Adolescenti e vaccino

Skorpio

Utente di lunga data
.
Semmai ho criticato i green pass, che alla luce di quanto sopra mi sembrano solo il veicolo ricattatorio con cui lo stato cerca di imporre il vaccino senza renderlo obbligatorio.
Non c'è nulla di ricattatorio secondo me, ma una logica Naturale evoluzione della situazione..

Ed è necessario proprio per bloccare la circolazione del virus e la possibilità che colpisca chi è scoperto, oltre che la possibilità di mutare ulteriormente.

È stato spiegato chiaramente dalla Capua che una vaccinazione a "macchia di leopardo" non blocca il virus.

Nessuna colpevolizzazione di chi non si vaccina, ma è pacificamente riconosciuto che è conseguenza di una mancata vaccinazione di massa il replicarsi e il circolare e il mutare del virus.

È così. E nessuno getta croci addosso, ma è cosi
Chi non si vaccina se ne farà una ragione, ma è così e così resta



Quanto allo stato.. e ai "ricatti".. fa così su tutto, non c'è ricatto ma incentivo

Come incentivano a prendere l'auto elettrica con sconti bollo gratis etc.. e io mi tengo il mio diesel euro 2 di merda che spuzza tutto il quartiere perché io sono un uomo libero, eccheccazzo!

Però lo so già che tra un anno avrò maggiori limitazioni e tra due anni mi mettono il bollo a 2000 euro l'anno e tra tre anni mi dicono che in quella zona io non ci posso circolare

È normale così, se sono un uomo libero che ragiona non mi stupisco certamente, lo so da principio che sarà così, non è un ricatto.
E secondo me il bello ha da venire, ma non prendetelo come ricatto personale

È semplicemente che il mondo va avanti.. lo diceva anche De Sica..

 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Si sa che il vaccino non ferma il virus.
Semmai restringe la finestra di trasmissibilità (se non ricordo male si parla di 72 ore di alta carica virale nelle alte vie respiratorie che poi va in decrescita).
A naso direi che se il virus circola, il virus replica e il virus muta.
E' accertato che la variante delta buca il vaccino. Molto probabilmente anche le prossime varianti lo bucheranno.
Si sa che questi vaccini sono nati vecchi e tendenzialmente si incrociano le dita per le prossime varianti di cui non si sa nulla.
Si sa che ci saranno, tenendo conto che due terzi del mondo non è vaccinato e non lo sarà a breve e che questo non influirà più di tanto sugli spostamenti.

Si sa, è non è un dato di poco conto, che il vaccino preserva - in un'alta percentuale - dall'infezione.
Questo è utile per chi si ammala e per il funzionamento dei servizi ospedalieri.

Si sa che nulla è stato fatto per incentivare e rafforzare la medicina territoriale.
Questo invece non è utile nè per i malati nè per il funzionamento dei servizi ospedalieri nè per il funzionamento socio economico generale.

Fondamentalmente questi vaccini hanno la funzione di contenere l'infezione e ridurre la finestra di trasmissibilità.
Che a mio parere è già un buon risultato.

Si sa che non esistono studi a medio e a lungo termine sulle conseguenze del vaccino.
Si rileveranno mano a mano, come già si sta facendo.
Si sa che gli effetti avversi - a breve termine - sono una minoranza sulla totalità delle somministrazioni.
Si sa che non si sa nulla rispetto alla somministrazione della terza dose.
Si immagina che bisognerà comunque somministrarla.

Si sa che non esistono studi a medio e a lungo termine sulle conseguenze del covid.
Quindi non si sa cosa accade ad un organismo preso dal covid e poi negativizzato.
Si rileveranno mano a mano, come già si sta facendo.

Fondamentalmente si è cavie sia vaccinandosi sia non vaccinandosi. (ma siamo comunque nati per esser cavie, dell'evoluzione, quindi niente di nuovo)
Quindi tutti insieme stiamo partecipando al primo esperimento di ricerca globale intorno ad un virus. E questo è un gran risultato. :)

Si sa che il green pass ha un valore di rilevazione e verifica del "GIA' FATTO". (malattia, vaccino, tampone).
Non influisce direttamente in nessun modo sul virus, e neppure sul tracciamento stabile dei positivi e neanche sulla mappatura degli stessi.
Il green pass traccia semplicemente chi è vaccinato (ma potrebbe essere positivo sintomatico, positivo asintomatico) chi ha avuto il covid ed è guarito (ma potrebbe reinfettarsi, personalmente conosco più di una persona che si è ammalata almeno due volte e quindi potrebbe essere positivo sintomatico, positivo asintomatico) chi ha fatto un tampone nelle 48 ore precedenti (tampone che come già detto non è niente di più che una istantanea).
Ha quindi una funzione regolativa ed organizzativa.
D'altro canto se si vuole regolare la circolazione socio economica serve uno strumento.

Si sa che il sistema di tracciamento italiano fa acqua da tutte le parti e non è stato rafforzato.
Si sa che i test in circolazione sono indicativi e non definitivi riguardo il rilevamento e di conseguenza il tracciamento.
Quindi se ci sarà di nuovo una qualche impennata, saremo punto e a quella come lo scorso anno.

Scuola, trasporti....chissà se uscirà il coniglio dal cilindro oppure no.
Sorvoliamo sulla sicurezza informatica del nostro paese...e se in questi termini penso al green pass....brividi.

Io opto per il no. :)

Direi che il quadro è piuttosto chiaro, o almeno a me sembra lo sia per quanto possa esserlo ora come ora.

Personalmente ritengo che la comunicazione fatta in passato e anche ora sia veramente vergognosa, non so se siano sufficientemente intelligenti per averla pensata come base per scatenare conflitti distraenti, io ho dubbi in proposito, dell'intelligenza intendo, ma nel caso, complimenti!

Ritengo che la politica si sia manifestata per quello che è.
Non mi sconvolge non si assuma la responsabilità per il vaccino, le ha schivate tutte fin da inizio pandemia (per non parlar del prima), a partire dal piano pandemico mancante, per passare dai dpi, e via andando. Mi avrebbe sinceramente stupito se a sto giro se ne fosse assunte, ecco.
Questo mi avrebbe parecchio preoccupata e davvero avrei iniziato a pensare ad un qualche complotto!!

