Purtroppo c'è un solo modo per verificare e cioè provare, perché poi i risultati li prendi da lì.Sì è probabilmente sviluppato un prodotto, approfittando dei finanziamenti pubblici e delle sicure commesse d'acquisto dei vari stati, la cui utilità sarà tutta da verificare
Mah.Ho amici che vivono in Cina e mi dicono di condizioni igieniche al limite se non oltre e dinun popolo che o imponi con la forza determinate cose o se ne fottono e non cambieranno mai le loro abitudini
Arriva sempre tutto da lì
Ma certo.Purtroppo c'è un solo modo per verificare e cioè provare, perché poi i risultati li prendi da lì.
Ovviamente prese tutte le cautele e tutte le precauzioni, ma per passare alla disponibilità di dati reali sulla efficacia, dalla teoria alla pratica ci devi passare per forza.
Se non si vaccinasse nessuno (ipotesi) non verifichi nulla
Sei ottimista.Hai ragione, selezioniamo gli interlocutori.
Qui c'è acqua, cibo, abitazioni, dormi relativamente al caldo.
Non hai l'esercito che ti pianta un mitra nell'orecchie chiedendoti di fare un pompino al capò di turno.
Tutto sommato se ti ammali ti curano, e gratis.
In un modo o nell'altro non si muore di fame, anche nelle situazioni più disperate.
I bambini faranno pure la DAD, no la DDI che fa più bello!, ma non devono farsi 8 km per arrivare all'acqua potabile, piuttosto che giocare a campana con le bombe mentre vanno a scuola coi quaderni della zia a cui sono avanzate 3 pagine bianche.
Le pandemie, funzionano così...arrivano e cancellano.
E torniamo al cambio di stile.
All'inventarsi cose nuove.
Progettare a lungo periodo. (invece di aggrapparsi disperatamente a quel che è stato - e quel che è stato non è -)
Alla sostenibilità.
Concordo sulle reazioni della gente.
Passeranno all'agito.
Lo dicevo a febbraio, lo ribadisco ora.
(anche a questo la domanda non è "se" ma "quando")
Il complotto, il negazionismo sono precursori come anche l'epica della partecipazione e del sacrificio.
Ma anche scendere nelle strade non porterà miglioramento effettivo.
Anzi, diventerà lo scudo dietro cui i meccanismi malati e disfunzionali che ci han portato qui ed ora continueranno a crescere.
Smembrando ancor di più le poche reti sociali rimaste.
Coltivando la guerra fra poveri e nutrendo il potere.
Fino a che la gente non inizierà a trovare il possibile e farlo....vabbè.
Lo possiamo osservare, no?, come va.
E tutto sommato, lo ripeto, lo stiamo osservando da un palco privilegiato rispetto ad altri luoghi.
I cambiamenti non sono nè positivi nè negativi. Sono cambiamenti.
Vengono definiti o positivi o negativi da chi li vive e li osserva e sulla base delle aspettative.
A far la differenza, nel cambiamento, è lo sguardo e la risposta.
Sono semplicemente cicilici e spesso distruttivi - i cambiamenti -.
Poi si ricostruisce. Chi ce la fa.
Gli altri soccombono.
E' solo selezione di specie. Non vale solo in umana.
Potrei essere in via di massima d’accordo su molte delle cose che hai detto, su altre non lo sono assolutamente, perché responsabilità ci sono eccome, sia esterne sia interne.Ma come si fa a tracciare una linea così netta e mettersi al di qua dei buoni e di là i cattivi? Siamo totalmente corresponsabili. Consiglio vivamente l'articolo del direttore de The lancet in cui parla di sindemia e non pandemia (qui perfettamente commentato https://coscienzeinrete.net/lancet-non-e-una-pandemia-ma-una-sindemia/), la pandemia colpisce tutti senza distinzione, il covid persone svantaggiate. Ci stiamo rincoglionendo (vedi effetto Flyyn capovolto) stiamo senza prospettive a pensare al presente, vivendo in continua emergenza senza programmaticità.
In piazza non si deve scendere per le attività che chiudono ma per riavere il diritto alla salute, saremmo dovuti scendere in piazza per i tagli lineari alla sanità, all'istruzione. Siamo in emergenza non per la violenza del virus ma per la mancanza di strutture e saremo sempre più in sofferenza essendo una paese vecchio anagraficamente e non solo.
