Cosa fa fallire un matrimonio

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Buon giorno...
Allora.....
Per me le amicizie hanno un valore inestimabile...
Servono ....aiutano....ci si diverte... Io amo i miei amici....durante il primo lockdown quando ho rivisto uno di loro...mi sono commossa.... veramente avevo le lacrime agli occhi....
È fondamentale relazionarsi con le persone....
Per cui il fatto che il mio piccolo non voglia uscire..mi lascia basita e mi fa riflettere...non voglio che sia un sociopatico....altro che ...si può stare anche soli.... assolutamente no ...
Non è normale!!!!
Non dico che deve per forza avere la compagnia intesa come l avevamo tutti da ragazzi...ma almeno 2/3 amichetti...con cui uscire...
Oltretutto non sta facendo sport...quindi vive veramente isolato....
Ho già chiesto ad una mia amica il nominativo di uno psicologo... aspetto la fine della scuola e se anche per allora non muta abitudine lo porterò li...
Cmq ieri siamo stati con i ns amici e onestamente i ragazzi hanno giocato tutti insieme....erano un bel gruppetto....
Quando ci ritroviamo lui interagisce con loro..
Siamo veramente un gruppo unito....adulti e ragazzi....
E se la terapeuta dovesse rivelarti un grave errore da parte tua, saresti disposta a cambiare?
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Buon giorno...
Allora.....
Per me le amicizie hanno un valore inestimabile...
Servono ....aiutano....ci si diverte... Io amo i miei amici....durante il primo lockdown quando ho rivisto uno di loro...mi sono commossa.... veramente avevo le lacrime agli occhi....
È fondamentale relazionarsi con le persone....
Per cui il fatto che il mio piccolo non voglia uscire..mi lascia basita e mi fa riflettere...non voglio che sia un sociopatico....altro che ...si può stare anche soli.... assolutamente no ...
Non è normale!!!!
Non dico che deve per forza avere la compagnia intesa come l avevamo tutti da ragazzi...ma almeno 2/3 amichetti...con cui uscire...
Oltretutto non sta facendo sport...quindi vive veramente isolato....
Ho già chiesto ad una mia amica il nominativo di uno psicologo... aspetto la fine della scuola e se anche per allora non muta abitudine lo porterò li...
Cmq ieri siamo stati con i ns amici e onestamente i ragazzi hanno giocato tutti insieme....erano un bel gruppetto....
Quando ci ritroviamo lui interagisce con loro..
Siamo veramente un gruppo unito....adulti e ragazzi....
Io ho avuto genitori simili a te, però in senso opposto.Ho odiato la mia adolescenza all'infinito.
Mi sono ritrovata a fare cose che non mi piacevano, perché per loro era giusto.
Per questo ti dico è bene ascoltare le idee e le necessità altrui. Qullo che è bene e bello per te, non necessariamente deve esserlo per altri.
Per te tuo figlio è un sociopatico, hai pensato che se lo porti da uno psicologo potrebbe anche arrivare ad odioarti?
 

