili suggerimenti
 

Brunetta

Utente di lunga data

Marjanna

Utente di lunga data
Certo. È una ricerca di conferme narcisistiche.
Bè insomma, la palestra serve a muoversi, ad allenare il proprio fisico per un suo buon funzionamento, che poi ci sia chi ci va per fissarsi allo specchio è altra questione, in teoria anche guardarsi allo specchio mentre si svolge un esercizio avrebbe come funzione quella di controllare lo svolgimento di un esercizio, controllare la corretta postura, ect. Fa parte della cura di se, ma non la vedo come una gratificazione affettiva.
 

ologramma

Utente di lunga data
Bè insomma, la palestra serve a muoversi, ad allenare il proprio fisico per un suo buon funzionamento, che poi ci sia chi ci va per fissarsi allo specchio è altra questione, in teoria anche guardarsi allo specchio mentre si svolge un esercizio avrebbe come funzione quella di controllare lo svolgimento di un esercizio, controllare la corretta postura, ect. Fa parte della cura di se, ma non la vedo come una gratificazione affettiva.
forse la si ha verso se stesso questa gratificazione affettiva, nel mio caso il nuoto praticato da oltre 20 anni risolve un po il mal di schiena ora ci ho aggiunto la ginnastica , ahimè fermata per il lockdowon. regolarsi nel mangiare quindi ho perso peso e non poco, e mettiamoci che ora davanti allo specchio mi piaccio di più di prima .
Se alla mia lei piaccio di più non si sa forse lei mi vede tutti i giorni quindi nota ma non gli frega niente e la famosa routin di matrimonio a lunga permanenza
 

Brunetta

Utente di lunga data
Bè insomma, la palestra serve a muoversi, ad allenare il proprio fisico per un suo buon funzionamento, che poi ci sia chi ci va per fissarsi allo specchio è altra questione, in teoria anche guardarsi allo specchio mentre si svolge un esercizio avrebbe come funzione quella di controllare lo svolgimento di un esercizio, controllare la corretta postura, ect. Fa parte della cura di se, ma non la vedo come una gratificazione affettiva.
Ma non è che sia narcismo solo guardarsi e ammirarsi. E non è che il narcisismo abbia solo una connotazione negativa. Aver cura di sé è amore per se stessi. In questo senso è gratificazione affettiva verso se stessi, ma lo è anche fare shopping e acquistare qualcosa di bello che ci valorizza. Non c’è niente di male nel volersi bene. Ho fatto degli esempi di attività che comunque assorbono tempo e danno gratificazioni. Lo è anche la lettura, anche se meno visibile. Era un esempio di distribuzione delle occasioni di gratificazione che rende meno importante quella della famiglia e del rapporto di coppia.
 
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