Purtroppo l'errore di molti ed essere certi di trovarsi indiscutibilmente nel giusto.
Esatto.
Cio che si pensa sia il modello ideale di famiglia visto da genitore, cozza paurosamente con quello dei nostri figli, che la vedono appunto da figlio.
Io ho imposto cose ai miei figli e continuerò ad imporle perché ritengo possano servire loro.
Ho imposto attività sportive.
Per ora la storia mi ha dato ragione trasmettendo loro delle passioni Che hanno contribuito e stanno contribuendo a rendere loro consapevoli delle proprie forze e dei propri limiti E questo si ripercuote positivamente sull’ambito scolastico e sociale.
Ma vivo molto alla giornata, tutto si può sfasciare da un momento all’altro, anche se cerco di dare delle buone fondamenta.
Su tutto il resto, medio (non dito).
L’epoca videogiochi la Stanno vivendo anche i miei, col risultato che rimangono in contatto con i loro amici anche mentre sono chiusi in camera. Li sento parlottare in cuffia, fare battute, percularsi, è solo un modo diverso di vivere il divertimento.
Durante questo ultimo anno poi, meno male che hanno Avuto la fortuna di giocare on line a FIFA, Fortnite, ecc ecc.
Fanno il fantacalcio, organizzano le partite a calcetto, le uscite in bici e i tornei ai videogiochi.
E’ un modo per socializzare anche questo, chi non lo capisce fa solo danni.
E poi ci sarebbe anche da capire chi decide che un figlio debba essere curato. Cioè io genitore decido che perché mio figlio preferisce i videogiochi a quei 4 bambini figli di genitori che io voglio come amici, deve andare in terapia? Ma io in terapia ci mando i genitori.
Ho passato nottate in case parrocchiali, non perché io sia credente, ma perché appunto aperte a tutti, a cucinare, mangiare, ridere e scherzare con genitori i cui figli a volte giocavano assieme ed a volte no, oppure mai.
Che diritto ho di imporre il modo di giocare ai miei figli? Almeno lì che facciano quel che vogliono nei limiti della legalità.