Pincopallino

Utente di lunga data
E se la terapeuta dovesse rivelarti un grave errore da parte tua, saresti disposta a cambiare?
Centrato in pieno.
Il percorso deve essere di tutti, non solo del “presunto paziente”.
In alcuni contesti viene fuori che tutta la famiglia necessità di una terapia.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Purtroppo l'errore di molti ed essere certi di trovarsi indiscutibilmente nel giusto.
Esatto.
Cio che si pensa sia il modello ideale di famiglia visto da genitore, cozza paurosamente con quello dei nostri figli, che la vedono appunto da figlio.
Io ho imposto cose ai miei figli e continuerò ad imporle perché ritengo possano servire loro.
Ho imposto attività sportive.
Per ora la storia mi ha dato ragione trasmettendo loro delle passioni Che hanno contribuito e stanno contribuendo a rendere loro consapevoli delle proprie forze e dei propri limiti E questo si ripercuote positivamente sull’ambito scolastico e sociale.
Ma vivo molto alla giornata, tutto si può sfasciare da un momento all’altro, anche se cerco di dare delle buone fondamenta.
Su tutto il resto, medio (non dito).
L’epoca videogiochi la Stanno vivendo anche i miei, col risultato che rimangono in contatto con i loro amici anche mentre sono chiusi in camera. Li sento parlottare in cuffia, fare battute, percularsi, è solo un modo diverso di vivere il divertimento.
Durante questo ultimo anno poi, meno male che hanno Avuto la fortuna di giocare on line a FIFA, Fortnite, ecc ecc.
Fanno il fantacalcio, organizzano le partite a calcetto, le uscite in bici e i tornei ai videogiochi.
E’ un modo per socializzare anche questo, chi non lo capisce fa solo danni.
E poi ci sarebbe anche da capire chi decide che un figlio debba essere curato. Cioè io genitore decido che perché mio figlio preferisce i videogiochi a quei 4 bambini figli di genitori che io voglio come amici, deve andare in terapia? Ma io in terapia ci mando i genitori.
Ho passato nottate in case parrocchiali, non perché io sia credente, ma perché appunto aperte a tutti, a cucinare, mangiare, ridere e scherzare con genitori i cui figli a volte giocavano assieme ed a volte no, oppure mai.
Che diritto ho di imporre il modo di giocare ai miei figli? Almeno lì che facciano quel che vogliono nei limiti della legalità.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Esatto.
Cio che si pensa sia il modello ideale di famiglia visto da genitore, cozza paurosamente con quello dei nostri figli, che la vedono appunto da figlio.
Io ho imposto cose ai miei figli e continuerò ad imporle perché ritengo possano servire loro.
Ho imposto attività sportive.
Per ora la storia mi ha dato ragione trasmettendo loro delle passioni Che hanno contribuito e stanno contribuendo a rendere loro consapevoli delle proprie forze e dei propri limiti E questo si ripercuote positivamente sull’ambito scolastico e sociale.
Ma vivo molto alla giornata, tutto si può sfasciare da un momento all’altro, anche se cerco di dare delle buone fondamenta.
Su tutto il resto, medio (non dito).
L’epoca videogiochi la Stanno vivendo anche i miei, col risultato che rimangono in contatto con i loro amici anche mentre sono chiusi in camera. Li sento parlottare in cuffia, fare battute, percularsi, è solo un modo diverso di vivere il divertimento.
Durante questo ultimo anno poi, meno male che hanno Avuto la fortuna di giocare on line a FIFA, Fortnite, ecc ecc.
Fanno il fantacalcio, organizzano le partite a calcetto, le uscite in bici e i tornei ai videogiochi.
E’ un modo per socializzare anche questo, chi non lo capisce fa solo danni.
E poi ci sarebbe anche da capire chi decide che un figlio debba essere curato. Cioè io genitore decido che perché mio figlio preferisce i videogiochi a quei 4 bambini figli di genitori che io voglio come amici, deve andare in terapia? Ma io in terapia ci mando i genitori.
Ho passato nottate in case parrocchiali, non perché io sia credente, ma perché appunto aperte a tutti, a cucinare, mangiare, ridere e scherzare con genitori i cui figli a volte giocavano assieme ed a volte no, oppure mai.
Che diritto ho di imporre il modo di giocare ai miei figli? Almeno lì che facciano quel che vogliono nei limiti della legalità.
Credo sia però molto diverso giocare con i videogiochi da soli e farlo online con gli amici in questo periodo
Credo anche che in un periodo normale in cui si può frequentarci di persona si debba prediligere rapporti non online
 

Brunetta

Utente di lunga data
Esatto.
Cio che si pensa sia il modello ideale di famiglia visto da genitore, cozza paurosamente con quello dei nostri figli, che la vedono appunto da figlio.
Io ho imposto cose ai miei figli e continuerò ad imporle perché ritengo possano servire loro.
Ho imposto attività sportive.
Per ora la storia mi ha dato ragione trasmettendo loro delle passioni Che hanno contribuito e stanno contribuendo a rendere loro consapevoli delle proprie forze e dei propri limiti E questo si ripercuote positivamente sull’ambito scolastico e sociale.
Ma vivo molto alla giornata, tutto si può sfasciare da un momento all’altro, anche se cerco di dare delle buone fondamenta.
Su tutto il resto, medio (non dito).
L’epoca videogiochi la Stanno vivendo anche i miei, col risultato che rimangono in contatto con i loro amici anche mentre sono chiusi in camera. Li sento parlottare in cuffia, fare battute, percularsi, è solo un modo diverso di vivere il divertimento.
Durante questo ultimo anno poi, meno male che hanno Avuto la fortuna di giocare on line a FIFA, Fortnite, ecc ecc.
Fanno il fantacalcio, organizzano le partite a calcetto, le uscite in bici e i tornei ai videogiochi.