Ritengo preoccupante che ci sia una percentuale di vaccinati che ritiene di poter smettere le misure di contenimento meccaniche e che pensa che il vaccino (di oggi...poi i vaccini ci hanno permesso di vivere l'epoca d'oro nella storia dell'umanità, quindi sarà un vaccino, anche se non questi) ci salverà tutti e che si possa abbassare la guardia.

Ritengo preoccupante allo stesso modo la percentuale di non vaccinati che, avendo come assunto le scarsissime conoscenze su questo virus, si sente protetto al pensiero che l'infezione colpisce in modo forte solo i fragili.

E la cosa mi preoccupa pensando per esempio al funzionamento dell'hiv che se ne sta bello bello e zitto per anni e poi quando parte devasta l'organismo.

Capiamoci, mica dico che il covid funzioni allo stesso modo, ma non si sa.
Magari sì. Magari no.
Sto dicendo che si sa tanto del virus quanto dei vaccini a medio e lungo termine.

In ogni caso, comprendo la paura, del vaccino e del virus.
Io ho paura del vaccino e ho paura del virus.
Sono pienamente consapevole che si sa tanto dell'uno quanto dell'altro, ossia molto poco di entrambi.
Quindi necessariamente, se voglio esser responsabile, la scelta non la faccio come la farei da sola (fondamentalmente tirando una moneta per aria) ma cerco di seguire le indicazioni di chi su ste cose ci si rompe la testa. Non la politica ovviamente. :D

Non capisco bene una cosa però: se la paura del vaccino è basata su mancanza di dati, come può esserci meno paura per un virus su cui mancano esattamente gli stessi dati?

Ringrazio anticipatamente per le risposte, davvero. :)
Io non ho alcuna certezza, nè in un senso nè nell'altro.
Quindi mi aiuta ad allargare la prospettiva raccogliere quelle altrui.
 
Ultima modifica:

Pincopallino

Utente di lunga data
Penso che la meno paura del virus sia spesso esercitata da chi si è ammalato di covid e quindi lo conosce per ciò che ha potuto conoscere senza sapere cosa ha lasciato dentro di lui/lei perche‘ non essendoci storia medica non si sa nemmeno cosa cercare. Oppure ha avuto un famigliare o un conoscente che lo ha avuto ed in qualche modo ne è uscito.
La minor paura del virus può essere quindi dovuta ad una parziale conoscenza dello stesso perché entrati in contatto diretto col virus e quindi vivendo molto ma molto alla giornata si pensa di conoscerlo.
Si pensa.

Sentivo qualche giorno fa un servizio su Radio 24, ove un medico dell’Inail diceva che per le conseguenze del Covid si dovranno sicuramente creare anche una diversa serie di invalidità più o meno permanenti i cui sintomi potenzialmente potrebbero svegliarsi dopo x anni dalla presunta negativizzazione e quindi guarigione.
Oltre al fatto che alcuni lavoratori che conosco, già oggi presentano problematiche permanenti quali difficolta a fare sforzi fisici, mancanza di fiato nel fare le scale o nell’allacciarsi le scarpe, senso del gusto assente dopo 4 mesi dall’ultimo tampone negativo.
Un mio conoscente di 45 anni, che fa il mio stesso sport, ha dovuto smettere. Mi ha detto: non sono più quello di prima. Non ci riesco.
Una mia ex amante, e’ cuoca ed assaggia tutto ciò che cucina come fanno molti cuochi se non tutti.
Venisse meno a lei il senso del gusto, sarebbe una situazione invalidante sotto l’aspetto lavorativo, questo è solo un esempio.

Tutti ci basiamo su quello che ci raccontano, non abbiamo altre fonti ed alla fine crediamo a ciò che ci piace credere in quel momento.
Una mia collega l’altro giorno mi diceva che visto che a me prima e seconda dose di Pfizer non ha fatto alcun effetto è perché ho gia avuto contatti col virus.
Dove avrà saputo sta cosa? Sarà vera? Se la sarà inventata qualcuno?
Ognuno ci aggiunge del suo e quindi siamo dentro il bordello mediatico che più nessuno riesce a pilotare.
Prima non sapevamo nemmeno che erano i virologi, ora sono diventati delle star, quando parlano loro tutti si tacciono, quel Fazioso di Fazio per primo.
Si vada a vedere la dichiarazione dei redditi 2020 di Burioni rispetto alla 2019.
Io l’ho vista.
ha guadagnato il 180 per cento in più.
 

Ulisse

Utente di lunga data
Quello che a te sfugge sulla responsabilità è che anche tu ce l'hai nei confonti degli altri. Ogni nostra scelta va a pesare - sempre - su qualcuno.
Sia che ci si vaccini sia che no.
Questo a mio parere sfugge o viene volutamente ignorato da chi decide di non vaccinarsi.
La libertà di decidere per se stessi è un punto assolutamente inamovibile, ci mancherebbe, ma questo fino a quando nn ledeqquella altrui.

Se vuoi fare a casa tua la pipì nel lavandino sei liberissimo di farla
Ma la propria libertà finisce quando inizia quella degli altri.
Quindi, a casa mia, pisci nella tazza o te la trattieni.

Che il vaccino aiuti le persone ed in generale la battaglia contro questa pandemia almeno su questo credo ci troviamo tutti.
Se nn altro perché lo dicono i numeri che riportano un netto calo dei ricoverati e fra questi un alta percentuale è fra i non vaccinati.

Io pure ho avuto ed ho paura ma ho fatto le due dosi e se sarà necessario anche la terza o l'ennesima.
Sulla paura ha preso il sopravvento la razionalità dei numeri e la preoccupazione di non tutelare al meglio i familiari anziani e quelli che nn possono farlo.
Ed ovviamente la possibilità di morire.
Ma non tanto per me, io sono un fatalista ateo al quadrato per il quale la morte è solo finire di campare e stop. Chiudibgli occhi e diventi cibo per vermi.
Ma per mio figlio a cui non vorrei dare nessun dolore e che vorrei seguire ed aiutare finché ne ho la forza.

