L’hai preso non sei andato a prenderlo . Un tantino diverso direi..ma perché.. per chi avesse preso il covid e fosse guarito, già ora si sa quello che gli succederà fra 10 anni?
E anche fra 20?
Non lo sapevo, ganza sta cosa
Quoto quanto detto da @Nocciola...ma perché.. per chi avesse preso il covid e fosse guarito, già ora si sa quello che gli succederà fra 10 anni?
E anche fra 20?
Non lo sapevo, ganza sta cosa
È molto diverso, a partire da quello che "prendi"L’hai preso non sei andato a prenderlo . Un tantino diverso direi
Se ti legge Bolsonaro ti fa vice ministra alla saluteQuoto quanto detto da @Nocciola.
In più aggiungo che questo vaccino serve solo ad attenuare (vale a dire che i rischi connessi al covid tra 20 anni te li cucchi lo stesso), non ad evitare la malattia.
E poi, una è una malattia, l'altra una cura (in prevenzione) creata in laboratorio, e a quanto pare nemmeno troppo "mirata" a colpire il virus. Non discuto con te sull'opportunità o meno di vaccinarsi (perché ognuno ha la sua idea), ma direi che ce ne è abbastanza per non poter escludere dubbi e perplessità sui possibili effetti a lungo termine. Non è che perché tanto mi cucco il covid (e ci sono i rischi legati al covid nel lungo periodo, che non sappiamo), che allora di default e per scelta devo andare ad aggiungere altre incognite
La realtà è che questo vaccino lo stanno sperimentando ORA, perché altre scelte non ci sono (se non quella di non vaccinarsi, ma ho già detto più di una volta che se avessi 80 anni e un rischio ben concreto di stare molto male o peggio, lo avrei fatto di corsa pure io). Tanti giovani e adolescenti spingono comunque per fare questo vaccino. Come per gli adulti, eh (basta guardare il boom per effetto del green pass). Io spero che due riflessioni sul rapporto rischi/benefici, piuttosto che un minimo di consapevolezza sul fatto che nessuno può conoscere gli effetti a medio e lungo periodo la abbiano fatta, e gliela abbiano fatta fare. Considerati anche quelli che sono i rischi per loro, eh.
Interessante punto di vista.È molto diverso, a partire da quello che "prendi"
Cambia quello che prendi (il virus nel primo caso, un vaccino nel secondo) e cambia la scelta autonoma
Nel caso del covid non ti assumi la responsabilità di scegliere (io ero stato abbastanza bravo, ma me lo ha mandato Gesù..)
Nel secondo caso ti appropri del tuo potere di scelta e decidi senza aspettare né Gesù né la Madonna
Certo che è molto diverso
Ed è un discorso generale questo, che prescinde dal covid: saper decideree senza aspettare di subire gli eventi
A cui si antepone il NON saper decidere e si preferisce aspettare che l'acqua arrivi alla gola
Grazie!Interessante punto di vista.
Credo che ci ragionerò
Io mi preoccuperei molto di più dell' accumulo di schifezze che assumiamo mangiando, ad esempio.Se ti legge Bolsonaro ti fa vice ministra alla salute
È il meccanismo che mi lascia molto diffidente, il meccanismo per cui "non lo faccio perché poi tra 20 anni chissà.."
Il meccanismo in generale e non solo nella specifica situazione
Detta fuori dai denti, io a questa spiegazione semplicemente NON CI CREDO perché so come è fatto l'essere umano
Chi non si vaccina con questa spiegazione, non pensa affatto a ciò che accadrà tra 20 anni, ma teme moltissimo ciò che accadrà entro i successivi venti giorni
E a dire di aver paura e che ci si caca addosso, come già ripetuto, non si fà brutta figura.
Anche a sposarsi non si sa che accade dopo 20 anni.
Certo.Grazie!
Credo sia un modo di muoversi diffuso nei più vari ambiti, trasversalmente.
Se non sei proprio costretto con le spalle al muro, per nulla al mondo uscirai dalla tua tana personale, e quello è l'unico ottimo motivo per restare fermi e aspettare
Ovviamente la percezione di trovarsi spalle al muro è molto diversa da persona a persona.
Non sto strettamente parlando di covid, come certamente avrai capito![]()
Accettiamo senza critiche tutto ciò che ci appare buono. Per cui il pranzo della Vigilia, che è in quantità e qualità inquietante, è non solo buono, ma irrinunciabile perché è intriso di “amore”.Io mi preoccuperei molto di più dell' accumulo di schifezze che assumiamo mangiando, ad esempio.