E’ un modo per socializzare anche questo, chi non lo capisce fa solo danni.
E poi ci sarebbe anche da capire chi decide che un figlio debba essere curato. Cioè io genitore decido che perché mio figlio preferisce i videogiochi a quei 4 bambini figli di genitori che io voglio come amici, deve andare in terapia? Ma io in terapia ci mando i genitori.
Ho passato nottate in case parrocchiali, non perché io sia credente, ma perché appunto aperte a tutti, a cucinare, mangiare, ridere e scherzare con genitori i cui figli a volte giocavano assieme ed a volte no, oppure mai.
Che diritto ho di imporre il modo di giocare ai miei figli? Almeno lì che facciano quel che vogliono nei limiti della legalità.
Anche mio figlio ...ha 32 anni e lo fa anche con la sua compagna (lei muore subito però)
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Credo sia però molto diverso giocare con i videogiochi da soli e farlo online con gli amici in questo periodo
Credo anche che in un periodo normale in cui si può frequentarci di persona si debba prediligere rapporti non online
Io riporto la mia personale esperienza, non amo parlare dei sentito dire o di quello che credo sia meglio o peggio cosi in generale o svincolato dalla mia esperienza.
Raccontando quello che la nostra coppia ha attuato, racconto il risultato raggiunto.
Io non prediligo questo o quello, ritengo invece sia da prediligere questo E quello come scritto poco sopra, ove spiego cosa organizzano anche on line, evidentemente è sfuggito.
Io per anni ho giocato a tennis da solo contro un muro.
Era il mio gioco preferito, non ero solo li?
Certo che ero solo. Non sono cresciuto maniaco (cioè nel senso mi piace la figa ma non da ucciderci per averla), non sono cresciuto pedofilo, ho avuto problemi relazionali Dovuti ad altro. anzi il giocare da solo contro il muro mi aiutava a stare meglio, poi mi hanno cacciato via anche da lì, perché picchia oggi e picchia domani ho tirato giù tutto l’intonaco.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Credo sia però molto diverso giocare con i videogiochi da soli e farlo online con gli amici in questo periodo
Credo anche che in un periodo normale in cui si può frequentarci di persona si debba prediligere rapporti non online
La pensiamo alla stessa maniera, poi capisco che magari un figlio possa preferire, a volte, stare a casa a fare i videogiochi.
Se però diventa che tutti i giorni (sabati e domeniche compresi) non vuole saperne di uscire di casa, forse è il caso di pensarci un attimo. Se parliamo della mezz'ora, o dell'ora ogni tanto, ok. Ci sta anche il pomeriggio passato così. Se diventa una cosa di sempre però darebbe qualche pensiero anche a me, sinceramente.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Io riporto la mia personale esperienza, non amo parlare dei sentito dire o di quello che credo sia meglio o peggio cosi in generale o svincolato dalla mia esperienza.
Raccontando quello che la nostra coppia ha attuato, racconto il risultato raggiunto.
Io non prediligo questo o quello, ritengo invece sia da prediligere questo E quello come scritto poco sopra, ove spiego cosa organizzano anche on line, evidentemente è sfuggito.
Io per anni ho giocato a tennis da solo contro un muro.
Era il mio gioco preferito, non ero solo li?
Certo che ero solo. Non sono cresciuto maniaco (cioè nel senso mi piace la figa ma non da ucciderci per averla), non sono cresciuto pedofilo, ho avuto problemi relazionali Dovuti ad altro. anzi il giocare da solo contro il muro mi aiutava a stare meglio, poi mi hanno cacciato via anche da lì, perché picchia oggi e picchia domani ho tirato giù tutto l’intonaco.
Sottolineavo la differenza tra giocare da solo e farlo online con gli amici
Qui il problema mi sembra che non abbia amici
 

Brunetta

Utente di lunga data
Comunque percepisco ancora “portarlo dallo psicologo“ come se fosse dargli del matto o patologizzare una divergenza tra i genitori o tra i genitori e le scelte del figlio.
Ma anche se si trattasse di un problema dei genitori, può essere utile al figlio parlarne con una persona competente che lui sa che non rivelerà il suo sentire.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Sottolineavo la differenza tra giocare da solo e farlo online con gli amici
Qui il problema mi sembra che non abbia amici
Il problema per quello che si scrive.
Io ne ravvedo un’altro, ove si scrive “siamo davvero un bel gruppo unito”.
Unito per chi? Sicuri sicuri che sia quello che vuole anche sto ragazzino?

nemmeno io avevo amici, ero impegnato a giocare a tennis contro il muro, a lavorare in estate, a difendere mia madre dalle botte di mio padre, insomma cose così, molto formative.
 