Mi fa rammarico (rabbia) pensare che nn vaccinarsi, a prescindere da tutti i ragionamenti dietro, vanifichi parzialmente i rischi che mi sono preso massimizzando per chi non lo fa i vantaggi.
E non mi dilungo sui motivi perche già ampiamente discussi.

Se poi discriminare con il green pass significa disincentivare l'astensione dai vaccini mediante restrizioni sociali e lavorative allora ben venga.
 

Ulisse

Utente di lunga data
Semmai restringe la finestra di trasmissibilità (se non ricordo male si parla di 72 ore di alta carica virale nelle alte vie respiratorie che poi va in decrescita).
A naso direi che se il virus circola, il virus replica e il virus muta.
E' accertato che la variante delta buca il vaccino. Molto probabilmente anche le prossime varianti lo bucheranno.
E già solo questo dovrebbe convincere le persone a vaccinarsi.
Un virus, in poche settimane/mesi, evolve con un numero di generazioni paragonabile ai nostri millenni.
E la scintilla della.mutazione insieme al ventaglio statistico dato dall enormità delle generazioni in poco tempo crea un mix pericolosissimo.
Già solo frenare questa capacità potrebbe aiutare non poco chi prepara i vaccini evitandogli di studiarne uno contro l'uomo delle caverne per poi applicarlo contro l homo sapiens sapiens.
 

spleen

utente ?
Si sa che non esistono studi a medio e a lungo termine sulle conseguenze del vaccino.


Si sa che non esistono studi a medio e a lungo termine sulle conseguenze del covid.
Sto dicendo che si sa tanto del virus quanto dei vaccini a medio e lungo termine.
Non capisco bene una cosa però: se la paura del vaccino è basata su mancanza di dati, come può esserci meno paura per un virus su cui mancano esattamente gli stessi dati?


Ringrazio anticipatamente per le risposte, davvero. :)
Io non ho alcuna certezza, nè in un senso nè nell'altro.
Quindi mi aiuta ad allargare la prospettiva raccogliere quelle altrui.
Mia figlia lavora nella sanità pubblica, ieri è stato il suo turno di lavoro in area vaccinazione, è la terza volta in circa un mese, quando il pomeriggio è rincasata e come al solito ci siamo parlati, ha somministrato circa 150 dosi di vaccino, le ho chiesto se avesse visto o fosse a conoscenza di immediate reazioni allergiche, mi ha detto che non ne ha mai viste, né stavolta né le altre volte, in compenso una decina di persone sono svenute per paura dell’ iniezione, alla vista delle siringhe. Ciò ovviamente non esclude che ci possano essere reazioni i giorni successivi, ho pensato, dunque le ho chiesto se i colleghi del reparto ne avessero mai registrate di gravi ma anche qui risposta negativa. Mia figlia è immunizzata con doppia dose già da gennaio.

Con mia figlia lavorano due persone che hanno però prestato servizio nelle terapie intensive, ed ora per il calo delle emergenze sono state rispedite dalle terapie intensive ai loro reparti di provenienza, due infermiere, una giovane ed una un po’ più anziana di servizio che sono diventate sue amiche. Una sera le ho avute a cena a casa mia e mi sono fatto raccontare la loro esperienza in area covid.

Bene, in sostanza il reparto è una zona ovattata e off limits, entrano solo le barelle dei nuovi ricoveri ed escono quelle con i guariti e quelle dei deceduti, un mucchietto di ossa dentro un sacco, saranno destinati all’ obitorio prima e poi all’ inceneritore che ha lavorato senza sosta per mesi.

Ho chiesto loro cosa le avesse maggiormente colpite, mi hanno risposto: - La gioia di chi ne esce vivo-. Mi hanno raccontato di gente che piange come un vitello al macello, di gente che bestemmia, di gente che vuole la mamma, della disperazione sul viso di chi è invitato e guidato a fare l’ ultima videochiamata a casa prima di essere sedato, senza sapere se potrà mai più vedere chi sta salutando, la moglie, il marito, i figli, l’amore magari della vita. Non muoiono solo gli anziani, ci sono anche persone di mezza età, tante, la madre che lascia tre figli, il neo pensionato che pensava finalmente di potersi godere la vita, il padre di famiglia, la donna sola con un figlio piccolo, il ragazzo con la sindrome di down etc.

Ad alcuni prima di spirare vengono le convulsioni e gli infermieri devono sedarli, e li si vede spegnersi lentamente, mentre il saturimetro lampeggia in allarme. Alcuni vengono scannati, l’ultima spiaggia è aprire la gola ed intubare perché il respiro possa essere più regolare. Il cognato del mio compare ha subito questa sorte, prima di morire il sabato di Pasqua.

Moltissimi escono, per fortuna, alcuni tra questi con danni irreparabili ai polmoni, altri con alterazioni cognitive, altri ancora debolissimi. Un mio amico se ne è andato così, ha superato il covid per morire di banale polmonite dieci giorni dopo.

Questa è la situazione, queste sono le testimonianze. Al di là di qualsiasi considerazione si possa fare sui vaccini a me ne viene una umana: non possiamo avere il pieno controllo della nostra vita, è illusorio, del tutto fuorviante pensare di essere “liberi” in una scelta vaccino si, vaccino no. Il limite della nostra scelta stà nel fatto che non comprendiamo fino in fondo che non siamo noi gli attori di questa macabra situazione. Il protagonista assoluto è covid 19. Un esserino praticamente invisibile che ci ha costretti a ripensare in questi ultimi due anni la nostra vita, la nostra socialità e la nostra salute.

Quale libertà possiamo effettivamente esercitare finchè saremo sotto tiro?

E dopo, quando e se (non lo do per scontato) tutto passerà, quale sarà il lascito di analisi ed esperienza in proposito? Perché ricordiamoci bene che sempre per poter esercitare la nostra libera scelta, non dovremmo più farci trovare impreparati di fronte a qualcosa che in futuro possa assomigliare a questo.

