Fate ricorso alla federconsumatori o rivolgetevi ad un avvocato.
Tutto parte dal decreto sostegni che prevede che sia il titolare della palestra a decidere come regolare i conti con gli abbonati, lanciando la proposta "voucher".
C'è chi il voucher, per andare incontro al cliente, lo ha dato come alternativa, e c'è chi invece lo ha dato come unica scelta.
Le associazioni di consumatori hanno altri scopi ancora (almeno in misura prevalente)

Io non voglio farli "sanzionare", o che altro, capisco la disperazione
Però alle lacune legislative NON POSSONO, E NON DEVONO conseguire danni alla clientela. Non è possibile dare il voucher "come unica scelta".
Questo perché, se io pago un corso per il 2020, e non è possibile frequentarlo, non è detto che sia per me equivalente farlo nel 2021. Il mio contratto prevede l'erogazione di un servizio (il corso) nel 2020. Se nel 2020 non è possibile, in prima ipotesi il gestore mi deve rimborsare. In seconda ipotesi, se mi va bene, potrà darmi un voucher. IN NESSUN CASO può lecitamente chiedermi il pagamento di un'ulteriore quota (quota di iscrizione) per il 2021. Ebbene, a me è già stata chiesta. A settembre, faccio casino. Se non fanno fare a mio figlio le lezioni mancanti senza pagare altre quote (di iscrizione), io vado dal giudice di pace. Ad altri che conosco è andata ancora peggio (ad uno hanno addirittura negato il voucher perché non era più in possesso dello scontrino d'acquisto). Per dire. Questo è il frutto della disperazione. Lo Stato che ha fatto? Ha consentito le aperture per tutta la durata delle iscrizioni ai corsi, per poi ordinare la chiusura.... tipo due settimane dopo. Embé.... dove trovi finanziatori a interessi zero (e anzi, a interessi "a rovescio"

) che ti risolvono l'emergenza delle palestre?

Solo che mi hanno già fottuta abbastanza, ora penso ai rimedi, perché io i soldi non li gratto dal muro.