Ma non ho visto nessuno scendere in piazza e protestare per la presenza di nitrati nella carne conservata, o qualcuno che faccia i sit in per protestare contro le aflatossine presenti nei prodotti da forno. O per i residui di diserbanti nel riso, o di pesticidi nella frutta.
Eppure queste cose uccidono centinaia di migliaia di persone ogni anno...
Abbiamo il terrore di quello che non sappiamo, di ipotetico e non temiamo quello che ci uccide per davvero.
Credo che si abbia più paura di un danno ipotetico ma sconosciuto che non di uno probabile e reale ma conosciuto. Ma a me non sembra un atteggiamento razionale.Accettiamo senza critiche tutto ciò che ci appare buono. Per cui il pranzo della Vigilia, che è in quantità e qualità inquietante, è non solo buono, ma irrinunciabile perché è intriso di “amore”.
Difficilmente c’è razionalità in molte scelte. Anche se ci piace crederlo.Credo che si abbia più paura di un danno ipotetico ma sconosciuto che non di uno probabile e reale ma conosciuto. Ma a me non sembra un atteggiamento razionale.
vabbeh io però non porterei l'Indonesia come termine di paragone, lì 100 bimbi a settimana muoiono per le più svariate ragioniI test li hanno fatti, fategli sti vaccini e basta.
Gli effetti a lungo termine non si conoscono è vero, ma sono altamente improbabili. Molto più probabili invece sono quelli a breve termine se non lo si fa.
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Covid: 'in Indonesia muoiono oltre 100 bambini a settimana' - Notizie - Ansa.it
Oltre 100 bambini a settimana sono morti questo mese in Indonesia a causa del coronavirus, il tasso più elevato al mondo: lo riporta il New York Times, sottolineando che molte delle vittime avevano meno di 5 anni. (ANSA)www.ansa.it
Concordo, ho lavorato in Cina durante il primo lock down in una provincia che ha avuto pochissimi contagiati. Avevo un collega nel mio progetto originario dell’Indonesia che mi diceva che il Covid in quel periodo era l’ultima delle preoccupazioni. Ora però non saprei come sono messi.vabbeh io però non porterei l'Indonesia come termine di paragone, lì 100 bimbi a settimana muoiono per le più svariate ragioni
Eh già..Io mi preoccuperei molto di più dell' accumulo di schifezze che assumiamo mangiando, ad esempio.
Ma non ho visto nessuno scendere in piazza e protestare per la presenza di nitrati nella carne conservata, o qualcuno che faccia i sit in per protestare contro le aflatossine presenti nei prodotti da forno. O per i residui di diserbanti nel riso, o di pesticidi nella frutta.
Eppure queste cose uccidono centinaia di migliaia di persone ogni anno...
Abbiamo il terrore di quello che non sappiamo, di ipotetico e non temiamo quello che ci uccide per davvero.
Non ho capito in che modo la scelta di non vaccinarsi sia una non-scelta, un non saper decidere. Se scelgo di no vaccinarmi, scelgo di non vaccinarmi. Chiaro che potrò cambiare idea: magari perfezioneranno il vaccino, tanto per dirne una.Ed è un discorso generale questo, che prescinde dal covid: saper decideree senza aspettare di subire gli eventi
A cui si antepone il NON saper decidere e si preferisce aspettare che l'acqua arrivi alla gola
Non so cosa dirti, non posso certo parlare per tutti quelli che hanno scelto di non vaccinarsi, ma senz'altro posso confermarti che ho paura di quel che può succedere di qui a un tempo medio o lungo. Non ho paura dei prossimi 20 giorniSe ti legge Bolsonaro ti fa vice ministra alla salute
È il meccanismo che mi lascia molto diffidente, il meccanismo per cui "non lo faccio perché poi tra 20 anni chissà.."
Il meccanismo in generale e non solo nella specifica situazione
Detta fuori dai denti, io a questa spiegazione semplicemente NON CI CREDO perché so come è fatto l'essere umano
Chi non si vaccina con questa spiegazione, non pensa affatto a ciò che accadrà tra 20 anni, ma teme moltissimo ciò che accadrà entro i successivi venti giorni
E a dire di aver paura e che ci si caca addosso, come già ripetuto, non si fà brutta figura.
Anche a sposarsi non si sa che accade dopo 20 anni.