Ecco, è sabato notte, sono appena tornato a casa da una visita ad amici, lui ha un cancro alla prostata che lo fa soffrire, non può operarsi perché l’incertezza sulla ripresa della pandemia blocca quasi tutto. Ha una fifa blu che il tumore possa passargli alle ossa. Quale libertà potrà mai esercitare, quale libertà potremmo mai esercitare tutti, fintanto che saremo in questa situazione?

Ma quali scelte libere. Gabbie, solo gabbie ci sono intorno a noi, costruite dal virus e auto costruite dalla nostra inadeguatezza.

Cazzi e canguri, molto pochi i secondi… (cit)
 

Gennaro73

Utente di lunga data
Mia figlia lavora nella sanità pubblica, ieri è stato il suo turno di lavoro in area vaccinazione, è la terza volta in circa un mese, quando il pomeriggio è rincasata e come al solito ci siamo parlati, ha somministrato circa 150 dosi di vaccino, le ho chiesto se avesse visto o fosse a conoscenza di immediate reazioni allergiche, mi ha detto che non ne ha mai viste, né stavolta né le altre volte, in compenso una decina di persone sono svenute per paura dell’ iniezione, alla vista delle siringhe. Ciò ovviamente non esclude che ci possano essere reazioni i giorni successivi, ho pensato, dunque le ho chiesto se i colleghi del reparto ne avessero mai registrate di gravi ma anche qui risposta negativa. Mia figlia è immunizzata con doppia dose già da gennaio.

Con mia figlia lavorano due persone che hanno però prestato servizio nelle terapie intensive, ed ora per il calo delle emergenze sono state rispedite dalle terapie intensive ai loro reparti di provenienza, due infermiere, una giovane ed una un po’ più anziana di servizio che sono diventate sue amiche. Una sera le ho avute a cena a casa mia e mi sono fatto raccontare la loro esperienza in area covid.

Bene, in sostanza il reparto è una zona ovattata e off limits, entrano solo le barelle dei nuovi ricoveri ed escono quelle con i guariti e quelle dei deceduti, un mucchietto di ossa dentro un sacco, saranno destinati all’ obitorio prima e poi all’ inceneritore che ha lavorato senza sosta per mesi.

Ho chiesto loro cosa le avesse maggiormente colpite, mi hanno risposto: - La gioia di chi ne esce vivo-. Mi hanno raccontato di gente che piange come un vitello al macello, di gente che bestemmia, di gente che vuole la mamma, della disperazione sul viso di chi è invitato e guidato a fare l’ ultima videochiamata a casa prima di essere sedato, senza sapere se potrà mai più vedere chi sta salutando, la moglie, il marito, i figli, l’amore magari della vita. Non muoiono solo gli anziani, ci sono anche persone di mezza età, tante, la madre che lascia tre figli, il neo pensionato che pensava finalmente di potersi godere la vita, il padre di famiglia, la donna sola con un figlio piccolo, il ragazzo con la sindrome di down etc.

Ad alcuni prima di spirare vengono le convulsioni e gli infermieri devono sedarli, e li si vede spegnersi lentamente, mentre il saturimetro lampeggia in allarme. Alcuni vengono scannati, l’ultima spiaggia è aprire la gola ed intubare perché il respiro possa essere più regolare. Il cognato del mio compare ha subito questa sorte, prima di morire il sabato di Pasqua.

Moltissimi escono, per fortuna, alcuni tra questi con danni irreparabili ai polmoni, altri con alterazioni cognitive, altri ancora debolissimi. Un mio amico se ne è andato così, ha superato il covid per morire di banale polmonite dieci giorni dopo.

Questa è la situazione, queste sono le testimonianze. Al di là di qualsiasi considerazione si possa fare sui vaccini a me ne viene una umana: non possiamo avere il pieno controllo della nostra vita, è illusorio, del tutto fuorviante pensare di essere “liberi” in una scelta vaccino si, vaccino no. Il limite della nostra scelta stà nel fatto che non comprendiamo fino in fondo che non siamo noi gli attori di questa macabra situazione. Il protagonista assoluto è covid 19. Un esserino praticamente invisibile che ci ha costretti a ripensare in questi ultimi due anni la nostra vita, la nostra socialità e la nostra salute.

Quale libertà possiamo effettivamente esercitare finchè saremo sotto tiro?

E dopo, quando e se (non lo do per scontato) tutto passerà, quale sarà il lascito di analisi ed esperienza in proposito? Perché ricordiamoci bene che sempre per poter esercitare la nostra libera scelta, non dovremmo più farci trovare impreparati di fronte a qualcosa che in futuro possa assomigliare a questo.

Ecco, è sabato notte, sono appena tornato a casa da una visita ad amici, lui ha un cancro alla prostata che lo fa soffrire, non può operarsi perché l’incertezza sulla ripresa della pandemia blocca quasi tutto. Ha una fifa blu che il tumore possa passargli alle ossa. Quale libertà potrà mai esercitare, quale libertà potremmo mai esercitare tutti, fintanto che saremo in questa situazione?

Ma quali scelte libere. Gabbie, solo gabbie ci sono intorno a noi, costruite dal virus e auto costruite dalla nostra inadeguatezza.

Cazzi e canguri, molto pochi i secondi… (cit)

È così, e i vaxcini pare proprio non siano una soluzione.

Io credo molto. nelle varie terapie ed in extremis nelle monoclonali


 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Penso che la meno paura del virus sia spesso esercitata da chi si è ammalato di covid e quindi lo conosce per ciò che ha potuto conoscere senza sapere cosa ha lasciato dentro di lui/lei perche‘ non essendoci storia medica non si sa nemmeno cosa cercare. Oppure ha avuto un famigliare o un conoscente che lo ha avuto ed in qualche modo ne è uscito.
La minor paura del virus può essere quindi dovuta ad una parziale conoscenza dello stesso perché entrati in contatto diretto col virus e quindi vivendo molto ma molto alla giornata si pensa di conoscerlo.
Si pensa.