Foglia

utente viva e vegeta
E se la terapeuta dovesse rivelarti un grave errore da parte tua, saresti disposta a cambiare?
Questo è senz'altro un punto importante. Ed è il perché sia un bene che entrambi i genitori siano senz'altro coinvolti. Poi magari è lo stesso terapista a dire di "lasciar corriere, che è una fase normale, eccetera. Non ci si deve andare con l'intento di fare di quella "sede .... un campo di battaglia più o meno sotterraneo tra genitori. Non è un campo di scontro, ma al più occasione di dialogo, di confronto, su quelli che possono eventualmente essere i problemi di un figlio. Probabilmente nulla di drammatico, però se si hanno preoccupazioni, meglio risolverle secondo me ;)
 

Foglia

utente viva e vegeta
Il problema per quello che si scrive.
Io ne ravvedo un’altro, ove si scrive “siamo davvero un bel gruppo unito”.
Unito per chi? Sicuri sicuri che sia quello che vuole anche sto ragazzino?

nemmeno io avevo amici, ero impegnato a giocare a tennis contro il muro, a lavorare in estate, a difendere mia madre dalle botte di mio padre, insomma cose così, molto formative.
Non puoi portarle ad esempio, però.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Comunque percepisco ancora “portarlo dallo psicologo“ come se fosse dargli del matto o patologizzare una divergenza tra i genitori o tra i genitori e le scelte del figlio.
Ma anche se si trattasse di un problema dei genitori, può essere utile al figlio parlarne con una persona competente che lui sa che non rivelerà il suo sentire.
No, ritengo che sia utile alla famiglia, ritengo che tutti i comportamenti della famiglia debbano essere messi in discussione ed eventualmente modificati.
Il percorso deve essere di gruppo e non del ragazzo solo per far contento un genitore che pensa sia un diverso perché non fa quello che vorrebbe facesse. (O faccia, non so come si scrive correggimi tu nel caso)
 

Foglia

utente viva e vegeta
Comunque percepisco ancora “portarlo dallo psicologo“ come se fosse dargli del matto o patologizzare una divergenza tra i genitori o tra i genitori e le scelte del figlio.
Ma anche se si trattasse di un problema dei genitori, può essere utile al figlio parlarne con una persona competente che lui sa che non rivelerà il suo sentire.
Mio figlio (lo sai) ha fatto un percorso di supporto, per aiutarlo a digerire (digerire, eh sì :) ) la nostra separazione. Mica è un "caso patologico" :)
 

Brunetta

Utente di lunga data
No, ritengo che sia utile alla famiglia, ritengo che tutti i comportamenti della famiglia debbano essere messi in discussione ed eventualmente modificati.
Il percorso deve essere di gruppo e non del ragazzo solo per far contento un genitore che pensa sia un diverso perché non fa quello che vorrebbe facesse. (O faccia, non so come si scrive correggimi tu nel caso)
Sarà lo psicologo poi a coinvolgere i genitori.
Potrebbe essere davvero l’educazione del figlio il terreno di scontro oppure potrebbe trasferire su quello, altri tipi di problemi.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Il problema per quello che si scrive.
Io ne ravvedo un’altro, ove si scrive “siamo davvero un bel gruppo unito”.
Unito per chi? Sicuri sicuri che sia quello che vuole anche sto ragazzino?

nemmeno io avevo amici, ero impegnato a giocare a tennis contro il muro, a lavorare in estate, a difendere mia madre dalle botte di mio padre, insomma cose così, molto formative.
No certo. L’ideale sarebbe parlarne bene con lui non accettando però che si idoli. Mettendo questo come paletto. Almeno questo è quello che penso
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mio figlio (lo sai) ha fatto un percorso di supporto, per aiutarlo a digerire (digerire, eh sì :) ) la nostra separazione. Mica è un "caso patologico" :)
Ma neppure una coppia che scoppia lo è, a volte lo è di più una che non scoppia.
Un po’ di “manutenzione“ può essere utile.
 
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