Oggi seguivo un webinar che parlava della scuola come motore per la ripartenza, il patrimonio edilizio era analizzato ancora e di nuovo in termini speculativi. Si parla di partnership con il privato, di studenti da istruire e non formare. .. E a me sembra di vedere la mosca che va a sbattere contro il vetro.
Io posso dire che la prossima settimana avrò un colloquio (il secondo) in uno studio che si occupa di diritto fallimentare. Stanno già pensando ad ampliare lo studio (già grande) in vista del disastro. Per me è un vantaggio (venendo già da quella materia, ed essendo già formata: il titolare conosce bene per chi un tempo lavoraiSei ottimista.
Qui c'è anche odio. Risentimento.
Io ho parlato di terrorismo (e mafie) non per niente.
Il lockdown lo puoi imporre a un italiano con i risparmi in banca, non a chi tirava avanti o a chi con le rimesse ci mantiene la famiglia in Africa.
Se togli gli ultimi baluardi di integrazione stai creando i presupposti per un disastro prossimo venturo.
Se non lo calcoli, e nessuno lo sta facendo, fai un errore madornale.
Io ti posso dire che alcune persone che conosco, perso il lavoro, sono diventati manovalanza dello spaccio.
Dipendenti della mafia.
Collega le due cose.
Collegalo alle tante attività fallite.
Io comincerei ad essere abbastanza inquieto, soprattutto pensando all'incoscienza beota di certe dichiarazioni ai media, che fanno presupporre che non sappiano o non valutino assolutamente questo problema. .
Si vede bene in queste fasi (e lo si era già visto in primavera) la spaccatura netta tra garantiti e non garantiti. Tra chi ha lo stipendio (o la pensione) assicurata e chi si vede la propria attività bloccata da questa catastrofe. Io rifletterei sul fatto che, se molte aziende chiuderanno e smetteranno di pagare tasse e contributi, finiranno anche i soldi per pensioni, trasporti e sanità. Le società moderne si tengono su un modello di economia galoppante che non prevede possibilità di arresto. Si può anche perseguire l'idea(le) di un mondo nuovo, il problema è che in questi giorni non c'è il tempo. La nave affonda e le disquisizioni su un nuovo modello di sviluppo andrebbero - al momento - rinviate a tempi migliori, quando avremo metabolizzato la dura lezione che stiamo subendo.Io posso dire che la prossima settimana avrò un colloquio (il secondo) in uno studio che si occupa di diritto fallimentare. Stanno già pensando ad ampliare lo studio (già grande) in vista del disastro. Per me è un vantaggio (venendo già da quella materia, ed essendo già formata: il titolare conosce bene per chi un tempo lavorai). Il problema grosso per me è che quelli sono studi dove inizi alle 9 o anche prima, e la sera rincasi alle 10. Vedremo. Però il trend dei settori che vanno nel mio campo è quello. Pensa che allegria.
Concordo. Anche se, per parte mia (che non ho aziende) l'obiettivo ora è quello di tornare al lavoro. La seconda chance che ho in ballo sarebbe un lavoro da remoto. E si tratterebbe di recuperare crediti da soggetti che non possono fallire, rigorosamente stando fuori dal tribunale e dalla possibilissimo incapienza dei medesimi. Un lavoro che io stessa fino a poco fa non avrei nemmeno considerato, ora diventa "opportunità ".Si vede bene in queste fasi (e lo si era già visto in primavera) la spaccatura netta tra garantiti e non garantiti. Tra chi ha lo stipendio (o la pensione) assicurata e chi si vede la propria attività bloccata da questa catastrofe. Io rifletterei sul fatto che, se molte aziende chiuderanno e smetteranno di pagare tasse e contributi, finiranno anche i soldi per pensioni, trasporti e sanità. Le società moderne si tengono su un modello di economia galoppante che non prevede possibilità di arresto. Si può anche perseguire l'idea(le) di un mondo nuovo, il problema è che in questi giorni non c'è il tempo. La nave affonda e le disquisizioni su un nuovo modello di sviluppo andrebbero - al momento - rinviate a tempi migliori, quando avremo metabolizzato la dura lezione che stiamo subendo.
Oggi le vendono perché c'è il mercato, e il nodo focale è sempre lo stesso : il mercatoMa certo.
A mio parere, non ci arrivi neppure, però.
Sarà un 2021 particolarmente... Divertente?
Dai, non esistono neppure studi sull'efficacia delle mascherine. Secondo te perché?
Perché tanto le vendono lo stesso.