Sentivo qualche giorno fa un servizio su Radio 24, ove un medico dell’Inail diceva che per le conseguenze del Covid si dovranno sicuramente creare anche una diversa serie di invalidità più o meno permanenti i cui sintomi potenzialmente potrebbero svegliarsi dopo x anni dalla presunta negativizzazione e quindi guarigione.
Oltre al fatto che alcuni lavoratori che conosco, già oggi presentano problematiche permanenti quali difficolta a fare sforzi fisici, mancanza di fiato nel fare le scale o nell’allacciarsi le scarpe, senso del gusto assente dopo 4 mesi dall’ultimo tampone negativo.
Un mio conoscente di 45 anni, che fa il mio stesso sport, ha dovuto smettere. Mi ha detto: non sono più quello di prima. Non ci riesco.
Una mia ex amante, e’ cuoca ed assaggia tutto ciò che cucina come fanno molti cuochi se non tutti.
Venisse meno a lei il senso del gusto, sarebbe una situazione invalidante sotto l’aspetto lavorativo, questo è solo un esempio.

Tutti ci basiamo su quello che ci raccontano, non abbiamo altre fonti ed alla fine crediamo a ciò che ci piace credere in quel momento.
Una mia collega l’altro giorno mi diceva che visto che a me prima e seconda dose di Pfizer non ha fatto alcun effetto è perché ho gia avuto contatti col virus.
Dove avrà saputo sta cosa? Sarà vera? Se la sarà inventata qualcuno?
Ognuno ci aggiunge del suo e quindi siamo dentro il bordello mediatico che più nessuno riesce a pilotare.
Prima non sapevamo nemmeno che erano i virologi, ora sono diventati delle star, quando parlano loro tutti si tacciono, quel Fazioso di Fazio per primo.
Si vada a vedere la dichiarazione dei redditi 2020 di Burioni rispetto alla 2019.
Io l’ho vista.
ha guadagnato il 180 per cento in più.
E io che pensavo che parlassero in tv non er i soldi
Sai cosa mi fa specie? Che non si sa se aver contratto il covid avrà conseguenze tra anni mentre invece si è certi che il vaccino non ne avrà . A me stona e non è essere complottisti ma vedere che tutto tira solo in un’unica direzione
 

feather

Utente tardo
Per quanto mi riguarda il concetto che il parere altrui, a prescindere dalla verità assoluta (che in questo caso non la conosce nessuno) abbia diversa dignità del mio e' inaccettabile e un poco delirante.
Non sono sicuro di avere capito. Stai dicendo che il tuo parere sul modello dell'atomo ha la stessa dignità di quello di un ricercatore del CERN che studia la struttura dell'atomo da 20 anni?
 

Foglia

utente viva e vegeta
E quindi sappiamo che mente su fatti scientifici perché lo pagano?
A me impressiona (e non poco) il tuo bisogno di catalogare quelli che sono contrari al vaccino tra i complottisti. Quindi, o sono complottisti, oppure no vax (che oltre ad essere complottisti negano la scienza in favore di una strana religione ignorante, distorcono infos per portare acqua al loro mulino).

Quindi chi è contrario, o ha dubbi, su un vaccino di cui non possono conoscersi gli effetti nel futuro (hai per caso evidenza scientifica del contrario? O conoscenze con qualche mago? :D) è un complottista ignorante.

Ciò premesso (e qui dentro sono state spiegate PIU' VOLTE le posizioni di chi è contrario, o ha dubbi sul vaccino che allo stato attuale fanno propendere per un no al vaccino) è innegabile (altrimenti significa vivere nel paese delle favole) che il lucro favorisca, ed incentivi, la diffusione del vaccino. Vale a dire che questi hanno fatto il loro lavoro e - complice l'emergenza sanitaria più che sentita nel globo - vendono un loro prodotto.

Ti sei mai chiesto perché in Africa nessuno (o quasi) è vaccinato? Eppure sarebbero quelli che ne hanno più bisogno, anche considerate le condizioni in cui versano la gran parte degli ospedali locali (sempre che un povero africano riesca ad arrivarci, fino all'ospedale). Ma comunque, ti basterebbe un giretto a Malindi, nell'ospedale fatto per i "ricchi" inglesi che un tempo la hanno colonizzata. Già un lusso dove un nero non entra. Vai a farci un giro, poi mi dici ;)

Ribadisco per l'ennesima volta che nessuno qui sta dicendo che i vaccini sono inutili / dannosi PERCHE' sono a pagamento, ma che non è possibile scindere il lucro (e il fatto che chi ci lucra sia chi "li spinge") da un corretto contesto valutativo e di informazione.

Nessuno che "mente" su fatti scientifici. Soltanto persone che ricercano, sviluppano, lavorano e vendono quello che all'evidenza è un prodotto nuovo, sperimentato in emergenza, e rispetto agli effetti del quale nessuno, nemmeno il Mago Otelma (o Divino Otelma :D) sa nulla. Sei d'accordo, così mettiamo magari un punto su complottismi, accordi per annientare il mondo col vaccino e compagnia cantante? :D
Se si continua a denigrare chi ha una visione, un punto di vista, opposto al tuo, non se ne esce più (non esiste prospettiva senza due punti di vista, cit. Fedez :D :D :D ). Altrimenti diciamolo che ci sono "buoni" e "cattivi", i cattivi sono quelli non vaccinati, irresponsabili, disinformati, insensibili e dududadada, mentre chi ha scelto il vaccino sfidando le incognite del futuro lo ha certamente fatto in quanto eroe :).
Quando sfugge un piccolo particolare, evidentemente: che nessuno (qui almeno) pensa che ci sia un complotto per annientare il mondo, ma che è innegabile che pure la scienza stia procedendo per tentativi (non si spiegherebbe altrimenti l'esistenza di ben 4 vaccini, non uno solo), e che nessuno sa niente in ordine alla innocuità nel lungo periodo di questi vaccini. Son ben 4 poi, somministrati direi random, quindi anche in ordine a possibili controindicazioni future, direi che si è ben giocato alla "lotteria".
Se si vuole negare questo, e si preferisce dire che chi è contro è complottista (tipo "chi non salta è juventino", o mettici la squadra che vuoi), ne prendo atto. Però chiariamolo, il tuo pensiero.
Eh ;)
 

Foglia

utente viva e vegeta
Si sa che il vaccino non ferma il virus.
Semmai restringe la finestra di trasmissibilità (se non ricordo male si parla di 72 ore di alta carica virale nelle alte vie respiratorie che poi va in decrescita).
A naso direi che se il virus circola, il virus replica e il virus muta.
E' accertato che la variante delta buca il vaccino. Molto probabilmente anche le prossime varianti lo bucheranno.
Si sa che questi vaccini sono nati vecchi e tendenzialmente si incrociano le dita per le prossime varianti di cui non si sa nulla.
Si sa che ci saranno, tenendo conto che due terzi del mondo non è vaccinato e non lo sarà a breve e che questo non influirà più di tanto sugli spostamenti.

Si sa, è non è un dato di poco conto, che il vaccino preserva - in un'alta percentuale - dall'infezione.
Questo è utile per chi si ammala e per il funzionamento dei servizi ospedalieri.

Si sa che nulla è stato fatto per incentivare e rafforzare la medicina territoriale.
Questo invece non è utile nè per i malati nè per il funzionamento dei servizi ospedalieri nè per il funzionamento socio economico generale.

Fondamentalmente questi vaccini hanno la funzione di contenere l'infezione e ridurre la finestra di trasmissibilità.
Che a mio parere è già un buon risultato.

Si sa che non esistono studi a medio e a lungo termine sulle conseguenze del vaccino.
Si rileveranno mano a mano, come già si sta facendo.
Si sa che gli effetti avversi - a breve termine - sono una minoranza sulla totalità delle somministrazioni.
Si sa che non si sa nulla rispetto alla somministrazione della terza dose.
Si immagina che bisognerà comunque somministrarla.

Si sa che non esistono studi a medio e a lungo termine sulle conseguenze del covid.
Quindi non si sa cosa accade ad un organismo preso dal covid e poi negativizzato.
Si rileveranno mano a mano, come già si sta facendo.

Fondamentalmente si è cavie sia vaccinandosi sia non vaccinandosi. (ma siamo comunque nati per esser cavie, dell'evoluzione, quindi niente di nuovo)
Quindi tutti insieme stiamo partecipando al primo esperimento di ricerca globale intorno ad un virus. E questo è un gran risultato. :)

Si sa che il green pass ha un valore di rilevazione e verifica del "GIA' FATTO". (malattia, vaccino, tampone).
Non influisce direttamente in nessun modo sul virus, e neppure sul tracciamento stabile dei positivi e neanche sulla mappatura degli stessi.
Il green pass traccia semplicemente chi è vaccinato (ma potrebbe essere positivo sintomatico, positivo asintomatico) chi ha avuto il covid ed è guarito (ma potrebbe reinfettarsi, personalmente conosco più di una persona che si è ammalata almeno due volte e quindi potrebbe essere positivo sintomatico, positivo asintomatico) chi ha fatto un tampone nelle 48 ore precedenti (tampone che come già detto non è niente di più che una istantanea).
Ha quindi una funzione regolativa ed organizzativa.
D'altro canto se si vuole regolare la circolazione socio economica serve uno strumento.

Si sa che il sistema di tracciamento italiano fa acqua da tutte le parti e non è stato rafforzato.
Si sa che i test in circolazione sono indicativi e non definitivi riguardo il rilevamento e di conseguenza il tracciamento.
Quindi se ci sarà di nuovo una qualche impennata, saremo punto e a quella come lo scorso anno.

Scuola, trasporti....chissà se uscirà il coniglio dal cilindro oppure no.
Sorvoliamo sulla sicurezza informatica del nostro paese...e se in questi termini penso al green pass....brividi.

Io opto per il no. :)

Direi che il quadro è piuttosto chiaro, o almeno a me sembra lo sia per quanto possa esserlo ora come ora.

Personalmente ritengo che la comunicazione fatta in passato e anche ora sia veramente vergognosa, non so se siano sufficientemente intelligenti per averla pensata come base per scatenare conflitti distraenti, io ho dubbi in proposito, dell'intelligenza intendo, ma nel caso, complimenti!

Ritengo che la politica si sia manifestata per quello che è.
Non mi sconvolge non si assuma la responsabilità per il vaccino, le ha schivate tutte fin da inizio pandemia (per non parlar del prima), a partire dal piano pandemico mancante, per passare dai dpi, e via andando. Mi avrebbe sinceramente stupito se a sto giro se ne fosse assunte, ecco.
Questo mi avrebbe parecchio preoccupata e davvero avrei iniziato a pensare ad un qualche complotto!!

Ritengo preoccupante che ci sia una percentuale di vaccinati che ritiene di poter smettere le misure di contenimento meccaniche e che pensa che il vaccino (di oggi...poi i vaccini ci hanno permesso di vivere l'epoca d'oro nella storia dell'umanità, quindi sarà un vaccino, anche se non questi) ci salverà tutti e che si possa abbassare la guardia.

Ritengo preoccupante allo stesso modo la percentuale di non vaccinati che, avendo come assunto le scarsissime conoscenze su questo virus, si sente protetto al pensiero che l'infezione colpisce in modo forte solo i fragili.

E la cosa mi preoccupa pensando per esempio al funzionamento dell'hiv che se ne sta bello bello e zitto per anni e poi quando parte devasta l'organismo.

Capiamoci, mica dico che il covid funzioni allo stesso modo, ma non si sa.
Magari sì. Magari no.
Sto dicendo che si sa tanto del virus quanto dei vaccini a medio e lungo termine.

In ogni caso, comprendo la paura, del vaccino e del virus.
Io ho paura del vaccino e ho paura del virus.
Sono pienamente consapevole che si sa tanto dell'uno quanto dell'altro, ossia molto poco di entrambi.
Quindi necessariamente, se voglio esser responsabile, la scelta non la faccio come la farei da sola (fondamentalmente tirando una moneta per aria) ma cerco di seguire le indicazioni di chi su ste cose ci si rompe la testa. Non la politica ovviamente. :D

Non capisco bene una cosa però: se la paura del vaccino è basata su mancanza di dati, come può esserci meno paura per un virus su cui mancano esattamente gli stessi dati?