Assolutamente corretto.Oggi le vendono perché c'è il mercato, e il nodo focale è sempre lo stesso : il mercato
Che poi il mercato non è un signore che va a giro in loden per la strada, il mercato siamo noi
Ogni impresa qualunque manufatto produca, cerca di muoversi secondo logiche di mercato.. Legate al profitto.
Che produca vaccini, mascherine o altro, la logica non è altro che quella del mercato
Se il mercato non c'è, l'azienda non si muove.
Un anno fa di questi tempi nessuna azienda si sarebbe dannata a produrre mascherine griffate, o personalizzate, semplicemente non c'era mercato.
In questo 3d si è capito che c'è chi sarebbe pronto a vaccinarsi, e chi no
Prova a far la stessa domanda per un vaccino per l'AIDS, risponderebbero tutto no
Oggi per quell eventuale vaccino non ci sarebbe mercato, non più
Occuparsi di aziende mandate in fallimento da questa catastrofe non è una prospettiva tanto gradevole, purtroppo... Comunque voglio vedere quante sezioni dei tribunali fallimentari faranno fare questa fine a tante attività. In questa fase sono decisioni che non si possono prendere né a cuor leggero e neppure con la consuetudine basata sui parametri della normalità (al momento) perduta.Concordo. Anche se, per parte mia (che non ho aziende) l'obiettivo ora è quello di tornare al lavoro. La seconda chance che ho in ballo sarebbe un lavoro da remoto. E si tratterebbe di recuperare crediti da soggetti che non possono fallire, rigorosamente stando fuori dal tribunale e dalla possibilissimo incapienza dei medesimi. Un lavoro che io stessa fino a poco fa non avrei nemmeno considerato, ora diventa "opportunità ".
Certo che non è l'unico!Assolutamente corretto.
Ma non dimentichiamoci mai che il mercato è -uno- dei protagonisti della vita e del comportamento sociale.
Forse oggi il preponderante, ma non certo l'unico.
Sono equilibri delicati.Occuparsi di aziende mandate in fallimento da questa catastrofe non è una prospettiva tanto gradevole, purtroppo... Comunque voglio vedere quante sezioni dei tribunali fallimentari faranno fare questa fine a tante attività. In questa fase sono decisioni che non si possono prendere né a cuor leggero e neppure con la consuetudine basata sui parametri della normalità (al momento) perduta.
Ho cercato la fonte di questa immagine: facebook. Non si trova altrove.
Bufala
Non dico che non ci sia emergenza, sanitaria. Voglio far notare che il 2020 è stimata, e che oltre al covid stanno aumentando i decessi per altre malattie che ora non riusciamo a gestire, causa covidHo cercato la fonte di questa immagine: facebook. Non si trova altrove.
www.infodata.ilsole24ore.come/2020/02/13/116mila-gli-italiani-meno-nel-2019
dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCIS_PREVDEM1#
www.money.it/Quanti-morti-in-Italia-ogni-anno-principali-cause-decesso
www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-decessi-italia
www.degasperis.it/le-cause-di-morte-in-italia.html
Questo è del sito ufficiale istat: https://www.istat.it/it/files//2020...1grAXHzb8SP1B7mv5K1Im9QQXFXgT4FfeZAF470HBrS4I
Questa immagine gira su facebook a testimonianza che non c'è alcuna emergenza sanitaria.
Fatevi ricoverare in un ospedale se avete tanti dubbi. Vedrete cosa vuol dire per il personale lavorare con l'ospedale pieno di malati covid, di gente che entra e può essere negativa al tampone e poi successivamente positiva, magari dopo aver contagiato chi si trova nella stessa camera. Andate a vedere come i malati vengono spostati da un reparto all'altro, come tutto il personale infermieristico si trovi a girare come una trottola nel caos totale, di cosa comporti fare entrare un malato covid a fare un esame (perchè non sono solo quelli intubati e fermi lì in un letto), e poi dover sanificare tutto. Non ci credete che i medici fanno doppi turni, che non hanno un giorno di riposo da mesi, che sono stanchi.
No non ci sono solo i malati covid (e non è facile gestire in una stessa struttura persone che hanno diverse patologie con il virus che gira, persone che devono svolgere diversi esami, operazioni). Ma lo stato di emergenza sanitaria non è una balla.
Ho scaricato anche le tabelle ISTATBufala
Ma ci sono ancora tanti che credono ancora a queste cose che girano in rete ?