Ringrazio anticipatamente per le risposte, davvero. :)
Io non ho alcuna certezza, nè in un senso nè nell'altro.
Quindi mi aiuta ad allargare la prospettiva raccogliere quelle altrui.
Io come te, certezze non ne ho, non almeno sugli effetti nel lungo periodo (ma nemmeno sul resto, nemmeno sul futuro a breve termine: beato chi le ha! :) ). Né del vaccino (rectius: dei vaccini), né del virus. Il contatto con il secondo, lo ritengo però una cosa ineludibile, pressoché inevitabile, quasi certa, e comunque altamente probabile. Il vaccino (anzi, i vaccini) sono una scelta, che non solo mi pone in contatto con il virus, nel senso che comunque il virus lo contraggo lo stesso, ma anche con le sostanze, le molecole, le proteine create in laboratorio, utili a combattere contro il virus (dovrebbero tecnicamente fungere da attivatori di una proteina, veicolata in vario modo, più o meno detto da persona di strada). Ebbene, da ciò che vedo allo stato attuale, è che a chi è stato somministrato serve certamente (come dici) ad attenuare certa sintomatologia, ad attenuare la trasmissibilità, ma non (evidentemente, se si può riprodurre nell'organismo fino alla soglia del contagio di altri) ad uccidere il virus, o non almeno appunto prima della soglia di trasmissibilità. Questo mi fa pensare (a torto o a ragione, non so :), ma penso che i fatti in punto stiano iniziando a parlare chiari ) che questi 4 vaccini, siano - variabilmente a seconda delle 4 tipologie - non ancora adeguatamente "mirati" a colpire il virus. Perciò mi domando se quelle diverse molecole che vengono inoculate nel corpo non vadano a colpire anche qualche altra cosa, e il dubbio, in tutta franchezza, c'è :)
 

Foglia

utente viva e vegeta
Sugli effetti del virus, anche nella reiterata contrazione dello stesso, non è che mi sento completamente al sicuro. Ne ho paura, ma al contempo ho scelto di vivere senza restarci condizionata troppo. Vedo gente in giro intorno a me completamente ossessionata da disinfettanti, mascherine e compagnie cantanti. Io non vivo così :). Vado "contestualizzata" anch'io eh, per certi versi. Essendo rimasta a casa, e conducendo una vita molto "sportiva", fuori all'aria aperta non appena è possibile, ho meno occasione di fare bagni di folla rispetto a chi - ad esempio (ma oramai una minoranza pure quelli) - ogni mattina deve prendere i mezzi all'ora di punta per andare al lavoro. Comunque, prudenza sì, ossessioni no :), perciò quando capita prendo anche i mezzi senza troppe pippe mentali, senza girare con guanti gommati e, soprattutto, levando la mascherina non appena possibile e consentito. Come me, la gran parte dei miei amici, almeno di quelli "di figli", ma non solo quelli. Ma devo anche dire che l'essere a contatto con figli di 5-9 anni ti fa vedere in un'altra ottica sia la possibilità di contagio, sia certe ridicolaggini di quanto ci è stato detto. Ad esempio, quando mio figlio è stato a casa per contatto diretto con il padre positivo (il mio ex girava perennemente con la ffp2 e il terrore della malattia negli occhi, roba che manco i palombari :D , per cui tutto può dirsi fuorché che non sia stato prudente :), senz'altro comunque l'avere fatto la malattia - pur facendogli anche guardare da chi ne è uscito con conseguenze - la ha anche ridimensionata un pò, per lo meno in lui), comunque dicevo che quando mio figlio è stato a casa in una delle tante quarantene, la sua pediatra mi disse di evitarne il contatto :D
Capisci? :D
Bagni disinfettati e no ad ogni contatto. Te lo immagini un bambino di sei anni (rinchiuso in casa) a cui viene fatto divieto di toccare troppo in giro, e a cui evidentemente avrei dovuto fare persino la doccia a distanza, magari con l'idrogetto, per attenermi alle indicazioni della pediatra? Fu nel momento in cui, al telefono, mi si aprì quella immagine, che - quarantena per quarantena - decisi che a casa mia le cose vanno secondo mia coscienza, e che un abbraccio a mio figlio, o la circolazione libera in casa, e quant'altro, di sicuro non sono nemmeno lontanamente messe in discussione :) Come non è in discussione che a casa mia, chi entra, la mascherina la può togliere :)

(P.S. Ho diviso il messaggio in due perché abbiamo superato la soglia dei 1k caratteri :D)
 

feather

Utente tardo
Se si continua a denigrare chi ha una visione, un punto di vista, opposto al tuo, non se ne esce più
Condivido larga parte del tuo discorso, specie la parte contro le ossessioni, ma stai un po' andando fuori dal seminato. Banalmente ha tirato fuori la dichiarazione dei redditi di Burioni e stavo cercando di capire cosa c'entrasse.
Che un virologo in tv guadagni bei soldoni in epoca di pandemia non mi sorprende neanche un po'.
Volevo la conferma se stesse cercando di fare un parallelo guadagna soldi = corrotto. Se non è quello che sta facendo, non capisco perché l'abbia tirata fuori..
 

Foglia

utente viva e vegeta
Condivido larga parte del tuo discorso, specie la parte contro le ossessioni, ma stai un po' andando fuori dal seminato. Banalmente ha tirato fuori la dichiarazione dei redditi di Burioni e stavo cercando di capire cosa c'entrasse.
Che un virologo in tv guadagni bei soldoni in epoca di pandemia non mi sorprende neanche un po'.
Volevo la conferma se stesse cercando di fare un parallelo guadagna soldi = corrotto. Se non è quello che sta facendo, non capisco perché l'abbia tirata fuori..
Su questo, come ovvio, ti risponderà il diretto interessato. Ma siccome non è la prima volta che ti sento tirare in ballo l'equazione che chi ha dubbi e si pone domande è un bieco no vax, o un complottista, o un negazionista è via dicendo, pensavo che lungi da un ascolto, stessi ancora ribadendo quei concetti. Nessuna colpa a te, che sei libero di pensarla come meglio credi. Serve a me per inquadrare il mio interlocutore.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
E io che pensavo che parlassero in tv non er i soldi
Sai cosa mi fa specie? Che non si sa se aver contratto il covid avrà conseguenze tra anni mentre invece si è certi che il vaccino non ne avrà . A me stona e non è essere complottisti ma vedere che tutto tira solo in un’unica direzione
Ti stona eppure ti sei vaccinata e consigli di vaccinarsi.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Ti stona eppure ti sei vaccinata e consigli di vaccinarsi.
No no non lo consiglio. Non l’ho consigliato nemmeno ai miei figli
Diciamo che mi sono ritrovata vaccinata , un po’ lunga da spiegare, ma resto con tutti i miei dubbi. Io capisco molto bene chi sceglie di non vaccinarsi e lo capisco anche
 

Ulisse

Utente di lunga data
questi 4 vaccini, siano - variabilmente a seconda delle 4 tipologie - non ancora adeguatamente "mirati" a colpire il virus.
Sul fatto che siano 4 nn ci vedo nessun nesso con una lotteria
La mostruosa domanda/gravità e l'ancora più mostruosa opportunità di business ha fatto partire tanti studi paralleli sfruttando diverse metodologie di preparazione.

Sulla sua incapacità di uccidere totalmente il virus io mi farei qualche domanda dallalto della mia ignoranza.
Chi ti/ci dice che lo scopo finale è quello?
In genere, per quel poco che ne capisco, puntare alla sterninazione dei virus non ha mai portato a grossi risultati sul lungo periodo.
La ricerca della sterminazione porta sempre il pericoloso effetto collaterale di effettuare una selezione.
Quei pochi che sopravvivono, e sopravvivono, sono forti e vaccino resistenti.
Quindi, ragionandoci sopra, trovo più intelligente e conveniente puntare a declassarne la pericolosità.
infatti i vaccini altro non sono che il mezzo a disposizione per istruire il nostro organismo a non trovarsi impreparato in caso di contagio.
Lo stesso vaccino contro l'influenza, disponibile da decenni, non ha mai promesso l'immunità ma solo una forte riduzione dei sintomi in caso di contagio che per persone deboli come gli anziani, può fare la differenza fra veder le margherite crescere dal lato del fiore a da quello della radice.

Quindi, se il discriminante fra farlo o non risiede nella conferma della sua capacità di sterminatore di virus, temo che questa non arriverà perché forse (mia opinione eh) non è questo lo scopo della continua ricerca al suo perfezionamento.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Sul fatto che siano 4 nn ci vedo nessun nesso con una lotteria
La mostruosa domanda/gravità e l'ancora più mostruosa opportunità di business ha fatto partire tanti studi paralleli sfruttando diverse metodologie di preparazione.

Sulla sua incapacità di uccidere totalmente il virus io mi farei qualche domanda dallalto della mia ignoranza.
Chi ti/ci dice che lo scopo finale è quello?
In genere, per quel poco che ne capisco, puntare alla sterninazione dei virus non ha mai portato a grossi risultati sul lungo periodo.
La ricerca della sterminazione porta sempre il pericoloso effetto collaterale di effettuare una selezione.
Quei pochi che sopravvivono, e sopravvivono, sono forti e vaccino resistenti.
Quindi, ragionandoci sopra, trovo più intelligente e conveniente puntare a declassarne la pericolosità.
infatti i vaccini altro non sono che il mezzo a disposizione per istruire il nostro organismo a non trovarsi impreparato in caso di contagio.
Lo stesso vaccino contro l'influenza, disponibile da decenni, non ha mai promesso l'immunità ma solo una forte riduzione dei sintomi in caso di contagio che per persone deboli come gli anziani, può fare la differenza fra veder le margherite crescere dal lato del fiore a da quello della radice.

Quindi, se il discriminante fra farlo o non risiede nella conferma della sua capacità di sterminatore di virus, temo che questa non arriverà perché forse (mia opinione eh) non è questo lo scopo della continua ricerca al suo perfezionamento.
Questo può essere :).
Se così fosse, assai probabilmente, dovranno lavorare ancora sul tasso di letalita' del virus.... :)

Edit: altre domande che lascerebbe aperta questa ipotesi, oltre ovviamente al fatto che a questo punto il virus diventerà endemico :), sarà su chi dovrà vaccinarsi e per quanto tempo :)
 
Ultima modifica:

Ulisse

Utente di lunga data
Questo può essere :).
Se così fosse, assai probabilmente, dovranno lavorare ancora sul tasso di letalita' del virus.... :)
Un'altra cosa che non capisco su chi aspetta risultati o versioni migliorate del vaccino è il paradosso a cui si espongono.
Non lo faccio ora perche nn ci sono riscontri sul lungo periodo.
Ok, va bene.
Fra 5 anni lo cambiano rendendolo più efficiente.
Ma così, anche la statistica accumulata fino a quel momento perde molto di valore perché ora diverso.
Allora, per coerenza aspetto altri 5 anni per vedere come va perché migliore nn significa automaticamente più sicuro.
Dopo lo cambiano ancora...
Si entra in un loop come il cane che tenta di mordersi la coda.
E tutto questo sotto l'ipotesi che a distanza di anni si è sempre riuscito a scansarsi il contagio come persona non vaccinata e sempre più vecchia e quindi potenzialmente sempre più a rischio.

Ho un amico che vuole cambiare cellulare.
Quando ne punta uno, mi dice che è sempre meglio leggere recensioni e vedere come va prima di prenderlo.
Va bene.
Dopo 6-8 mesi, quasi convinto della scelta, sinfrena perché sta uscendo il modello nuovo.
Ricomincia a scandagliare la rete in cerca di recensioni e pareri sul nuovo.
È da quattro anni che sta ancora con un cellulare vecchio in attesa della congiunzione astrale perfetta.
A natale gli faccio il regalo e lo compro io per lui... tanto ormai è in stallo.
 
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